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  • Allenamenti nazionale di rugby a Morgex(Ao)

    *Lunedì 9 luglio
    in serata inizio seconda fase raduno

    *Martedì 10 luglio
    ore 17.30 Allenamento c/o Campo sportivo di Morgex (aperto al pubblico e operatori tv)

    *Mercoledì 11 luglio
    ore 17.00 Allenamento c/o Campo sportivo di Morgex (aperto al pubblico e operatori tv)

    *Giovedì 12 luglio
    ore 14.00 Allenamento c/o Campo sportivo di Morgex (aperto al pubblico e operatori tv)

    *Venerdì 13 luglio
    ore 17.30 Allenamento c/o Campo sportivo di Morgex (aperto al pubblico e operatori tv)

    *Sabato 14 luglio
    ore 12.00 Allenamento c/o Campo sportivo di Morgex (aperto al pubblico e operatori tv)
    ore 13.00 circa Giocatori a disposizione per dichiarazioni alla stampa e firma autografi

    *Domenica 15 luglio
    Riposo

    Sicuramente andro’ a vederli!

  • LIVE EARTH:PER MADONNA 150 SCATOLE DI FRAGOLE E 8 SPECCHI


    “Otto specchi di grandi dimensioni, una corda per saltare, centocinquanta scatole di fragole, te’ dello Yorkshire, te’ verde biologico e spray per ambienti alla vaniglia. Sono queste alcune delle richieste fatte da Madonna per il backstage del Live Earth di Londra, il concerto ecologista di domani del quale la cantante e’ una delle star di primo piano. Le stravaganti richieste di Madonna, decisamente fuori luogo per l’evento organizzato dall’ex vicepresidente Usa Al Gore con l’intento di sensibilizzare le coscienze sul problema del surriscaldamento globale, sono state rivelate al tabloid inglese Daily Star da una fonte dell’organizzazione del concerto. La stessa ‘talpa’ ha comunque riferito che Madge non e’ l’unica star ad aver fatto impazzire gli organizzatori con le loro richieste: “Quando c’e’ gente come Madonna, i Red Hot Chili Peppers, gli Snow Patrol e i Keane ognuno vuole essere sicuro di essere notato. Diciamo solo che l’organizzazione non sa piu’ come fare per far credere a ognuno degli ospiti di essere l’attrazione principale dell’evento”. Sul palco di Wembley domani oltre ai succitati artisti saliranno anche i Beastie Boys, i Metallica, i Duran Duran, i Foo Fighters e David Gray, mentre ad aprire le danze saranno i Genesis capitanati da Phil Collins. La serie di concerti che avverranno durante 24 ore si apriranno a Sydney, per poi proseguire a Tokyo, Shangai, Johannesburg, Londra, Amburgo e Rio de Janeiro, prima di concludersi a New York.” repubblica.it

  • Corrado Augias intervista Piergiorgio Odifreddi

    Get the Flash Player to see this player.



    In questo video Piergiorgio Odifreddi e’ intervistato da Corrado Augias a proposito del suo libro “Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)”, da vedere!!!


    “IL LIBRO: In questo libro il matematico impertinente Piergiorgio Odifreddi compie un viaggio dentro le Scritture e lungo la storia della Chiesa, dalle origini ai giorni nostri. Come uomo di scienza, egli considera l’affermazione che quello della Bibbia è l’unico vero Dio una bestemmia nei confronti di Colui che gli uomini di buona fede, da Pitagora e Platone a Spinoza e Einstein, hanno da sempre identificato con l’Intelligenza dell’Universo e l’Armonia del Mondo. Come cittadino, afferma che il Cristianesimo ha costituito non la molla del pensiero democratico e scientifico europeo, bensì il freno che ne ha gravemente soffocato lo sviluppo civile e morale, e ritiene che l’anticlericalismo sia oggi più una difesa della laicità dello Stato che un attacco alla religione della Chiesa.
    Come autore, infine, legge l’Antico e il Nuovo Testamento e le successive elaborazioni dogmatiche della Chiesa per svelarne, con una critica tanto serrata quanto avvincente, non soltanto le incongruenze logiche ma anche le infondatezze storiche, dando alla Ragione ciò che è della Ragione e facendo emergere dai testi la Verità: ovvero, dice Odifreddi, che “Mosè, Gesù e il Papa sono nudi.”
    I GIUDIZI: “Brillante e provocatorio!” La Stampa
    UN BRANO: “Se la Bibbia fosse un’opera ispirata da un Dio, non dovrebbe essere corretta, coerente, veritiera, intelligente, giusta e bella? E come mai trabocca di assurdità scientifiche, contraddizioni logiche, falsità storiche, sciocchezze umane, perversioni etiche e bruttezze letterarie”?” longanesi.it

  • Sconti alla Chiesa sull’Ici, la Ue ora processa l’Italia

    Sarà aperta una pratica d’infrazione per violazione delle norme sulla concorrenza. Sotto tiro negozi e alberghi “collegati” a luoghi sacri.
    di CURZIO MALTESE

    C’E’ CHI in Italia è abituato a ottenere privilegi da qualsiasi governo e autorizzato a non pagare il fisco, ma sul quale nessuno osa moraleggiare. Pena l’accusa di anticlericalismo. L’anomalo rapporto fra Stato italiano e clero è invece finito da tempo sul tavolo dell’Unione europea, che si prepara a mettere sotto processo il nostro Paese per i vantaggi fiscali concessi alla Chiesa cattolica, contrari alle norme comunitarie sulla concorrenza. Oltre che alla Costituzione, meno di moda. Al centro del caso è l’esenzione del pagamento dell’Ici per le attività commerciali della Chiesa. La storia è vecchia ed è tipicamente italiana.

    Varato nel ’92, bocciato da una sentenza della Consulta nel 2004, resuscitato da un miracolo di Berlusconi con decreto del 2005, quindi decaduto e ancora recuperato dalla Finanziaria 2006 come omaggio elettorale, il regalo dell’Ici alla Chiesa è stato in teoria abolito dai decreti Bersani dell’anno scorso.
    Molto in teoria, però. Di fatto gli enti ecclesiastici (e le onlus) continuano a non pagare l’Ici sugli immobili commerciali, grazie a un gesuitico cavillo introdotto nel decreto governativo e votato da una larghissima maggioranza, contro la resistenza laica di un drappello di mazziniani radicali guidati dall’onorevole Maurizio Turco.

    I resistenti laici avevano proposto di limitare l’esenzione dell’Ici ai soli luoghi senza fini commerciali come chiese, santuari, sedi di diocesi e parrocchie, biblioteche e centri di accoglienza. Il cavillo bipartisan ha invece esteso il privilegio a tutte le attività “non esclusivamente commerciali”.

    Basta insomma trovare una cappella votiva nei paraggi di un cinema, un centro vacanze, un negozio, un ristorante, un albergo, e l’Ici non si paga più. In questo modo la Chiesa cattolica versa soltanto il 5 o 10 per cento del dovuto allo Stato italiano con una perdita per l’erario di almeno 400 milioni di euro ogni anno, senza contare gli arretrati.

    Il trucco o se vogliamo la furbata degli italiani non è piaciuta a Bruxelles, da dove è partita una nuova richiesta di spiegazioni al governo. Il ministero dell’Economia ha rassicurato l’Ue circa l’inequivocabilità delle norme approvate, ma subito dopo ha varato una commissione interna di studio per chiarirsi le idee.

    L’affannosa contraddizione è stata segnalata all’autorità europea dall’avvocato Alessandro Nucara, esperto in diritto comunitario, e dal commercialista Carlo Pontesilli, due professionisti di simpatie radicali che affiancano e assistono il drappello dell’orgoglio laico.

    A questo punto la commissione per la concorrenza europea avrebbe deciso di riesumare la pratica d’infrazione già aperta ai tempi del governo Berlusconi e poi archiviata dopo l’approvazione dei decreti Bersani. In più, la commissione ha chiesto al governo Prodi di fornire un quadro generale dei favori fiscali che l’Italia concede alla Chiesa cattolica, oltre all’esenzione Ici.

    Che cosa potrà succedere ora? Un’infrazione in più o in meno probabilmente non cambia molto. L’Italia dei monopoli, dei privilegi e delle caste è già buona ultima in Europa per l’applicazione delle norme sulla concorrenza e naviga in un gruppo di nazioni africane per quanto riguarda la trasparenza fiscale. Quale che sia la decisione dell’Ue, i governi italiani, di destra e di sinistra, troveranno sempre modi di garantire un paradiso fiscale assai poco mistico alla Chiesa cattolica all’interno dei nostri confini. Magari tagliando ancora sulla ricerca e sulla scuola pubblica.

    E’ triste constatare però che senza le pressioni di Bruxelles e la lotta di una minoranza laicista indigena, l’opinione pubblica non avrebbe neppure saputo che gli enti religiosi continuano a non pagare l’Ici almeno al 90 per cento. Nonostante l’Europa, la Costituzione, le mille promesse di un ceto politico senza neppure il coraggio di difendere le proprie scelte.

    Nonostante le solenni dichiarazioni di Benedetto XVI e dei vescovi all’epoca dei decreti Bersani: “Non ci interessano i privilegi fiscali”.
    Nonostante infine siano passati duecento anni da Thomas Jefferson (“nessuno può essere costretto a partecipare o a contribuire pecuniariamente a qualsivoglia culto, edificio o ministero religioso”) e duemila dalla definitiva sentenza del Vangelo: “Date a Cesare quel che è di Cesare”. (25 giugno 2007)” repubblica.it

    Ma con tutti i problemi che ha l’italia, dobbiamo ancora dare dei soldi alla Chiesa Cattolica? Qualcuno lo sa che il Vaticano prende ogni anno 9 miliardi di euro dallo stato (un terzo della finanziaria di Prodi), senza contare i soldi dalle provincie, regioni? Perche’, come dice Odifreddi, perche’ devo pagare io, non credente, tutti questi soldi? Ma che li pagassero i credenti!

  • Google Blog Search


    Google ha creato un motore che cerca solo nei blog ed e’ veramente simpatico.
    Cercavo l’album di John 5 – the devils knows my name, tanto per farmi un’idea prima di un’eventuale acquisto, dato che sicuramente non e’ il genere che mi piace, e grazie a Blog Search l’ho trovato in 5 minuti.
    Volete provare? cerca John 5 – the devils knows my name.

  • Voglio un Segway!!!


    “Il Segway Personal Transporter (PT) i2 è il nostro modello più versatile. Progettato per operazioni facili su terreni differenti, l’i2 è caratterizzato dalla nostra nuova tecnologia LeanSteer(tm) così come dal nuovo InfoKey(tm) controller. Con la perfetta sintesi tra forma, funzione e divertimento, l’i2 ti permette di scorrere nei tuoi spostamenti quotidiani o sfrecciare tra una commissione e l’altra, negli interni e all’esterno, senza preoccuparti del parcheggio.” segway.it
    Solo che costa un delirio!!!! prezzo: € 5795,00 + iva!!!

  • Dom Joly



    Dom Joly e’ un comico inglese, la cui comicita’ si basa su gag surrealy sullo stile candid camera.
    In italia e’ passato solo Trigger Happy TV, dove propone le sue gag sul suolo del regno unito. World Shut Your Mouth si basa sullo stesso concetto, pero’ e’ girato in giro per il mondo.
    L’ultima serie, secondo me un vero capolavoro, e’ Dom Joly’s Happy Hour dove esplora le abitudini dell’assumere bevande alcooliche in giro per il mondo, un vero delirio.
    Guarda i video su Youtube: Trigger Happy TV World Shut Your Mouth e Dom Joly’s Happy Hour

  • Ultima chiamata per la Torino-Lione. Padoa-Schioppa: “Pronti a decidere”

    Mercoledì riunione decisiva del tavolo politico sulla Tav. Si lavora all’accordo su un tracciato alternativo.

    TORINO – Sulla Tav italiana, quella che dovrebbe attraversare la pianura padana e collegare Torino con Lione, si avvicina il momento decisivo. Il calendario prevede per dopodomani la riunione del tavolo politico di Palazzo Chigi. In pratica sarà presente mezzo governo guidato da Prodi. Al tavolo saranno presenti anche gli enti locali con la Presidente del Piemonte, Mercedes Bresso, il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino e i sindaci delle valli coinvolte: la val di Susa e la val Sangone.

    Un momento importante, quello di mercoledì, perché si capirà se il lavoro svolto in questi mesi dall’Osservatorio tecnico presieduto da Mario Virano, sarà servito a superare il muro contro muro di due anni fa in val di Susa. E se i principi contenuti nel documento finale che dovrebbe uscire da palazzo Chigi serviranno all’Italia per presentarsi il 20 luglio a Bruxelles con un dossier credibile sul collegamento veloce verso la Francia.

    Mentre le diplomazie lavorano sul testo finale del documento, il ministro dell’Economia, Tomaso Padoa Schioppa lascia trasparire una nota di ottimismo: “Entro fine giugno – dice al Tg1 – prenderemo la decisione. E sono convito che la Tav passerà al di qua delle Alpi”. La tempistica, in realtà, potrebbe essere più articolata. Mercoledì non si deciderà certamente un tracciato da consegnare a Bruxelles. Più probabilmente si definiranno alcuni principi base sui quali lo stesso Osservatorio di Virano potrà lavorare per giungere a fine mese a identificare un tracciato da consegnare al governo e all’Ue.

    I punti fermi dovrebbero essere almeno quattro. Quasi certamente la galleria di base sarà accorciata sul versante italiano e non uscirà più a Venaus, teatro degli scontri di due anni fa con polizia e carabinieri. In val di Susa buona parte del tracciato dovrebbe seguire l’attuale linea: i quattro binari verranno interrati consentendo di ridisegnare i piani regolatori dei molti centri abitati oggi attraversati. Nella parte finale verso Torino la linea dovrebbe poi giungere in val Sangone per arrivare all’interporto merci di Orbassano.

    Principi che disegnano una soluzione radicalmente diversa da quella originaria sul versante italiano e non modificano in modo significativo gli accordi presi nel 2001 con i francesi. Alla vigilia, comunque, c’è estrema prudenza per evitare mosse che possano far naufragare il documento finale. Se quel testo verrà condiviso, sarà presentato il 20 giugno ai rappresentanti del governo di Parigi in una riunione prevista nella capitale francese.

    (11 giugno 2007) repubblica.it

  • Il finto malore di Selva diventa un caso. Marrazzo: “Sono pronto a denunciarlo”

    Ieri il senatore di An si era fatto portare in ambulanza in uno studio televisivo. L’Unione e anche il leghista Calderoli lo attaccano: “Gesto sconsiderato”

    ROMA – Chissà se si aspettava che la sua “astuzia” gli avrebbe attirato critiche da destra e da sinistra. Chissà se immaginava che quel fingere un malore per farsi portare in ambulanza negli studi de La7 per un dibattito televisivo, avrebbe scatenato così tante reazioni sdegnate. Perché è questo che sta accadendo a Gustavo Selva, senatore di An che un lungo passato da giornalista Rai. Che, ieri, preoccupato dal ritardo, ha finto un malore e si è fatto dare un passeggio da un’ambulanza del 118. Con a bordo medici convinti di avere a che fare con un paziente cardiopatico. Una “furbizia” che Selva ha, orgogliosamente, confessato davanti alle telecamere. Provocando reazioni a catena. Sia della maggioranza che dell’opposizione. Proprio nel bel mezzo del delicato dibattito sui costi della politica e sui privilegi dei parlamentari.

    Il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo si dichiara pronto a denunciare Selva, qualora la vicenda venisse confermata: “Ho già chiesto al direttore dell’Ares 118 Vitaliano De Salazar una relazione dettagliata sull’episodio che ha visto come protagonista il senatore Gustavo Selva e che attendo per domani mattina”, dichiara in una nota Marrazzo, assicurando che, se la relazione del 118 dovesse confermare la notizia, presenterà “un esposto alla procura della Repubblica contro il senatore Selva per tutti i reati che si possono configurare e per richiesta danni”.

    “La vicenda è inqualificabile, Selva si scusi in Aula” dichiarano i parlamentari dell’Unione Francesco Ferrante e Andrea Ranieri (Ulivo), Loredana De Petris (Verdi), Nuccio Iovene (SD), Tommaso Sodano (Prc). Ma anche la Lega si fa sentire. E lo fa con i consueti toni coloriti di Roberto Calderoli: “Un gesto sconsiderato – commenta il leghista -. E’ chiaro che non si deve mai augurare del male a nessuno ma nel caso di Selva forse la legge del contrappasso non ci starebbe poi così male. Non vorrei cioè che il giorno in cui lui si dovesse sentire male sul serio, l’ambulanza che potrebbe salvarlo fosse impiegata per trasportare il politico di turno, esattamente come ha fatto lui ieri”.

    E se il verde Angelo Bonelli chiede l’intervento della procura e del ministro della sanità, è severo il commento del presidente dei senatori di Rifondazione comunista Giovanni Russo Spena che definisce quella del senatore di An “odiosa arroganza”. Unica voce non di critica quella del forzista Francesco Giro: “‘Selva è un uomo integerrimo, chiederà senz’altro scusa”.

    Mentre il parlamentare della Margherita, Roberto Giachetti, annuncia una lettera al presidente della Camera Fausto Bertinotti e al presidente di An Gianfranco Fini, per chiede come valutino il comportamento del senatore.

    (10 giugno 2007) repubblica.it

  • Un SMS può costare mille euro

    di A. D’Agostini (Consulentelegaleinformatico.it) – Ecco perché il Tribunale di Latina ha deciso che un SMS commerciale spedito senza il consenso del destinatario debba essere fatto pagare, e caro, a chi lo ha spedito

    Roma – Il Tribunale di Latina ha condannato una società di telecomunicazioni a risarcire il danno da “invio di SMS non desiderati” (il cosiddetto spamming). La valutazione equitativa del danno ha raggiunto la cifra considerevole di 1000 euro per ogni SMS (in totale la Società ne aveva inviati nove).

    Il Giudice di Latina nel condannare la Società al risarcimento del danno ex art. 15 D.Lgs 196/2003, ha chiarito che il suddetto risarcimento trae la propria ragion d’essere dal fatto che gli SMS possono costituire “interferenze nella sfera privata e violazione del diritto alla privacy (intesa come violazione del diritto di costruire liberamente e difendere la propria sfera privata, di scegliere il proprio stile di vita senza influenze ed intromissioni indesiderate da parte di terzi)”.

    Il fornitore del servizio (nel caso la società di telefonia mobile) può inviare SMS commerciali alla utenza del proprio cliente, a patto che quest’ultimo abbia conferito il consenso a tale tipologia di trattamento dei propri dati (dice, infatti, il giudice: “Il fornitore di telefonia mobile può utilizzare a scopo commerciale il numero dell’utenza (prepagata o “in abbonamento”) solo se l’utente abbia manifestato previamente il proprio consenso)”.

    La decisione del giudice è in sintonia con il dettato normativo. Infatti, dispone l’articolo 130, primo e secondo comma del D.Lgs 196/2003 che: “L’uso di sistemi automatizzati di chiamata senza l’intervento di un operatore per l’invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale è consentito con il consenso dell’interessato. La disposizione di cui al comma 1 si applica anche alle comunicazioni elettroniche, effettuate per le finalità ivi indicate, mediante posta elettronica, telefax, messaggi del tipo Mms (Multimedia Messaging Service) o Sms (Short Message Service) o di altro tipo”.

    Nel caso di specie, l’interessato aveva già manifestato la volontà di ritirare il consenso per l’invio di messaggi pubblicitari. Senza il consenso veniva meno la legittimazione della Società all’invio dei suddetti SMS. Resta comunque valido l’invio all’utente di comunicazioni di servizio (es: problemi alla rete, modifiche di trasmissione) che niente hanno a che vedere con le comunicazioni commerciali.

    Anche la procedura attivata dall’attore è apparsa idonea allo scopo: infatti prima ha inoltrato istanza di accesso ex art 7 e ss. D.Lgs 196/2003, poi ha proposto tentativo di conciliazione presso il Co.re.com della propria Regione, infine si è rivolto al Giudice per il ristoro dei danni subiti.

    Andrea D’AgostiniPunto Informatico

  • Zombie Mob 2007 San Francisco

    I pazzi di eatbrains.com hanno radunato un mare di gente che, travestita da zombie, ha invaso le strade di San Francisco! un Delirio!

    Questo Zombie Mob e’ una variazione di Flash Mob : “Con il termine flash mob (dall’inglese flash – breve esperienza e mob – moltitudine) si indica un gruppo di persone che si riunisce all’improvviso in uno spazio pubblico, mette in pratica un’azione insolita generalmente per un breve periodo di tempo per poi successivamente disperdersi. Il raduno viene generalmente organizzato attraverso comunicazioni via internet o tramite telefoni cellulari. In molti casi, le regole dell’azione vengono illustrate ai partecipanti pochi minuti prima che l’azione abbia luogo. Nella maggior parte dei casi, il flash mob non ha alcuna motivazione se non quella di rompere l’ordinarietà dell’esistente. I partecipanti all’azione (flashmobbers) si incontrano in un punto prestabilito per realizzare assieme un’azione corale che non ha alcun senso, se non contestualizzato in quei brevi istanti di evento. In questi casi, il flash mob si presenta come un’azione apolitica, aconfessionale, priva di connotazioni religiose, politiche o sociali; in essa viene unicamente incoraggiata la piena libertà di espressione.” (wikipedia)

    In italia il fenomeno fa timidamente capolino e scarse notizie si hanno di episodi di flash mob a Torino, se ne conoscete qualcuno ed avete link, foto o altro, fatemelo sapere!

  • Aggiornamento di WordPress.

    Ho aggiornato questo mio blog dalla versione 2.0.1 alla versione 2.2 di wordpress, pero’ durante l’operazione ho scoperto che il tema che usavo prima non era compatibile.
    Ora sto’ valutando se lasciare questo standard o no.

  • Povera Saluggia…

    A Saluggia ha vinto il “centro” destra. Ed alla notizia il nuovo sindaco Marco Pasteris ha allietato tutti con la canzone “We are the Champions” dei Queen, seguito da un corteo di macchine strombazzanti e festanti, e da fuochi d’artificio (tutto vero!!!).
    Un vero sfoggio di stile, complimenti al nuovo sindaco ed ai suoi sotenitori, cose che neanche quando l’italia ha vinto la coppa del mondo…
    Ed il giorno dopo, molti dei suoi sostenitori, di chiare origini del sud, esultavano con frasi tipo “ed ora tutti gli extracomunitari a casa!”.
    Complimenti.

  • Nine Inch Nails, tra pirateria e album a 4 dollari.


    Amo questo uomo!

    Il leader della celebre band inveisce contro le politiche commerciali dell’industria musicale, e anticipa il futuro della distribuzione dei suoi album: saranno scaricabili dal sito web del gruppo e costeranno il giusto

    Roma – Gli utenti del P2P? Considerando il comportamento delle etichette discografiche, non è un fatto strano che rubino musica scaricandola a scrocco. “Lo faccio anch’io”, confessa franco Trent Reznor, fondatore, frontman e unico membro ufficiale dei Nine Inch Nails, che mostra il dente avvelenato verso “gli uomini del business” in una intervista all’Herald Sun australiano.

    L’astio di Reznor, che ha aderito ad un messaggio dell’anno scorso in difesa della neutralità della Rete, si è inasprito di recente dopo la spiacevole scoperta fatta dall’artista durante un soggiorno in Australia. Visitando un negozio di dischi, Reznor si è stupito nello scoprire che il suo ultimo album, “Year Zero”, era stato messo in vendita al prezzo di 29 dollari. Nel corso della suddetta intervista, rilasciata alcuno giorni dopo, tra le altre cose egli ammette candidamente di scaricare brani musicali illegali dal P2P.

    Reznor si dice contrariato da chi si procura la sua musica protetta dal diritto d’autore in maniera gratuita, ma non se la prende con gli utenti bensì con le etichette musicali. “Stanno facendo tutto quello che possono per far incazzare le persone e fregarle”, sostiene Reznor, che riporta un colloquio avuto con uno dei responsabili delle vendite delle sue produzioni. Alla richiesta di giustificare un prezzo più alto di 6, 7 o persino 8 dollari dei suoi CD/DVD rispetto ai prodotti concorrenti, l’artista si è sentito dire che il sovrapprezzo era provocato da una confezione più costosa.

    “So bene quanto costi il package” dice ancora Reznor “ma questo costo ce lo rimetto io, non loro, mi costa 83 centesimi di dollaro in più avere un CD con i colori cangianti. Sono io a subire il taglio, non loro”. Il sovrapprezzo sarebbe inoltre giustificato dal fatto che, avendo i NIN un gran numero di fan fedeli, che acquistano qualunque cosa venga messa in vendita del gruppo, “possiamo far pagare loro di più”.

    “È la cosa più offensiva che abbia mai sentito” confessa di aver risposto Reznor. “Ho radunato una audience fedele che voi credete sia giusto fregare? Ma andate aff****”. Per comportamenti del genere, sostiene, non si può che addossare la responsabilità del tracollo del mercato musicale all’industria stessa.

    Industria che, per quanto riguarda Reznor, può benissimo estinguersi con l’album “Year Zero”: i piani futuri dei Nine Inch Nails prevedono la distribuzione del prossimo album attraverso il sito web della band. “Potrete scaricarlo dal mio sito al bit-rate che preferite – anticipa Reznor – pagando 4 dollari attraverso PayPal. Venite a vedere lo show e comprate una t-shirt se vi piace. Distribuirò una merce ben confezionata se poi volete possedere qualcosa di fisico. E il disco sarà disponibile il giorno stesso in cui la registrazione sarà completata, senza le attese artificiose decise dalle etichette”.

    Reznor si confessa dunque pronto ad intraprendere la via solitaria e autarchica della produzione in proprio, di cui ha parlato anche David Byrne un paio di mesi or sono. Per un artista di fama mondiale non dovrebbe essere una strada impossibile da seguire, e di certo rappresenterebbe un precedente storico di notevole importanza. Le major della musica, ad ogni modo, sono avvisate: Reznor ha intravisto un futuro in cui potrebbero benissimo non esistere più, al contrario della musica e di coloro che la scrivono senza limitarsi a venderla.

    Alfonso Maruccia” http://punto-informatico.it/p.aspx?id=2001207&r=PI

  • Rugby world cup 2007 France countdown!


    http://www.andreapancotti.it/rwcdown/rwcdown.php


    http://www.andreapancotti.it/rwcdown/rwcdown2.php


    http://www.andreapancotti.it/rwcdown/rwcdown3.php

    Questa immagine mostra quanti giorni mancano alla rugby world cup 2007 che si terra’ in francia a settembre del 2007,  si puo’ usare per siti, blog, forum, et… Si aggiorna automaticamente! Se la utilizzi o se vuoi darmi un consiglio lascia un commento!

    This image shows you how many days are left to the rugby world cup 2007. You can use this image for your website, blog, forum signature, etc… Always updated! If you use it or anything else, please, leave a comment!

  • Ok Go Videos!

    Questi tizi, gli OK GO fanno dei video veramente stupendi!


    OK Go – Here It Goes Again


    OK Go – A Million Ways


    OK Go – Invincible


    OK Go – Do What You Want

  • Video della Bbc, Santoro spacca la Vigilanza: “Non c’è nulla che possa impedirmelo”.

    Il giornalista in dirittura d’arrivo per l’acquisto del documentario sui preti pedofili, Landolfi: “Cappon lo fermi, la Rai non è un plotone d’esecuzione contro la Chiesa”, Rifondazione: “Censura preventiva, sono esortazioni inaccettabili”, Lainati (Fi): “Vendetta della sinistra estrema contro il Family Day”.

    ROMA – Di notizie ufficiali “in senso contrario” non ne ha ancora ricevute. Quindi, “essendo ogni cosa a posto dal punto di vista dell’iter burocratico aziendale, mi aspetto che domattina vada tutto a posto”. Michele Santoro fa il punto sulla sua richiesta di acquisto (“Per la quale non ho bisogno di autorizzazioni particolari”) dell’inchiesta Sex Crimes and the Vatican, intorno al quale vuole costruire una puntata del suo Annozero. Ovvero il documentario mandato in onda nel 2006 dalla Bbc e diffuso su internet nelle settimane scorse, tanto da diventare un vero fenomeno della Rete, grazie anche alla traduzione con sottotitoli in italiano. Un film (che la Cei ha già bollato come “infame calunnia”) che racconta alcuni casi di pedofilia che coinvolgono ecclesiastici negli Stati Uniti, in Irlanda e in Brasile, e soprattutto mostra il ruolo avuto, nell’insabbiare gli scandali, dall’allora cardinale Joseph Ratzinger.

    La questione agita la Rai. Il presidente della commissione di Vigilanza, Mario Landolfi (An), appreso che “la direzione generale si accingerebbe a esaminare la proposta d’acquisto” del documentario, auspica che il direttore generale dell’azienda, Claudio Cappon, “non aderisca alla richiesta” del giornalista: lasci pure a Santoro “la palma del martirio – dice Landolfi – ma eviti di trasformare il servizio pubblico radiotelevisivo in un plotone mediatico di esecuzione pronto a fare fuoco sulla Chiesa e sul Papa”.
    Un’esortazione “inaccettabile”, replicano Giovanni Russo Spena e Gennaro Migliore, capigruppo di Rifondazione in Parlamento e membri della stessa Vigilanza, che definiscono quella di Landolfi “censura preventiva” e osservano che “se dovessimo accettare imposizioni da parte delle gerarchie ecclesiastiche su questo terreno, sarebbe davvero gravissimo”. Il consigliere Sandro Curzi non dà giudizi sul documentario “perché non l’ho visto ma della Bbc mi fido molto: siamo un Paese strano, si loda sempre la Bbc e se ne fa un esempio per la Rai poi, appena si dice che Santoro vorrebbe usare questa inchiesta, le polemiche scoppiano in anticipo”.

    Addirittura parla di “vendetta per il Family Day” il capogruppo di Fi in Vigilanza, Giorgio Lainati, che lancia l’allarme sul “livello di strumentalizzazione” della vicenda e sul fatto che “la sinistra comunista ha da tempo scatenato, sui media, in particolare nei programmi dei loro fiancheggiatori nella Rai, un’offensiva anticlericale su più fronti. Evidentemente – deduce Lainati – l’enorme successo del Family Day ha scatenato la sete di vendetta degli ambienti della sinistra più estrema”.
    Intanto, Santoro ribadisce: “Gli ok di prammatica per questo tipo di acquisto ci sono tutti e, dal mio punto di vista, non c’è nulla che possa impedirlo”. Di fatto il giornalista, che ha il grado di direttore (ad personam) ed è responsabile editoriale della trasmissione, in onda il giovedì su RaiDue, può procedere a simili acquisti – si parla di una cifra di 20 mila euro – in forma autonoma, solo espletando una procedura burocratica.

    Si è parlato di un nulla osta da parte di Antonio Di Bella, direttore del Tg3, che ha la vigilanza su Annozero ma solo relativamente all’applicazione della par condicio in questo periodo pre-elettorale (visto il rifiuto di Mauro Mazza, direttore del Tg2, cui sarebbe spettata per contiguità di Rete). Il nulla osta, quindi, può riguardare solo il fatto che il documentario della Bbc non influisce sugli equilibri della par condicio, ma non può avere relazioni con i suoi contenuti o, tanto meno, sulla valutazione se trasmetterlo o no. Valutazione editoriale che solo il direttore generale può assumersi.(20 maggio 2007)” repubblica.it

    Non ce la vengano a contare. La gente ha diritto di sapere, il Vaticano ha sempre nascosto i suoi pedofili, ci sono prove, non h mai fatto dichiarazioni nette sulla pedofilia, ne’ ha mai scomunicato i preti pedofili, ne’ ha mai consegnato i colpevoli alla giustizia, anzi. Vergogna. E poi parlano di “Family Day”, che schifo!

  • Mario Biondi & the High Five Quintet


    Mario Biondi & the High Five Quinte – This is what you are


    Mario Biondi & the High Five Quintet – Handful of Soul
    [qui]

  • Papa Ratzinger difende i religiosi pedofili!!!

    Durata del video circa 38 minuti, si puo’ scaricare da Bispensiero.it.
    “Solleva scandalo il webvideo più visto di Google Video, pesante l’accusa a Papa Ratzinger per la gestione degli scandali sulle violenze sessuali ai danni di minori. Il video, ora sottotitolato in italiano, è online. Era stato prodotto dalla BBC lo scorso ottobre
    Roma – Il più visto video del momento su Google Video almeno per quanto riguarda l’utenza italiana è un documento scabroso, dai contenuti durissimi, dal titolo Sex Crimes and the Vatican, che viene presentato da chi lo ha postato in questi termini:
    “il documentario della BBC trasmesso in Inghilterra nel 2006 sugli scandali dei Preti & Pedofilia. si richiama il “Crimen Sollicitationis”, un documento di Ratzinger che rinnova il divieto a testimoniare in tribunali civili (pena la scomunica) per reati di abusi sessuali che avessero coinvolto religiosi. In Italia non è mai andato in onda, nè i giornali nè gli altri mezzi di informazione vi hanno fatto accenno”.
    Sul sito Bispensiero.it si legge:
    “Questo video è stato trasmesso in Inghilterra il 1 ottobre 2006. In Italia non è mai andato in onda, nè i giornali nè gli altri mezzi di informazione vi hanno fatto accenno. Il paziente lavoro di traduzione e di sottotitolatura che abbiamo fatto, è per sopperire a questa vergognosa lacuna. Ed è dedicato a Maria Di Benedetto. Ovunque sia”.
    La conferma che si tratta effettivamente di un video dell’autorevole emittente inglese BBC lo fornisce la stessa azienda britannica, che in un vecchio articolo lo descrive dettagliatamente. Visti i suoi contenuti, e grazie alla traduzione di Belpensiero.it, il video sta anche facendo rapidamente il giro nei blog italiani.
    Il video è disponibile a questo indirizzopunto-informatico.it

  • Una bella chilata di blog di musica!

    Qui sotto trovate il link ad alcuni siti musicali molto interessanti:
    http://esperoencontrarlos.bitacoras.com/
    http://www.jpop.pt.vu/
    http://mp34all.blogspot.com/
    http://earnthemoneyforme.blogspot.com/
    http://feedlandia.no.sapo.pt/mp3maniaco/
    http://elementaryrevolt.blogspot.com/

    Ecco la mia raccolta di feeds rss e non, in formato opml, utilizzabile con un programma online tipo Google Reader, oppure con un programma piu’ maneggevole come FeedReader, che vi consiglio caldamente. 070515.opml

  • La Cdl in pressione sui Dico: “Gli italiani hanno detto di no”

    Roberto Calderoli mette a confronto le due piazze: “Adamo e Eva battono Adamo e Giuseppe 6-0“. L’arcigay: “il Senato metta subito in discussione le necessarie dimissioni del leghista”. Fini: “Sono ormai affossati”. Emma Bonino: “Per San Giovanni si sono mosse 26mila parrocchie”
    ROMA – Family Day il giorno dopo. La polemica politica non accenna a placarsi. L’opposizione, dopo la grande partecipazione alla manifestazione di piazza San Giovanni organizzata dal Forum delle associazioni con il supporto della Chiesa, va in pressione sul disegno di legge sulle unioni di fatto. “In piazza San Giovanni c’erano tanti cattolici, certamente, ma anche molti laici, non credo comunque che questo possa cambiare qualcosa per i Dico: ormai sono affossati”. Queste le parole pronunciate oggi dal presidente di An, Gianfranco Fini, arrivando per la fine della sfilata nazionale degli alpini a Cuneo. Fini ha anche parlato delle due piazze. “Ieri – ha detto – si sono viste due Italie diverse: in piazza San Giovanni quella di uomini, donne, bambini che difendono l’istituzione della famiglia, in piazza Navona chi accusa i primi di essere ottusi reazionari, servi del Vaticano”.
    Sulla stessa linea il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi. “I Dico non passeranno, la maggioranza li ha già affossati”. Bondi lo ha detto ospite della trasmissione ‘In mezz’ora” su Rai Tre. Il senatore dell’Udc Francesco Pionati ha detto che “la strada dei Dico è sbarrata”, mentre per Isabella Bertorlini di Forza Italia “ieri gli italiani hanno detto di no a Prodi e ai suoi Dico”.
    Commentando il Family Day, Emma Bonino, anche lei ospite del programma Rai “In mezz’ora”, ha detto che per la manifestazione di San Giovanni “si sono mosse 26 mila parrocchie”. Il ministro per le Politiche europee ha poi sottolineato come “Italia ci sia un ruolo spropositato e invadente delle gerarchie ecclesiastiche, un’ingerenza così spietata non si vede in nessun altro paese europeo”. Un’invadenza che arriva anche ad occupare uno spazio eccessivo nei media pubblici. “Il Santo Padre è il leader che ha più spazio in assoluto nei telegiornali”. La Bonino ha espresso anche le sue perpellità sulle reali intenzioni dell’Unione sui Dico: “parti della maggioranza consistenti, quelli che ‘se non fossi ministro, andrei al Family day’ per intenderci, li ha affossati”.
    Il leghista Roberto Calderoli ha utilizzato una metafora di cattivo gusto per paragonare le due piazze di ieri. Il vicepresidente del Senato e coordinatore delle segreterie leghiste ha detto che “ieri Adamo ed Eva hanno battuto Adamo e Giuseppe con un netto e indiscutibile 6-0. Fassino e il Palazzo non hanno capito che di piazza ieri pomeriggio ce ne è stata una sola, perché per fortuna i normali sono la stragrande maggioranza nel Paese mentre i diversi un’esigua minoranza.”
    Immediata la risposta dell’Arcigay alle parole di Calderoli. L’associazione chiede che il Senato “metta in discussione le necessarie dimissioni di Roberto Calderoli”. Il nuovo presidente Aurelio Mancuso ha detto che è “vergognoso che una persona che ricopre un incarico istituzionale di così alto livello insulti una parte importante del Paese.”(13 maggio 2007)” repubblica.it

    Qui dico che si deve fare un po’ di chiarezza, cosa che la sinistra, grazie a personaggi idioti come Rutelli non fa.
    Innanzitutto, in piazza c’era anche la destra xenofoba, omofoba e reazionaria, non suona strano che vadano cosi’ d’accordo con il Vaticano?
    I DICO o PACS, come si vogliono chiamare, non sono basati sulle preferenze sessuali della coppia. i DICO servono per tutelare anche persone che decidono di vivere assieme senza che ci sia amore o sesso. Per esempio, due fratelli che rimangono vedovi e decidono di vivere assieme perche’ con la pensione non ce la fanno piu’, per fare un’esempio. Ma se poi, due omosessuali vogliono regolarizzare la loro unione, per poter anche loro usufruire della possibilita’ di avere ferie per assistere il “coniuge” malato, etc… perche’ dobbiamo noi decidere per loro? Perche’ solo le unioni cattoliche sono accettabili? Perche’ se non si e’ cattolici, si e’ cittadini di serie b?
    E’ questa democrazia o teocrazia?

  • The Jesus and Mary Chain – Psychocandy [1985]


    1. Just Like Honey
    2. Living End
    3. Taste the Floor
    4. Hardest Walk
    5. Cut Dead
    6. In a Hole
    7. Taste of Cindy
    8. Some Candy Talking [*]
    9. Never Understand
    10. Inside Me
    11. Sowing Seeds
    12. My Little Underground
    13. You Trip Me Up
    14. Something’s Wrong
    15. It’s So Hard

  • Che Traffic!!!


    Hanno finalmente aggiornato il sito del festival musicale gratuito Traffic del 2007 che si terra’ a Torino a luglio.

    mercoledì 11 LOU REED plays BERLIN
    giovedì 12 DAFT PUNK & LCD SOUNDSYSTEM
    venerdì 13 ARCTIC MONKEYS & ART BRUT
    sabato 14 FRANCO BATTIATO starring ANTONY & THE JOHNSONS

    Well Daft Punk will play in my house, my house. I’ll show you the ropes, kid, show you the ropes.

  • I CD e il Compagno Kalashnikov

    di Lorenzo Campani – Cosa succede in Florida quando si vuole vendere un compact disc usato in un negozio specializzato? E cosa accade quando invece in un altro negozio si vuole comprare un AK-47?

    Al professore bastò prendere la residenza in un motel e con questa andare a farsi rilasciare una patente di guida. Con la patente di guida si infilò nel primo negozio di armi e comprò la sua pistola automatica. Tutto in pochi giorni.
    In verità avrebbe potuto comprare un arsenale intero, perché a Miami e dintorni non esiste la modica quantità e puoi entrare in un negozio e uscirne (dopo i tre giorni canonici per controllare che tu non sia un pazzo assassino) con quanti AK-47 preferisci. Per chi non avesse dimestichezza con il settore, l’AK-47 è il progetto meglio riuscito del compagno Mikhail Kalashnikov.
    Oggi, dieci anni dopo, in Florida le cose filano lisce come prima, almeno per chi vuole comprare e vendere armi. La polizia deve distruggere dopo 48 ore ogni registrazione e alle fiere di settore puoi venderne e comprarne liberamente, così come tra privati.
    Se invece ti sei ficcato in testa l’idea malsana di vendere o comprare compact disc usati in un negozio dello stato che fu di Jeb Bush, allora puoi metterti l’animo in pace: sarai trattato come il peggiore dei criminali o quasi.
    Nel quasi ci sta che, prima di comprare il tuo cd, il negoziante ti dovrà chiedere un documento d’identità, prendere le tue impronte digitali, registrare l’acquisto con tutti i dati che individuano te e l’oggetto e tenerne copia per qualche anno. Alla fine ti potrà pagare, ma non più con soldi veri: solo con buoni acquisto. Il negozio poi per rivendere il tuo cd dovrà aspettare almeno un mese.
    …” http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1981102&r=PI