Bertinotti: “Grillo riempie i vuoti della politica, ma i materiali non sempre sono eccellenti.”
Dice che “quel segnale non va sottovalutato” ma che questo non significa dargli una valutazione positiva. In qualche modo dà loro ragione, più nel merito – c’è una crisi della politica – che nel metodo dal vago sapore populista e qualunquista.
Casini: “Politici senza ideali gli scodinzolano dietro.”
Cicchitto: “Occorre togliere prestesti alle centrali dell’antipolitica. Dire che il segnale non va sottovalutato non significa darne una valutazione positiva.”
Grillo: “Non voglio fare un partito, io i partiti li voglio distruggere.”
Grillo: “Montecitorio – insiste – sembra una comunità di recupero: uno su dieci è un pregiudicato. A Scampia, dove uno su dodici è pregiudicato, hanno paura di Montecitorio”.
Bossi: “Un’esagerazione. Io, ad esempio, condannato per un reato di poca importanza”
Michele Serra: “LA COSA peggiore del “Vaffanculo Day” era il titolo, che dietro l’ammicco “comico” contiene tutta la colpevole vaghezza del populismo.”
Quello che si capisce dai giornali e’ che nessuno ha capito un cavolo, e che secondo tutti, chi ha pertecipato e’ un mentecatto che si fa manipolare. Ma non finira’ qui.
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