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  • Drink To Me – Organic E.P.


    Riporto l’articolo del socio ed artista del popolo kel666, che le parole le sa usare meglio del sottoscritto:

    “no, non è la scritta che alla sfigatella di Alice capitava sempre e lei come una cogliona eseguiva a dovere… (e poi cagava anche il cazzo), è il nome di una indie rock band di Ivrea che mi ha suggerito un losco figuro di quelle parti (https://www.andreapancotti.com/) e che conosce uno dei musicisti… e mi dice: “oh scaricati l’EP dei miei amichetti…”; detto fatto… parte Interstellaroverclock, dal pinkfloydiano titolo, che già mi fa pensare “porca pupazza ma chi cazzo sono questi?”… 1 minuto e mezzo di energia in un pezzo di fottuto rock con intarsi elettronici… con l’attacco di batteria parte Froze George e capisco che questi non scherzano… mi spiego, non parlo di stravolgimenti del mondo della musica o cazzate, ma di brani che ti fanno fare su e giù con la testa, come ai bei tempi (?!).
    Because because è un brano più riflessivo, mentre Insane chiude il mini-viaggio… o meglio… il suo attacco sembra la partenza di uno shuttle… la batteria e la chitarra martellano, un buon pezzo per andare “in trance”.
    Dal loro sito http://www.stuprobrucio.com/drinktome/ (dove potete scaricare l’EP di cui vi parlo) vedo anche che sono stati anch’essi all’Ipsygrock in Sicilia… dove erano stati anche gli Architecture in Helsinki… insomma sono stato proprio un deficiente che me lo sono perso.
    Cmq gente… scaricatevi sto EP e diffondente… io aspetto il 13 dicembre per sentirli a Pavia allo http://www.spaziomusicapavia.it/”

    Link diretto all’ E.P.
    Mirror su questo sito con i tag mp3 corretti.

  • Spot anti-pirateria!


    Il video e’ tratto dalla divertentissima sit-com inglese “IT Crowd“, che racconta di un reparto informatico di una multinazionale. Dei veri nerd, geniale!

  • Eh! il canone RAI…

    Due interessanti articoli sul canone RAI, questo sconosciuto, anche in RAI.

    Canone RAI, siamo allo sciopero della fame
    Roma – Uno sciopero della fame per sapere le cose come stanno, per capire quali siano le normative e perché le interpretazioni siano le più varie in seno ad uffici pubblici e servizio radiotelevisivo: lo minaccia ADUC, l’Associazione dei consumatori che da anni sta portando avanti una battaglia per capire quali siano gli apparecchi per i quali sia richiesto il pagamento del canone.
    Come noto, una inchiesta pubblicata dalla stessa ADUC sei mesi fa, metteva in evidenza come la RAI, l’Agenzia delle Entrate, la Guardia di Finanza e il ministero delle Finanze avessero tutti una risposta diversa su quali siano i doveri del cittadino, e se questi debba pagare il canone solo se possiede televisori, o radio, o apparecchi cellulari abilitati alla ricezione della tv digitale o citofoni.
    L’inchiesta non ha smosso le acque come non le ha smosse l’interrogazione parlamentare presentata anch’essa molti mesi orsono dalla parlamentare Donatella Poretti con cui si chiedeva al ministero dell’Economia un chiarimento definitivo.
    La sede RAI di via Teulada a RomaMa, nonostante il silenzio piombato su una questione che era tornata all’ordine del giorno anche grazie ad una ormai celebre intervista di Punto Informatico, le missive con cui viene richiesto ai cittadini di pagare il canone con toni ultimativi continuano ad essere spedite e ricevute in tutta Italia. Lettere che presuppongono una chiarezza normativa che è invece del tutto inesistente se non, evidentemente, per l’ufficio che continua a spedirle.
    A ciò si aggiunge un’attività di contrasto all’evasione del canone che, visto il caos istituzionale, appare ogni giorno di più ai consumatori come una sopraffazione bella e buona, frutto di una incertezza del diritto che qualcuno teme possa essere persino voluta.
    Dinanzi a tutto questo, al silenzio su quella che è diventata una gabella a carico di milioni di italiani, ADUC ha annunciato che l’Associazione è pronta ad utilizzare i mezzi più estremi della pratica nonviolenta, in particolare lo sciopero della fame.
    “Di fronte a questa incertezza – spiega infatti ADUC – accompagnata da una campagna aggressiva della RAI fatta di missive minatorie, visite a domicilio, interventi della Guardia di Finanza, fermi amministrativi dell’auto, procedimenti legali e così via, siamo a chiedere nuovamente un chiarimento al Governo: quali sono gli apparecchi per i quali si deve pagare il canone? Al ministro dell’Economia Padoa Schioppa ricordiamo che combattere l’evasione fiscale non può significare solo repressione, ma anche certezza del diritto. Oggi i cittadini non sono in grado di sapere quando pagare o meno una tassa”.
    Senza questi chiarimenti – avverte ADUC – “saremo costretti a ricorrere ad un metodo estremo di domanda: lo sciopero della fame! Perché il ministro ottemperi ad un suo atto dovuto e alla soddisfazione di un nostro diritto: la risposta ad un’interrogazione parlamentare. Per far valere il nostro diritto e quello di tutti i contribuenti faremo male solo a noi stessi, non interromperemo servizi in corso, non occuperemo strade e palazzi bloccando attività e creando disagi per altre persone che non vogliono e non possono farsi coinvolgere. Il ministro avrà davanti a sé alcune persone che fanno male al proprio organismo solo perché lui non sta facendo il proprio dovere”.”
    http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2074526

    Canone RAI per i video-cellulari?
    Roma – ADUC gira il coltello nella piaga del Canone RAI scoprendo che, secondo l’attuale normativa (una legge del 1938 aggiornata a più riprese), anche i turisti in visita devono pagare l’inviso balzello.
    Nella normativa, infatti, sono citati esplicitamente “i turisti e i viaggiatori residenti all’estero che vengono a soggiornare temporaneamente nel territorio dello Stato, portando seco un apparecchio portatile, od un apparecchio sistemato su autovettura”. Per loro in agguato c’è la licenza di temporanea importazione.
    Dato che la legge prevede che si paghi il Canone RAI sugli apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni, ADUC ha ripreso la propria celebre inchiesta per chiedere alla stessa RAI e ai soggetti istituzionali interessati cosa, come e quanto debba pagare il turista che giunga in Italia con videofonini, PC o apparecchi televisivi, magari in auto.
    “Il servizio Rispondi Rai – spiega ADUC – ha fornito risposte contraddittorie: per alcuni operatori, il turista con tv sull’auto o con videofonino in arrivo all’aeroporto deve pagare il canone per l’intero anno in cui è effettuata la visita, anche se breve. Per altri, i turisti stranieri non devono pagare nulla. Per altri, se il canone è già pagato da coloro che ospitano il turista (amici, albergo, etc.) non sarà necessario pagare, altrimenti sì. Infine, un operatore ci ha chiesto di chiamare domani mattina.”
    Un telefono in macchina, un concept degli anni 50ADUC non si è accontentata, ha anche chiamato l’Agenzia delle Entrate, l’Ufficio del direttore dell’Agenzia delle Dogane, il direttore dell’Area gestione tributi e rapporto con gli utenti. “Ci è stato chiesto – spiega l’Associazione dei consumatori e degli utenti – di richiamare lunedì mattina”. Non ha invece risposto nessuno all’ufficio doganale periferico di Pontechiasso (Como), che si occupa tutti i giorni di turisti stranieri, mentre il medesimo ufficio a Roma Fiumicino non ha saputo rispondere alla domanda.
    Tutto questo, naturalmente, non stupisce. Come noto ADUC ha già minacciato il ricorso allo sciopero della fame perché si definisca in modo definitivo e inequivocabile chi e cosa e perché debba pagare il Canone RAI, una definizione che varia di ufficio in ufficio, che non viene offerta dalla legge né dalla lettere di richiesta di pagamento del canone che vengono sparate quotidianamente in tutta Italia da anni.”
    http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2077262

    “In questo senso si fa presente che l’articolo 17 del Regio Decreto Legge 21 febbraio 1938, n. 246, al fine di consentire un monitoraggio sui potenziali contribuenti, prevede in prima battuta l’obbligo di tenuta di particolari registri di carico e scarico in capo ai riparatori, ai commercianti, ai rappresentanti ed agenti di vendita in genere di apparecchi e materiali radioelettrici, dai quali gli organi competenti, in sede di accertamento, possono desumere le generalità degli acquirenti dei medesimi apparecchi o comunque dei soggetti cui questi sono destinati.”
    http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1592611&r=PI

    Vi domanderete “ma come, si fa riferimento ad un Regio Decreto del 1938”? Ebbene si! Leggete sul vostro libretto dell’abbonamento! Fantastico!!! Regio Decreto del 1938!

  • Google ed il suo “pacco”.


    Google Pack e’ una collezione di software per il vostro pc/mac “Sempre gratis – nessuna versione di prova o spyware” per utilizzare al meglio il vostro pc.
    I programmi che contiene sono:
    Google Earth: un’iterfaccia incredibile per vedere le immagini dal satellite della Terra.
    Norton Security Scan: antivirus gratuito!
    Google Desktop: un utilissimo gadget per tenere tutti i documenti sotto controllo!
    Mozilla Firefox con Google Toolbar: il migliore browser, batte Microsoft Internet Explorer 10 a 1!
    Skype: programma per telefonare gratuitamente con i computer!
    Spyware Doctor™ Starter Edition: verifica la presenza di software “maligno” sul vostro pc.
    Picasa: gestisce ed ordina le vostre raccolte di foto!
    Adobe Reader: permette di visualizzare i tanto diffusi file .pdf!
    RealPlayer: permette di riprodurre qualsiasi formato multimediale!
    e per finire
    OpenOffice: come Microsoft Office, ma gratuito e con piu’ funzionalita’ (perche’ spendere 300 euro quando se ne possono spendere 0?).

  • Delirio!!!

    Preoccupato editoriale del giornalista: “Cosa accadrebbe se la farsa si trasformasse in tragedia?”. Il comico: “Stanno delirando, facciamo le cose per scherzo”
    Il direttore del Tg2 attacca Grillo: “E se qualcuno prendesse la pistola?”
    ASSISI – L’attacco è frontale e portato davanti alle telecamere. Il direttore del Tg2, Mauro Mazza, nel primo editoriale della stagione, nell’edizione delle 13 del notiziario, si scaglia contro i toni usati da Beppe Grillo con parole durissime: “Cosa accadrebbe se un mattino qualcuno, dopo aver ascoltato quegli insulti contro tizio e contro caio, premesse il grilletto?”.
    Mazza stigmatizza gli “insulti personali”, le “accuse terribili”, le “male parole” usate dal comico, “neoqualunquismo hanno detto in tanti, forse anche per esorcizzare il pericolo. Ma cosa accaddrebbe se un giorno all’improvviso un pazzo, uno squilibrato sentendo quelle accuse premesse il grilletto? Cosa succederebbe se la farsa si trasformasse in tragedia?”.
    Un attacco a cui Grillo replica in serata dal palco di Vicenza. “Sono in preda al panico, stanno delirando – dice il comico – Mazza ha fatto segno con le dita tese come una pistola, come se fossimo dei terroristi. Vorrei tranquillizzarlo, abbiamo fatto una cosa quasi per scherzo”. Prima di lui si era fatto sentire il suo “popolo”, che aveva subissato il blog del comico con post in cui si chiedono le dimissioni del direttore del Tg2 (“venduto”, “servo del potere”), si annuncia un nuovo V-Day contro i giornalisti (“pupazzi mafiosi”, “marchette andate a male”). Qualcuno si spinge più avanti e propone di non pagare più il canone e boicottare i quotidiani. Laconica la reazione dello stesso Grillo: la scitta “No comment” con cui, sempre sul blog, accompagna il video e la trascrizione del testo dell’editoriale di Mazza. Poi, in serata, la replica dal palco.
    Le reazioni. Difficile dare torto a Mazza secondo il deputato dell’Ulivo e vicepresidente della Vigilanza Rai Giorgio Merlo: “Sarei in difficoltà se dovessi contestare la tesi del direttore del Tg2 quando ricorda che la violenza verbale può sfociare, a volte inconsapevolmente, in violenza fisica. La cultura democratica – aggiunge – non può tollerare un confronto politico basato sugli insulti, sulla delegittimazione totale, politica e morale, dell’avversario”.
    Dalla Cdl molte le voci in difesa del direttore del Tg2, considerato da Fabrizio Cicchitto (Fi) bersaglio di “attacchi trogloditi”. Ma Gianfranco Fini spariglia: “Toni eccessivi. Ora gli telefono per dirglielo. Se si alza in modo esasperato il tono, poi non c’è più limite. Per questo giudico eccessivo l’editoriale. Francamente non credo che ci sia il rischio che qualcuno possa prendere le pistole”.
    La preoccupazione di Ciampi. Dopo l’allarme sul “clima pericoloso” lanciato dal capo dello Stato, e la caduta di stile di Beppe Grillo con l’ennesimo attacco al premier che ha definito “Prodi-Alzheimer”, anche Carlo Azeglio Ciampi ha contestato le affermazioni del comico genovese e la preoccupante deriva antipolitica. “Non voglio entrare nel merito della questione – commenta l’ex presidente della Repubblica e senatore a vita – dico solo che la politica si deve fare soprattutto nell’alveo delle istituzioni”.” (19 settembre 2007) repubblica.it

    I giornalisti sono in un vero clima di panico! Non so chi abbia scritto questo articolo, ma forse e’ meglio ricordargli che Ciampi non e’ piu’ presidente, ora e’ Napolitano! ghghghgh!
    Qui i media stanno travisando completamente, si stanno inventando delle cose incredibili. Rileggete qui i punti del v-day.
    A parte il fatto che Mazza ha detto un sacco di m… azzate, ma non si rende conto che sono proprio i giornalisti ad instaurare questo clima “violento” con le loro affermazioni fuori posto, ed i loro inutili commenti? Perche’ i giornalisti non si limitano a riportare le notizie, senza tutte le sante volte aggiungere qualche commento personale o pesantamemente volto a creare sensazionalismo?
    La violenza verbale chi la sta’ facendo? Chi istiga ora alla violenza? Grillo che dice “Vaffanculo ai politici condannati in via definitiva” oppure il direttore del tg2 mazza (minuscolo!) che fa il segno della pistola con la mano e dice “cosa accaddrebbe se un giorno all’improvviso un pazzo, uno squilibrato sentendo quelle accuse premesse il grilletto? Cosa succederebbe se la farsa si trasformasse in tragedia?”. Voi come la vedete?
    La cosa che destra e sinistra siano d’accordo nel condannare Grillo, non vi fa’ sentire odore di marcio…? Se fossimo effettivamente governati da partiti che rappresentano voci diverse, non dovrebbero far fronte comune, questa è la riprova che sono tutti uguali, fanno solo finta di essere schieramenti contrapposti.
    Dove sta la democrazia? 300000 persone firmano una proposta di legge e loro lo ignorano parlando solo del turpe linguaggio di Grillo, a Vicenza nessuno vuole la base e loro la costtuiscono, Speravamo nel ritiro dall’iraq e loro mandano i soldati da altre parti, etc… , non è solo per Grillo è per tutto quello che l’attuale sistema politico ed i politici rappresentano. Negano la reltà, si difendono dicendo solo non è vero e abbassando i toni del dialogo, cambiandone il senso, sviando… “sabbia”, come diceva Loche, parlano di “antipolitica”, dove invece la gente vuole politica, ma una politica sana, onesta, che risponda alle richieste dei cittadini, ed a cui faccia piacere partecipare, con iniziative che partono dal basso, dalla base.
    Ma questo uno se lo può anche aspettare, non ne rispondono più, non provano nemmeno a inventare scuse credibili, dicono solo “non è vero”, come i bambini.
    Ed è disarmante come non affrontino i problemi del popolo, ma badino solo al loro tornaconto, ed i giornalisti, servi, fanno il loro gioco, alla faccia di gente.
    Gli esempi si vedono a su trasmissioni come Report, si espone un problema, un disagio, ed il politico, amministrare, presidente di turno garantisce che in poco tempo si risolvera’ tutto. Quelli di Report ritornano a verificare e nulla e’ cambiato, che sia amministrazione comunale, goveno, societa’, etc… L’italia e’ il paese dei furbetti!

  • La band che sparge CD dove capita…


    “Toronto – Le grandi etichette tentano di salvare il mercato discografico dalla pirateria e dal file sharing, intente a blindare la musica digitale perché possa essere fruita esclusivamente alle loro condizioni? Nel frattempo c’è chi sirivolge al mercato senza mediazioni, distribuendo gratuitamente CD, invitando ad ascoltarli, copiarli, remixarli.

    Questa l’iniziativa di una band indipendente canadese, The Craft Economy, che nei giorni scorsi ha tappezzato i centri nevralgici di Toronto di manifesti e CD, invitando i passanti ad attingere con la massima libertà. Cento i CD masterizzati artigianalmente dai membri della band: contengono le tracce mp3 del nuovo album, All On C Ep, e un documento con il link al sito del gruppo.

    Kim, a spasso per la città, si è imbattuta in un cd appiccicato ad un palo della luce, se ne è appropriata, ha apprezzato la musica dei The Craft Economy e ha deciso di approfondire. Sul sito della band ha appreso che le sei tracce del CD sono distribuite sotto licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0: è possibile distribuire, copiare, trasmettere liberamente la musica del gruppo; è possibile remixarla e reinventarla, con la sola condizione di citare gli autori dell’opera originale, e di applicare in maniera virale la stessa licenza alle opere derivate. Una scelta che favorisce la diffusione di una cultura musicale più libera e collettiva, riservando solamente alcuni diritti, una scelta in cui crede un gruppo sempre più folto di artisti italiani ed internazionali.

    La distribuzione gratuita dei CD non è quindi un semplice episodio di magnanimità a fini promozionali: sul sito e sulla propria pagina MySpace, la band offre la possibilità di scaricare liberamente le sei tracce del primo CD. Un chiaro invito rivolto a Kim: senza il bisogno di investire tempo e denaro in supporti vuoti e in un’opera di masterizzazione, potrà far conoscere la band agli amici, che a loro volta potranno decidere di condividere i file, rilanciando l’opera del gruppo sulle reti P2P.

    Ma lo schema distributivo e promozionale messo in atto dai The Craft Economy non esclude la possibilità di racimolare qualche spicciolo. Come spiegava recentemente a Punto Informatico Juan Carlos De Martin, responsabile italiano di Creative Commons, è possibile far gravitare attorno all’opera di un artista tutta una serie di iniziative collaterali, nella fattispecie merchandising ed esibizioni dal vivo, per mezzo delle quali l’artista può essere ricompensato per l’impegno e il denaro profuso per il suo sforzo creativo. Un business che paga: in The Future of Music si spiegava infatti che eventi e prodotti collaterali rendono all’industria della musica più del doppio rispetto a quanto frutta la vendita di CD. È così che i The Craft Economy offrono al loro pubblico frequenti esibizioni dal vivo nonché la possibilità di acquistare il prodotto-CD, facendo leva su un prezzo più che equo, cinque dollari, e sulle manie dei collezionisti, solleticandoli con copertine rigorosamente artigianali e numerate.

    La band è consapevole delle potenzialità delle strategie di viral marketing che ha intrapreso sparpagliando CD masterizzati per tutta Toronto, rivolgendosi direttamente al mercato: “Speriamo che rendere disponibile il disco in questa maniera contribuisca a spargere la voce molto più velocemente e permetta alla gente di ascoltarci con più facilità”. Kim ha deciso di partecipare al passaparola in cui hanno investito i The Craft Economy: la sua segnalazione campeggia ora su un numero crescente di siti e blog. Ed ora anche su PI.” (punto-informatico.it)

  • D’Alema contro Grillo: “Nel V-day inutile carica di violenza”


    “”Il problema non è distruggere i partiti, o rompere i denti ai politici. Io non parlo di Grillo, ma mi preoccupa una carica di violenza totalmente inutile che non produce niente di positivo. I partiti, per altro, sono già distrutti, il problema è ricostruirli”. Arriva a Bologna cinque giorni dopo il ciclone Beppe Grillo, Massimo D’Alema e prende il toro per le corna proprio mentre Marco Travaglio propone già un Vaffa-bis. Il campione della politica-politica è appena uscito dal consueto bagno di folla tra gli stand della festa dell’Unità.
    Parla del Partito democratico e delle riforme come di un possibile antidoto, ma non nega la malattia. “Non mi sorprende quello che sta accadendo – dice – due mesi fa avvertii che la crisi della politica sta producendo una pericolosa distanza tra i cittadini e la democrazia, un clima pericoloso come quello dei primi anni Novanta al quale la politica deve reagire con coraggio”.
    D’Alema non attacca direttamente Grillo, ma chiarisce subito che “ogni volta che si manifesta un fenomeno nuovo, o una moda, ci sono quelli che tendenzialmente sono favorevoli e quelli che, al contrario, sono critici: io tendo a dichiararmi contrario”. La ragione? I 300 mila di sabato scorso “pongono un problema, non danno risposte. Sono più d’una manifestazione di malessere che un’indicazione. E noi dobbiamo ricordare che, distrutti i partiti, all’inizio degli anni Novanta chi ha vinto? Berlusconi che aveva i soldi e i mezzi d’informazione. E anche oggi se saltano i partiti non vincerà il blog di Beppe Grillo”. E le famose tre proposte gridate da Grillo in piazza Maggiore?
    “Condivido le cose scritte da Scalfari – dice il ministro degli Esteri – non rieleggiamo persone che hanno commesso gravi reati, ma il resto è discutibile”.
    Dunque, le riforme, a partire da quella elettorale: “Berlusconi, quando si parla di Tv, chissà perché ha scatti d’ira, ma quando sarà passata forse si renderà anche lui della necessità di una riforma”. E il partito democratico? D’Alema si propone si propone come un vecchio saggio (“Come diceva De Andrè, chi non può più dare il cattivo esempio, dà buoni consigli”) e come una sorta di ministro degli esteri responsabile dei rapporti internazionali. Non parla di Fassino al governo, D’Alema, anche se ritiene “intollerabile, anzi una porcheria”, aver pensato che un’eventuale riorganizzazione della squadra di governo dovesse rispondere all’esigenza di sistemare il segretario dei Ds”.” (14 settembre 2007) repubblica.it

    Dimostrazione che i politici sono oramai distanti dal popolo, e, mi spiace dirlo, che Scalfari non ha capito quello che e’ successo.
    I 300mila, come li chiama d’alema (si, minuscolo), non pongono un problema, ma una soluzione ad un problema. Il problema e’ che in Parlamento c’e’ della gente condannata in via definitiva, la soluzione e’ che deve essere cacciata. Subito.
    Scalfari dice “non rieleggiamo persone che hanno commesso gravi reati”, noi invece diciamo “allontanare persone che hanno commesso reati”. Ma poi con che criterio i reati sono gravi o no? Tutti i reati commessi da un poilitico sono gravi!
    Se un cittadino e’ stato condannato non puo’ accedere ad alcune funzioni nella Pubblica Amministrazionre o non puo’ votare, pero’ puo’ essere eletto?!?!

  • Complimentoni Mastella!!!


    Senza grazia e senza giustizia di Gianluca Di Feo
    Mastella e il figlio al Gran Premio di Monza con l’Airbus presidenziale. Un viaggio privato a carico del contribuente nel giorno dei tagli alle spese. Mentre ai giudici manca la benzina. Foto di Massimo Sestini

    I magistrati non hanno la benzina per le auto ma il ministro della Giustizia non lesina certo sul carburante. Soprattutto quando si tratta di accontentare amici e famiglia. E concedersi una bella gita domenicale. Sì, perché per l’escursione al Gran Premio di Monza Clemente Mastella non ha badato a spese, tutte però a carico di altri. Il Guardasigilli ha volato da Salerno a Milano con l’aereo di Stato. Non un jet qualunque, ma l’Air Force One italiano: uno dei lussuosi Airbus presidenziali, praticamente una suite con 40 poltrone e ogni genere di comfort. Un velivolo di alta rappresentanza, roba da far invidia a sceicchi e magnati: la Rolls Royce con le ali costa oltre 55 milioni di euro. Poi dalla zona militare di Linate, in teoria una fortezza inaccessibile, il ministro è passato all’area Vip dello scalo milanese, quella dove sono di casa i Falcon di Berlusconi e di Tronchetti Provera, quella riservata a chi i privilegi li paga di tasca sua.

    Lì Mastella si è accomodato su un meraviglioso elicottero privato, un potente Agusta 109 con salottino interno, diretto verso l’autodromo. Nessuno sa chi ha saldato il conto per questa navetta, prenotata per uso esclusivo del leader Udeur. La società che la gestisce – la Avionord – risulta aver noleggiato molti voli per gli ospiti più eccellenti delle case automobilistiche. È stato forse Flavio Briatore a omaggiare l’amico Clemente di quel tour con vista sui tetti del Duomo che ha permesso di scavalcare tutte le code per planare nel giro di dieci minuti direttamente nei box di Monza?

    “Sono qui per salutare l’amico Briatore”, ha detto il ministro dopo lo sbarco nel circo dei motori. Perché la visita nel tempio della Formula Uno ha avuto poco di ufficiale e molto di personale. Il suo arrivo a Linate ha spiazzato cerimoniale e dispositivo di sicurezza. Poi, dopo l’atterraggio con l’Airbus presidenziale, quel passaggio sull’elicottero-limousine molto poco protocollare. Il tutto, volo di Stato ed elicottero privato, sempre in compagnia del figlio Elio. D’altronde a sentire il Guardasigilli, proprio il dovere di padre è uno dei motivi principali della sua spedizione tra i box: “Avevo promesso da tempo che sarei stato presente insieme con mio figlio”, ha dichiarato al “Corriere della Sera”, ripetendo: “Volevo salutare il mio amico Briatore e vedere la gara da vicino”.
    Il tutto grazie al jet dell’Aeronautica militare, che ha imbarcato anche il giovane Elio, un portaborse e due uomini di scorta. Lo stesso gruppo ripreso dalle foto de “L’espresso” mentre cammina allegramente dall’aereo governativo verso l’Agusta a noleggio.

    Eppure ci sarebbe stata più di una ragione per sconsigliare la visita del Guardasigilli: solo il giorno prima la Procura di Modena aveva distribuito una raffica di avvisi di garanzia ai vertici della McLaren, accusati di spionaggio nei confronti della Ferrari, facendoli consegnare proprio a Monza. Ed ecco che il responsabile della Giustizia italiana passa la mattinata nei box della Renault dell’”amico Flavio”, concorrente degli indagati. Poi a sorpresa sale sul podio per premiare il terzo classificato, il ferrarista Raikkonen, vittima della spy story. Ma il ministro vola più in alto di queste polemiche. E alle insinuazioni della McLaren, che hanno visto nei provvedimenti dei magistrati uno strumento di pressione, replica: “Se pensano che la Giustizia italiana viaggia a rimorchio di qualcuno, non la conoscono”.

    Di sicuro la Giustizia non viaggia a rimorchio, ma c’è il sospetto che il ministro lo faccia a scrocco. Per carità: l’amicizia non ha prezzo. Dalle vacanze sullo yacht dell’industriale Della Valle all’ospitalità di Briatore, passando per l’uso disinvolto dell’aereo presidenziale che imbarca anche il figlio. Sì, lo stesso figlio Elio al centro, insieme con il fratello Pellegrino, dell’inchiesta “Casa nostra” de “L’espresso” per l’acquisto a prezzi modici di due appartamenti sul lungotevere Flaminio e della dimora in via Arenula dove ha sede la rivista dell’Udeur. Facile prevedere le giustificazioni di Mastella: l’impiego dei voli di Stato non è una sua scelta, ma viene imposto per motivi di sicurezza.
    (13 settembre 2007)” L’Espresso

  • Beppe Grillo ed il V-Day

    Bertinotti: “Grillo riempie i vuoti della politica, ma i materiali non sempre sono eccellenti.”
    Dice che “quel segnale non va sottovalutato” ma che questo non significa dargli una valutazione positiva. In qualche modo dà loro ragione, più nel merito – c’è una crisi della politica – che nel metodo dal vago sapore populista e qualunquista.

    Casini: “Politici senza ideali gli scodinzolano dietro.”

    Cicchitto: “Occorre togliere prestesti alle centrali dell’antipolitica. Dire che il segnale non va sottovalutato non significa darne una valutazione positiva.”

    Grillo: “Non voglio fare un partito, io i partiti li voglio distruggere.”

    Grillo: “Montecitorio – insiste – sembra una comunità di recupero: uno su dieci è un pregiudicato. A Scampia, dove uno su dodici è pregiudicato, hanno paura di Montecitorio”.

    Bossi: “Un’esagerazione. Io, ad esempio, condannato per un reato di poca importanza”

    Michele Serra: “LA COSA peggiore del “Vaffanculo Day” era il titolo, che dietro l’ammicco “comico” contiene tutta la colpevole vaghezza del populismo.”

    Quello che si capisce dai giornali e’ che nessuno ha capito un cavolo, e che secondo tutti, chi ha pertecipato e’ un mentecatto che si fa manipolare. Ma non finira’ qui.

  • Povero Daniele Luttazzi…


    Dalla parte del berlusca: la Rai
    Per caso ieri ho visto un documentario Rai intitolato Off trasmesso in replica su RaiSat Extra. Si trattava di un elenco di personaggi tv che hanno dato scandalo in Rai.
    Nella parte dedicata a me, mostrano brani di Sesso con Luttazzi presi da Magazine 3, vari commenti, quindi due scene di Satyricon ( le mutandine della Falchi e la cacca di cioccolato ) cui viene appiccicata ad arte una considerazione di Aldo Grasso ( ” Ci ha rimesso Luttazzi. Con questo programma poteva andare per anni. Era il formato giusto. ” ) come se la chiusura di Satyricon fosse dovuta a quelle due gag e non all’intervista sulle origini misteriose della fortuna di Berlusconi e al successivo ukase ippico! In pratica, un falso storico confezionato con tutti i crismi.
    Il bello è che me ne stupisco!”
    dal blog di Daniele Luttazzi. Comunista.

  • San Grato o San Pasteris???


    Questo weekend ci sara’ la festa del patrono di Saluggia San Grato, e sui manifesti invece del santo o di uno scorcio di Saluggia, c’e’ il sindaco in carica Marco Pasteris (di Alleanza Nazionale).
    uhm… che voglia dirci che lui e’ molto “Grato” ai Saluggesi o che sia anche lui unto dal Signore? Non perde occasione per sfoggiare il suo stile impeccabile.
    Di sicuro i manifesti in policromia fotografica costano parecchio in piu’.
    Forza Saluggia… forza…

  • Enrico Negro


    Ho scoperto che a saluggia, poco case dopo la mia, vive un bravissimo trombettista.
    Ecco il suo sito http://www.enriconegro.com

  • Vantaggi fiscali alla Chiesa, Ue chiede informazioni all’Italia.

    La Commissione deciderà se aprire un’inchiesta per aiuti di Stato illegali. Nel mirino alcune esenzioni Ici nella Finanziaria 2006. Forza Italia: “Sorpresi”.Bonino: “Esamineremo le richieste di chiarimento quando arriveranno”
    BRUXELLES – La Commissione Ue chiederà al governo italiano “informazioni supplementari” su “certi vantaggi fiscali delle chiese italiane”, ma non ha ancora deciso se aprire un’inchiesta. Lo ha detto Jonathan Todd, il portavoce del commissario alla Concorrenza Neelie Kroes, precisando che, nel caso, si tratterebbe di un’inchiesta per aiuti di Stato illegali. Sarebbe la prima volta che la Chiesa finisce nel mirino dell’antitrust europeo.
    “Non abbiamo ancora preso la decisione se aprire o no l’inchiesta”, ha detto Todd, rilevando che il governo italiano ha già risposto ad una prima richiesta di notizie. Bruxelles ritiene però necessario un surplus di informazioni, “pertanto le chiederemo in forma scritta o verbale”, ha detto Todd, senza precisare quando.
    La Finanziaria 2006. Ad attirare l’attenzione della Commissione sarebbe stata in particolare una norma contenuta nella Finanziaria del 2006, l’ultima del governo Berlusconi, che prevede l’esenzione dall’Ici degli immobili di proprietà della Chiesa adibiti a finalità commerciali. Forza Italia, tramite il responsabile per i rapporti con il mondo cattolico Francesco Giro, “esprime la sua sorpresa” per le richiesta di Bruxelles.
    L’esenzione è riconosciuta anche alle altre religioni che hanno un accordo con lo Stato italiano e alle attività no-profit. Bruxelles intenderebbe chiarire inoltre anche le riduzioni di imposta (al 50%) concesse alle imprese commerciali della Chiesa. Todd ha spiegato che le informazioni sono state chieste dopo le segnalazioni, nel 2006, da parte di soggetti italiani di cui non però ha riferito l’identità. Il portavoce ha sottolineato che, se l’inchiesta dovesse essere avviata, si tratterebbe della prima volta che l’antitrust europeo mette nel suo mirino la Chiesa, anche se in Belgio c’è stato un contenzioso per una questione di Iva e anche in Spagna c’è un’indagine in corso su delle facilitazioni fiscali.
    La reazione della Bonino. Emma Bonino, ministro per le Politiche europee, attraverso il suo portavoce fa sapere che il governo italiano esaminerà le richieste di chiarimento della Commissione europea “quando arriveranno”. E spiega che una risposta a una precedente richiesta di Bruxelles è stata data dal ministero dell’Economia prima dell’estate con “pertinenti dettagli tecnici”. “Probabilmente – dice il portavoce della Bonino – la Commissione non li ha ritenuti sufficienti”. In ogni caso per ora si tratta “solo di una richiesta di informazioni”: tuttavia “se l’iter avesse esito sfavorevole, l’Italia rischierebbe una proceduta di infrazione proprio quando si’ è finalmente riusciti a ridurne il numero”.
    Esenzione Ici. L’annuncio della Commissione arriva nel mezzo delle polemiche sui vantaggi di cui gode la Chiesa cattolica, in particolare su alcune forme di esenzione dall’Ici. Proprio oggi, il quotidiano dei vescovi Avvenire pubblicava un intervento di mons. Giuseppe Betori, il segretario della Cei. “L’esenzione dall’Ici – scrive Betori – si applica alle sole attività religiose e di rilevanza sociale ed è del tutto uguale a quella di cui si giovano gli altri enti non commerciali, in particolare il terzo settore. Chi contesta un tale atteggiamento dello Stato manifesta una sostanziale sfiducia nei confronti di molteplici soggetti sociali di diversa ispirazione, particolarmente attivi nel contestare il disagio e la povertà”.
    (28 agosto 2007) repubblica.it

    “Sorpresi”? ma siamo noi ad essere sorpresi che ancora diamo i soldi alla chiesa cattolica!!!!
    Riporto quello che ho scritto in un post precedente:
    “Qualcuno lo sa che il Vaticano prende ogni anno 9 miliardi di euro dallo stato (un terzo della finanziaria di Prodi), senza contare i soldi dalle provincie, regioni? […] perche’ devo pagare io, non credente, tutti questi soldi? Ma che li pagassero i credenti!”

  • Ecco Freespire in salsa Ubuntu

    San Diego (USA) – Come già annunciato lo scorso febbraio, la distribuzione Linux Freespire si è fusa con il codice di Ubuntu per dar vita ad un sistema operativo che, almeno sulla carta, promette di essere ancora più facile da utilizzare e ricco di funzionalità multimediali.
    Abbandonato il codice di Debian, da cui deriva per altro anche Ubuntu, Freespire 2.0 poggia sulla stessa base di codice di Ubuntu 7.04. Ma la nuova Freespire non è diventata un clone della sua più celebre collega: la distribuzione gratuita di Linspire si distingue infatti da Ubuntu sotto molti aspetti, primi tra i quali l’inclusione del servizio di download CNR (che in futuro verrà implementato anche in Ubuntu), del desktop environment KDE, e di una serie di codec, driver e applicazioni proprietari.
    Tra le comunità di Freespire e Ubuntu è iniziata anche una collaborazione che porterà allo scambio di competenze, codice e servizi. Per maggiori dettagli si rimanda a questo recente approfondimento.
    Freespire 2.0 può essere scaricata da qui.
    Fonte: http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2054817

  • V-day!!!

    Ecco i punti del V-day, organizzato per l’ 8 settembre 2007 in tutte le piazze d’ Italia.

    1)No ai parlamentari condannati
    No ai 25 parlamentari condannati in Parlamento, nessun cittadino italiano puo’ candidarsi in parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado in attesa di giudizio finale.

    2)No ai parlamentari di professione da venti e trentanni in Parlamento
    Nessun cittadino italiano puo’ essere eletto in parlamento per piu’ di due legislature. la regola e’ valida retroattivamente.

    3)Elezione diretta
    No ai parlamentari scelti dai segretari di partito, i candidati al parlamento devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta.

    Iscrivetevi qui sotto, e partecipate numerosissimi!!!
    Iscriviti al Vaffanculo Day

    Io andro’ a firmare ad Ivrea in Piazza Ottinetti dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19!!!
    http://beppegrillo.meetup.com/345/

  • Valentino Rossi nel mirino del fisco, “Evasione per 60 milioni di euro”


    Il campione risiede dal 2000 in Gran Bretagna, e ha costituito varie società alle quali vengono intestate le entrate per le sponsorizzazioni. Ma per l’Agenzia delle Entrate ha ancora in Italia la sede principale di affari e interessi
    ROMA – Valentino Rossi ha evaso il fisco per 60 milioni di euro, dovuti per gli anni 2000-2004. La notizia è stata data dall’agenzia AdnKronos, secondo la quale il centauro, del quale in questi giorni si parla in particolare per la love story con Elisabetta Canalis, ha ricevuto un accertamento milionario dall’ufficio di Pesaro dell’Agenzia delle Entrate. E dato l’importo molto elevato scatterà, con tutta probabilità, una denuncia alla magistratura per il reato di omessa dichiarazione.
    Rossi ha comunicato al fisco di aver trasferito la propria residenza in Gran Bretagna il 15 marzo del 2000. La ricostruzione effettuata sulla base delle indagini condotte dall’ufficio di Pesaro dell’Agenzia, in collaborazione con la direzione regionale delle Marche e la Direzione centrale accertamento, avrebbe certificato che Rossi in questi anni, e più precisamente dal 6 aprile 2000, ha presentato le dichiarazioni tributarie in Inghilterra, ma per cifre irrisorie, attestando di essere residente ma non domiciliato.
    Una situazione che gli ha permesso di usufruire del regime dei ‘resident but not domicilied’ che consente al contribuente di dichiarare solo i redditi prodotti in Inghilterra. In questi anni, quindi, Rossi avrebbe dichiarato in Italia i soli redditi di fabbricati e in Inghilterra i redditi prodotti nell’isola, cioè quasi nulla. Scomparse, invece, le ricche sponsorizzazioni e il contratto con la Yamaha, la società per cui corre.
    In effetti Rossi si era premunito, i suoi consulenti fiscali avevano costituito una seria di società estere alle quali sono stati intestati i vari contratti delle sponsorizzazioni. Tuttavia l’Agenzia delle entrate, secondo l’AdnKronos, è riuscita a ricostruire tutti i passaggi che hanno portato alla nascita di società a cui sono intestati i vari contratti degli sponsor con sedi di volta in volta a Dublino, Londra o altri paesi. E la lista degli sponsor è molto lunga: si va dalla Telecom Italia alla birra Peroni, dalla Atladis alla Dainese.
    Dalla ricostruzione dell’Agenzia delle entrate sarebbe emerso che, oltre ad avere in Italia la sede principale degli affari e interessi economici, Rossi ha mantenuto un solido legame “di natura sociale e familiare” con il suo Paese, e quindi deve pagare le tasse. La mattina dello scorso 3 agosto i funzionari dell’Agenzia delle entrate hanno notificato a Rossi, nei pressi della sua abitazione di Tavullia (Pesaro Urbino) l’accertamento per il quinquennio, suddiviso per anno d’imposta. (8 agosto 2007)
    repubblica.it

    Che vergogna, l’ho sempre trovato simpatico e bravissimo, peccato, se la notizia risultasse vera spero che gli levino tutto.

  • Il nostro gatto Miro’…


    Questo e’ il nostro gatto Miro’, affettuosamente soprannominato “Il Puttanone”.
    Tutte le foto qui.

  • Couchsurfing, il nostro primo ospite.


    Stefania, Andrea and Ben

    Martedi’ abbiamo avuto il nostro primo inatteso ospite da couchsurfing.com, ed e’ stato davvero divertente.
    Ben e’ un ragazzo australiano che sta’ percorrendo a piedi la Via Francigena, da Canterbury, in inghilterra, fino a Roma, con uno zaino, pesato da me, di circa 29 kili. Un pazzo!
    E’ arrivato a Santhia’ verso le 19,30, subito doccia ed abbiamo preso una pizza, mentre ci raccontava del suo viaggio, e di tutti i viaggi che ha fatto per il mondo.
    Qui c’e’ il suo resoconto del viaggio http://partypilgrims.blogspot.com/, fateci un giro, lasciate un commento, e magari anche fate anche un clic sui link della pubblicita’ per supportarlo.

    Ben is an australian pilgrim guy who is walking along the Via Francigena, from Canterbury to Rome. He was our first guest from couchsurfing.com, a very friendly person. Visit his website http://partypilgrims.blogspot.com/ if you want to know more (there are a lot of useful information about his pilgrimage, leave a comment to his posts, and support him by visiting the sponsored ads.

  • A 200 km/h in autostrada, patente ritirata, bufera sul vicepresidente del Veneto.

    Ma Luca Zaia attacca: “Cambiare i limiti di velocità, sono troppo bassi Sono soglie anacronistiche che vanno elevate di 20 chilometri almeno”
    ROMA – Ammette di aver spinto l’accelerato ben oltre il limite consentito. E spiega di averlo fatto per rispettare un impegno lavorativo. Sfruttando però l’occasione per rilanciare la sua battaglia politica: l’aumento del limite di velocità sulle strade. Il vicepresidente della Regione Veneto, il leghista Luca Zaia, sorpreso da una pattuglia della Polstrada a correre lungo l’autostrada A27 nei pressi di Conegliano (Treviso) a 193 chilometri l’ora, si è visto recapitare la multa da 407 euro e la notifica di ritiro della patente.
    Ma il doppio colpo non ha intaccato le sue certezze. Anzi le ha rafforzate. “Bisogna assolutamente rivedere i limiti di velocità – dice il leghista – 50 chilometri l’ora nei centri abitati e 130 in autostrada sono soglie anacronistiche che vanno elevate almeno di 20 chilometri”.
    Anche perché, racconta Zaia, oltre al danno è arrivata anche la beffa. Al vicepresidente, infatti, non è andata giù la la battuta della pattuglia della Polstrada che lo ha bloccato: “Ma quelli come lei non girano con l’auto blu e l’autista?”. Ma guai a ipotizzare che la sua iniziativa sia una “ritorsione” dopo la multa: “E’ un’idea che ho sempre sostenuto”. E che, spedendo una mail al sito www.lucazaia.eu, potrà essere sostenuta.
    Queste le proposte del vicepresidente veneto: aumentare i limiti di velocità portandoli da 50 a 70 km/ora nei centri abitati e dai 130 ai 150 km/ora in autostrada, inasprire le pene per i trasgressori commutando la perdita dei punti in ritiro della patente. Infine, per chi guida in stato di ebbrezza, dice Zaia “dovrà essere imposto il carcere”.
    Ora l’esponente leghista dovrà invece ricorrere all’aiuto di amici e conoscenti che gli faranno da autisti improvvisati nel periodo in cui sarà senza patente. “Non mi preoccupo troppo – confessa il leghista – già stamattina ho ricevuto almeno 70 sms e altrettante e-mail di persone, molte delle perfette sconosciute, che si offrono di farmi da autista”. Sperando che, almeno loro, rispettino i limiti di velocità. (18 luglio 2007) repubblica.it

    Madonna che demente. Quasi come il sindaco della citta’ dove vivo, che una sera si’ e l’altra pure passa barcollando ubriaco fradicio sotto casa mia.

  • Ma cosa fanno realmente i Daft Punk dentro quella piramide?




    “Tom writes to direct us towards the Erol Alkan forum for the first pictures I’ve seen of the inside of Daft Punk’s pyramid. I’d always assumed they were using two laptops running Ableton and/or Google Mail and/or Linerider, but their setup is wonderfully (and predictably) cool and eccentric: It looks like: 4 x Moog Voyager racks, 2 x Behringer BCR2000 controllers, and possibly 2 x Lemur controllers in the middle (DP endorse the Lemur). Presumably there’s also some computers somewhere, but there don’t seem to be any keyboards involved at all. ” musicthing

    E se poi volete comprarvi un casco come quello dei daft punk, beh, lo trovate su ledeffects.com alla modica cifra di 65 mila dollari americani.

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  • Traffic, Lcd Soundsystem e Daft Punk

    Ammetto che siamo arrivati tardi, giusto in tempo per gli lcd soundsystem e di esserci persi i whomadewho che pure avrei voluto vedere.

    Mentre sull’album in studio si potrebbe pensare ad una sovrincisione dei suoni ed uno massiccio di campionatori, la musica degli lcd soundsystem e’ semplicemente fantastica dal vivo, con ben 6 persone sul palco, ed impressiona il batterista che tiene un ritmo travolgente e picchia come un fabbro. Grandiosi.

    Atterra l’astronave, ed dalla sala comandi fanno capolino i daft punk. Uno show grandioso, giochi di luci spettacolari, mix travolgenti che spaziano dal piu’ “funkettoso” al piu’ “robotico”.
    Solo una serie di dubbi… Saranno davvero loro? Che fanno dietro le console? Tutte quelle luci sui caschi, non danno fastidio? Come fanno a suonare con i guanti da robot? Non e’ che e’ una registrazione fatta in precedenza? Mah?!

    Tre cose sono sicure, gli Lcd Soundsystem vincono la serata, il traffic festival si conferma un grande evento, e che in occasioni di concerti-evento come questo, con una folla smisurata, abusivi che vendono birra del discount a 4 euro con carrellini con generatori elettrici che intossicano non ci andro’ piu’, sono troppo vecchio.

  • Allenamento della Nazionale di Rugby a Morgex (11 Luglio 2007).

    Buongiorno,

    Sapevo che la nazionale si allenava in valle d’aosta, sia dal sito del Comune di Morgex, sia dal sito della Federazione Italiana di Rugby, cosi’ ho deciso il giorno 11 Luglio di partire da Crescentino, dove lavoro, per assistere all’allenamento della nazionale delle 17.00 a Morgex, 30 km dopo Aosta.
    Detto fatto, prendo mezza giornata di ferie, e parto, con la macchina, alla volta di Morgex, armato di macchina fotografica e materiale da autografare; il viaggio scorre tranquillo, poco meno di 150Km, 11 di pedaggio autostradale e 15 di benzina, in quasi due ore arrivo al campo, poco prima delle 17, e mi siedo sugli spalti cercandomi un postro tranquillo, lontano da sciami di bambini schiamazzanti e dalla confusione per rilassarmi un po.
    Passano i minuti, ed arrivano le 17! Finalmente! ma ancora non si vede nessuno, poi arrivano le 17.15. Ancora il campo e’ deserto. Non ho sbagliato giorno o luogo, oramai ci sara’ una cinquantina di persone, non possiamo avere tutti sbagliato. 17.30 tuttotace. 17.45, un signore vicino a me ha il numero credo dell’albergo di La Salle, dove e’ il ritiro della nazionale, e scopre che i giocatori non hanno lasciato l’albergo per rimanere in palestra. Bene, la Federazione poteva avvisare il centinaio (abbondante!) di persone (tra cui anche qualche disabile), anche solo con un cartello, che non ci sarebbe stato allenamento.
    Veramente amareggiato risalgo in macchina e mi avvio verso la mia casa a Santhia’, 130Km, 12 di autostrada, 15 di carburante, cira un’ora e trenta minuti.
    Bene, per aspettare in vano 45 minuti ho percorso 280Km, speso 53 (caffe’ esclusi), preso mezza giornata di ferie e tre ore e mezza di macchina.
    Se decidessi di provare di nuovo a vedere un’allenamento, c’e’ il modo di sapere in anticipo se lo faranno o no?

    Saluti,

    Andrea Pancotti
    https://www.andreapancotti.com

    home page ivrea rugby

    Inviato alla Federazione Italiana di Rugby ed in copia a La Repubblica, La Stampa, Comune di Morgex, Rugby(at)skytv.it, rugby.it ed andreapancotti.com

  • Iscriviti al V-Day!!!


    Iscriviti al Vaffanculo Day
    “L’8 settembre sarà il giorno del Vaffanculo day, o V-Day. Una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Si terrà sabato otto settembre nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare.” beppegrillo.it