Categoria: News

  • Team Roller Flash – Santhià (Vc)

    Avevo visto qualche tempo fa dei volantini che parlavano di pattinaggio (a rotelle) in linea, quello dei rollerblade per intenderci, nel comune dove ora risiediamo, a Santhià, ma non li ho più trovati. Sono riuscito però a contattarli direttamente, ed allora gli faccio un po’ di pubblicità.

    Team Roller Flash è una associazione sportiva dilettantistica, iscritta al coni ed affiliata uisp e fihp, che pratica il pattinaggio in linea e cura corsi di avviamento per imparare il inline skating e le sue discipline (free style, roller cross, artistico in linea, hockey) e permette di fare pattinaggio libero, con noleggio pattini, il mercoledì dalle 18:00 alle 20:00 ed il sabato dalle 15:00 alle 16:30 presso il palazzetto dello sport di Santhià, in provincia di Vercelli..
    Se volete saperne di più o fare una lezione gratuita, andate al palazzetto dello sport di Santhià (quando svolgono attività).

    Telefono 331 5269265 / 331 3412250
    e-mail : team.rollerflash@tele2.it

  • Morte ai SUV!!!

    “Si chiamano SUV, ovvero Sport Utility Vehicles, meglio noti in Italia come gipponi; sono i fuoristrada da citta’ e dilagano sempre più, ma che senso hanno? Queste auto sono l’emblema della follia, dell’ipermotorizzazione contemporanea e l’idolo polemico di un vasto movimento di opinione in tutto il mondo.

    In piena crisi energetica ed ambientale, le riserve petrolifere diminuiscono mentre il prezzo dell’oro nero continua ad aumentare, arricchendo petrolieri senza scrupoli ed innescando guerre planetarie costose e sanguinose. Nelle nostre citta’ l’inquinamento, atmosferico ed acustico, è arrivato a livelli intollerabili, inoltre il traffico ha raggiunto livelli intollerabili ed i parcheggi scarseggiano.

    Come reagiscono le classi economicamente agiate a queste problematiche? Comprandosi un SUV! Il SUV e’ di moda, e’ bello, e’ potente, piace e diverte, consuma/inquina il triplo di un’auto, è ingombrante e difficile da parcheggiare, è pericoloso per le altre auto e costa come un apppartamento, ma soprattutto e’ uno status symbol.”

    Firma la Petizione Online contro i dannati SUV!

  • Grazie berlusconi

    Era un momento che all’Italia servivano riforme sostanziali, in cui si doveva smettere di giocare a destra-sinistra, ed iniziare a lavorare assieme per risolevvare il paese.

    Il ponte sullo stretto di Messina e’ un’opera faraonica e molto impegnativa. In un paese coem il Giappone avrebbe senso, ma non in Italia, dove d’estate, in posti come Agrigento, la gente rimane senza acqua durante l’estate perche’ gli acquedotti fanno letteralmente acqua, e perdono 9 litri su 10 durante il passaggio acquedotto – abitazioni.
    Non tralasciamo la carenza delle infrastrutture stradali e ferroviarie, con il ponte si sposterebbe il problema, non piu’ in calabria, ad aspettare i treni, ma in sicilia ad aspettare che la coda di mezzi si muova.
    Senza contare l’ingordigia degli imprenditori (vi ricordate che Mani Pulite e’ finita in una bolal di sapone grazie a Silvio, e che i corrotti ed i corruttori sono ancora in attività?), e le sicure infiltrazioni della mafia (si sono infiltrati per l’alta velocita’ al nord, sicuramente lo faranno per il ponte).

    L’italia e’ uno dei paesi più sicuri d’Europa, e nessuno lo sa o lo dice.
    http://toghe.blogspot.com/2008/05/litalia-tra-i-paesi-pi-sicuri-deuropa.html
    http://www.unicri.it/wwd/analysis/icvs/pdf_files/EUICS%20-%20The%20Burden%20of%20Crime%20in%20the%20EU.pdf
    http://qn.quotidiano.net/cronaca/2008/05/07/86395-siamo_paesi_sicuri.shtml
    Invece la scorsa campagna sulla elettorale era tutta centrata su questo problema, associando la parola straniero a criminale, e facendo crescere un sentimento di xenofobia. Ed i crimini peggiori sono comunque fatti da Italiani.

    Già nel 2001 erano state fatte leggi “ad personam”, per evitare il carcere o una condanna a Silvio Berlusconi. Il Partito della Libertà avrebbe dovuto dimostrarsi diverso, ma non e’ stato così. Subito un bel emendamento che sospende i processi per i reati fino al 30 giugno 2002, ora sono tutti salvi. Ecco subito attacchi alla magistratura comunista (potrebbero fondare un partito loro), delegittimando la magistratura per salvarsi il sedere. Ma la Libertà a cui si riferiscono, e’ quella del loro premier? La Legge è ancora uguale per tutti?

    Nel 1987 gli italiani si sono schierati contro il nucleare con un referendum. Ora il governo vuole fare nuove centrali nucleari (ed a carbone o gas), aumentando le emissioni di CO2 che dovrebbero essere abbassate secondo il protocollo di Kyoto (ma nessuno si preoccupa del surriscaldamento globale? Guardate che non e’ mica una cosa così remota, grandi cambiamenti stanno già accadendo. http://it.wikipedia.org/wiki/Riscaldamento_globale
    Non sarebbe ora incentivare il risparmio energetico (meno consumi, meno ti costa l’energia), vietare lampadine ad incadescenza per esempio, o fare una legge che elimini lo “standby” degli elettrodomestici, promuovere il fotovoltaico e l’eolico per l’utilizzo domestico, etc… ?

    E mentr ci rimbecillevamo con il calcio, le camere erano riunite ed hanno fatto passare le peggio cose…
    http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/economia/conti-pubblici-71/super-manovra/super-manovra.html
    Vogliono eliminare il tetto massimo degli stipendi di manager dello stato ed alti burocrati, riparire la ricerca di petrolio nel golfo di Venezia e spingere sulla privatizzazione dell’acqua, bene primario. Sono solo tagli, tagli e tagli, non a stipendi d’oro dei gia’ ricchi e potenti, ma sui servizi destinati alla gente normale come noi, non ad auto blu, viaggi gratis e 30mila euro al mese, ma su servizi destinati alle persone che ne guadagnano mille. Torneranno i ticket sanitari, le plusvalenze saranno detassate (e chi non ha plusvalenze?) , tolgono l’ici, ma ci aumenteranno le tasse da altre parti.

  • Onorevoli a doppio stipendio, gli operai scrivono a Napolitano.

    “MELFI – Vittorio Cilla ha due figli e 1.200 euro al mese in busta paga, assegni familiari compresi. Passa tutta la vita a realizzare sportelli che poi saranno montati sulla Fiat Punto. E un poco gli sono girate. “Perché ho fatto un conto: questi signori che cumulano il doppio incarico, quello di parlamentare e di consigliere regionale, in un mese intascano quanto me in un anno intero. Mi sembra uno scandalo, una vergogna”. Per questo l’operaio Vittorio Cilla prima è sbottato in mensa, poi ne ha parlato in macchina e in piazza: infine insieme con otto colleghi – tutti dipendenti della Sata, l’azienda della Fiat di Melfi, o di ditte dell’indotto – ha deciso di prendere carta e penna e di scrivere al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Ci sentivamo umiliati e un poco ci vergognavamo anche” spiega Antonio D’Andrea. Loro cittadini lucani rappresentati da quattro consiglieri regionali (Mara Antezza e Carlo Chiurazzi del Pd, Cosimo Latronico ed Egidio Digilio del Pdl) che, in attesa di scegliere, cumulavano incarico e indennità.

    “È proprio così difficile – hanno così scritto a Napolitano insieme con Michele Manniello, Antonio Russo, Franco Di Cugno, Giovanni Carnevale – avere norme che impediscano cose di questo genere? Come si può chiedere a chi percepisce mille euro al mese di vivere onestamente se poi lo Stato permette queste cose? Presidente, speriamo in un suo autorevole intervento affinché cose come queste e tante altre (negative) che caratterizzano la pratica politica non si verifichino, se si vuole che i cittadini tornino ad avere fiducia nei loro rappresentanti”.

    Una prima risposta c’è stata. I deputati lucani hanno fatto sapere di aver già esercitato la scelta (“nel rispetto dei termini previsti dalla normativa”): resteranno a Roma, e il consiglio regionale ratificherà il tutto nella prossima seduta. Ma soprattutto – dopo l’articolo di Repubblica di ieri che ha sollevato il caso dei 39 parlamentari che sono anche consiglieri regionali – la Giunta per le elezioni di Montecitorio ha accelerato le procedure: ieri ha inviato una lettera ai venti deputati che devono risolvere la loro incompatibilità. Se non arriverà una risposta entro due settimane, richiederà l’intervento del presidente della Camera. Il Senato ha già inviato un “avviso” del genere.

    Se ne dovrà fare una ragione il senatore siciliano Antonello Antinoro. Lui è infatti uno e trino: oltre a essere stato eletto a Palazzo Madama, è deputato della regione Sicilia e da poco anche assessore regionale ai Beni culturali. A ogni carica corrisponde un’indennità: tradotto, circa trentamila euro al mese. Fosse stato per lui, avrebbe continuato a fare tutto: ha inviato una memoria alla commissione, spiegando che la legge siciliana gli consentirebbe il triplo incarico. Da Roma gli hanno detto di no, lui dovrebbe optare per Palermo. In altre Regioni, però, il cumulo dell’indennità non è possibile: in Puglia per esempio, grazie a una norma appena approvata.” (12 giugno 2008) repubblica.it

  • Forza Italia! Alla grande!!!

    Ed ecco che il buon Silvio si pulisce il culo di nuovo con la legge italiana:

    “Senato, via al salva-Berlusconi. Il premier: “Toghe contro di me”
    MILANO – In Parlamento è partita l’operazione salva-Berlusconi. Come anticipato da Repubblica, al Senato sono stati presentati due emendamenti al provvedimento all’esame dell’Aula, che potrebbero essere propedeutici ad una sospensione delle azioni giudiziarie che riguardano, tra gli altri, il presidente del Consiglio.”
    http://www.repubblica.it

    Cosa che dovrebbe rendere furenti tutti gli italiani, ed invece nulla. Dovremmo essere tutti uguali davanti alla legge, ma ci sono persone piu’ uguali di altre. Devono cambiare il motto presente nei tribunali in “La Legge era uguale per tutti”.
    Complimenti a chi ha votato a destra. Che schifo di nazione.

  • Fuga nucleare!!!

    Ecco l’ennesima fuga di materiale radioattivo:

    Perdita in centrale nucleare slovena, L’Ue lancia l’allerta per tutta Europa
    BRUXELLES – La Commisione europea ha lanciato l’allerta in tutta Europa per un incidente verificatosi in una centrale nucleare in Slovenia. La fuga di liquido dall’impianto di raffreddamento è avvenuta nella centrale nucleare di Krsko, a 130 chilometri in linea d’aria da Trieste. “E’ stata attivata una procedura di spegnimento sicuro dell’impianto”, ha reso noto l’Unione Europea.
    Fonti della Nek, la società che gestisce la centrale di Krsko, hanno assicurato che non c’è stata alcuna fuga radioattiva nell’ambiente. La stessa cosa si legge nel comunicato diffuso a Bruxelles.
    “Non c’è stata nessuna perdita nell’ambiente – ha detto un portavoce della Nek – la fuoriuscita si è verificata all’interno della struttura del reattore. E’ stato avviato il processo di spegnimento che avviene per fasi e sarà ultimato entro questa sera. Allora sarà possibile ispezionare il sito per verificare la situazione”.
    “Non c’è rischio per la popolazione e per l’ambiente”, ha affermato Maja Kocijancic, portavoce della presidenza di turno slovena dell’Ue, sottolineando che la perdita non è stata di materiale radioattivo ma di acqua.
    (4 giugno 2008) http://www.repubblica.it

    Ed noi, italiani furbi, vogliamo di nuovo le centrali nucleari, e fare il ponte, immane fesseria, sullo stretto di Messina.
    Avevamo Carlo Rubbia, presidente del CERN e premio Nobel, insomma non uno stupido, a capo dell’ENEA, ma nel 2005 Berlusconi lo ha rimosso. Rubbia e’ andato inSpagna, dove le sue centrali di tipo “solare termodinamico”, bocciate in italia, vengono costruite una dopo l’altra.
    Ma davvero ci serve l’energia nucleare? Non e’ ora di pensare a consumare meno, ed incentivare seriamente fotovoltaico per le abitazioni civili e l’eolico fregandosene di stupidi vincoli paesaggistici (una bella centrale nucleare si, delle pale eoliche no!)?
    Un esempio, se tutti gli edifici pubblici ricoprissero i tetti di pannelli fotovoltaici, non sarebbe un grande risparmio per gli enti pubblici e per la nostra salute? Sveglia!

  • Colposo o volontario?

    L’omicidio colposo e’ quando per un’errore si commette un delitto, volontario e’ quando volontariamente si uccide una persona, per esempio:

    Se una persona gia’ interdetta alla guida, con precedenti per lesioni, sottoposto a Daspo, il divieto di partecipare a manifestazioni sportive negli stadi e con problemi di tossicodipendenza, viaggia ai novanta all’ora in città, passando con il rosso, ed investe uno scooter, uccidendo due persone, ma poi piangendo afferma “Non volevo ucciderli”, allora quello e’ omicidio colposo.
    incidente-nomentana.html
    omicidio-colposo.html

    Se invece una persona si trova un ladro in casa, “un albanese di 40 anni, Loci Prenge., già denunciato, e anche arrestato, per furti e rapine. Identificato per la prima volta dieci anni fa a Lodi, a suo carico risulta tra l’altro un arresto per furto avvenuto in provincia di Treviso nel 2001”, e dopo una breve collutazione gli spara, forse esagerando un pochetto, “sei colpi del suo revolver 357 magnum che deteneva in casa con il permesso della Prefettura”, beh, questo e’ omicidio volontario.
    uccide-ladro.html

    Poi non veniamo a chiederci il perche’ la destra abbia vinto.

  • Fazio chiede scusa in Tv a Schifani: “Nessuna congiura o complotto”

    “Dure polemiche dopo le affermazioni del giornalista su Rai 3, Di Pietro: “Ha fatto il suo dovere, non si cancella il passato con un colpo di spugna”. La dura condanna del direttore generale della Rai. Critica anche Finocchiaro: “Attacchi senza contradditorio”.

    ROMA – Scatenano un putiferio politico gli attacchi di Marco Travaglio al presidente del Senato, Renato Schifani. Ieri sera il giornalista, intervistato da Fabio Fazio durante “Che tempo che fa”, aveva citato un brano di un proprio libro in cui si diceva che Schifani aveva avuto rapporti con persone condannate per mafia. Una frase che ha provocato una bufera. “Si tratta di fatti inconsistenti o manipolati che non hanno nemmeno la dignità per generare sospetto”, ha replicato oggi in serata Schifani, intervistato dal Tg2. Forti critiche sia da parte del Pdl, che chiede anche un intervento sanzionatorio da parte della Rai, che da qualche esponente del Pd, mentre Di Pietro si schiera con Travaglio. Venendo per questo a propria volta attaccato da diversi esponenti della destra. […] Fonte repubblica.it

    E succedera’ come le altre volte in cui Travaglio e’ stato denunciato, ed ha sempre vinto le cause e preso dei soldi. Travaglio non ha esposto dei suoi pensieri, ma semplicemente riportato dei fatti. Dopo le scorse esperienze, si veda per esempio il caso Luttazzi-Travaglio, Travaglio si e’ molto tutelato, se prima diceva fatti di cui era certo, ora dice solo cose di cui e’ certissimo. Quindi Schifani ha avuto rapporti con persone condannate per mafia, ed ora e’ presidente del Senato. Forza Italia!

    Pessimo e’ stato anche Fazio, a chiedere scusa, manco avesse detto lui qualcosa. Poi, chiedere scusa di cosa? Di aver lasciato Travaglio dire le cose come stanno?

  • Radici Resistenti

    “Chi legge questo sito lo sa ormai da tempo, il 25 aprile sarà per noi una data importante per alcuni motivi. Primo, e più importante, è il 25 aprile e bisogna festeggiarlo. Poi, siamo contenti di dove e con chi lo festeggeremo: Casa Cervi è un po’ anche la casa di tutti coloro che si riconoscono nei valori della resistenza, ed è lì che saliranno sul palco il coro delle Mondine di Novi, i Fiamma Fumana, Cisco e la Casa del Vento. Il terzo motivo è il motivo per cui vi scriviamo.
    Franchino, il “papà del del Fuori Orario ha avuto un’idea strampalata e meravigliosa: vorrebbe, quel pomeriggio d’aprile, 7000 persone che cantano insieme alle mondine. Perchè la musica è una cosa che fanno, o dovrebbero fare, tutti, e che ha, o dovrebbe avere, una dimensione in cui ci si ritrova in una storia e in una comunità.
    La sfida è stata lanciata e noi siamo entusiasti di raccoglierla. Ci crediamo profondamente. Ma non ci basta far semplice “promozione”: di qui al 25 aprile potremmo navigare per tutto il web e fare una grande opera di divulgazione, e certo qualcuno pronto ad accogliere il nostro invito lo troveremmo, anche facilmente. Sicuramente un po’ lo faremo anche! ma visto che consideriamo il 25 aprile la festa di tutti, visto che sul web siamo tutti protagonisti e visto che non ci interessa solo portare 7000 persone un pomeriggio a Campegine ma anche far passare a più gente possibile il messaggio che sta dietro questo pomeriggio, e cioè che esiste una comunità che ha voglia di cantare insieme alle mondine perchè si riconosce parte di una storia comune, non ci accontentiamo di portare al Museo Cervi 7000 persone che cantano. Vogliamo lanciare una seconda sfida, questa volta esclusivamente alla rete: vorremmo riuscire, di qui al 25 aprile, a trovare 100 bloggers disposti a regalarci un piccolo spazio, anzi a regalare uno spazio a quelle 7000 persone che speriamo ci raggiungano per cantare insieme alle mondine. 7000 persone che cantano, 100 bloggers che lo raccontano.
    Ci aiutate?
    Ci rivolgiamo prima di tutto ai nostri amici: Elena, Roberta, Deffe, Susan, Marco, Sirdrake, Picchio, Remo, Rebel, Pupa, e naturalmente i ragazzi della Grande Famiglia, avete voglia di accettare questa piccola sfida e, magari passare parola ad altri bloggers che secondo voi possono simpatizzare con la storia delle mondine? 7000 persone che cantano, 100 bloggers che ricordano, ognuno a suo modo, le radici resistenti del 25 aprile!
    Partecipare è semplice: potete fare un post, o semplicemente mettere sul vostro blog o sulla vostra homepage il badge scaricabile a questa pagina, e poi segnalateci la vostra adesione in qualche modo (commento, email, piccione viaggiatore, staffetta partigiana in bicicletta con messaggio nascosto nel reggiseno).”

    http://www.mondine.it/2008/03/11/25-aprile-radici-resistenti/

  • Mamma Mia!

    Forse all’estero hanno le idee piu’ chiare, la’ non c’e’ qualcuno che controlla il 90% dei sistemi di comunicazione di massa… [link]

    Il Cavaliere Silvio Berlusconi e’ andato al quirinale per un’incontro preliminare con il presidente della repubblica Napolitano, che gli ha ricordato “rispetto della riforma che impone non più di 12 dicasteri con portafoglio”. Lui, candido candido, con il suoi (neanche tanto suoi perche’ ha fatto il trapianto) capelli tinti (come fa una persona di 70 anni a non avere un capello bianco?) , ed il suo viso senza rughe (si e’ fatto una plastica facciale, e’ noto) e rubicondo, ha affermato “Ma non so se ce la farò a tenermi entro quel limite”, “Stiamo un po’ stretti”. E’ così che vuole fare le riforme impopolari? Togliendo i soldi a noi, e dandoli ai suoi alleati? [link]

    A Roma c’e’ il ballottaggio per il sindaco, e dopo l’ennesimo stupro da parte di stranieri, la campagna elettorale e’ praticamente centrata sulla sicurezza. Ed il buon Gianni Alemanno va a fare campagna elettorale nelle caserme dei carabinieri, violando, credo, una decina di leggi… [link] Vorrei fare presente a chi ha la sfortuna di leggermi, che il governo di sinistra ha governato per circa un anno e mezzo, mentre prima c’era il centro destra. E’ quantomeno stupido attribuire al governo di centro-sinistra tutta la colpa di  questa violenza dilagante.

  • Forza Povera Italia…

    Neanche al Governo e Silvio Berlusconi gia’ modifica il suo programma elettorale:

    “”Ci saranno momenti difficili, servirà un forte rinnovamento per fare le riforme necessarie che avranno anche contenuti di impopolarità”. Silvio Berlusconi, al termine del vertice con i leader di Pdl, Lega e Mpa a Palazzo Grazioli parla così nell’esperienza di governo che attende la coalizione di centrodestra.”

    Ed il tesoretto? Ha vinto da 3 giorni e se lo e’ gia’ mangiato? Ed a chi li togliera’ i soldi? Non lo sa che siamo gia’ il paese piu’ povero in Europa? Perche’ non si rende impopolare ai parlamentari, che gia’ di stipendio prendono 15mila euro, senza contare tutta la miriade di benefit. Ladri! Cosa fara’, ci toglie l’ ICI e fa rientrare i soldi allo stato fregandoceli da un’altra parte?

  • Arthur C. Clarke

    Sir Arthur Charles Clarke (Minehead, 16 dicembre 1917 – Colombo, 19 marzo 2008) è stato un autore di fantascienza e inventore britannico.
    Clarke è ai più noto per il suo romanzo 2001: Odissea nello spazio. Ispirato al racconto breve La sentinella (The Sentinel – 1948) dello stesso Clarke, il romanzo è in realtà cresciuto assieme alla sceneggiatura del film 2001: Odissea nello spazio realizzato con il regista Stanley Kubrick.
    Clarke ha però al suo attivo una produzione letteraria assai estesa, tra cui la celebre serie di Rama, che alcuni considerano come una sorta di seguito di 2001. Esiste poi un asteroide (4923 Clarke) battezzato così in suo onore. Sempre in suo onore è stata chiamata “Fascia di Clarke” l’orbita geostazionaria della terra. Egli infatti fu il primo che ipotizzò, in un suo romanzo, l’utilizzo dell’orbita geostazionaria per i satelliti dedicati alle telecomunicazioni. Trovandosi sulla fascia di Clarke tutti i satelliti televisivi, una ditta tedesca di produzione di ricevitori satellitari ha pensato di prendere il nome di Clarke-Tech e dunque anch’essa deve il suo nome allo scrittore.
    È considerato un autore di fantascienza hard o “classica”, dato che una caratteristica saliente dei suoi romanzi è l’attenzione per la verosimiglianza scientifica.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Arthur_C._Clarke

  • Free Tibet!!!


    Tibet, guerra di cifre sulle vittime secondo Pechino sono solo dieci.
    La tv cinese mostra le immagini degli scontri e dà la colpa all’opposizione. Il governo tibetano in esilio parla di 100 morti e chiede l’intervento dell’Onu. L’appello del Dalai Lama: “La Cina smetta di usare la forza”.

    PECHINO – Adesso Pechino ammette che negli scontri di Lhasa ci sono stati dei morti. Almeno dieci dice l’agenzia Nuova Cina che attribuisce la responsabilità delle vittime ai manifestanti tibetani: “Le vittime sono tutte civili innocenti, bruciati a morte”. Tra loro vi sarebbero due dipendenti di un albergo e due negozianti. Ancora le stesse fonti parlano di un centinaio di negozi saccheggiati.

    Ma il bilancio, secondo il governo tibetano in esilio a Dharamsala, nel nord dell’India, sarebbe molto più drammatico. I morti, soprattutto manifestanti, sarebbero cento. Nel darne comunicato, il governo in esilio ha chiesto l’apertura di una inchiesta da parte dell’Onu con l’invio immediato di rappresentanti a Lhasa che intervengano a porre fine alle numerose violenze cinesi che rappresentano violazioni continue dei diritti umani.

    Il Primo Ministro del governo tibetano in esilio, Samdhong Rinpochè, ha poi affermato di “sperare che la Cina, che ha messo fine nel passato al movimento democratico di piazza Tienanmen, agisca in questa situazione con compassione e saggezza”.

    La tv cinese intanto ha mandato in onda delle immagini da Lhasa tutte tese a sostenere la tesi della violenze perpetrate dalla protesta: nei video si vedono solo manifestanti che attaccano negozi e alberghi. La rivolta dei monaci e dei tibetani contrari al regime cinese, dunque, continua. Testimoni hanno riferito che le strade di Lhasa sono presidiate da carri armati e blindati e che le vittime sarebberop molte di più. Si parla di almeno ottanta cadaveri contati sulle strade di Lhasa.

    Da lunedì centinaia di persone, poi diventate migliaia guidate da monaci buddhisti aveavno manifestato a Lhasa e in altre località del Paese nell’anniversario della sanguinosa repressione del 1959 della rivolta contro i dieci anni di dominazione cinese, che portò all’esilio del Dalai Lama, il leader spirituale del Tibet. Poi, i monaci sono stati praticamente relegati nei monasteri assediati dalla polizia cinese, ma le manifestazioni sono proseguite, alimentate da migliaia di giovani che si sono scontrati con le forze dell’ordine.

    E da Dharamshala, sede del governo tibetano in esilio, una seconda ondata di tibetani ha deciso di opporsi agli ordini del governo indiano riprendendo la marcia verso il Tibet. Mentre 102 tibetani sono ancora in carcere, un secondo gruppo di 44 persone è partito stamattina alle 10. “Le proteste coraggiose dei tibetani in Tibet – ha dichiarato Chime Youngdrung, presidente del partito nazionale democratico del Tibet – ci hanno reso ancor più determinati nel voler continuare questa marcia e portarla a termine. Poichè siamo testimoni di una escalation di violenze da parte del governo cinese a Lhasa, crediamo che sia importante per noi ritornare a casa per riunirci con i nostri fratelli e sorelle che stanno combattendo per sopravvivere sotto l’occupazione cinese”.

    Dal Dalai Lama è partito un appello alle autorità cinesi: “Queste proteste – ha sottolineato la guida spirituale tibetana – sono una manifestazione del radicato risentimento del popolo tibetano sotto l’attuale governo. Mi appello ai dirigenti cinesi perché smettano di usare la forza e affrontino tale risentimento attraverso il dialogo con il popolo tibetano. Come ho sempre detto, l’unità e la stabilità ottenuti dalla violenza bruta possono al massimo essere una soluzione temporanea. E’ irrealistico aspettarsi unità e stabilità sotto un simile governo e questo non contribuirà a trovare una soluzione pacifica e durevole”.

    Anche dagli Stati Uniti è arrivato un monito alla moderazione rivolto alle autorità pechinesi che, intanto, hanno proseguito la loro normale attività politica. Ieri, il presidente Hu Jintao è stato rieletto per un secondo mandato di cinque anni dall’Assemblea Nazionale del Popolo, riunita a Pechino nella sua unica sessione annuale. Già rieletto segretario del Partito Comunista in ottobre Hu, che ha 65 anni, ha avuto il 99,7% dei voti quasi tremila deputati dell’Assemblea ed è stato riconfermato alla testa della potente Commissione Militare Centrale. Nella stessa seduta il suo erede designato, il 54enne Xi Jinping, è stato eletto vicepresidente della Commissione, un posto che viene tradizionalmente occupato dal “delfino” del leader in carica.

    I massimi leader non hanno commentato finora gli avvenimenti del Tibet, lasciando ai leader locali come il presidente della Regione Autonoma del Tibet Qiangba Puncog il compito di denunciare “la cricca del Dalai Lama” quale responsabile dei disordini. (15 marzo 2008)” repubblica.it

    Liberate il Tibet! Free Tibet! Non dico di boicottare i GIochi Olimpici, che e’ stupido, ma spero che tutti gli atleti manifestino il loro dissenso, con compostezza e buon senso, in questo evento mediatico che si terra’ in una nazione ottusa ed accecata dal capitalismo (ma non erano comunisti?). Quanto vorrei vedere sventolare la bandiera del tibet in mano alle medaglie d’oro…

  • Berlusconi: “Contro la precarietà? Sposare mio figlio o un milionario”

    “La battuta del Cavaliere ad una studentessa durante un programma tv. Reazioni indignate da Pd e SA. Franceschini: “Si scusi”, Bertinotti: “Allarmante”

    ROMA – La ricetta di Silvio Berlusconi contro la precarietà? Sposarsi un ricco. La battuta, cui il leader del Pdl non ha saputo resistere, era diretta ad una studentessa che ieri nel corso del programma “Punto di Vista” del Tg2 gli chiedeva come fosse possibile per le coppie giovani mettere su famiglia senza la sicurezza di un posto, e un reddito, fisso.

    “Io, da padre – ha risposto Berlusconi sorridendo – le consiglio di cercare di sposare il figlio di Berlusconi o qualcun altro del genere; e credo che, con il suo sorriso, se lo può certamente permettere”. Poi, ha elencato le proposte contenute nel programma del Pdl per aiutare i giovani, dalle agevolazioni sui mutui al piano-casa.

    All’obiezione del conduttore della trasmissione, Maurizio Martinelli, che “di figli di Berlusconi in giro ce ne sono pochi” il Cavaliere, sempre sorridente, ha insistito: “Se dovessi dire qual è il consiglio più valido, penso sia quello che le ho dato all’inizio…”.

    La battuta ha scatenato un coro di reazioni indignate da parte del Pd e della Sinistra Arcobaleno. “Come italiano mi vergogno delle parole di Berlusconi” commenta Dario Franceschini. “Di fronte a centinaia di migliaia di giovani italiani che vivono la precarietà del loro rapporto di lavoro come un’ipoteca sul loro futuro, rispondere ad una ragazza precaria che il modo di uscire dalla sua situazione è sposare il proprio figlio, o il figlio di un milionario, suona come un’offesa insopportabile” continua il vicesegretario del Partito Democratico, aggiungendo: “Penso che in qualsiasi paese un leader politico, a prescindere da quale parte politica esso appartenga, sarebbe costretto a scusarsi per quella battuta offensiva”.

    Per Fausto Bertinotti, l’uscita di Berlusconi, anche se si tratta di uno scherzo, è allarmante e “indicativa di una cultura che propone ai giovani una realizzazione fuori dalla loro vita ordinaria”. Per il candidato premier di Sinistra Arcobaleno viste le proposte della destra non resta che augurare ai precari “che vincano la lotteria”, ma la ricetta della sinistra è quella di “cancellare l’idea della lotteria” a favore di miglioramenti concreti. (13 marzo 2008)” repubblica.it

    Berlusconi, ma che uomo di mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm……..
    Ma come diamime si fa a votarlo???

  • Ti amo Ciarrapico!

    ROMA – “Mai rinnegato il fascismo”. Diventa un caso la candidatura di Giuseppe Ciarrapico nel Pdl. L’imprenditore, in un’intervista a Repubblica, non ha nascosto le sue note simpatie per Mussolini. Parole che hanno provocato dure reazioni, nel Pd ma anche nel Pdl. Pesante quella di Gianfranco Fini, a cui Ciarrapico aveva rivolto sprezzanti critiche: “Ho già detto quello che dovevo dire a suo tempo (un riferimento indiretto a quando il leader di An definì il fascismo “il male assoluto”, ndr)”, per poi scaricare la scelta su Forza Italia: “Fosse dipeso da noi…”. E dura è anche la reazione di Fiamma Nierenstein: “Ho visto il coraggio di Fini che andava a chiedere scusa a Gerusalemme, ma io sono antifascista e non sono compatibile con nessuno che non dica di rinnegare il fascismo”.

    Anche la reazione del Pd chiama direttamente in causa Berlusconi: “Visto che Ciarrapico non rinnega il fascismo, il Cavaliere rinnegherà la candidatura di Ciarrapico? – si chiede il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, candidato nel Lazio – Un partito che si richiama alla parola libertà non può portare in Senato un convinto sostenitore della dittatura fascista”.

    E in effetti le parole di Ciarrapico lasciano poco spazio al dubbio. “Il fascismo mi ha dato sofferenze e gioie. Mai rinnegato, mai confuso, mai intorpidita la mente da pensieri sconclusionati e antistorici” si legge nell’intervista a Repubblica. Ed ancora, a proposito delle foto di Mussolini che campeggiano in alcune redazione di giornali editati da Ciarrapico: “E’ bellissimo, c’è ovunque”.

    “E’ la scoperta dell’acqua calda: i fascisti ci sono ancora e trovano ospitalita’ li’ dove non dovrebbero trovarla” taglia corto Victor Magiar, scrittore ed esponente delle comunita’ ebraiche italiane. Storia nota le simpatie dell’imprenditore per il Ventennio. A ricordarle ci pensa Vincenzo Cerami scrittore, autore e responsabile Cultura del Pd: “Non va dimenticato che Ciarrapico, oltre a stare scrivendo la biografia di Starace, come lui stesso rivendica nell’intervista, ha pubblicato anni fa come editore l’opera omnia di Mussolini. Questa è la cultura del Partito del Popolo della Libertà”.

    E proprio sulla deriva a destra del Pdl torna a insistere il vicesegretario del Pd Dario Franceschini: “Berlusconi ha riempito le sue liste di ogni cosa: prima Fini, la Mussolini e poi Ciarrapico, che si è detto orgoglioso di essere fascista. Penso che i moderati e le persone per bene faranno fatica ad accettare questo spostamento a destra irreversibile e inarrestabile da parte del Pdl”.

    Mentre Alfredo Reichlin, dirigente del Pd, che ha presieduto la commissione per il manifesto dei valori del Pd, sottolinea il ruolo deciso della memoria “su ciò che il fascismo ha significato per il nostro paese. E’ un messaggio che è necessario arrivi soprattutto ai più giovani, affinchè esternazioni come quelle di Ciarrapico non passino come nulla fosse”.
    (10 marzo 2008) repubblica.it

    La frase “Ti Amo Ciarrapico” viene dalla canzone “sabbiature” di elio e le storie tese, eseguita durante un fantastico primo maggio di qualche anno fa, credo nel 1991…

  • La guerra dei media.

    Riporto l’intervento di Beppe Grillo sul suo blog:
    La guerra dei media è in atto da anni. Informazione serva contro informazione libera. Stampa e televisione contro Internet. Le balle dello psiconano sono in cima all’hit parade della Rete. Le frescacce di Topo Gigio sono meno diffuse, un po’ si vergogna a dirle. Su YouTube si possono vedere i tromboni d’Italia, sputtanarli è bello. Rilassa. Loro fanno finta di niente, mandano avanti gente come Vespa. La Rete è il male del mondo: pedofilia, traffico di organi, truffe, antipolitica. Un luogo che fa orrore a Testa d’Asfalto e ai postcomunisti. Un terzo dell’Italia non ha l’adsl. Senza la Rete l’economia non cresce. Con la diffusione della Rete questi politicanti da strapazzo sarebbero finiti.

    A Porta a Porta dedicata al delitto di Perugia la dottoressa Graziottin psicologa e sessuologa di chiara fama ha detto che “Internet e’ l’anticamera della prostituzione giovanile”. Vespa ha sorriso condiscendente. Bruno Vespa è un danno per il Paese, per l’informazione libera e per l’economia. Devespizziamo la Rai a partire da questo insetto.

    Non comprate più i prodotti pubblicizzati all’interno di Porta a Porta.

    Pubblico una lettera aperta al Bruno Vespa che mi è stata inviata. Diffondetela.

    ”Egregio Dott. Vespa,
    Internet raggiunge nel mondo oltre un miliardo di utenti e in Italia circa 24 milioni di persone. Ogni giorno nascono circa 120.000 blog, per un totale di oltre 100 milioni di blog in tutto il mondo. Nel solo 2007, 44 milioni di persone si sono avvicinate con un ruolo partecipativo al più grande fenomeno sociale, culturale e democratico della storia recente,
    In molti paesi autoritari i blogger difendono la libertà d’espressione e la democrazia sfidando la repressione e, talora, andando in prigione per questo. Nei paesi democratici i blogger estendono la libera circolazione delle idee, la comunicazione comunitaria e in definitiva la partecipazione alla vita sociale.

    La Commissaria UE Viviane Reding ha più volte ricordato che il 50% della crescita del PIL europeo e’ legata allo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), di cui Internet costituisce la spina dorsale. La scarsa diffusione della banda larga è forse l’indice più significativo della nostra arretratezza nel settore decisivo delle tlc.
    Secondo i recentissimi dati diffusi dall’organizzazione degli operatori TLC europei ECTA, il quadro italiano relativo alla banda larga è il seguente:
    1. Diffusione della banda larga: L’Italia (16,5) si sta allontanando dalla media UE (19,8) ed è sempre più distante dai paesi comparabili come Francia, UK, Germania. Siamo lontanissimi, ovviamente, dai paesi nordici. Nell’Europa dei 15 siamo superati anche dall’Irlanda, e seguiti da vicino dal Portogallo. In sostanza, la banda larga in Italia è meno diffusa che in altri paesi, a prescindere da circostanze di omogeneità industriale e sociale.
    2. Crescita della banda larga nel periodo settembre 2006-settembre 2007 : In Italia vi è stata una crescita del 3%, bassissima se paragonata con altri paesi comparabili, dove la crescita si attesta tra il 5% ed il 10%.
    …la distanza con il resto d’Europea si va accentuando.
    Una corretta comunicazione sui mezzi di informazione di massa riguardo le tecnologie ICT potrebbe contribuire in modo importante ad avvicinare sempre più persone alle telecomunicazioni, ad Internet e all’informatica con ricadute positive per l’intero sistema. Vorremmo sottolineare che Internet è oggi il principale sistema di comunicazione mondiale assieme alla rete telefonica fissa e cellulare, e rispetto a queste ultime è molto più esteso nelle funzionalità. Come la rete telefonica, Internet viene impiegato per comunicazioni lecite come per quelle illecite. La differenza è che le comunicazioni e le funzionalità di Internet sono nella grande maggioranza dei casi pubbliche e rendono così visibili anche gli usi banali, deviati o addirittura illegali e criminali che purtroppo, proprio per la loro maggiore visibilità in rete, vengono additati come peculiari solo di Internet.
    Mai nessuno però, giustamente, ha pensato di criminalizzare in maniera generica la rete telefonica, pur essendo noto, antico, esteso e grave l’uso illecito e criminoso delle reti fisse e mobili, come è testimoniato dalle intercettazioni telefoniche rese pubbliche in diverse occasioni.” Firmata, tra gli altri, da:
    Luca De Biase, Juan Carlos De Martin, Michele Ficara, Alfonso Fuggetta, Enrico Gasperini, Enrico Grazzini, Marco Montemagno, Layla Pavone.

    Il testo completo della lettera

  • eBay, rinnovato il boicottaggio

    Roma – Sciopero ad oltranza, boicottaggio fino al 9 marzo per eBay: non piace il modo in cui l’azienda ha ridisegnato il sistema di gestione del feedback, non piacciono le nuove tariffe per la pubblicazione della aste.
    Non si venderà, non si comprerà non si concederà traffico ad eBay fino al 9 marzo. Sciopero e proteste sono stati estesi dagli utenti: non sono bastati i boicottaggi e le petizioni a pioggia per far tornare eBay sui propri passi e revocare le tecniche di controllo di massa che ha previsto di introdurre. Non sono bastati per far desistere l’azienda dall’intento di rimodulare le tariffe delle commissioni e per la pubblicazione delle aste.
    La protesta è dilagata da MySpace a Facebook, passando per YouTube, numerosi gli utenti che hanno deciso di aderire.
    Le proteste, esultano gli eBayer, pur non avendo sortito alcun effetto sul management della casa d’aste, avrebbero invece garantito risultati significativi in termini di impatto. I dati più citati dai netizen sono quelli pubblicati su USA Today: elaborando le statistiche stilate da medvev.net e da dealscart.com, il celebre giornale calcola che dal primo giorno dello sciopero le pubblicazioni degli annunci siano scese del 13 per cento.
    Ma eBay ribatte: nessuna oscillazione che non fosse stata prevista da tempo. I giorni per cui è stato indetto lo sciopero coincidono con una festa nazionale americana, giorni in cui la flessione del traffico sul sito è naturale.
    La battaglia dei dati è appena cominciata e si protrarrà almeno fino al 9 marzo con la complicità dei media in rete, che non esitano a rilasciare valutazioni e feedback. eBay per tutta risposta, dispensa offerte e palliativi.
    fonte: punto-informatico.it

  • Non può essere un decreto del ’38 a regolamentare il canone Rai…

    di GIOVANNI VALENTINI

    A DISTANZA di settant’anni, qualsiasi tassa o balzello imposto in forza di un regio decreto del 1938 risulterebbe tanto anacronistico quanto iniquo e inaccettabile. E a maggior ragione lo è, o almeno così appare, la richiesta di pagare il canone Rai rivolta a chiunque detenga un “apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni”, con la pretesa di comprendere in questo armamentario perfino i personal computer dotati di una scheda video e addirittura i videofonini.

    In primo luogo, perché la norma parla letteralmente di “radioaudizioni” e quindi andrebbe come minimo corretta e aggiornata; in secondo luogo, perché la funzione principale e spesso esclusiva di questi apparecchi non è quella di ricevere programmi televisivi, bensì comunicazioni telematiche o telefoniche.

    Per esigere il canone Rai, bisognerebbe dimostrare perciò che pc e telefonini vengono utilizzati come un televisore e per il tempo in cui ciò eventualmente avviene. Tanto più che per collegarsi a Internet o a una qualsiasi rete telefonica, occorre già abbonarsi a un “provider” pagando direttamente o indirettamente i relativi consumi. È semmai ai fornitori di connessione che l’azienda di Stato dovrebbe chiedere quindi i diritti sui propri contenuti, se e quando questi vengono trasmessi o comunque fruiti attraverso i rispettivi network.

    Dal ’38 a oggi, evidentemente la tecnologia nel settore delle telecomunicazioni è troppo cambiata per invocare un regio decreto ingiallito dal tempo e dalla polvere. Ed è chiaro che i diritti televisivi – per la Rai come per qualsiasi altro produttore – vanno tutelati a monte, alla fonte, prima che possano arrivare al destinatario o al consumatore finale. Al giorno d’oggi non appare più attuale, cioè adeguata all’evoluzione degli strumenti e anche dei costumi, neppure l’ipotesi di una tassa sull’acquisto del singolo televisore in cambio dell’abolizione del canone: in qualsiasi famiglia, abitazione o ufficio, gli apparecchi per vedere la tv sono più d’uno e non sarebbe ragionevole che un unico soggetto fosse costretto di fatto a pagare come una pluralità di utenti.

    Né tantomeno sarebbe immaginabile, per le ragioni già dette, che un tale criterio venisse esteso e applicato ai pc e ai videofonini, parificandoli automaticamente ai televisori. Il fatto è che questa assurda controversia dimostra una volta di più la crisi esistenziale in cui si dibatte la Rai. È vero che in tutti i Paesi democratici, dall’Europa all’America, esiste ancora il servizio pubblico radiotelevisivo; che ovunque si paga l’abbonamento e il canone è più alto che in Italia; e infine, che anche in questo campo l’evasione da noi risulta più ampia. Ma non è con i decreti del Regno che oggi la Repubblica italiana può pretendere legittimamente una tassa generalizzata sulla televisione, uguale per tutti, indipendentemente dal reddito individuale di ciascuno e per ciò stesso iniqua.

    A parte la soluzione tecnologica che dev’essere individuata e introdotta all’origine, in modo da impedire lo sfruttamento abusivo dei diritti tv, è necessario innanzitutto ridefinire l’identità della Rai, il suo ruolo e la sua funzione istituzionale, per assicurare la credibilità del servizio pubblico liberandola dalla doppia schiavitù alla politica e alla pubblicità. E di conseguenza, per garantire la qualità della sua produzione e programmazione, sempre più omologate allo standard della televisione commerciale.

    Altrimenti, nessun decreto o nessuna legge sarà sufficiente per imporre d’autorità ai cittadini-telespettatori il rispetto della tv di Stato. (25 febbraio 2008) repubblica.it

    per saperne di piu’:
    https://www.andreapancotti.com/wordpress/?p=265
    https://www.andreapancotti.com/wordpress/?p=221

  • Fi: “No a inquisiti nelle liste tranne vittime di processi politici”

    ROMA – Comincia, fra i partiti, la gara fra chi presenterà la lista di candidati più “pulita”. Il tema conquista spazio nel dibattito politico e la richiesta, avanzata da Antonio Di Pietro, di non candidare i condannati in via definitiva, dopo essere stata accolta dal Pd e rilanciata da Gianfranco Fini al Pdl, viene recepita ora in senso addirittura più “giustizialista” anche dal coordinatore di Fi Sandro Bondi. Che in una lettera ai coordinatori regionali del partito chiede di escludere dalle liste tutti coloro che risultino coinvolti in “procedimenti penali”, salvo però quelli che, “come sappiamo”, lo siano “per motivi politici”. Una scure che cadrebbe ben prima della semplice condanna, e che potrebbe scatenare reazioni a non finire. repubblica.it

    Sandro Bondi! che comico!
    Una domanda, per esempio, Silvio Berlusconi e’ per motivi politici? Ma mi faccia il piacere!

  • Fiorello si iscrive all’antipolitica, “Via i rifiuti, oppure non votate”


    Lo showman torna ai microfoni di “Viva Radio2” e riparte dall’antipolitica. Un appello all’astensione: “O risolvono il problema, o stracciate la scheda”
    ROMA – Fiorello come Grillo. Lo showman torna ai microfoni di Viva Radio2 e riparte dall’antipolitica. Con un appello all’astensione. Eccolo: “Quando vi arriva il certificato elettorale strappatelo e buttatelo per strada. I politici devono fare qualcosa di concreto già prima delle elezioni, e non promettere e basta chiedendo voti. Invece di chiedere devono dare. Se non risolvono il problema dei rifiuti a Napoli, non votate”.
    Dopo una falsa partenza con qualche problema tecnico nei primi minuti di trasmissione, Fiorello e Marco Baldini hanno iniziato la puntata con un piglio insolito, agguerrito sul fronte politico-sociale. “Quest’anno – aveva annunciato Fiorello sulle prime battute (presente in studio anche il direttore generale della Rai, Claudio Cappon) – Viva Radio2 andrà avanti senza censure”. E ancora: “Non parleremo di politica perché siamo vicini alle elezioni, in clima di par condicio”.
    Nonostante le premesse, i due si sono scatenati lanciando anche un sondaggio e invitando gli ascoltatori a inviare sms con le loro proposte per risolvere l’emergenza rifiuti. Tra i messaggi ricevuti, uno che diceva “Andiamoci a votare, e scriviamo sulla scheda: io mi rifiuto”.
    Una frecciata anche sui temi della giustizia. “E’ ora di finirla – ha detto Fiorello – non se ne può più di vedere gente che commette reati e non passa neanche un giorno in prigione perché si inventano patteggiamenti della pena, riti abbreviati e buona condotta. Se uno sbaglia deve pagare. Vogliamo la certezza della pena”. E ancora: “Risolvere i problemi ai cittadini non è mestiere nostro ma dei politici. Loro però non fanno niente quindi prendiamo in mano noi la situazione”.
    (18 febbraio 2008) repubblica.it

    Con questa storia dell’anti-politica hanno decisamente rotto. Mi spiego meglio, quello che dice Fiorello (e Grillo) non e’ antipolitica, ma voglia di partecipare attivamente ad una politica piu’ funzionale, onesta ed attenta alle problematiche sociali. Non e’ essere contro la politica, ma contro “questa” politica italiana che ci ha veramente stufato.
    Ogni elezione ci promettono mari e monti, e l’unica cosa che otteniamo e’ tagli alle spese e aumento delle tasse, mentre loro guadagnano dai 15mila euro mensili in su, girano su auto blu costosissime (e neanche italiane!) ed hanno un’infinita’ di benefit.

  • Aborto, le donne in piazza, “Nessuno tocchi la 194”

    Manifestazioni a Roma, Napoli, Milano, Bologna, cortei spontanei e sit-in. Momenti di tensione nella capitale: sfondato il blocco della polizia.
    ROMA – Donne (e uomini) in piazza a Napoli, Milano, Roma, Bologna, sit-in e cortei in difesa della legge 194 e per protestare contro il blitz della polizia al Policlinico Federico II di Napoli per una presunta interruzione di gravidanza illegale. E’ stata la giornata della protesta, sfociata in cerrti casi anche in momenti di tensione. Come nella capitale, quando centinaia di manifestanti hanno sfondato lo schieramento delle forze dell’ordine per dirigersi verso il centro storico. La mediazione di parlamentari, in particolare di Franca Rame, ha contribuito a rasserenare il clima. Le manifestazioni hanno avuto le adesioni dei ministri Livia Turco, Giovanna Melandri, Paolo Ferrero, e di numerose associazioni, come l’Arcigay. E non sono mancati slogan e striscioni contro Giuliano Ferrara.

    Tensione a Roma. Nella capitale gli incidenti sono iniziati quando le donne, riunite sotto il ministero della Salute per un sit-in, hanno forzato il blocco della polizia per dirigersi dal Lungotevere verso piazza Argentina. Lì si sono avuti i momenti più forti di tensione, con il fermo di una donna e il traffico bloccato da parte delle manifestanti. La strada è stata liberata quando la giovane fermata è stata rilasciata. Franca Rame ha invitato le donne a liberare la strada e, come atto pacificatore, ha baciato sulle guance un dirigente del commissariato di polizia. La manifestazione, alla quale – seecondo gli organizzatori – hanno partecipato quattromila persone, è poi proseguita in modo pacifico. In precedenza, il ministro Turco aveva incontrato le donne sotto il suo ufficio: “Quanto accaduto a Napoli non deve più succedere. Sono contenta che le donne siano qui – ha detto – per difendere una legge importante, applicarla bene e riaffermare un valore, quello della responsabilità e dell’autonomia delle donne”.

    La protesta a Napoli. Alcune centinaia di donne hanno partecipato alla manifestazione indetta dall’Udi. Piazza Vanvitelli, nel quartiere del Vomero, è stata occupata da gruppi di donne dei partiti di sinistra e di movimenti femministi. Presenti anche le senatrici di Prc Lidia Menapace, Maria Luisa Boccia, Olimpia Vano e Erminia Emprin. Tra i parlamentaro, anche Raffaele Tecce e Tommaso Sodano (Prc) e Maria Fortuna Incostante (Pd). Cartelli e slogan contro il Vaticano, contro Papa Ratzinger e contro Giuliano Ferrara, definito “il talebano italiano”.

    Corteo spontaneo a Bologna. E’ nato come un presidio, davanti al reparto di ginecologia del policlinico Sant’Orsola-Malpighi, è diventato un blocco del traffico e poi un corteo di diverse centinaia di persone che, partito da fuori le mura del centro storico, ha raggiunto piazza Maggiore. La protesta ha coinvolto donne e uomini di tutte le età: tanti i cartelli e gli slogan, è ricomparso anche lo storico “Tremate tremate / le streghe son tornate”, o “La 194 non si tocca / la difenderemo con la lotta”. Anche qui cori contro Giuliano Ferrara e contro l’arcivescovo di Bologna, Carlo Caffarra. Iniziato con alcune centinaia di persone, il corteo ha superato il migliaio di partecipandi. Fra questi, anche la parlamentare Katia Zanotti (Sd) e il collega Franco Grillini (Sdi).

    Gli “indignati” a Milano. Anche a Milano erano centinaia le donne, e anche gli uomini, scesi in piazza San Babila per denunciare la loro “indignazione sia riguardo i fatti di Napoli, sia riguardo chiunque voglia toccare la normativa”. Analoga protesta si è tenuta davanti alla clinica Mangiagalli, vicino al Policlinico. Protagoniste dell’iniziativa sono state molte associazioni femminili fra cui la “Rete regionale lombarda”. Presenti anche esponenti del mondo sindacale e politico, fra Cgil, Sdl, Prc, Verdi, Pd.

    Repubblica.it

    Noi uomini possiamo solo dire la nostra opinione, sono le donne che devono decidere su questo tema. E’ stupido pensare che l’aborto venga preso come un metodo anticoncezionale, cosa che fa Giuliano Ferrara. L’aborto non e’ divertente. Quando si prende una decisione simile, non lo si fa a cuor leggero. Piuttosto, e’ meglio informare piuttosto che cambiare la legge, su cosa si possa fare per evitare gravidanze indesiderate e poi su quali siano le possibili alternative, lasciando alla donna la libera scelta. Nella maggioranza dei casi le famiglie ricorrono all’aborto perche’ dagli esami clinici risulta che il nascituro ha gravi malformazioni, e non solo per pianificazione familiare.

  • Crisi, Napolitano avvia le procedure per lo scioglimento delle Camere

    “Fissata la data del referendum ma la consultazione slitterà di un anno”
    “In mattinata Romano Prodi appronterà il decreto di scioglimento e lo porterà al Quirinale per la controfirma. Ridisceso a Palazzo Chigi, terrà l’ultima riunione del Consiglio dei ministri, quella che indirà ufficialmente le elezioni, con tanto di data precisa (pare certo il 13-14 aprile).”

    etc…

    Anche questa volta i nostri governanti, quelli che sarebbero stati eletti, non fanno di nuovo nulla. Fino a quando non si insediera’ il nuovo governo, si parla di maggio a questo punto, non ci saranno nuovi decreti/leggi (fino a giugno), proprio in un momento in cui avevano promesso il taglio del cuneo fiscale per i dipendenti.
    Perdita’ di tempo e dei nostri soldi. Sono davvero amareggiato. Stiamo diventando una paese burletta.
    Perche’ non sono stati allontanati da Alleanza Nazionale quei personaggi che mangiavano mortadella a brindavano in senato quando il governo e’ caduto? Perche’ Sircana non e’ stato allontanato quando colto a caricare transessuali per strada? Perche’ il V-Day e’ stato ignorato senza dare una risposta concreta alle centinaia di migliai di persone che vi hanno aderito? Perche’ non sono stati allontanati dalla politica i 24 parlamentari condannati in via definitiva? Perche’ non e’ stata cambiata la legge elettorale che non rappresenta piu’ il popolo italiano?

    Mi viene in mente quella scena di quel fim di Verdone, Bianco, rosso e Verdone, dove c’e’ l’emigrato che torna in Italia da Monaco di Baviera a votare, tale Pasquale Ametrano, e gli succede di tutto… Ed alla fine, con la scheda elettorale in mano, escolama “Che ve l’andate a pigliare tutti quanti ne culo! Arrivederci!”.
    Un po’ mi sento cosi’, con l’Italia che ha mille problemi i nostri politici sanno solo litigare, insultarsi, comportarsi senza un briciolo di decoro e responsabilita’, comportandosi come se fossero allo stadio a vedere un partita di calcio. Riportando tutto sullo scontro destra-sinistra, loro sono i cattivi e noi i buoni, tutto quello che fanno gli altri e’ sbagliato, solo per ottenere l’agognata poltroncina, dalla quale dispensare i loro favori ad amici, conoscenti o semplici lecchini, senza avere a cuore la sorte degli italiani, tanto, a loro, che importa? Portano a casa 15mila euro al mese, con macchina blu, e viaggi pagati! Loro non prendono i mezzi pubblici e non devono fare i conti con le bollette ed i prezzi che salgono.

    Non credo che ad aprile votero’, non voglio dare il mio contributo a questa farsa, dove non si va a votare il proprio candidato, ma invece si vota il meno peggio, anche tappandosi il naso.

  • Quel comma della legge italiana che “libera” gli mp3 su internet…


    E’ contenuto nelle norme che modificano il diritto d’autore. L’uso improprio dei termini tecnici ne sconvolge i paletti. “Non si sono resi conto che il termine ‘degradati’ comprende a pieno titolo anche questo tipo di file” di ALESSANDRO LONGO
    ROMA – La nuova legge sul diritto d’autore autorizzerebbe gli utenti a pubblicare mp3 di musica protetta dal diritto d’autore. Ciò che finora è stato pirateria diventerebbe legale, quindi, a causa di una svista del legislatore. È quanto ha appreso Repubblica.it parlando con Andrea Monti, avvocato massimo esperto di diritto d’autore e internet, e che ha partecipato in prima persona allo studio della nuova legge. Ha fatto parte dei gruppi di lavoro, presso il Ministero dei Beni Culturali, per lo studio alle modifiche da apportare alla legge sul diritto d’autore. Il tutto è finito in un nuovo comma, che attende ora solo di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Non è più modificabile, essendo stato approvato da Camera e Senato.

    Nel nuovo comma si legge “È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro”.
    “Chi l’ha scritto non si è reso conto che il termine “degradate” è tecnico, ha un significato ben preciso, che comprende anche gli mp3, a pieno titolo”, dice Monti. Come sanno tutti gli appassionati di musica su internet, infatti, gli mp3 sono una versione degradata (perché compressa) della musica originale. Dipende poi dal livello di compressione mp3 se questa degradazione è più o meno udibile dall’orecchio umano.

    Di conseguenza, il comma permetterà “di pubblicare mp3 coperti da copyright, senza autorizzazione dai detentori di diritto d’autore: su siti web o anche su server peer to peer, il mezzo non conta. Lì si parla infatti solo di “pubblicazione su internet”. L’importante – dice il comma – è che lo scopo sia didattico o scientifico, quindi per esempio posso immaginare un sito che pubblichi la discografia di un autore a scopo di commento e recensione. Oppure una rete peer to peer dei conservatori che mettono la musica a disposizione degli allievi, per studiarla. Tutti usi permessi, se si interpreta in modo letterale la legge”.
    Il comma è stato scritto dalla Commissione alla Cultura presso la Camera, il cui presidente (Pietro Folena) ha spesso ribadito di voler rendere più libera dai paletti del diritto d’autore la circolazione della musica. Però di fatto il nuovo comma si spinge troppo avanti con la liberalizzazione degli mp3 “e quindi – aggiunge Monti – credo sia una svista, dovuta al fatto che il legislatore non sa che anche gli mp3 rientrano nel concetto di musica degradata”.
    Che succederà ora? Perché scattino gli effetti della legge, si attende un decreto del Ministero, che fissi i criteri delimitanti gli usi didattici e scientifici (si noti bene, non i criteri relativi al termine degradato, che quindi non è più discutibile). Il comma infatti dice “Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentiti il Ministro della pubblica istruzione e il Ministro dell’università e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all’uso didattico o scientifico di cui al presente comma”.
    Dopo il decreto del Ministero, la nuova legge porterà caos nelle cause sul peer to peer, “sarà difficile per un magistrato dare seguito a una denuncia penale o a un sequestro contro chi è accusato di violare il diritto d’autore su internet, visto che il comma autorizza molti scenari”. È possibile però che si corra ai ripari, “che l’iter del decreto ministeriale sia rallentato e nel frattempo si affrettino di modificare la legge”.
    Pare l’ennesimo caso di legge che si occupa di questioni tecnologiche sconvolgendo, senza volere, gli esistenti paletti, per l’uso improprio di termini tecnici. “C’è un precedente: quando nel 2000 una legge autorizzava, per un errore terminologico, le smart card pirata della tv satellitare. Poi è stata modificata, ma nel frattempo nei processi sono stati assolti i pirati del satellite”.
    “La legge non ci preoccupa perché sappiamo già come sarà il decreto che fisserà i paletti”, dice Enzo Mazza, presidente Fimi (Federazione dell’industria musicale italiana). “E per uso didattico si intenderanno solo i siti che si occupano ufficialmente di didattica, quindi istituzioni accademiche. Nemmeno i siti personali di professori”. “Impossibile limitare così – ribatte Monti – perché la costituzione italiana consente a tutti i cittadini di fare divulgazione didattica e scientifica”.
    (31 gennaio 2008) repubblica.it

    Ecco il risultato di lasciare fare le leggi a gente che non capisce nulla della materia in oggetto…