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  • Non può essere un decreto del ’38 a regolamentare il canone Rai…

    di GIOVANNI VALENTINI

    A DISTANZA di settant’anni, qualsiasi tassa o balzello imposto in forza di un regio decreto del 1938 risulterebbe tanto anacronistico quanto iniquo e inaccettabile. E a maggior ragione lo è, o almeno così appare, la richiesta di pagare il canone Rai rivolta a chiunque detenga un “apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni”, con la pretesa di comprendere in questo armamentario perfino i personal computer dotati di una scheda video e addirittura i videofonini.

    In primo luogo, perché la norma parla letteralmente di “radioaudizioni” e quindi andrebbe come minimo corretta e aggiornata; in secondo luogo, perché la funzione principale e spesso esclusiva di questi apparecchi non è quella di ricevere programmi televisivi, bensì comunicazioni telematiche o telefoniche.

    Per esigere il canone Rai, bisognerebbe dimostrare perciò che pc e telefonini vengono utilizzati come un televisore e per il tempo in cui ciò eventualmente avviene. Tanto più che per collegarsi a Internet o a una qualsiasi rete telefonica, occorre già abbonarsi a un “provider” pagando direttamente o indirettamente i relativi consumi. È semmai ai fornitori di connessione che l’azienda di Stato dovrebbe chiedere quindi i diritti sui propri contenuti, se e quando questi vengono trasmessi o comunque fruiti attraverso i rispettivi network.

    Dal ’38 a oggi, evidentemente la tecnologia nel settore delle telecomunicazioni è troppo cambiata per invocare un regio decreto ingiallito dal tempo e dalla polvere. Ed è chiaro che i diritti televisivi – per la Rai come per qualsiasi altro produttore – vanno tutelati a monte, alla fonte, prima che possano arrivare al destinatario o al consumatore finale. Al giorno d’oggi non appare più attuale, cioè adeguata all’evoluzione degli strumenti e anche dei costumi, neppure l’ipotesi di una tassa sull’acquisto del singolo televisore in cambio dell’abolizione del canone: in qualsiasi famiglia, abitazione o ufficio, gli apparecchi per vedere la tv sono più d’uno e non sarebbe ragionevole che un unico soggetto fosse costretto di fatto a pagare come una pluralità di utenti.

    Né tantomeno sarebbe immaginabile, per le ragioni già dette, che un tale criterio venisse esteso e applicato ai pc e ai videofonini, parificandoli automaticamente ai televisori. Il fatto è che questa assurda controversia dimostra una volta di più la crisi esistenziale in cui si dibatte la Rai. È vero che in tutti i Paesi democratici, dall’Europa all’America, esiste ancora il servizio pubblico radiotelevisivo; che ovunque si paga l’abbonamento e il canone è più alto che in Italia; e infine, che anche in questo campo l’evasione da noi risulta più ampia. Ma non è con i decreti del Regno che oggi la Repubblica italiana può pretendere legittimamente una tassa generalizzata sulla televisione, uguale per tutti, indipendentemente dal reddito individuale di ciascuno e per ciò stesso iniqua.

    A parte la soluzione tecnologica che dev’essere individuata e introdotta all’origine, in modo da impedire lo sfruttamento abusivo dei diritti tv, è necessario innanzitutto ridefinire l’identità della Rai, il suo ruolo e la sua funzione istituzionale, per assicurare la credibilità del servizio pubblico liberandola dalla doppia schiavitù alla politica e alla pubblicità. E di conseguenza, per garantire la qualità della sua produzione e programmazione, sempre più omologate allo standard della televisione commerciale.

    Altrimenti, nessun decreto o nessuna legge sarà sufficiente per imporre d’autorità ai cittadini-telespettatori il rispetto della tv di Stato. (25 febbraio 2008) repubblica.it

    per saperne di piu’:
    https://www.andreapancotti.com/wordpress/?p=265
    https://www.andreapancotti.com/wordpress/?p=221

  • Voglio ballare cosi’! il nome del ballo e’ Tecktonik!


    “Yelle “a cause des garçons” tepr remix Sortie le 17 decembre en single + video avec Treaxy Vavan Fredo Yelle new single “acdg” tepr remix second single from Yelle’s first album “Pop-Up” www.yelle.fr www.myspace.com/iloveyelle Video realisé par Bastien Lattanzio et Guillaume Berg avec les danseurs Treaxy, Vavan et Fredou (Tecktonik)”

  • Fi: “No a inquisiti nelle liste tranne vittime di processi politici”

    ROMA – Comincia, fra i partiti, la gara fra chi presenterà la lista di candidati più “pulita”. Il tema conquista spazio nel dibattito politico e la richiesta, avanzata da Antonio Di Pietro, di non candidare i condannati in via definitiva, dopo essere stata accolta dal Pd e rilanciata da Gianfranco Fini al Pdl, viene recepita ora in senso addirittura più “giustizialista” anche dal coordinatore di Fi Sandro Bondi. Che in una lettera ai coordinatori regionali del partito chiede di escludere dalle liste tutti coloro che risultino coinvolti in “procedimenti penali”, salvo però quelli che, “come sappiamo”, lo siano “per motivi politici”. Una scure che cadrebbe ben prima della semplice condanna, e che potrebbe scatenare reazioni a non finire. repubblica.it

    Sandro Bondi! che comico!
    Una domanda, per esempio, Silvio Berlusconi e’ per motivi politici? Ma mi faccia il piacere!

  • South Park: Eric Cartman e gli arcobaleni

    Kyle: Hey Stan, did you see that rainbow this morning?
    Stan: Yeah, it was huge.
    Cartman: Huh! I hate those things.
    Kyle: Nobody hates rainbows.
    Stan: Yeah, what’s there to hate about rainbows?
    Cartman: Well, you know you’ll just be sitting there minding your own business and they’ll come marching in and crawl up your leg and start biting the inside of your ass and you’ll be like – Hey! Get out of my ass you stupid rainbows!
    «silence»
    Stan: Cartman, what the hell are you talking about?
    Cartman: I’m talking about rainbows, I hate those frigging things.
    Kyle: Rainbows are those little arches of color that show up during a rainstorm.
    Cartman: Oh, Rain-bows – oh yeah I like those – those, are cool.
    Stan: What were you talking about?
    Cartman: Huh? Oh nothing, forget it.
    Kyle: What marches in, crawles up your leg…
    Cartman: Nothing.
    Kyle: …and bites the inside of your ass?
    Cartman: Nothing!

    audio | wikipedia

  • Masterizzare i mail file di Lotus Notes

    Un’utente dell’azienda dove lavoro si e’ licenziato, ed ho dovuto salvare il suo mailfile di posta, per poterlo lasciare da essere consultato ai suoi ex-colleghi. Provando semplicemente a masterizzare il file non funziona, come non era possibile accedere al mailfile copiato su di un’altra macchina, era necessario entrare con l’Id file dell’utente che ha generato il file di posta. Dopo qualche prova e tanti errori ” The database has local access protection you are not authorized to access it ” (cioe’ che il database e’ protetto dagli accessi locali e tu non sei autorizzato) ho trovato una soluzione:

    1)fare un copia del database ed aprirlo con l’utente correlato.
    2)in file > database > proprieta’ > impostazioni cifratura > non cifrare (per renderlo leggibile a tutti)
    3)aspettare che finisca la decrittazione del file (durante tale operazione nella cartella del file appare un file temporaneo e il task manager fa vedere occupazione del processore)
    4)aggiornare gli indici dei file premendo crtl+alt+f9
    5)masterizzare i file

  • Fiorello si iscrive all’antipolitica, “Via i rifiuti, oppure non votate”


    Lo showman torna ai microfoni di “Viva Radio2” e riparte dall’antipolitica. Un appello all’astensione: “O risolvono il problema, o stracciate la scheda”
    ROMA – Fiorello come Grillo. Lo showman torna ai microfoni di Viva Radio2 e riparte dall’antipolitica. Con un appello all’astensione. Eccolo: “Quando vi arriva il certificato elettorale strappatelo e buttatelo per strada. I politici devono fare qualcosa di concreto già prima delle elezioni, e non promettere e basta chiedendo voti. Invece di chiedere devono dare. Se non risolvono il problema dei rifiuti a Napoli, non votate”.
    Dopo una falsa partenza con qualche problema tecnico nei primi minuti di trasmissione, Fiorello e Marco Baldini hanno iniziato la puntata con un piglio insolito, agguerrito sul fronte politico-sociale. “Quest’anno – aveva annunciato Fiorello sulle prime battute (presente in studio anche il direttore generale della Rai, Claudio Cappon) – Viva Radio2 andrà avanti senza censure”. E ancora: “Non parleremo di politica perché siamo vicini alle elezioni, in clima di par condicio”.
    Nonostante le premesse, i due si sono scatenati lanciando anche un sondaggio e invitando gli ascoltatori a inviare sms con le loro proposte per risolvere l’emergenza rifiuti. Tra i messaggi ricevuti, uno che diceva “Andiamoci a votare, e scriviamo sulla scheda: io mi rifiuto”.
    Una frecciata anche sui temi della giustizia. “E’ ora di finirla – ha detto Fiorello – non se ne può più di vedere gente che commette reati e non passa neanche un giorno in prigione perché si inventano patteggiamenti della pena, riti abbreviati e buona condotta. Se uno sbaglia deve pagare. Vogliamo la certezza della pena”. E ancora: “Risolvere i problemi ai cittadini non è mestiere nostro ma dei politici. Loro però non fanno niente quindi prendiamo in mano noi la situazione”.
    (18 febbraio 2008) repubblica.it

    Con questa storia dell’anti-politica hanno decisamente rotto. Mi spiego meglio, quello che dice Fiorello (e Grillo) non e’ antipolitica, ma voglia di partecipare attivamente ad una politica piu’ funzionale, onesta ed attenta alle problematiche sociali. Non e’ essere contro la politica, ma contro “questa” politica italiana che ci ha veramente stufato.
    Ogni elezione ci promettono mari e monti, e l’unica cosa che otteniamo e’ tagli alle spese e aumento delle tasse, mentre loro guadagnano dai 15mila euro mensili in su, girano su auto blu costosissime (e neanche italiane!) ed hanno un’infinita’ di benefit.

  • Rugby & Media – La vergogna La7, negata agli spettatori la diretta di Francia-Inghilterra

    Riempirsi la bocca di belle parole fa sempre il suo effetto, ma alla fine sono i fatti che contano. E i fatti sono questi: secondo il palinsesto de La7, sabato prossimo la partita Francia-Inghilterra, prevista alle ore 21, non verrà trasmessa in diretta da La7. Se non avete il digitale terrestre e l’abbonamento a La7 ciccia, vi attaccate bellamente e tirate! Perché? Perché lor signori preferiscono trasmettere l’ennesima replica de “L’Ispettore Barnaby” piuttosto che un evento internazionale.

    Come al solito gli organi d’informazione italici trovano il modo per dimostrare ancora una volta la loro totale miopia. Da settimane strombazzano le pubblicità sul 6 Nazioni, da settimane si bullano di essere un’emittente diversa dalle altre, da settimane parlano parlano parlano, ma alla prima occasione si sputtanano come tutti i media nazionali. Questo è il rispetto nei confronti di milioni di tifosi che fanno sempre il record di audience? Questa è la diversità che loro tanto rinfacciano rispetto a Rai e Mediaset?

    Complimenti ad Antonio Campo Dall’Orto, complimenti alla redazione sportiva de La7, complimenti a tutti quelli che ci lavorano. Un grazie di cuore da tutti gli appassionati che sabato sera dovranno seguire online la diretta testuale di uno dei match più attesi del 6 Nazioni!

    Ho contattato La7, e l’ufficio stampa ha confermato che, per motivi di palinsesto, l’Ispettore Barnaby viene trasmesso, e tanti saluti al 6 Nazioni. COMPLIMENTI!!!

    P.S. per chi volesse: programmi@la7.it giusto per far sapere cosa i rugbisti pensano di loro!

    fonte: http://rugby1823.blogosfere.it

    Ed io aggiungo, che vendessero le partite che non trasmettono ad altri network televisivi, come cosi’ pure le repliche!

  • Aborto, le donne in piazza, “Nessuno tocchi la 194”

    Manifestazioni a Roma, Napoli, Milano, Bologna, cortei spontanei e sit-in. Momenti di tensione nella capitale: sfondato il blocco della polizia.
    ROMA – Donne (e uomini) in piazza a Napoli, Milano, Roma, Bologna, sit-in e cortei in difesa della legge 194 e per protestare contro il blitz della polizia al Policlinico Federico II di Napoli per una presunta interruzione di gravidanza illegale. E’ stata la giornata della protesta, sfociata in cerrti casi anche in momenti di tensione. Come nella capitale, quando centinaia di manifestanti hanno sfondato lo schieramento delle forze dell’ordine per dirigersi verso il centro storico. La mediazione di parlamentari, in particolare di Franca Rame, ha contribuito a rasserenare il clima. Le manifestazioni hanno avuto le adesioni dei ministri Livia Turco, Giovanna Melandri, Paolo Ferrero, e di numerose associazioni, come l’Arcigay. E non sono mancati slogan e striscioni contro Giuliano Ferrara.

    Tensione a Roma. Nella capitale gli incidenti sono iniziati quando le donne, riunite sotto il ministero della Salute per un sit-in, hanno forzato il blocco della polizia per dirigersi dal Lungotevere verso piazza Argentina. Lì si sono avuti i momenti più forti di tensione, con il fermo di una donna e il traffico bloccato da parte delle manifestanti. La strada è stata liberata quando la giovane fermata è stata rilasciata. Franca Rame ha invitato le donne a liberare la strada e, come atto pacificatore, ha baciato sulle guance un dirigente del commissariato di polizia. La manifestazione, alla quale – seecondo gli organizzatori – hanno partecipato quattromila persone, è poi proseguita in modo pacifico. In precedenza, il ministro Turco aveva incontrato le donne sotto il suo ufficio: “Quanto accaduto a Napoli non deve più succedere. Sono contenta che le donne siano qui – ha detto – per difendere una legge importante, applicarla bene e riaffermare un valore, quello della responsabilità e dell’autonomia delle donne”.

    La protesta a Napoli. Alcune centinaia di donne hanno partecipato alla manifestazione indetta dall’Udi. Piazza Vanvitelli, nel quartiere del Vomero, è stata occupata da gruppi di donne dei partiti di sinistra e di movimenti femministi. Presenti anche le senatrici di Prc Lidia Menapace, Maria Luisa Boccia, Olimpia Vano e Erminia Emprin. Tra i parlamentaro, anche Raffaele Tecce e Tommaso Sodano (Prc) e Maria Fortuna Incostante (Pd). Cartelli e slogan contro il Vaticano, contro Papa Ratzinger e contro Giuliano Ferrara, definito “il talebano italiano”.

    Corteo spontaneo a Bologna. E’ nato come un presidio, davanti al reparto di ginecologia del policlinico Sant’Orsola-Malpighi, è diventato un blocco del traffico e poi un corteo di diverse centinaia di persone che, partito da fuori le mura del centro storico, ha raggiunto piazza Maggiore. La protesta ha coinvolto donne e uomini di tutte le età: tanti i cartelli e gli slogan, è ricomparso anche lo storico “Tremate tremate / le streghe son tornate”, o “La 194 non si tocca / la difenderemo con la lotta”. Anche qui cori contro Giuliano Ferrara e contro l’arcivescovo di Bologna, Carlo Caffarra. Iniziato con alcune centinaia di persone, il corteo ha superato il migliaio di partecipandi. Fra questi, anche la parlamentare Katia Zanotti (Sd) e il collega Franco Grillini (Sdi).

    Gli “indignati” a Milano. Anche a Milano erano centinaia le donne, e anche gli uomini, scesi in piazza San Babila per denunciare la loro “indignazione sia riguardo i fatti di Napoli, sia riguardo chiunque voglia toccare la normativa”. Analoga protesta si è tenuta davanti alla clinica Mangiagalli, vicino al Policlinico. Protagoniste dell’iniziativa sono state molte associazioni femminili fra cui la “Rete regionale lombarda”. Presenti anche esponenti del mondo sindacale e politico, fra Cgil, Sdl, Prc, Verdi, Pd.

    Repubblica.it

    Noi uomini possiamo solo dire la nostra opinione, sono le donne che devono decidere su questo tema. E’ stupido pensare che l’aborto venga preso come un metodo anticoncezionale, cosa che fa Giuliano Ferrara. L’aborto non e’ divertente. Quando si prende una decisione simile, non lo si fa a cuor leggero. Piuttosto, e’ meglio informare piuttosto che cambiare la legge, su cosa si possa fare per evitare gravidanze indesiderate e poi su quali siano le possibili alternative, lasciando alla donna la libera scelta. Nella maggioranza dei casi le famiglie ricorrono all’aborto perche’ dagli esami clinici risulta che il nascituro ha gravi malformazioni, e non solo per pianificazione familiare.

  • Google Android

    Google sta’ lavorando al suo sistema operativo per gli smartphone e sinceramente non vedo l’ora di provarlo!
    ecco alcuni stralci dell’intervista su La repubblica:

    Del vostro sistema operativo si sente molto parlare, eppure per ora si è visto davvero poco. Ma esiste davvero?
    “Certo che esiste. Ed è sostenuto da una alleanza fra Google e tanti protagonisti del mercato della telefonia mobile fra costruttori di cellulari, operatori, software house, aziende che fabbricano microchip. Un ecosistema composto da 34 compagnie che ha consentito ad Android di crescere”.

    Cos’è esattamente?
    “E’ un ambiente aperto e completo per far funzionale un telefonino di ultima generazione. La dotazione base comprende il browser per navigare in Rete, la mail, il lettore multimediale compatibile con tutti i file video e audio più comuni in circolazione, l’agenda e Google Maps”.

    Così avete iniziato a costruire Android. Ora a che punto è?
    “Quasi finito. Arriverà nella seconda parte dell’anno”.

    Su quale tipo di cellulare e costruito da chi?
    “Abbiamo degli accordi con quattro aziende: Lg, Samsung, Motorola e Htc. Ma è ovvio che chiunque voglia utilizzare Android potrà farlo gratuitamente in seguito”.

    Un video demo su youtube:

  • Canone RAI, la mossa dell’ombrello

    Roma – L’italianissima retenovela relativa alla tassa sul possesso di apparecchi “atti o adattabili” alla ricezione del segnale televisivo potrebbe trovare un felice epilogo. Lo spiega ADUC, che ha annunciato di aver formulato una particolare richiesta al ministero delle Finanze, una richiesta dalle conseguenze giuridiche.

    L’associazione dei consumatori e degli utenti è, come ben sanno i lettori di Punto Informatico la promotrice di iniziative di ogni genere per porre termine all’incertezza su chi, come e quando debba pagare il canone: l’ultima novità si chiama interpello.

    Spiega ADUC: “Da oltre un anno stiamo cercando di ottenere una risposta precisa dalle istituzioni: quali sono gli apparecchi atti o adattabili soggetti al canone/tassa? Lo abbiamo chiesto al servizio Rispondi Rai, alle sedi regionali della Rai, all’Agenzia delle Entrate, al ministro della Finanza. Lo abbiamo fatto per telefono, per lettera raccomandata a/r di messa in mora e con ben cinque interrogazioni parlamentari. Fino ad oggi, siamo stati cortesemente ignorati”. “Oggi – continua ADUC – proviamo a chiederlo tramite un interpello alla Direzione generale del ministero delle Finanze. Contrariamente ad altre forme di richiesta, se l’interpello non riceve risposta, il contribuente puo’ far valere la sua interpretazione della legge, senza incorrere in future sanzioni”.
    Si tratta, dunque, di una sorta di ultimatum che il singolo cittadino può far valere nei confronti dell’inadempiente amministrazione dello Stato: se continuerà a non ricevere risposta alle sue richieste di chiarimento, l’utente potrà lavarsi le mani del Canone. Quel che è ovvio è che, se molti cittadini adotteranno questa strategia, è possibile che l’amministrazione finanziaria ne prenda atto e contribuisca finalmente a determinare se il canone sia dovuto anche per personal computer, smartphone, videoproiettori, videocitofoni e qualsiasi altro apparecchio dotato di schermo. ADUC, in particolare, individua 15 apparecchi potenzialmente interessati dal problema:

    1. Computer senza collegamento Internet
    2. Computer con collegamento Internet tramite modem analogico (56k)
    3. Computer con collegamento Internet a banda larga (o Adsl)
    4. Computer senza monitor
    5. Monitor senza computer
    6. Modem Adsl
    7. Modem analogico 56k
    8. Ipod ed altri Mp3 player con display capace di riprodurre sequenze video
    9. Videocellulare
    10. Videocitofono
    11. Videocamera digitale con display
    12. Macchina fotografica con display capace di riprodurre sequenze video
    13. Videoregistratore Vhs
    14. Riproduttore Dvd
    15. Decoder

    “Per questo – spiega ADUC – invitiamo tutti i cittadini sprovvisti di televisore, ma in possesso di altri apparecchi multimediali (computer, etc.) per i quali hanno ricevuto una richiesta di pagamento da parte della RAI a proporre un proprio interpello al ministero delle Finanze. Se non vi sarà risposta, si potrà tranquillamente non pagare più il canone/tassa per computer e altri apparecchi multimediali senza rischi di incorrere in sanzioni”.

    Sul sito di ADUC il modulo per compilare e inviare l’interpello.
    fonte: punto-informatico.it

  • Marco Paolini spiega il Rugby

    “Mischia, per tutti un tafferuglio caotico, nel rugby il momento di gioco più ordinato, coerente e coordinato. Così Marco Paolini racconta una delle situazioni classiche della palla ovale, quella in cui gli avanti, quelli grandi e grossi, si uniscono in un corpo unico, per conquistare il pallone.”

    Durante questo 6 nazioni, marco Paolini spiega ai telespettatori di La7 le regole del nostro sport. Davvero molto bello!
    Per farvi un’idea, guardatevi qualche video su Youtube!
    http://it.youtube.com/watch?v=Wcw6ZskMJvc

    Ed ecco qui il link alla ricerca “Marco Paolini Rugby” sempre su Youtube:
    http://it.youtube.com/results?search_query=marco+paolini+rugby

    Ho trovato anche questa pagina qui!

  • Crisi, Napolitano avvia le procedure per lo scioglimento delle Camere

    “Fissata la data del referendum ma la consultazione slitterà di un anno”
    “In mattinata Romano Prodi appronterà il decreto di scioglimento e lo porterà al Quirinale per la controfirma. Ridisceso a Palazzo Chigi, terrà l’ultima riunione del Consiglio dei ministri, quella che indirà ufficialmente le elezioni, con tanto di data precisa (pare certo il 13-14 aprile).”

    etc…

    Anche questa volta i nostri governanti, quelli che sarebbero stati eletti, non fanno di nuovo nulla. Fino a quando non si insediera’ il nuovo governo, si parla di maggio a questo punto, non ci saranno nuovi decreti/leggi (fino a giugno), proprio in un momento in cui avevano promesso il taglio del cuneo fiscale per i dipendenti.
    Perdita’ di tempo e dei nostri soldi. Sono davvero amareggiato. Stiamo diventando una paese burletta.
    Perche’ non sono stati allontanati da Alleanza Nazionale quei personaggi che mangiavano mortadella a brindavano in senato quando il governo e’ caduto? Perche’ Sircana non e’ stato allontanato quando colto a caricare transessuali per strada? Perche’ il V-Day e’ stato ignorato senza dare una risposta concreta alle centinaia di migliai di persone che vi hanno aderito? Perche’ non sono stati allontanati dalla politica i 24 parlamentari condannati in via definitiva? Perche’ non e’ stata cambiata la legge elettorale che non rappresenta piu’ il popolo italiano?

    Mi viene in mente quella scena di quel fim di Verdone, Bianco, rosso e Verdone, dove c’e’ l’emigrato che torna in Italia da Monaco di Baviera a votare, tale Pasquale Ametrano, e gli succede di tutto… Ed alla fine, con la scheda elettorale in mano, escolama “Che ve l’andate a pigliare tutti quanti ne culo! Arrivederci!”.
    Un po’ mi sento cosi’, con l’Italia che ha mille problemi i nostri politici sanno solo litigare, insultarsi, comportarsi senza un briciolo di decoro e responsabilita’, comportandosi come se fossero allo stadio a vedere un partita di calcio. Riportando tutto sullo scontro destra-sinistra, loro sono i cattivi e noi i buoni, tutto quello che fanno gli altri e’ sbagliato, solo per ottenere l’agognata poltroncina, dalla quale dispensare i loro favori ad amici, conoscenti o semplici lecchini, senza avere a cuore la sorte degli italiani, tanto, a loro, che importa? Portano a casa 15mila euro al mese, con macchina blu, e viaggi pagati! Loro non prendono i mezzi pubblici e non devono fare i conti con le bollette ed i prezzi che salgono.

    Non credo che ad aprile votero’, non voglio dare il mio contributo a questa farsa, dove non si va a votare il proprio candidato, ma invece si vota il meno peggio, anche tappandosi il naso.

  • Quel comma della legge italiana che “libera” gli mp3 su internet…


    E’ contenuto nelle norme che modificano il diritto d’autore. L’uso improprio dei termini tecnici ne sconvolge i paletti. “Non si sono resi conto che il termine ‘degradati’ comprende a pieno titolo anche questo tipo di file” di ALESSANDRO LONGO
    ROMA – La nuova legge sul diritto d’autore autorizzerebbe gli utenti a pubblicare mp3 di musica protetta dal diritto d’autore. Ciò che finora è stato pirateria diventerebbe legale, quindi, a causa di una svista del legislatore. È quanto ha appreso Repubblica.it parlando con Andrea Monti, avvocato massimo esperto di diritto d’autore e internet, e che ha partecipato in prima persona allo studio della nuova legge. Ha fatto parte dei gruppi di lavoro, presso il Ministero dei Beni Culturali, per lo studio alle modifiche da apportare alla legge sul diritto d’autore. Il tutto è finito in un nuovo comma, che attende ora solo di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Non è più modificabile, essendo stato approvato da Camera e Senato.

    Nel nuovo comma si legge “È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro”.
    “Chi l’ha scritto non si è reso conto che il termine “degradate” è tecnico, ha un significato ben preciso, che comprende anche gli mp3, a pieno titolo”, dice Monti. Come sanno tutti gli appassionati di musica su internet, infatti, gli mp3 sono una versione degradata (perché compressa) della musica originale. Dipende poi dal livello di compressione mp3 se questa degradazione è più o meno udibile dall’orecchio umano.

    Di conseguenza, il comma permetterà “di pubblicare mp3 coperti da copyright, senza autorizzazione dai detentori di diritto d’autore: su siti web o anche su server peer to peer, il mezzo non conta. Lì si parla infatti solo di “pubblicazione su internet”. L’importante – dice il comma – è che lo scopo sia didattico o scientifico, quindi per esempio posso immaginare un sito che pubblichi la discografia di un autore a scopo di commento e recensione. Oppure una rete peer to peer dei conservatori che mettono la musica a disposizione degli allievi, per studiarla. Tutti usi permessi, se si interpreta in modo letterale la legge”.
    Il comma è stato scritto dalla Commissione alla Cultura presso la Camera, il cui presidente (Pietro Folena) ha spesso ribadito di voler rendere più libera dai paletti del diritto d’autore la circolazione della musica. Però di fatto il nuovo comma si spinge troppo avanti con la liberalizzazione degli mp3 “e quindi – aggiunge Monti – credo sia una svista, dovuta al fatto che il legislatore non sa che anche gli mp3 rientrano nel concetto di musica degradata”.
    Che succederà ora? Perché scattino gli effetti della legge, si attende un decreto del Ministero, che fissi i criteri delimitanti gli usi didattici e scientifici (si noti bene, non i criteri relativi al termine degradato, che quindi non è più discutibile). Il comma infatti dice “Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentiti il Ministro della pubblica istruzione e il Ministro dell’università e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all’uso didattico o scientifico di cui al presente comma”.
    Dopo il decreto del Ministero, la nuova legge porterà caos nelle cause sul peer to peer, “sarà difficile per un magistrato dare seguito a una denuncia penale o a un sequestro contro chi è accusato di violare il diritto d’autore su internet, visto che il comma autorizza molti scenari”. È possibile però che si corra ai ripari, “che l’iter del decreto ministeriale sia rallentato e nel frattempo si affrettino di modificare la legge”.
    Pare l’ennesimo caso di legge che si occupa di questioni tecnologiche sconvolgendo, senza volere, gli esistenti paletti, per l’uso improprio di termini tecnici. “C’è un precedente: quando nel 2000 una legge autorizzava, per un errore terminologico, le smart card pirata della tv satellitare. Poi è stata modificata, ma nel frattempo nei processi sono stati assolti i pirati del satellite”.
    “La legge non ci preoccupa perché sappiamo già come sarà il decreto che fisserà i paletti”, dice Enzo Mazza, presidente Fimi (Federazione dell’industria musicale italiana). “E per uso didattico si intenderanno solo i siti che si occupano ufficialmente di didattica, quindi istituzioni accademiche. Nemmeno i siti personali di professori”. “Impossibile limitare così – ribatte Monti – perché la costituzione italiana consente a tutti i cittadini di fare divulgazione didattica e scientifica”.
    (31 gennaio 2008) repubblica.it

    Ecco il risultato di lasciare fare le leggi a gente che non capisce nulla della materia in oggetto…

  • Forza Berlusconi!


    Udienza lampo di appena 15 minuti, l’accusa aveva chiesto la prescrizione. La depenalizzazione era stata varata dal governo presieduto dall’imputato.
    Processo Sme, Berlusconi assolto, “Il falso in bilancio non è più reato”
    MILANO – “Il fatti non sono più previsti dalla legge come reato”. Con questa formula i giudici della I sezione penale del Tribunale di Milano hanno prosciolto Silvio Berlusconi dall’accusa di falso in bilancio nell’ultimo stralcio di procedimento nato con il caso-Sme. Gli episodi contestati all’ex premier, infatti, risalivano alla fine degli anni Ottanta.
    All’inizio dell’udienza, durata meno di un quarto d’ora, l’accusa aveva chiesto la prescrizione, mentre la difesa aveva sollecitato i giudici ad un verdetto di proscioglimento perché i fatti non costituiscono più reato. Era stato, infatti, proprio durante il governo Berlusconi che il falso in bilancio era stato derubricato. Una interpretazione, quest’ultima, che è stata accolta dai giudici.
    I fatti contestati all’ex premier risalivano al periodo che va dal 1986 al 1989, e, quindi, sarebbe comunque state coperti dalla prescrizione. I giudici, come detto, hanno però deciso di prosciogliere Berlusconi perché il fatto non è più previsto come reato, invece che dichiarare la prescrizione, come richiesto dal pm Ilda Boccassini. Il procedimento in cui Berlusconi era imputato di falso in bilancio era stato stralciato dal troncone principale del processo Sme, in quanto i giudici avevano investito la Corte europea affinché valutasse la congruità della normativa italiana sul falso in bilancio con le direttive comunitarie.
    La Corte europea aveva deciso però di non entrare nel merito delle leggi in vigore nei singoli Paesi. “Dopo sei anni è stata pronunciata una sentenza che il Tribunale e la Procura avevano cercato in ogni modo di evitare rivolgendosi addirittura alla Corte di Giustizia europea”, ha commentato l’avvocato Nicolò Ghedini, difensore insieme al collega Gaetano Pecorella di Silvio Berlusconi.
    La legge che depenalizza il falso in bilancio è stata una delle prime cosiddette “leggi ad personam” approvate dal passato governo Berlusconi. Il provvedimento è diventato infatti operativo già dal gennaio 2002 grazie a un decreto varato a tempo di record dall’allora ministro della Giustizia Roberto Castelli. “Le fattispecie di minore gravità del falso in bilancio – spiegava il Guardasigilli – sono state depenalizzate e saranno punite con sanzioni amministrative in linea con l’attuale tendenza a limitare ai casi realmente gravi l’intervento penale”.
    Lo scorso ottobre la Cassazione aveva chiuso definitivamente un altro troncone del procedimento Sme a carico di Silvio Berlusconi assolvendolo dalle accuse di corruzione nell’intricata vicenda della vendita del comparto agro-alimentare dell’Iri alla Cir, la finanziaria di Carlo De Benedetti. La posizione del leader di Forza Italia era stata stralciata da quella degli altri sei imputati, compresi il senatore Cesare Previti e il giudice Squillante, in seguito all’approvazione del “Lodo Schifani”, un’altra delle cosiddette “leggi ad personam” (successivamente dichiarata incostituzionale) che introduceva l’immunita per le cinque più alte cariche dello Stato. (30 gennaio 2008) repubblica.it

    Ah! dannati giudici comunisti!

  • Napoli.

    Anche la chiesa si attiva nelle parrocchie durante le celebrazioni domenicali, come a Quarto, dove i parroci hanno invitato i cittadini a impegnarsi a fare la raccolta differenziata”. ansa.it

    In Campania ci sono “150 piccoli e medi comuni” dove viene praticata con successo la raccolta differenziata dei rifiuti. A Napoli, invece, non vogliono le discariche, ma non fanno la raccolta differenziata… sarebbe come dire “avete voluto a’munnezz? tenetevela.”.

  • Gspace!

    In attesa di GDrive, lo spazio web per immagazzinare i dati e i file degli utenti nei datacenter gestiti da Mountain View, vi consiglio GSpace, un’extension che per il browser Firefox che permette di usare lo spazio offerto da Gmail (l’email diGoogle) di ben 6GB, come un’ hard disk esterno, accessibile da dovunque.
    Ho trovato anche “GMail Drive shell extension” che permette di accedere a tale spazio tramite gestione risorse!

  • Font manager gratuito! (FontExplorer™ X)


    Per chi ogni tanto ha bisogno di utilizzare caratteri diversi da quelli presenti sui sistemi windows, oggi sono incappato in questo:
    “Per quelli che col computer fanno DTP (desktop publishing) sarà un piacere sapere che esiste un bel gestore di font alternativo a Suitcase, che in più è anche gratuito: si tratta di Linotype FontExplorer X.
    FontExplorerX si installa e configura velocemente; permette di organizzare i font come i tuoi file, usando cartelle, librerie, tags e anche gli “smart set”. Vuoi vedere tutti i font italic? …o quelli di un determinato produttore? Quelli attivi? Quelli che sono in una determinata cartella del disco? FontExplorer ti permette di farlo.
    Puoi settare il programma in modo da lasciare le font che vengono aggiunge al posto dove sono, senza copiarle o duplicarle in altri posti; con un semplice clic del mouse si possono poi attivare o disattivare secondo l’uso (ad esempio, cosa ce ne facciamo di tutti quei font cinesi e giapponesi?)
    Oppure puoi impostare il software in modo che copi nella sua libreria tutte le font che aggiungi, in modo che potrai fare drag’n’drop delle font direttamente dal CD/DVD con cui il cliente ti ha portato il lavoro, seenza prima preoccuparti di copiartele sul disco fisso!
    Sempre per chi lavora (e non ha problemi a comprare i font) il programma include un sistema di ricerca ed acquisto sul negozio online, che permette anche il preview del font prima di comprarlo.
    Una delle cose migliori e l’autoattivazione! FontExplorer si integra con programmi come InDesign cs1/2, Illustrator cs1/2 e Quark Xpress 6.5 (per ora), andando ad attivare un font quando questo viene richiesto da un documento che viene aperto; inoltre può farlo – in maniera minore – con quasi tutti gli altri software!
    Infine, per la cronaca, è disponbiile oltre che per OsX anche per Windows.” fonte: dozarte.com

  • E’ morto il cetriolone!

    “Roma – Silenzio. È la parola che meglio riassume la vicenda di italia.it, il megaportalone italiano: poco mega, poco portale, molto italiano. Silenzio sulle sorti dei milioni stanziati, silenzio sui nomi dei responsabili, silenzio sui fatti, ed ora, il silenzio totale.
    All’ora di pranzo di venerdì scorso, quella che è una delle vicende più tristi ed emblematiche della Rete italiana ha esalato il suo ultimo respiro in silenzio: il sito italia.it è stato chiuso. Una decisione presa giovedì sera dal Dipartimento dell’innovazione tecnologica del ministro Luigi Nicolais. Niente annunci. Niente comunicati stampa. Niente spiegazioni.
    La notizia era nell’aria da qualche tempo, così come ormai era palpabile l’imbarazzo governativo per quella vetrina internazionale che meglio d’ogni parola riassumeva i problemi di modernità dell’Italia. In ogni istante. In tutto il mondo. L’Italia dei cassonetti da un lato, l’Italia punto it dall’altro.
    Il sito è scomparso, ma delle critiche è ancora piena la Rete: pochi e discutibili i contenuti, difficili da navigare, poco compatibili, graficamente criticati, snobbati dai navigatori e dalle istituzioni locali che avrebbero dovuto fornirne di aggiornati. Per un progetto mal strutturato dal precedente governo, non meglio gestito da quello attuale.
    58 i milioni di euro stanziati, stando alle ultime dichiarazioni istituzionali (meno quelli effettivamente spesi). Un euro per ogni cittadino italiano. Più del costo di un aereo da guerra F117 Stealth. Il prezzo di circa 20 mila tonnellate di pane. Cinquemila anni di lavoro per un impiegato con mille euro al mese. Ma il balletto delle cifre è destinato a cambiare come è cambiato negli ultimi mesi (chi colto da estasi parlava di nessuno stanziamento, chi di 45 milioni, chi, più realisticamente, di 58).
    Intanto, solo poche settimane fa, il portale era stato inserito nell’elenco istituzionale dei siti a norma con la Legge Stanca (ovvero pienamente accessibili per i disabili). Anche in questo caso niente agenzie. Niente comunicati stampa (quando il comune di Napoli in una situazione analoga parlava di ambìto riconoscimento).
    La messa in regola, affidata ad alcuni fra i maggiori esperti italiani (Roberto Scano e la cooperativa David Chiossone), oggetto di critiche anche dell’Unione Italiana Ciechi, era generalmente accurata, considerando lo stato del sito. Ma l’avere italia.it formalmente a norma, più che altro, metteva al riparo le aziende implicate e la pubblica amministrazione da seri rischi contrattuali. Un ultimo, grottesco, spreco di risorse prima della drastica chiusura.
    Molti si domandano se sarà definitiva, o se il vicino carnevale ha qualcosa a che fare con questa sparizione. Verrà un nuovo progetto? Qualcuno risponderà degli errori e degli stanziamenti? Domani torneremo su italia.it ritrovando il logo color cetriolo e gli esotici cubettini gialli? Per ora non è dato sapere. Il silenzio è una costante in questa vicenda, mediatico, politico.
    Intanto, italia.it fa ancora bella mostra di sé fra i siti pienamente accessibili per disabili. Chissà se il ministro Nicolais riesce ad accedere.” http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2165721

    Che schifo! Mostra in tutto il suo splendore l’ignoranza tecnologica delle istituzioni italiane! Meglio che sia stato chiuso! Guardate che logo terribile!!! 58 milioni di euro!!!

  • Sproloquio delle 7,30 del lunedi’…

    Duecentomila in piazza per il Papa, “Impegno comune per la tolleranza”
    Moltissimi gli esponenti politici di centrodestra e centrosinistra. In piazza Rutelli, Franceschini, Alemanno, Gasparri, Cicchitto, Casini, Andreotti, Cossiga
    CITTA’ DEL VATICANO – In 200.000 da tutta Italia hanno risposto all’appello del cardinale vicario di Roma Camillo Ruini per esprimere affetto e solidarietà al Papa, dopo la vicenda della Sapienza, questa mattina in occasione della preghiera dell’Angelus. Diecimila in piazza Duomo a Milano, dove era stato sistemato un maxischermo. A seguire l’Angelus in piazza San Pietro anche una larghissima rappresentanza politica bipartisan, che andava da Rutelli e Franceschini a Cicchitto, Alemanno, Gasparri, Casini, Cesa, Andreotti e Cossiga. repubblica.it

    Ed un bel chissenefrega? Penso che gli universitari hanno agito male, era meglio farlo entrare e poi fargli domande imbarazzanti, e contestarlo in modo civile. Tutto cio’, comunque, distoglie l’attenzione dei media (o lo fanno apposta i media stessi?) da problemi molto piu’ importanti, come l’emergenza rifiuti in Campania o l’inizio del Grande Fratello 8.

    Rifiuti, arriva il piano De Gennaro intanto è scontro Rutelli-Pecoraro
    ROMA – Sulla questione rifiuti si apre un nuovo fronte di scontro, stavolta nella maggioranza tra Francesco Rutelli e Alfonso Pecoraro Scanio. Il vicepremier partecipa al programma di Lucia Annunziata In 1/2 ora, su RaiTre, parla della mozione di sfiducia contro il ministro dell’Ambiente (sulla quale si dovrà votare mercoledì prossimo in Senato) come di “una partita complicata”, difende Antonio Bassolino. Tanto basta per scatenare l’indignazione dei Verdi che si dicono “umanamente delusi e politicamente esterrefatti”. repubblica.it

    Sono andato spesso parecchie volte in Francia e Germania, ed i rifiuti non sono gestiti cone qui da noi. La Campania e’ un caso limite, ma vogliamo ammettere che anche da noi la raccolta differenziata fa ridere? E’ organizzata male, e non mi stupirebbe vedere i camion della carta che scaricano in discarica insieme a tutti gli altri rifiuti. Perche’ non inizia lo stato a obbligare a ridurre gli imballi degli alimentari soprattutto? Per esempio, perche’ non rendere fuorilegge i salumi affettati in “pratica” vaschetta?

    Buon Lunedi’.

  • Webdrifter!

    Martin Sargent e’ un comico e giornalista americano che conduce alcuni programmi su internet.
    Uno di questi e’ Webdrifter, in cui va ad intervistare i proprietari di siti internet un po’ particolari, per esempio un sito, agghiacciante, di un feticista di gomma e cuoio, uno di uno “scienziato” che dici di essere in contatto con gli extraterrestri, un’altro che crede di essere Peter Pan, un prete che fa miracoli con la musica di tom jones, etc…

  • Agli arresti domiciliari ad Ascoli il rom della strage di Appignano.

    Marco Ahmetovic esce dal carcere. Doveva andare in un campo nomadi di Roma. Storace: “Era pronto un comitato d’accoglienza”. Il giovane, condannato in primo grado a 6 anni per l’incidente in cui morirono 4 ragazzi, era tornato in prigione per violazione degli obblighi

    ASCOLI PICENO – Marco Ahmetovic, il rom che uccise 4 minorenni in un incidente stradale avvenuto il 23 aprile scorso ad Appignano del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, esce di nuovo dal carcere.
    Il gip del tribunale di Ascoli gli ha concesso gli arresti domiciliari: Ahmetovic poteva risiedere in un campo nomadi a Roma, dove vive la sorella. Ma la Corte d’Appello ha ribaltato la decisione: “Troppo difficile controllarlo in un campo, deve restare in un residence di Porto d’Ascoli”, dove lo ha già ospitato da un amico.
    La decisione è relativa alla tentata rapina alle poste di Maltignano, avvenuta il 10 ottobre 2006 e al quale il rom avrebbe concorso. Non quindi per l’incidente stradale, per il quale Ahmetovic è stato condannato in primo grado a 6 anni e mezzo di carcere.
    Facile prevedere che l’ultima decisione del gip rinfocolerà le fortissime polemiche che ci sono state negli ultimi mesi sul territorio. A gettare benzina sul fuoco è il senatore Francesco Storace. “Vogliamo sapere in quale campo nomadi di Roma verrà trasferito, intendiamo preparare un bel comitato d’accoglienza”, ha dichiarato il segretario nazionale de La Destra. Poi la decisione della corte d’appello.
    Da ricordare che Ahmetovic era stato ricondotto in carcere, dopo diversi mesi di domiciliari nel residence, appena il 20 dicembre scorso. Anche in questo caso, il provvedimento riguardava l’inchiesta sulla rapina in banca. Il rom, infatti, era libero di vedere e incontrare chiunque in relazione alla strage di Appignano dato che si trattava di un reato colposo e che la sentenza non è ancora passata in giudicato.
    A dicembre, Ahmetovic aveva violato queste prescrizioni con alcune telefonate “vietate”. Di qui la revoca dei domiciliari e il ritorno in carcere, fino alla decisione di oggi.(8 gennaio 2008) repubblica.it

    Non voglio scrivere cose che possano sembrare razziste, ma non si devono piu’ tollerare questi comportamenti in italia, che le faccia uno zingaro o un’italiano.
    Dovrebbe essere rinchiuso in una cella 1 metro per 2 a vita, e non a spasso a commettere altri reati.

  • Spears non potra’ piu’ vedere figli

    (ANSA) – WASHINGTON, 5 GEN – La cantante Britney Spears non potra’ piu’ avere in custodia i figli, neppure per poche ore. La decisione, dopo che la popstar e’ stata ricoverata a Los Angeles in seguito a un litigio con l’ex marito Kevine Federline, proprio sulla custodia dei bambini, cosi’ violento da determinare l’arrivo della polizia e di un’ambulanza. La decisione del giudice sovverte quanto stabilito dall’accordo raggiunto con Federline in occasione del divorzio.

    “Ah! Davvero veramente giudice ha preso questa decisione?
    Estiqaatsi pensa che e’ brutta cosa separare piccolo papus da sua mamma squaw. Estiqaatsi ha detto.”

  • A metano in Germania.

    La mia automobile Punto natural Power ha la valvola NGV1, detta anche “universale” per fare rifornimento di metano, e quindi dovrebbe essere possibile fare il pieno di metano in tutta Europa.

    Purtroppo sono solo andato in Francia, dove di distributori di metano per autotrazione non ne ho trovati…

    Presto andro’ a passare qualche giorno in Germania in auto e verifichero’ se sia possibile o meno fare il pieno di metano.

    Nel frattempo ho scaricato per il mio navigatore satellitare gps Mio C710 i POI dei distributori di metano in Germania, che pare ce ne siano tantissimi (770 circa), piu’ che in Italia (solo 594!).

    I POI dei distributori di metano in Germania sono qui e ci si arriva dal sito della Gibgas la societa’ tedesca che gestisce il metano (in tedesco si dice Erdgas!).

    Aggiornamento 04/01/2008

    No, la mia Punto Natural Power non ha l’adattatore NGV1, e per questo non ho potuto fare metano in Germania ed in Austria…
    Devo capirne di piu’, riprovo a chiedere informazioni su questo forum metanoauto.com

    Aggiornamento 05/01/2008

    Gli amministratori di metanoauto.com continuano ad accorpare i thread, facendo risultare cosi’ inutile il forum… mah!

    L’hanno ora spostato qui.

    Le risposte finali sono tre, come dice “Spina”:

    1)trovare un’adattatore, impresa difficile, e poco tollerato all’estero.

    2)Sostituzione della valvola di carico con una NGV1 (come quella nella foto che hai postato tu): spesa folle oltre 200 € con ricambio originale FIAT (il numero del pezzo dovrebbe essere 51757257), con mantenimento della garanzia della vettura.

    3)Introduzione nel cofano di una seconda valvola di carico (universale cioè P30 + NGV1, oppure solo NGV1) per rifornire all’estero: spesa di 50 € circa ma compromissione della garanzia FIAT.


    La prima foto e’ quella con l’attacco originale della Fiat Punto Natural Power, la seconda e’ di quella standard NGV1
    valvola di carico bocchettone fiat punto natural power metano valvola di carico metano fiat punto natural power ngv1 metano erdgas

     

  • Buon Natale e Felice 2008!

    Ecco Stefania che prepara l’albero di natale l’8 dicembre, con qualche sporadica apparizione del nostro gatto Miro’.
    La musica e’ “Jingle Bells” cantata da Frank Sinatra.

  • Daniele Luttazzi censurato…

    Luttazzi si sfoga sul blog: “Come faccio a sopportare la chiusura di Decameron”
    ROMA – Daniele Luttazzi si sfoga sul suo blog e in un messaggio scritto nella notte racconta la sua versione dell’epilogo burrascoso di Decameron negli studi di La7, dopo la sospensione del programma per alcune frasi su Giuliano Ferrara ritenute offensive dall’emittente. Il comico riferisce dell’irruzione negli studi, ieri sera, di alcuni funzionari della rete per impedire il proseguimento del montaggio della sesta puntata, su cui stava lavorando con la regista Franza Di Rosa. Perché, dichiara, non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale sulla sospensione del programma che ha segnato il suo ritorno in tv.
    “Stasera è successo un fatto gravissimo: per motivi legali (nessuna comunicazione ufficiale della sospensione del programma) io e Franza Di Rosa abbiamo completato al montaggio la puntata numero 6 che doveva andare in onda. Verso le 20, dei funzionari di La7 sono entrati in sala per impedire fisicamente che proseguissimo. Hanno occupato la stanza, hanno intimato al tecnico di sospendere (senza averne titolo), uno di loro si è seduto al mio posto alla consolle e non se ne andava, sfidandoci. Ho telefonato all’avvocato: stavano commettendo un reato (violenza privata) e potevo chiamare la polizia. A quel punto sono usciti. Poi, quando ho finito e me ne sono andato, uno di loro è entrato per cancellare tutto il girato di Decameron, passato e futuro. Spero non l’abbiano fatto”, conclude il comico.
    E questa mattina, a mente fresca, si chiede: “Come faccio a sopportare la chiusura di Decameron?”, e si risponde citando esattamente la frase dedicata a Giuliano Ferrara da cui tutto ha avuto origine.(9 dicembre 2007)
    repubblica.it

    Decameron di Luttazzi sospeso da La 7 dopo una battuta su Ferrara
    La 7 ha deciso di sospedere, con effetto immediato ed a partire dalla puntata di stasera (la sesta delle dieci previste) il Decameron di Daniele Luttazzi. La decisione, inaspettata e maldestra, arriva ufficialmente solo nella serata di oggi con una motivazione a dir poco singolare: una battuta, forte ma volutamente provocatoria e surreale, che aveva come protagonista Giuliano Ferrara. (Qui il video)
    La rete non deve essere stata particolarmente vigile visto che la battuta in oggetto ha di fatto aperto la puntata di Sabato 1 Dicembre, regolarmente andata in replica Giovedì senza che nessuno avesse da ridire. Questo è un estratto della nota rilasciata da La 7:
    Daniele Luttazzi ha gravemente insultato e offeso Giuliano Ferrara, che con la stessa La 7 collabora da anni come co-conduttore di Otto e mezzo. Le espressioni usate sono palesemente in contrasto con la satira e si configurano come una provocazione alla dignita’ e all’onore personale di un nostro collaboratore. La 7 si riserva anche di considerare la questione sotto il profilo legale per i possibili danni di immagine, trattandosi di una emittente fondata sul binomio inscindibile di liberta’ e responsabilita’ verso le persone cosi’ come verso il pubblico.
    tvblog.it

    Luttazzi, il suo Decameron respira ancora
    Roma – “Hai cercato: decameron – Nessun Video corrisponde a quello desiderato”. Così da qualche ora risponde il motore di ricerca della sezione intrattenimento di La7.it. Cliccando invece sul menù, dove appare il termine “Decameron”, semplicemente non si cambia pagina. Sono gli effetti della cancellazione del programma Decameron di Daniele Luttazzi prima dal palinsesto del canale televisivo e ora anche dal sito web.
    lo showmanDecameron, del quale si possono trovare in rete ampi stralci, dopo poche puntate dal “via” è stato considerato inadatto dalla dirigenza di La7 per quella che viene apparentemente ritenuta una frase eccessiva, battuta nota da tempo e replicata per due volte negli ultimi giorni prima che l’emittente decidesse la sospensiva della trasmissione. Nonostante alcune puntate già registrate, La7 per il momento non sembra intenzionata a riaprire spazi televisivi al celeberrimo giornalista.
    Luttazzi, protagonista di record di ascolti per l’emittente tv, è anche al centro di una dura polemica che oppone l’emittente al comitato di redazione del telegiornale, che protesta per la gestione dell’intera vicenda. Una gestione che non manca di sollevare polemiche anche tra gli stessi blogger di La7 e che, come sempre accade in situazioni di questo genere, suscita un vero e proprio vespaio in rete. Alcune tracce si ritrovano anche nei commenti postati sul sito di La7 da una folla di utenti apparentemente inferociti, molti dei quali parlano di censura.
    Che non sia censura lo dicono più volte alcuni autorevoli blogger, come Matteo Bordone, blogger che nell’insieme non si schierano a priori con il Luttazzi showman ma, con poche eccezioni, condannano la decisione di La7. Ad apparire moderato sulla vicenda è lo stesso Luttazzi che sul suo blog, dove ripropone a più riprese quella battuta (vedi video in calce), ma anche alle agenzie, non butta via ogni speranza di rientrare. All’ANSA spiega di aver ricevuto il benservito via SMS e aggiunge che se La7 non cambierà idea “rischia di mandare in fumo il suo lavoro di tre anni, anni in cui aveva creato una emittente che dava l’immagine di una rete libera. Mentre ora chiude un programma per una battuta con cinque puntate già registrate nel cassetto?”
    Che in rete la decisione di La7 abbia suscitato molta emozione lo si intuisce non solo da iniziative come l’avvio di una Petizione web, “Luttazzi deve tornare”, ma anche dai commenti al peperoncino che vengono postati ormai da molte ore sulla sezione La7 di YouTube. Mentre scriviamo, peraltro, molti spezzoni di Decameron sono facilmente reperibili proprio su YouTube, compreso lo stralcio dedicato in modo specifico alla “frase incriminata”, riproposto qui sotto.
    La sensazione di molti è che quanto accaduto sia solo il primo round. Qualcuno spera che presto arrivi il gong di fine incontro.
    punto-informatico.it

    Offese a Giuliano Ferrara, La7 sospende “Decameron”
    Ecco la frase che ha fatto infuriare i vertici de La7: “Dopo 4 anni guerra in Iraq, 3.900 soldati americani morti, 85.000 civili iracheni ammazzati e tutti gli italiani morti sul campo anche per colpa di Berlusconi, Berlusconi ha avuto il coraggio di dire che lui in fondo era contrario alla guerra in Iraq. Come si fa a sopportare una cosa del genere? Io ho un mio sistema, penso a Giuliano Ferrara immerso in una vasca da bagno con Berlusconi e Dell’Utri che gli p… addosso, Previti che gli c… in bocca e la Santanchè in completo sadomaso che li frusta tutti”.
    repubblica.it

    Non vado pazzo per Luttazzi, ne’ tanto meno per la censura. non vi piace Luttazzi, non guardatelo, semplice. Se poi invece fa tanto ascolto, beh… povera La7, ci ha davvero deluso. Perche’ deve sempre esserci qualcuno che ci dice cosa possiamo o non possiamo vedere in tv?

    ————————————-
    Se pensate che La7 abbia torto, mandategli un messaggio da questa pagina:
    http://www.la7.it/community/scrivici/index.asp

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