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  • Obama Hood!

    “Tasse più alte per le classi abbienti, un fondo pluriennale per riformare la sanità, introiti “verdi” dagli scambi con le emissioni di C02 per finanziare gli aiuti fiscali al ceto medio-basso. Sono alcuni dei punti cardine della finanziaria che sarà presentata oggi dal presidente Barack Obama. Il combinato delle due misure, secondo gli analisti, porterà a una sostanziale redistribuzione dell’onere rispetto agli anni di Bush con uno spostamento più netto sulle grandi corporation e i contribuenti più ricchi.” repubblica.it

    In Italia siamo davvero in contro tendenza… vogliamo fare le centrali nucleari e tassiamo i poveri… dopotutto, se servono i soldi, dove li si vanno a cercare? Dai ricchi o dai poveri?

  • Nucleare? Si, grazie!

    Tutto il mondo si sta’ muovendo verso il risparmio energetico, verso lo sviluppo di fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, l’eolico, le biomasse, etc…
    Mentre invece Gianni e Pinotto, scusate ,volevo dire Sarkozy e Berlusconi vogliono 4 nuove centrali nucleari per il 2020.
    A questo proposito mi pare doveroso ricordare che l’Italia si era espressa contro il nucleare in un referendum nel 1987.
    Molti studiosi pensano che non ha senso investire nel nucleare, perchè nel tempo e denaro che servono per far partire una centrale nucleare (10 anni), lo sviluppo delle centrali elettriche a fonti rinnovabili sara’ tale che renderà obsoleto il nucleare.
    E poi, nucleare brutto! Ricordatevi di Cernobyl!

  • Team Roller Flash – Santhià (Vc)

    Avevo visto qualche tempo fa dei volantini che parlavano di pattinaggio (a rotelle) in linea, quello dei rollerblade per intenderci, nel comune dove ora risiediamo, a Santhià, ma non li ho più trovati. Sono riuscito però a contattarli direttamente, ed allora gli faccio un po’ di pubblicità.

    Team Roller Flash è una associazione sportiva dilettantistica, iscritta al coni ed affiliata uisp e fihp, che pratica il pattinaggio in linea e cura corsi di avviamento per imparare il inline skating e le sue discipline (free style, roller cross, artistico in linea, hockey) e permette di fare pattinaggio libero, con noleggio pattini, il mercoledì dalle 18:00 alle 20:00 ed il sabato dalle 15:00 alle 16:30 presso il palazzetto dello sport di Santhià, in provincia di Vercelli..
    Se volete saperne di più o fare una lezione gratuita, andate al palazzetto dello sport di Santhià (quando svolgono attività).

    Telefono 331 5269265 / 331 3412250
    e-mail : team.rollerflash@tele2.it

  • Milano, al tabaccaio che uccise il rapinatore un anno e 8 mesi per omicidio colposo

    MILANO – Omicidio colposo al tabaccaio milanese che nel maggio del 2003 reagì alla rapina nel suo negozio in piazzale Baracca uccidendo il giovane malvivente – Alfredo Merlino di 20 anni – e ferendo il complice – Andrea Solaro, oggi 24enne. Contro la richiesta delll’accusa che voleva una sentenza per omicidio volontario – 9 anni e mezzo – la Corte d’assise di Milano ha condannato Giovanni Petrali ad un anno e 8 mesi: un anno per l’omicidio colposo con l’attenuante della provocazione e otto mesi per aver utilizzato l’arma regolarmente detenuta fuori dal negozio. Davanti a Palazzo di Giustizia la solidarietà della Lega al tabaccaio.

    Decisamente una sentenza stupida. Vi ricordo che i rapinatori avevano puntato la pistola alla testa della moglie… avrebbe dovuto dire “grazie ed arrivederci”?

  • Milleproroghe, sì del Senato il decreto ora passa alla Camera

    Tra le varie cose, in questo decreto, si dice:

    • il termine per le dichiarazioni dei redditi slitta dal 31 luglio al 30 settembre 2009
    • cancella la norma sugli edifici ecologici (
    • permette telefonate indesiderate da parte di società che si affidano al telemarketing

    Forza Italia, coraggio…

  • Così le norme sulle intercettazioni aiuteranno i pedofili a beffare la polizia

    Lettera del segretario dell’Anm. Il Pm cita l’esempio del rapimento di un bambino per spiegare come la nuova legge legherebbe le mani agli inquirenti.

    Caro direttore, in una cittadina del Nord Italia scompare un bambino di otto anni. Stava tornando da scuola, ma non è mai arrivato a casa. La polizia avvia le indagini. Alcuni testimoni riferiscono di aver visto nei giorni precedenti una persona sospetta nei pressi della scuola. Ne forniscono una descrizione. Corrisponde a quella di un soggetto già condannato in passato per detenzione di materiale pedo-pornografico. La polizia avvia le indagini e scopre che l’uomo non è a casa e non si è presentato al lavoro.
    La polizia comunica al magistrato le informazioni acquisite e propone di effettuare indagini tecniche:
    a) Acquisizione dei tabulati del telefono intestato al sospetto;
    b) Acquisizione dei tabulati del traffico telefonico transitato sulla cella nei pressi della scuola nella settimana precedente al rapimento.

    L’acquisizione serve sia per confermare la presenza del sospetto davanti alla scuola sia per individuare altri telefoni nella sua disponibilità;
    c) Acquisizione dei tabulati del traffico telefonico della anziana madre del sospetto per individuare altri telefoni nella sua disponibilità;
    d) Acquisizione dei tabulati del traffico telefonico sull’utenza della famiglia del bambino e intercettazione delle utenze;
    e) Intercettazione del telefono del sospetto;
    f) Intercettazione del telefono della madre del sospetto;
    Il pubblico ministero ricevuta la comunicazione iscrive il nome del sospetto nel registro degli indagati per il delitto di cui all’art. 605 del codice penale (sequestro di persona: pena massima otto anni) e comincia a studiare le richieste della polizia alla luce delle nuova legge sulle intercettazioni:
    a) I tabulati del telefono del sospetto non si possono fare. La legge richiede gravi indizi di colpevolezza che in questo caso mancano. Ci sono indizi, ma non sono gravi.
    b) I tabulati del traffico della cella (che potrebbero confermare la presenza del soggetto sul luogo e quindi rendere grave il quadro indiziario) non si possono fare perché la legge consente l’acquisizione dei tabulati solo nei procedimenti contro ignoti e al solo fine di identificare le persone presenti sul luogo del reato o nelle immediate vicinanze di esso. In questo caso perché il procedimento è a carico di una persona identificata; comunque non si potrebbero estrarre i tabulati dei giorni precedenti al rapimento.
    c) L’acquisizione dei tabulati della madre è comunque vietata perché sottoposta allo stesso regime delle intercettazioni: si possono fare solo in presenza di gravi indizi di colpevolezza, requisito che per la madre del sospetto certamente manca.
    d) L’acquisizione dei tabulati delle utenze della persona offesa è possibile con il loro consenso, ma solo nei procedimenti contro ignoti, non in quelli, come in questo caso, a carico di persone identificate. Per la stessa ragione non possono essere intercettate le utenze.
    e) Il telefono del sospetto non è intercettabile perché mancano i gravi indizi di colpevolezza.
    f) Il telefono della madre non è comunque intercettabile.

    Il pubblico ministero comunica al commissario di polizia il risultato del suo studio. “Dunque non possiamo fare nulla?”, chiede il commissario. “Dobbiamo tornare ai vecchi metodi di indagine”. “Bene”, risponde il commissario, “allora convochiamo qui la madre e le chiediamo dove si trova il figlio e se non ci risponde la arrestiamo per favoreggiamento, così vediamo se lui viene fuori”. “Niente da fare, commissario”, spiega paziente il pubblico ministero, “i prossimi congiunti dell’indagato non sono obbligati a testimoniare e non rispondono di favoreggiamento”.

    Una settimana dopo le indagini hanno una svolta. Un testimone ha visto il bambino salire su una macchina, ricorda il modello e i primi numeri di targa. La polizia verifica che il modello e i numeri di targa corrispondono all’auto del sospetto. Gli indizi di colpevolezza ora sono gravi. Il commissario torna dal pubblico ministero a chiedere tabulati e intercettazioni.

    Il pubblico ministero emette subito i decreti di urgenza. Poi fa fare copia integrale degli atti di indagine e dispone che un’auto parta immediatamente per portare il tutto nella sede del capoluogo del distretto, a circa 150 km di distanza, perché il provvedimento deve essere convalidato dal tribunale in composizione collegiale entro 48 ore e al tribunale va trasmesso l’intero fascicolo. L’autista del commissario, un agente di polizia, si offre di portare lui il fascicolo che, per mancanza di fondi e di personale, non arriverebbe mai a destinazione in tempo.

    I tabulati del telefono confermano la gravità del quadro indiziario. Il sospetto ha passato molte mattine davanti alla scuola. Le intercettazioni non producono però risultati. Probabilmente il sospetto ha cambiato telefono. Il commissario propone di intercettare tutte le persone con le quali il sospetto ha parlato durante gli appostamenti per arrivare al nuovo numero. Il pubblico ministero spiega che la nuova legge non consente l’intercettazione di persone diverse dall’indagato.

    Dopo una settimana una nuova svolta. Una impiegata di un negozio di telefonia ha riconosciuto il sospetto dalla foto pubblicata sui giornali e ricorda di avergli venduto un telefono pochi giorni prima del rapimento. Controllando gli archivi del negozio la polizia individua la nuova utenza. Il pubblico ministero emette subito un decreto di urgenza poi guarda l’autista del commissario che senza dire una parola prende il voluminoso fascicolo e parte alla volta del capoluogo del distretto.

    L’utenza è quella giusta. Il sospetto parla con la madre e le racconta del rapimento. La madre cerca invano di convincerlo a liberare il bambino. Purtroppo però la zona da cui chiama è piuttosto vasta ed è impossibile individuare il luogo dove si nasconde. Il sospetto riceve poi telefonate da diverse cabine telefoniche da un uomo che vuole “comprare” il bambino. La polizia propone di estrarre il tabulato delle cabine. Se poi l’uomo ha usato una scheda prepagata si potrebbe estrarre il traffico di quella scheda come si è fatto nell’indagine per l’omicidio del professore Massimo D’Antona. Le altre chiamate potrebbero consentire di identificare l’uomo.

    Niente da fare: l’uomo non è identificato e a suo carico non ci sono gravi indizi di colpevolezza.
    Passano i giorni; siamo a due mesi dall’inizio delle intercettazioni. Il pubblico ministero non ha ancora trovato il coraggio di dire al commissario che a mezzanotte dovranno staccare i telefoni. Lo vede arrivare trafelato e raggiante: “Dottore, ci siamo!” urla. Gli mostra la trascrizione di una telefonata intercettata quella mattina tra l’uomo sconosciuto e il rapitore. Mentre legge la trascrizione il volto del pubblico ministero diventa sempre più bianco: il rapitore ha accettato di consegnare all’uomo il bambino, ma la telefonata si conclude così: “Chiamami domani e ti dirò dove venire”.

    *L’autore, pubblico ministero a Roma e segretario nazionale dell’associazione nazionale magistrati, ha applicato a un caso concreto la nuova disciplina delle intercettazioni e dimostrato come la nuova legge renda le indagini più difficili e meno efficaci

    Repubblica.it

  • Telefonate commerciali moleste, un decreto potrebbe legalizzarle

    Prepariamoci pure a mesi di tormenti telefonici. A rispondere ad addetti di call center che ci chiamano a ogni ora del giorno per proporci le loro offerte, di passare a Tizio, di abbandonare Caio: si avvicina un decreto che autorizza le telefonate commerciali moleste, quelle fatte tramite dati e numeri di utenti che non hanno dato il consenso a essere contattati.

    Chiamate che ora sono illecite, secondo quanto stabilito dal Garante della Privacy con numerosi e successivi provvedimenti; ma se passerà la nuova normativa, saranno legali fino al 31 dicembre 2009. E quindi via libera alle telefonate selvagge. Eventualità che adesso il Garante sta cercando di scongiurare: ha infatti subito scritto al governo e al parlamento, come ha spiegato a Repubblica.it.

    Queste banche di dati, infatti, ora sono illegali perché i call center le hanno messe su senza chiedere il consenso degli utenti. Sono numeri e nomi che per esempio hanno ottenuto (e comprato) dagli operatori telefonici di quegli utenti (pratica illecita, secondo le norme sulla privacy). In particolare, l’emendamento autorizza solo l’uso di banche dati create prima dell’agosto 2005, ma c’è da scommettere che siano abbastanza rappresentative di tutte gli italiani dotati di un telefono dove essere disturbati. [leggi tutto su repubblica.it]

    Bella rottura di scatole…saranno da staccare i telefoni fissi, se non i cellulari… però ci sono dei cellulari che non squillano se non hanno il numero in rubrica…

  • Camilleri e Hack: “Ora basta”, sabato in piazza

    “ORA BASTA!”, è l’appello con un invito a partecipare sabato prossimo, 14 febbraio, alla manifestazione pacifica contro i provvedimenti del Governo sul caso Englaro, lanciato da Lorenza Carlassare, Andrea Camilleri, Furio Colombo, Umberto Eco, Paolo Flores d’Arcais, Margherita Hack, Pancho Pardi, Stefano Rodotà. “La vita di ciascuno non appartiene al governo e non appartiene alla Chiesa – è scritto nell’appello – la vita appartiene solo a chi la vive. Il decreto legge di Berlusconi, trasformato in disegno di legge dopo che il presidente Napolitano, da custode della Costituzione, ha rifiutato di firmarlo, vuole sottrarre al cittadino il diritto sulla propria vita e consegnarlo alla volontà totalitaria dello Stato e della Chiesa. Rendendo coatta l’alimentazione e l’idratazione anche contro la volontà del paziente, impone per legge la tortura ad ogni malato terminale. Al governo Berlusconi che ha ormai dichiarato guerra alla Costituzione repubblicana, è dovere democratico di ogni cittadino opporre un fermo ‘ora basta!’. [link]

  • Che schifo di governo, povera Eluana!

    Il Consiglio dei Ministri ha varato, dopo una lunga discussione, il decreto legge sul caso Englaro malgrado il no alla decretazione d’urgenza espresso dal presidente della Repubblica.

    Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge per intervenire sul caso di Eluana Englaro, la donna in coma da 17 anni per la quale il padre chiede la sospensione della alimentazione artificiale.

    Il provvedimento adottato dall’esecutivo impedisce la sospensione dell’idratazione della nutrizione artificiale di Eluana Englaro fino a che non verrà approvata una legge sul testamento biologico.

    A quanto si apprende il dl, varato all’unanimità, ricalcherebbe la seconda bozza messa a punto
    nella notte, quella cioè che riprendeva i rilievi del costituzionalista Onida prevedendo il divieto di sospendere alimentazione e idratazione artificiale solo fino a che non venga promulgata una legge sul testamento biologico.
    Anche su questa seconda bozza il presidente Napolitano aveva già espresso le sue perplessità nella lettera inviata oggi al Consiglio Dei Ministri.

    Ai sensi dell’articolo 87 della Costituzione spetta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano emanare i decreti aventi valore di legge. Il decreto legge, approvato oggi in Cdm, deve, per entrare in vigore, essere controfirmato dal Capo dello Stato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il Parlamento dovrà poi convertirlo entro 60 giorni.

  • 090106 Wallpaper

    Ecco il mio nuovo wallpaper in ufficio, di dimensione 1680 x 1050.
    La foto, presa da wikimedia, e’ di uno snodo autostradale vicino a Losanna, in Svizzera.

  • Vaticano Vergogna! VERGOGNA!

    Frasi shock di don Floriano Abrahamowicz, rappresentante dei tradizionalisti a Treviso
    Rifiuta le cifre del genocidio: “Sei milioni è una cifra sparata lì”. E difende il vescovo Williamson

    Prete lefebvriano: “Camere a gas? Servivano per disinfettare”

    TREVISO – “Io so che le camere a gas sono esistite almeno per disinfettare, ma non so dire se abbiano fatto morti oppure no, perché non ho approfondito la questione”. Sono parole shock quelle pronunciate, in un’intervista alla Tribuna di Treviso, da don Floriano Abrahamowicz, capo della comunità lefebvriani del Nordest. Le dichiarazioni del religioso – che rifiuta di definirsi antisemita – riaccendono la polemica sul negazionismo dopo il mea culpa pronunciato dal leader del movimento tradizionalista Bernard Fellay addolorato dalle parole di monsignor Williamson.

    Le acque che le parole del Papa hanno tentato di placare, ritornano a farsi agitate. Don Floriano Abrahamowicz irrompe nella discussione e smentisce Benedetto XVI che ha nell’udienza generale di ieri ha ricordato la Shoah e “l’eccidio efferato di milioni di ebrei, vittime innocenti di un cieco odio razziale e religioso”.

    Don Abrahamowicz mette in dubbio il genocidio di sei milioni di ebrei: “I numeri – spiega il religioso – derivano da quello che il capo della comunità ebraica tedesca disse agli angloamericani subito dopo la liberazione. Nella foga ha sparato un cifra. Ma come poteva sapere?”

    E le camere a gas? “Sono esistite almeno per disinfettare, ma non so dire se abbiano fatto morti oppure no”. Il sacerdote della Fraternità San Pio X rilancia le tesi negazioniste del vescovo Richard Williamson convinto che “nessun ebreo è stato ucciso nelle camere a gas”, e che hanno ragione i revisionisti quando calcolano che le vittime della Shoah non superano “i 200-300 mila”.

    Ma rifiuta la definizione di “antisemita” don Floriano – “Io stesso ho, da parte paterna, origini ebraiche” – e difende il vescovo Williamson ribilitato dopo la scomunica del 1988: “Tutta la polemica sulle sue esternazioni, è solo una grande strumentalizzazione”. Repubblica.it

    (Nella foto Don Floriano Abrahamowicz con l’esponente della Lega Borghezio)

  • Mussolini contro le conigliette!!!

    L’onorevole Mussolini è contraria alla presenza di Hugh Hefner e delle conigliette a Sanremo, ma negli archivi della rivista c’è anche la giovanissima Alessandra.

    Paolo Bonolis ha annunciato, tra gli ospiti del suo Festival di Sanremo, il simbolo di Playboy, Hugh Hefner, irriducibile ottantaduenne “in vestaglia” accompagnato dalle sue conigliette.

    Alessandra Mussolini, Presidente della Commissione Bicamerale per l’infanzia e segretario nazionale di Azione Sociale-PDL, commenta così l’annuncio fatto dal presentatore:

    “Considero sconveniente la scelta della RAI di invitare a Sanremo le conigliette di Playboy. Visto il dibattito di queste ore su fatti drammatici, che hanno visto le donne come tragiche vittime, ritengo inopportuna e disattenta verso il mondo femminile la scelta operata dal servizio pubblico radiotelevisivo di far partecipare al Festival di Sanremo la “squadra” di Playboy.
    Ma se la RAI non proprio ne puo’ fare a meno e per non essere tacciata di bieco maschilismo, visto che anche noi donne paghiamo il canone, almeno invitasse anche i California Dream Men”.

    Eppure, andando a consultare gli archivi della celebre rivista, compare un’immagine che fa quasi tenerezza. Prima di sedersi tra gli scranni di Montecitorio, infatti, l’agguerrita Alessandra Mussolini aveva tentato con fortune alterne la carriera artistica.
    Così, con un body bianco maliziosamente trasparente, i capelli gonfi come usavano al tempo e l’inconfondibile sguardo di famiglia, la giovane Alessandra appariva sulla copertina di Playboy.
    E la didascalia recitava: “La grinta del nonno e il fascino della zia”. Erano altri tempi. Infatti, non c’erano neppure i California Dream Men….
    Kataweb.it

  • Di Pietro attacca Napolitano e la folla lo applaude.

    A Roma una manifestazione “In difesa della legalità e per la Costituzione”. Il leader Idv: “Il presidente si comporta poco da arbitro”.

    ROMA – In piazza contro la riforma della giustizia targata centrodestra e per difendere il procuratore di Salerno. Un migliaio di persone ha risposto all’appello dell’Associazione nazionale vittime di mafia, dell’Italia dei Valori e di una serie di organizzazioni e di personalità e sta partecipando al raduno in piazza Farnese a Roma “In difesa della legalità e per la Costituzione”. E dalla piazza sono partiti fischi contro il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, quando è stato rimosso uno striscione sul quale era scritto “Napolitano dorme, l’Italia insorge”.

    Dal palco, Antonio Di Pietro ha stigmatizzato la rimozione dello striscione e si è rivolto direttamente al capo dello Stato: “Lei dovrebbe essere l’arbitro, a volte il suo giudizio ci appare poco da arbitro e poco da terzi. Noi la rispettiamo – ha aggiunto il leader dell’Idv – ma lo possiamo dire o no, rispettosamente, che non siamo d’accordo che si lasci passare il Lodo Alfano, che non siamo d’accordo nel vedere i terroristi che fanno i sapientoni mentre le vittime vengono dimenticate?”.

    “Il silenzio è mafioso, e per questo non voglio rimanere in silenzio”, ha detto ancora Di Pietro, che poi si è di nuovo rivolto a Napolitano: “Dica che i mercanti devono andare fuori dal tempio, dal Parlamento e noi lo approveremo”.

    Al centro della protesta la sospensione, decisa dal Csm, del procuratore capo di Salerno Luigi Apicella, un provvedimento che, secondo un volantino diffuso dai promotori, sarebbe segnale di “grave ingerenza del potere politico nei confronti dell’autonomia della magistratura”.

    Tra i protagonisti della giornata, che si alternano sul palco allestito di fronte al palazzo dell’ambasciata francese, Salvatore Borsellino, Beppe Grillo, Marco Travaglio e Antonio Di Pietro. repubblica.it

    Io sono d’accordo con Tonino. Un conto e’ essere garante della Costituzione, del governo, dell’Italia, un conto e’ calare le brache ai prepotenti e mafiosi. Ci siamo rotti che i furbetti vincano sempre.

  • Ciao Mino!

    Beniamino “Mino” Reitano
    (Fiumara, 7 dicembre 1944 – Agrate Brianza, 27 gennaio 2009)

    E’ morto questa sera dopo una lunga malattia Mino Reitano. Il cantante, 64 anni, si è spento nella sua abitazione di Agrate Brianza, assistito dalla moglie Patrizia e dalla figlia Giuseppina Elena. Era malato da due anni, ed era stato sottoposto a un intervento chirurgico un anno e mezzo fa e, successivamente, nello scorso novembre. I funerali del cantante, che lascia anche un’altra figlia, Grazia Benedetta, si svolgeranno giovedì alle 15 nella chiesa di Agrate Brianza.

    Reitano era nato a Fiumara, in provincia di Reggio Calabria, e si era trasferito giovanissimo in Germania. Proprio qui, in un locale di Amburgo, si era esibito sullo stesso palcoscenico insieme a un gruppo che all’epoca si chiamava Quarrymen e nel giro di pochi anni sarebbe famoso in tutto il mondo con il nome di Beatles. Nel 1966 il debutto al festival di Castrocaro, e l’anno successivo a Sanremo con una canzone scritta da Mogol e Lucio Battisti, Non prego per me. Nel ’68 era arrivato al primo posto della hit parade italiana con una sua composizione, Avevo un cuore che ti amava tanto, seguito da un altro successo, Una chitarra cento illusioni. Nel 1971 aveva vinto un Disco per l’estate con Era il tempo delle more. Con quello che aveva guadagnato aveva comprato la tenuta in Brianza, dove ha vissuto fino alla fine assieme alle famiglie dei fratelli.

    Per otto anni aveva partecipato a Canzonissima, la più importante manifestazione canora televisiva degli anni Settanta, arrivando sempre in finale e classificandosi ai primi posti. In quel periodo aveva scritto anche canzoni per Mina e Ornella Vanoni. Nel 1988 era tornato al Festival di Sanremo con la canzone Italia e aveva ottenuto il sesto posto. Sempre a Sanremo nel ’90, aveva presentato Vorrei. In seguito aveva partecipato ad altri spettacoli televisivi e, nel ’91, ancora a Sanremo con Ma ti sei chiesto mai. Dal ’93 in poi tournée negli Stati Uniti, in Canada, in Australia e in altri Paesi.

    In un’intervista all’Unità del ’92 si era definito come “un ignorante che si è fatto da solo”. “Mia moglie che ha studiato mi ha dato una mano. Ma ho capito che per riuscire a sopravvivere dovevo studiare. Ho fatto anche un corso di dizione per non far pesare troppo le mie origini calabresi”, aveva aggiunto.

    Pippo Baudo lo ricorda così: “Mino Reitano era un bravissimo ragazzo, ostinato, il classico emigrante con grande voglia di arrivare, esuberante, simpatico. Nonostante il finale tragico e la sofferenza che durava da parecchi anni, Mino è stato fortunato, perché ha avuto dalla vita quello che voleva, passando dall’anonimato della provincia meridionale ai palcoscenici più importanti del mondo dello spettacolo, del quale è diventato a pieno titolo un protagonista”.

    Parole molto affettuose per il cantante scomparso anche dal collega e amico Little Tony: “Ci siamo sentiti ogni settimana, io cercavo di incoraggiarlo in tutti i modi. Lui viveva la malattia con grande entusiasmo, mi diceva sempre che voleva fare un programma in cui io facevo Dean Martin e lui Frank Sinatra. L’anno scorso a Sanremo avrebbe voluto cantare in coppia con me, ma era già malato”.

    Affetto anche nelle parole di Massimo Ranieri: “Avrei dovuto chiamarlo proprio oggi – racconta – per me era come un fratello maggiore. Eravamo tutti e due del Sud e per lui provavo grande stima e un affetto sincero. Era la purezza in persona e questo colpiva il pubblico, quella sua bontà e modestia. Era partito dalla Calabria ed era andato in Germania per cantare le nostre canzoni. Mi mancherà molto”. repubblica.it

  • Il Negazionismo Dell’ Olocausto

    La definizione di negazionismo dell’Olocausto, o revisionismo dell’Olocausto, si applica ad un insieme di posizioni esprimenti dubbi circa la storia dell’Olocausto; secondo tali posizioni il genocidio degli ebrei da parte della Germania nazista non sarebbe mai avvenuto, mentre il “mito” dell’Olocausto non sarebbe altro che una gigantesca messinscena, funzionale alla demonizzazione della Germania nazista, alle politiche sotterraneamente perseguite dai circoli ebraici mondiali, alla creazione e alla difesa dello Stato d’Israele.

    I sostenitori di queste teorie si descrivono in genere come persone che chiedono prove e come “storici revisionisti”, ossia che pretendono di revisionare gli studi attuali, che essi chiamano spregiativamente in vari e coloriti modi, quali “olocaustomania”, “menzogna olocaustica”, “sacra vulgata olocaustica”. L’uso del termine “revisionismo” viene contestato dalla comunità scientifica, che vi vede un tentativo di occultare dietro un termine dal legittimo uso accademico (revisionismo storiografico) un’operazione di minimizzazione e negazione di fatti acquisiti. Sono state quindi coniate delle espressioni che fanno invece leva sulla parola “negazione”, rilevando come lo scopo sia unicamente quello di “negare” la veridicità storica della Shoah: nei paesi di lingua francese si utilizza quindi la parola “Négationnisme”, nei paesi di lingua inglese “Holocaust denial” (dal verbo “to deny”, che significa “negare”), nei paesi di lingua tedesca “Holocaustleugnung” (dal verbo “leugnen”, che significa “negare”, ma anche “mentire”), nei paesi di lingua spagnola “Negacionismo del Holocausto”, nei paesi di lingua portoghese “Negação do Holocausto”. Wikipedia

    Ed a proposito di negazionismo, oggi Gianfranco Fini, leader di AN, ha detto:

    C’è il dovere di indignarsi e non minimizzare quando rieccheggiano teorie negazioniste sempre infami e ancor di più se arrivano da chi ha un incarico religioso”. Gianfranco Fini, nel suo discorso per il convegno a Montecitorio sulla Shoah, entra con nettezza nella polemica legata alle parole del vescovo lefebvriano Williamson. Quelle tesi negazioniste che hanno fatto infuriare la comunità ebraica, che aveva chiamato in causa il Vaticano che aveva incluso Williamson nella lista dei vescovi riabilitati da Benedetto XVI. repubblica.it

    Il Presidente della Repubblica Italiana esorta:

    Non abbassare la guardia contro il riprodursi del “virus dell’antisemitismo” e di “nuove speculazioni e aggressive campagne contro gli ebrei e contro lo Stato ebraico”, proprio nel momento in cui “l’operato del governo di Israele può risultare controverso ed essere legittimamente discusso” dopo l’offensiva militare nella Striscia di Gaza. Durante le celebrazioni al Quirinale, il messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è suonato come un monito, che è andato a unirsi alle parole pronunciate nel pomeriggio dal presidente della Camera. “Le teorie negazioniste sono sempre infami, ma lo sono ancor di più se sostenute da chi ha l’incarico religioso”, ha detto più tardi Gianfranco Fini, a proposito della revoca della scomunica per il vescovo Richard Williamson, che ha negato l’esistenza delle camere a gas. repubblica.it

    E come al solito, chi fa la figura da pirla e’ il Vaticano.

  • Berlusconi e le barzellette sugli ebrei…

    Questa me l’ero proprio persa, complimenti Silvio, ottimo comportamento per un capo di stato! Che idiota, che tristezza…

    “L’ultima gaffe di Silvio Berlusconi, sul delicato tema degli ebrei e dei campi di concentramento nazista, risale a sabato scorso. Parlando ai suoi sostenitori, a Nuoro, durante un comizio per il candidato del Pdl alla presidenza della Regione Sardegna, il premier ha raccontato, tra gli applausi dei presenti, una barzelletta su un kapò che dava una comunicazione ai prigionieri di un lager nazista. Un commento che per l’Aned e la Fondazione memoria della deportazione non solo “non fa ridere”, ma “fa pena, tanto più alla vigilia del giorno della Memoria”. Nel luglio del 2003, invece, nella sede dell’Europarlamento, sempre Berlusconi, parlando dell’europarlamentare tedesco Martin Schulz (Spd), lo definì perfetto per il ruolo di kapò in un film sui lager nazisti.” repubblica.it

  • Stop ai viaggi nei paesi a rischio, chi va paga le spese di soccorso.

    Rapimenti, pirati, balordi. Il viaggio nei paesi a rischio che piace al turista spericolato ha i suoi costi, e se l’avventura finisce male sarà lui a dover pagare le spese dei soccorsi. La proposta l’ha fatta Francesco Rutelli in qualità di presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza) al ministro degli Esteri Franco Frattini. Prime reazioni positive. Ma se ne discuterà in maniera più approfondita a fine mese, il 28, in un’audizione del capo della Farnesina a Palazzo San Macuto.
    Viaggiare è sempre più facile, il mondo più complicato. Il turista fai-da-te che sceglie il pericolo non può contare sul risarcimento della collettività. È questa l’idea che ha mosso Rutelli, oltre quella di ribadire che lo stato non paga i riscatti: “Non far gravare sui contribuenti i costi derivanti da comportamenti irresponsabili”. Anche se, come è successo a Claudio Chiodi, rapito in Niger insieme a un gruppo di connazionali nel 2006, “le trattative le gestì la Fondazione Gheddafi e non risulta che sia stato pagato un riscatto, ma già allora la Farnesina ci disse che qualsiasi costo ci sarebbe stato addebitato”. repubblica.it

    Io ci metterei pure dentro quelli che vanno a fare alpinismo e poi devono essere soccorsi...

  • Italy, Where Being a Showgirl Is Preferred to Leadership (or a Path to It)

    Berlusconi’s Influence Where Relatively Few Women Work, Never Mind Run Big Businesses

    * Even though women are the majority of university students, showgirls are the top role models for young women in Italy, opinion surveys show.

    * And the minister of equal opportunity, Mara Carfagna, is a former showgirl as well as a 1997 Miss Italy contestant.

    * Carfagna, as well as several other showgirls-turned-politicians, was promoted by Prime Minister Silvio Berlusconi, who made his fortune promoting TV shows that often featured showgirls or similar titillating material.

    * All this in the country with the lowest female labor participation in the EU.

    * Only 2% of top management positions in Italy are held by women.

    * The Berlusconi TV model is widely seen as having shaped Italy’s contemporary society, and the journalist and former TV news anchor Lilli Gruber told NPR that feminism and solidarity among women are out of fashion.

    Fonte: Women-Omics

    Come dargli torto?

  • La grande beffa della social card, una su tre è senza soldi!

    “Avevo il Dixan in mano, anche una confezione di orzo e una scatola di tonno ma mi è venuto un presentimento: vuoi vedere che non funziona? Allora ho preso la tessera e ho chiesto alla commessa di digitare i numeri, io non vedo bene. Non era stata caricata. Avevo i soldi stretti nell’altra mano, già tutti contati, e glieli ho dati e così è finita. Non l’ho più usata”. Maria Pia, 67 anni, è fuggita via dal supermercato di Viareggio rossa in viso, e meno male che non c’era nessuno in fila. Comunque in quel supermercato non ci tornerà più.

    Lusy Montemarian non ha pagato, anzi è scoppiata in un pianto dirotto quando le hanno comunicato, come fa il medico alla famiglia del congiunto morente, che non ce l’aveva fatta. Un pianto raccolto da una microtelecamera di “Mi manda Raitre” e unito ad altri pietosi casi. Un mattone sull’altro, e un altro ancora. Alla fine si edifica questo incredibile muro della vergogna che attraversa la penisola e la trafigge senza colpa.

    La Social Card, il circuito Mastercard. Protagonisti di una favola. Una strisciata e via. La pensionata indigente che alla cassa del panificio, come la donna chic di via Condotti, apre il borsello, non tocca i soldi sporchi, ma sfila la carta di credito. Un secondo magnetico. Se la carta è piena. Se è vuota – e lo sono un terzo delle circa 500 mila distribuite – la pensionata deve restituire il pane e ritirare l’umiliazione pubblica.

    Fonte Repubblica.it

  • La bufala del ghiaccio in ripresa

    La notizia, ripresa oltre che dai blog di mezzo mondo anche da giornali nazionali e agenzie di stampa, suonava più o meno così: a fine 2008, dopo la seconda peggiore perdita estiva di sempre (la peggiore fu nel 2007), il ghiaccio marino del Polo Nord ha conosciuto una ripresa vigorosa, tornando nientemeno che ai livelli del 1979. Dato che veniva attribuito alle misurazioni dell’autorovolissimo William Chapman dell’Università dell’Illinois e assolutamente incoraggiante rispetto ai timori di scioglimento totale dei ghiacci estivi nel volgere di pochi anni lanciato appena pochi mesi prima. Le cose in realtà non stanno esattamente così. Innanzitutto non si trattava di uno studio di Chapman, ma di una valutazione (basta su dati raccolti dall’Università dell’Illinois) di un blogger, Michael Asher, che si limitava a chiedere allo scienziato dell’Illinois un commento nel quale lo studioso spiegava che effettivamente un recupero c’era stato e poteva essere attribuito a una particolare circolazione dei venti gelidi. Ma tanto è bastato a mettere in moto la macchina negazionista. Così alla fine Chapman è dovuto intervenire per mettere fine all’equivoco con una nota ufficiale pubblicata sul sito dell’Università. Innanzitutto, fa chiarezza lo studioso della criosfera, il dato comparativo non si riferisce ai ghiacci marini artici ma al valore globale che si ottiene sommando quelli di Polo Nord e Polo Sud, con i primi che rispetto al 1979 si riducono di quasi un milione di chilometri quadrati e i secondi che avanzano di circa 0,5 milioni. “Un dato – precisa – poco indicativo rispetto alle valutazioni sul riscaldamento globale in quanto la maggior parte dei modelli sulle previsioni degli effetti dei gas serra sulla criosfera prevedono gli effetti maggiori sull’estensione estiva dell’artico e i dati registrati sono in linea con queste previsioni”, mentre alcuni studi sottolineano che “uno degli effetti collaterali del riscaldamento globale può essere proprio un momentaneo incremento nell’estensione dei ghiacci antartici”.

    Fonte repubblica.it

  • Le parole più cercate!

    Dal contatore Shinystat ho preso l’elenco della parole più utilizzate per raggiungere il mio sito tramite i motori di ricerca per il mese di dicembre 2008!
    Questa volta non vince più Michelle Hunziker, ma la ricerca di Vanessa Incontrada senza veli!

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  • Una pagina a caso…

    Visita un sito casuale con Yahoo!

    Visita un sito casuale con Uroulette.com!

    Ho appena riscoperto il piacere di visitare una pagina web a caso! Basta cliccare su uno dei links qui sopra e come per incanto ci si troverà nei siti più assurdi e forse inutili!

    Have a Nice Serendipity!