… a noi piace ricordarlo così, ed anche alla CNN:
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Milleproroghe, sì del Senato il decreto ora passa alla Camera
Tra le varie cose, in questo decreto, si dice:
- il termine per le dichiarazioni dei redditi slitta dal 31 luglio al 30 settembre 2009
- cancella la norma sugli edifici ecologici (
- permette telefonate indesiderate da parte di società che si affidano al telemarketing
Forza Italia, coraggio…
Ma che belle notizie!
Ricucci patteggia: tre anni, ma la pena è coperta dall’indulto.
Ricucci è stato riconosciuto colpevole dei reati di corruzione, aggiotaggio, falso e appropriazione indebita. Gli sono state concesse le attenuanti generiche, equivalenti alle aggravanti. Nel computo dei tre anni sono compresi anche i dodici mesi già ‘patteggiati’ con il tribunale di Milano per un’altra vicenda: il tentativo di scalata alla Banca Antonveneta. Il tribunale non ha accolto invece la richiesta di patteggiamento del commercialista Luigi Gargiulo, in quanto la pena sollecitata, un anno e dieci mesi, non è stata ritenuta congrua. [link]
Che schifo, invece gli “amici degli amici”, i “furbetti del quartierino” la fanno sempre franca.
L’Italia e la riduzione della CO2, “Kyoto sempre più lontana”
Nello studio, che si sofferma sugli interventi positivi e strutturali di ogni singola nazione nel campo del riscaldamento, l’Italia si piazza nel gruppo di coda e perde terreno rispetto alla scorso anno, quando era 41esima. Davanti a noi, India e Brasile. Poco dopo, Paesi noti per essere “grandi inquinatori” come la Polonia e la Cina. E comunque rimaniamo ben lontani dal terzetto di punta delle prime in classifica: le virtuose Svezia, Germania e Francia. Nelle ultime posizioni ci sono invece Arabia Saudita, Canada e Usa. [link]
Ed anche qui siamo sempre gli ultimi, invece che puntare sulle nuove teconlogie e divenire leader, continuiamo a bearci ed a lavorare in modo obsoleto. Centrali Nucleari, eh? Dalle altre parti le chiudono, noi ne vogliamo fare altre 10. E che dire degli incentivi al 55% per i lavori edili per il risparmio energetico? E’ stato tolto improvvisamente, anche per chi ha fatto lavori nel 2008!
Mani Pulite secondo Berlusconi “Mise fine a 50 anni di progresso”…
L’AQUILA – L’affondo politico più energico arriva al termine di una giornata fitta di impegni a sostegno di Gianni Chiodi, il candidato del Pdl alla presidenza della Regione Abruzzo. In un comizio a Pescara Silvio Berlusconi dà la sua lettura di Mani Pulite: nel 1992 la magistratura “iniziò un’azione verso i cinque partiti democratici che, pur con molti errori, erano riusciti a garantire per 50 anni progresso e benessere“. nessun riferimento esplicito, almeno in questo passaggio, ad Antonio Di Pietro, che però il premier nomina in un momento successivo del suo intervento. Al nome del leader dell’Italia dei Valori la platea reagisce con dei fischi e il Cavaliere commenta: “Intervento sgraziato ma efficace”. [link]
Difficile commentare questa affermazione… sono combattuto tra il ridere per la fesseria che ha detto ed il piangere per la tristissima situazione italiana…
Sono però più incline per la seconda ipotesi, e sono ancora più triste se penso che la maggioranza degli italiana ha votato lo schieramento rappresentato da questo demente.
Il prossimo passo quale sarà, santificare Bettino “Bottino” Craxi?
Nel ddl Alfano quasi un’amnistia per condanne fino a quattro anni
ROMA – Il Guardasigilli Alfano critica da sempre l’indulto, ma mette mano a un ddl sulla certezza della pena con una mezza amnistia per i reati fino a quattro anni. Rispolvera l’istituto pensato dal predecessore Mastella, la “messa in prova”, ma raddoppia la massima pena prevista. Chi rischia un processo, prima che cominci (fino al rinvio a giudizio), può chiedere al giudice “d’essere messo alla prova” in cambio di un lavoro socialmente utile. Che alla fine cancellerà tutto, il processo e pure il reato. Peggio dell’indulto dunque, che almeno lascia traccia del delitto sulla fedina penale.
Processi evitati per reati odiosi come frodi in commercio, manovre speculative, ma pure per un attentato ad impianti di pubblica utilità, per furti non aggravati, danneggiamenti, usura impropria, appropriazione indebita, omissione di soccorso, per finire alle violenze private. E dire che, nella relazione, si citano “reati di criminalità medio-piccola” per cui “l’esito della messa in prova estingue il reato”. Cos’è, se non un’amnistia? A leggere il dibattito post indulto, il centrodestra l’avrebbe chiamata così. [link]
Tsk…
G8, ecco la foto del poliziotto che portò le molotov dentro la Diaz
Ecco l´immagine-simbolo della notte dell’irruzione alla Diaz: un poliziotto in borghese che indossa un casco blu e porta all´interno l´istituto il sacchetto azzurro con le due molotov, la «regina» delle prove false. Si tratta del fantomatico ispettore della Digos di Napoli che introduce materialmente nella scuola le molotov della vergogna, una della prove fasulle con cui la Polizia di Stato avrebbe voluto “giustificare” le violenze e le manette ai 93 no-global. L’immagine è stata estrapolata da un filmato girato da un operatore Rai e depositato dalle parti civili il mese scorso e fa parte di un´inchiesta giornalistica della Bbc di prossima pubblicazione. [link]
Bene! un motivo in più per farci prendere per i fondelli da tutto il mondo! E Silvio rincara la dose:
ROMA – “Basta con questa tv che mi dileggia solo. Anche lì c’è la mano dell’opposizione. La verità è che la sinistra vuole quattro anni e mezzo di campagna elettorale. Polemizzano solo, soffiano sulla protesta. Lo stanno facendo pure con l’Alitalia. Mi insultano infischiandosene degli interessi del Paese”. Silvio Berlusconi si sfoga. Punta l’indice contro il centrosinistra. Reo di provocare un clima di ostilità nei suoi confronti . Ma se la prende soprattutto con i giornali e le televisioni. Che, a suo giudizio, si esercitano in un “continuo e insopportabile dileggio”. Su tutti i canali, in prima serata, ogni giorno. [link]
Nei paesi liberi e democratici esiste la satira, in Italia sembrerebbe di no. Lui invece il clima di odio non lo fomenta affatto! Mettiamo la satira su Silvio fuorilegge!!!
L’Italia dell’odio.
“SOLO nella “democrazia dell’applauso” che Berlusconi gradisce può succedere che la voce di una piazza, sicuramente severa ma serena, venga tacitata con uno spregevole “frottole e insulsaggini”. Solo nell'”Impero dell’assenso” cui il Cavaliere ambisce può accadere che alla critica di un oppositore, sicuramente aspra ma legittima, si risponda con uno sprezzante “si riposi e ci lasci lavorare”.”
“Denigrare continuamente e in qualche modo offendere quella gran parte di Italia che ieri è scesa in piazza con serietà, sobrietà e serenità – aggiunge Finocchiaro – vuol dire dimostrare un’arroganza davvero fuori luogo. Il Pdl ne prenda atto e ne tenga conto: l’opposizione del Pd è forte in Parlamento e nel Paese”.
Ma i toni del centrodestra restano alti. E così il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto tornare a lanciare la guerra dei numeri (“erano solo 300mila”), a definire quello di Veltroni “un normale comizio per l’apertura della campagna elettorale” e a ricordare la vittoria elettorale berlusconiana (“nulla fa pensare che i rapporti di forza espressi dall’urna si siano modificati”). Per Domenico Gramazio di An, al Pd “continua a mancare il senso della realtà”, mentre il compagno di partito Maurizio Gasparri parla esplicitamente di “flop”. Unica voce meno polemica quella del vicepresidente vicario del gruppo Pdl Camera, Italo Bocchino, per il quale “sarebbe interessante se Veltroni desse il via a quel percorso riformatore interrotto dopo il voto, isolando l’irresponsabilità di Di Pietro”. Quel Di Pietro di cui l’ex presidente della Camera, il democratico Luciano Violante, vede “come un fatto positivo la presenza alla manifestazione”.
Le reazioni sono a tal punto scomposte che, a un certo punto, Anna Finocchiaro s’arrabbia. “Dovrebbero avere più rispetto per una manifestazione che ha portato in piazza oltre due milioni di persone. Il Pdl impari a rispettare l’opposizione, come abbiamo fatto noi quando a manifestare furono loro”.
Ma il partito di Silvio Berlusconi non perde tempo per sottolineare l’inutilità della piazza, di fronte al consenso ottenuto dal centrodestra ad aprile e al gradimento per il governo e il presidente del Consiglio che, syando ai sondaggi, spopola. Così c’è chi, pallottoliere alla mano, taglia il numero dei partecipanti (poche centinaia di migliaia contro i due milioni e mezzo annunciati dagli organizzatori). O minimizza la portata dell’intervento del segretario definendolo “noioso e pieno di gaffes”. Ma il vero coro è: “Ad aprile gli elettori hanno scelto noi”.
Eh! Berlusconi grandissimo bugiardo!
“Dilaga la protesta nelle scuole. Berlusconi aveva detto: “Polizia contro le occupazioni”, poi smentisce.” [Collegamenti verso il sito comunista repubblica.it (1)(2)]
Secondo lui la Democrazia non e’ occupare luoghi pubblici ed istituzioni, ma lo è distruggere il sistema scolastico ed universitario in italia. Non si rende conto che esordire con frasi di questo calibro non fa altro che gettare benzina sul fuoco?
Spesso Silvio Berlusconi dice una cosa e dopo 5 minuti smentisce. Gli viene così facile mentire che è veramente da stupidi credere anche solo ad una sua parola. E la Destra lo ha eletto proprio leader, e l’ha votato. Che schifo.
L’italia (di Berlusconi) contro il protocollo di Kyoto…
“La richiesta italiana di avere più tempo per approfondire il tema dei costi sulla riduzione dell’anidride carbonica, è stata condivisa da altri 9 stati. Non c’è quindi nessun isolamento dell’Italia in Europa, ma solo la continuazione di un costume deteriore dell’opposizione e cioè quello di fare polemiche anche contro il proprio Paese”. Lo afferma il premier Silvio Berlusconi che reagisce alle polemiche nate dalla richiesta del governo di sospendere l’applicazione delle misure anti-inquinamento per i prossimi 12-15 mesi al fine di verificarne i costi. [repubblica.it]
Le conseguenze del riscaldamento globale sono terrificanti, e sono imminienti, alcuni effetti si posso gia’ avvertire ora…
Per quale motivo intralciare il processo virtuoso di inquinare meno e utilizzare meglio le risorse attuali? Forse per favorire gli industriali che se ne sbattono del futuro e del nostro pianeta, ma guardano solo ai propri interessi ed al loro tornaconto economico? Cioè, ci stiamo giocando il futuro solo perche’ i ricchi vogliono essere ancora più ricchi?
Riporto per intero un’articolo dove si spiegano bene i differenti punti di vista su questo problema.
“I COSTI
Per il governo. Secondo il governo adempiere agli obiettivi previsti dalla direttiva 20-20-20 costerebbe all’Italia una cifra compresa tra i 18 e i 25 miliardi l’anno, pari a circa l’1,14 del Pil. Dati che secondo Palazzo Chigi si desumono da valutazioni della stessa Unione Europea nei suoi studi preliminari. Risorse superiori a quelle chieste ad altri stati dell’Unione e che avrebbero l’effetto di frenare la ripresa economica nazionale. Posizione questa, in sintonia con quella di Confindustria, grande sponsor dell’indietro tutta nella lotta ai cambiamenti climatici.
Per l’Unione Europea. Secondo Bruxelles i conti vanno fatti però in maniera diversa. “La stima dei costi aggiuntivi – spiega il commissario all’Ambiente, il conservatore greco Stavros Dimas – secondo la Commissione, è pari infatti al massimo allo 0,66% del Pil. E questo dato prende in conto tutti gli elementi del pacchetto su clima ed energia: non solo gli obiettivi per la riduzione delle emissioni di gas serra e per lo sviluppo delle rinnovabili, ma anche i ‘meccanismi flessibili’ che si possono utilizzare per raggiungerli”.
Per gli ambientalisti. Gli ambientalisti insistono poi affinché parlando dell’agenda 20-20-20 il discorso venga allargato alle ricadute positive che il governo italiano sembra non voler contabilizzare. “Per l’Italia – spiega Edoardo Zanchini di Legambiente – l’Ue stima un risparmio di 7,6 miliardi l’anno nel taglio delle importazioni di idrocarburi e di 0,9 miliardi di euro nei costi per contrastare l’inquinamento. I costi effettivi pertanto scendono fino a trasformarsi in un guadagno netto di 600 milioni di euro l’anno. Questo senza contare i benefici di lungo termine sul piano dello sviluppo di un settore innovativo come quello delle rinnovabili e di crescita occupazionale“.
Per gli industriali. Posizioni almeno in parte simili sono condivise anche da larghi settori dell’industria europea. Il Gruppo europeo dei dirigenti di impresa, che raggruppa i vertici di grandi società come Phillips, Shell, Tesco e Vodafone, ha inviato recentemente a ogni membro dell’Europarlamento una lettera in cui esprimeva il proprio favore nei confronti delle misure proposte. “Siamo dell’idea – si leggeva nella missiva – che i benefici di un intervento deciso e tempestivo sul cambiamento climatico siano superiori ai costi dell’inazione. Riconosciamo che le questioni legate alla competitività europea e le preoccupazioni europee riguardo alla recessione economica globale influenzeranno il dibattito, ma siamo certi che l’adozione di un pacchetto legislativo deciso ed efficace alla fine avrà effetto positivo sulle imprese europee”.
I MECCANISMI FLESSIBILI
Secondo il governo. Altro tema di scontro tra Roma e l’Europa è il mercato delle emissioni di CO2 (Ets, Emission trading scheme). Si tratta in poche parole di una speciale “Borsa”, la cui creazione era già prevista dal Protocollo di Kyoto, che permette agli operatori virtuosi (coloro che hanno ridotto le proprie emissioni) di vendere i tagli in eccesso alle imprese rimaste invece indietro. Un meccanismo che dovrebbe permettere di incentivare l’innovazione che migliora l’efficienza e il risparmio energetico. Secondo il presidente del Consiglio la compravendita di questi titoli assomiglia a un mercato dei derivati simile a quello dei mutui subprime e pertanto va assolutamente abbandonata.
Secondo l’Unione Europea. In questo caso da Bruxelles nessuno si è scomodato per rispondere in maniera diretta a Berlusconi, tanto il mercato delle emissioni (che gode anche della benedizione delle Nazioni Unite) è ritenuto uno strumento chiave. “Il commercio dei diritti di emissione – ha ricordato ancora il Commissario Dimas – consente alle industrie dell’Ue di scambiarsi le quote di CO2 assegnate loro, garantendo che le emissioni siano ridotte laddove è meno costoso farlo”. Recentemente il meccanismo Ets è uscito tra l’altro rafforzato (anche se con delle modifiche sgradite agli ambientalisti) dal voto della Commissione Ambiente dell’Europarlamento.
USA E CINA
Secondo Berlusconi. Altro elemento portato dall’Italia a sostegno dello stop alla direttiva 20-20-20 è l’obiezione che l’Europa da sola non è in grado di ottenere nessun risultato di rilievo nel contrastare i cambiamenti climatici, mentre Stati Uniti e Cina continuano ad inquinare senza freni.
Secondo gli altri leader. Si tratta di un’affermazione vera solo in parte. I leader dell’Unione più impegnati nella lotta ambientale come Angela Merkel hanno presente il problema e non hanno esitato ad ammettere la questione, ma hanno più volte ribadito che il miglior modo per convincere i paesi emergenti recalcitranti (Cina, India e Brasile innanzitutto) è dimostrare che chi sino ad oggi ha fatto i danni maggiori (ovvero l’Occidente) sia credibile nel dare il buon esempio.
Cosa accade in Cina. Inoltre non è esattamente vero che Cina e Stati Uniti non intendono impegnarsi. Pechino, che sicuramente non vede positivamente l’idea di sottostare a vincoli internazionali, non ha però escluso del tutto un’adesione al rinnovo del Protocollo di Kyoto (dal 2012 in poi) e al momento sta mercanteggiando per ottenere aiuti tecnologici dall’Occidente. Allo stesso tempo la Cina internamente sta portando avanti obiettivi ambiziosi quanto quelli dell’Ue (rinnovabili al 19% entro il 2020) e il risparmio energetico è divenuta una delle priorità di governo indicate dal Partito comunista.
Cosa accade negli Usa. Anche negli Usa le cose non sono così statiche come descritte da Berlusconi. Pochi in questi giorni hanno sottolineato che tra i provvedimenti inseriti nel piano di salvataggio del ministro del Tesoro Henry Paulson è stato inserito anche il rifinanziamento degli incentivi alle fonti rinnovabili. Inoltre, seppur tra contraddizioni e ambiguità, tanto Obama quanto McCain, hanno ammesso la necessità di regolamentare in maniera stringente le emissioni di anidride carbonica. Aperture dettate sia dal fatto che chiunque vinca la Casa Bianca dovrà vedersela sicuramente con una maggioranza democratica (un disegno di legge in proposito è già stato depositato), sia dal fatto che molti Stati stanno andando avanti per conto proprio. A fine settembre, ad esempio, si è svolta la prima asta organizzata da una coalizione di 10 stati del Nordest, la Regional Greenhouse Gas Initiative, per l’acquisto dei diritti d emissione. Un’iniziativa che si richiama all’Ets europeo.” [repubblica.it]
Il governo salva Geronzi Tanzi e Cragnotti
Sorpresa nel decreto Alitalia: reati non perseguibili se non c’è il fallimento. Ad accorgersene per prima Milena Gabanelli, l’autrice della trasmissione Report.
ROMA – Un’altra? Sì, un’altra. E per chi stavolta? Ma per Cesare Geronzi, il presidente di Mediobanca negli impicci giudiziari per via dei crac Parmalat e Cirio. La fabbrica permanente delle leggi ad personam, col marchio di fedeltà del governo Berlusconi, ne produce un’altra, infilata nelle pieghe della legge di conversione del decreto Alitalia. Non se ne accorge nessuno, dell’opposizione s’intende, quando il 2 ottobre passa al Senato. Eppure, come già si scrivono i magistrati nelle maling list, si tratta d’una “bomba atomica” destinata a far saltare per aria a ripetizione non solo i vecchi processi per bancarotta fraudolenta, ma a bloccare quelli futuri.
Addio ai processi Parmalat e Cirio. In salvo Tanzi e Cragnotti. Salvacondotto per l’ex presidente di Capitalia Geronzi. Colpo di spugna anche per scandali di minore portata come quello di Giacomelli, della Eldo, di Postalmarket. Tutto grazie ad Alitalia e al decreto del 28 agosto fatto apposta per evitarne il fallimento. Firmato da Berlusconi, Tremonti, Scajola, Sacconi, Matteoli. Emendato dai due relatori al Senato, entrambi Pdl, Cicolani e Paravia. Pronto per essere discusso e approvato martedì prossimo dalla Camera senza che l’opposizione batta un colpo. [Continua…]
Che dite, è più un “No comment” o un “Si comment”? In ogni caso, complimenti al centro destra italiano, che non perde occasione per curare i propri interessi a discapito del Popolo Italiano.
E pensare che Silvio aveva detto che chi votava a sinistra (Comunisti!) era un coglione… mi sa che si era sbagliato! Forza Italia!
Aggiornamento 09/10/2008
Tremonti: “Via la salva-manager o il ministro dell’Economia se ne va”
Uhm… Gatta ci cova…