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RWC2015, qualche riflessione…

E’ da poco finita la Coppa del Mondo di Rugby svoltasi in Inghilterra, un evento davvero magnifico, 44 giorni di rugby ad altissimo livello. Questa volta sono stato fortunato, sono riuscito ad andare una settimana con la famiglia ed amici ed ho assistito alla partita Francia – Italia a Twickenham, il tempio del Rugby, dove l’Italia e’ stata non proprio all’altezza.

Come da pronostico, la Nuova Zelanda ha portato a casa il trofeo per la terza volta, davvero strepitosi, ecco qui sotto il video ufficiale di “riassunto” dell’evento (il terzo al mondo per ordine di importanza).

In questo video, il meglio della Coppa del Mondo di Rugby 2015, si vede solo una maglia azzurra, impotente, che non riesce a fermare un irlandese che segna meta.

Si vede tanto, tantissimo Giappone, reduci da un exploit incredibile, battere il Sud Africa, e da un primato, forse invidiabile, essere la prima squadra a vincere tre partite in un girone e comunque non passare il turno.

Ma come mai il Giappone stà progredendo a vista d’occhio (sono al 10° posto del ranking e noi al 12°), si sono aggiudicati il mondiale del 2019 (e noi abbiamo fallito) e la loro squadra si e’ qualificata al torneo di rugby 7s delle olimpiadi di Rio del 2016 (l’Italia e’ stata eliminata e non sarà presente)?

La risposta e’ semplice, siamo in Italia.

John Kirwan, ex allenatore dell’Italia (dal 2002 al 2005), ha preso in mano la federazione giapponese dal 2007 al 2012. In Giappone gli hanno permesso di organizzare il “sistema rugby” con buoni risultati. Il Giappone ha continuato poi con Eddie Jones, a cui e’ stata data carta bianca, ed il risultato si’ e’ visto.

In Italia e’ diverso. Abbiamo anche nel rugby i “senatori” professionisti, che non lascerebbero mai per nulla al mondo il proprio posto. Voci di corridoio dicevano che Eddie Jones sarebbe anche venuto in Italia, a patto di poter venire con tutto il suo staff e rimpiazzare quello già presente, ma questo, ovvio, non e’ possibile.

E tutti gli allenatori venuti in Italia a prendere in mano la situazione e’ stato promessa carta bianca, ma poi nulla di fatto. Ed adesso cosa succederà? Arriverà un altro allenatore che non potrà fare nulla? Forse e’ ora di cambiare rotta?

Vedremo…

Vedere la Coppa del Mondo di Rugby

Davvero gratis, no Sky, no servizi a pagamento, niente accrocchi, anonymizers, proxy urzbeki.
il segreto? Filmon TV. Già, troppo facile. Andate sul sito https://www.filmon.com/ , poi su LIVE TV, andate su UK LIVE TV, e scegliete il canale ITV (se la partita non e’ importantisstima guardate anche su ITV2, ITV3 o ITV4).

Potete anche vedere le partite sul vostro telefonino o tablet android, cercate l’app “filmon tv”.

Il computer se ha un’uscita HDMI puo’ essere collegato al televisore, o meglio, se avete chromecast e’ ancora più semplice.

Considerazioni: è legale? non e’ legale? mah… senza ombra di dubbio in Italia solo Sky ha preso i diritti, quindi potrebbe infastidirsi. Pero’ l’applicazione e’ su Google Play, facile da scaricare ed usare, così come pure il sito web.

rugby world cup 2015 england

Il Senso del Rugby.

Una serie di considerazioni sul rugby, partendo da un’episodio successomi poco fa.
Parlando ad giocatore con ruolo ala gli ho detto “quando sei sulla linea dei 5 metri sei troppo vicino al fuori e la tua corsa e’ prevedibile, devi rientrare verso il centro del campo o incrociare”, non era un consiglio, ma una spiegazione di una situazione generica di gioco, correre verso la linea del fuori non e’ producente, si va a consegnare la palla in mano all’avversario. E da dietro un giocatore di mischia mi apostrofava “bravo, così gli arrivano addosso 7 giganti che lo ammazzano”.

Questo mi ha decisamente colpito, ma ero in una situazione in cui non era il caso seminare zizzania, ma sono rimasto spiazzato dalla risposta del giocatore di mischia. Chi conosce i meccanismi del gioco del rugby sa benissimo che il giocatore di mischia ha detto una stupidata, l’ala una volta arrivata vicino al fuori deve rientrare per evitare di farsi portare fuori (consegnando la palla all’avversario) e ricongiungersi con il sostegno che deve arrivare (anche dalla nostra parte devono arrivare 7 giganti!).

Ma l’affermazione del giocatore di mischia cosa ci evidenzia? E’ stato spiegato quale e’ il senso del gioco del rugby? Sono stati, in 4 anni, insegnati i principi del gioco? Abbiamo creato dei giocatori di rugby? Siamo riusciti a cancellare la paura dell’avversario, del farsi male ed a infondere altruismo, solidarietà e sacrificio? Abbiamo insegnato che e’ prioritario conservare il pallone e non scappare dagli avversari? Cercare l’aiuto dei compagni e non confidare sulle proprie forze per evitare il contatto ed il farsi male? Credo che in questi quasi 4 anni di rugby abbiamo sbagliato nel trasmettete quale sia effettivamente il senso del rugby.

Conservare la palla, cercare e dare sostegno e continuità, avanzare, questo e’ il rugby. Dobbiamo cambiare target, dobbiamo iniziare a formare giocatori di rugby.

Votate CHIVASSO RUGBY ONLUS su La Nuova Periferia!

Da mercoledì 21 Dicembre 2011, sul settimanale “La Nuova Periferia” parte il concorso dedicato alle Associazioni del territorio.
Per 12 settimane verranno pubblicati i coupon per votare un’associazione locale, ed ogni settimana verrà dato ampio spazio a quelle più votate.

Durante una di queste settimane, a sorpresa, 50 centesimi per ogni copia venduta del giornale saranno devoluti ad una associazione e saranno ancora i lettori a decidere a chi devolvere il “loro” contributo. In pratica ogni lettore potrà far giungere nelle casse dell’associazione che preferisce o alla quale è iscritto il proprio regalo.

Quindi, se volete darci un’aiuto, comprate il giornale e’ votate “CHIVASSO RUGBY ONLUS”!

http://www.lanuovaperiferia.it/leggi.php?artID=2188167

Mad4Rugby – Shop online per i giocatori di rugby!

Ho aperto un negozio di materiale per rugbysti su internet che si chiama Mad4Rugby, ci si trova tutto quello che serve per il giocatore di rugby, scarpe (per ora poche!), corpetti, pettorine, termiche, baselayer, tape, paradenti, guantini, calzettoni, palloni, tacchetti, scaldamuscoli, pantaloncini, maglie insomma, tutto! E se mancasse qualcosa, segnalatemelo nella sezione contatti del sito!

Presentazione Isana Chivasso Rugby Stagione 2011 2012

Isana Rugby Club ASD

La nostra società è stata fondata a Crescentino nel febbraio 2008 da un piccolo gruppo di giocatori di rugby che hanno deciso di smettere di fare chilometri per poter praticare il loro sport preferito, e creare quindi un club sul loro territorio. Per un anno abbiamo cercato un campo di gioco, fino a che non siamo approdati a Busignetto di Verolengo (To), a qualche chilometro da Chivasso (To).

Ci siamo allenati con costanza e abbiamo partecipato a diversi tornei amichevoli fino a che, nel settembre 2009, siamo riusciti ad iscrivere la squadra Seniores al Campionato regionale piemontese di Serie C.

La Prima squadra ha partecipato al Campionato regionale piemontese territoriale di Serie C per il secondo anno di fila, qualificandosi sesta su dieci squadre.
Nell’estate 2010 abbiamo preso parte a tre tornei internazionali con squadre francesi ed irlandesi, oltre ad un torneo di touch rugby con giocatori della Nazionale Italiana di Rugby, esperienze che verranno ripetute. Nel giugno 2011 siamo stati a giocare in Francia, gemellandoci con la squadra de La Vepillière, vicino a Lione.

Fino ad ora è stato fatto tanto: siamo riusciti ad avere due lotti di maglie per i Seniores, abbiamo partecipato a sagre, fiere, manifestazioni locali con banchetti informativi e dimostrazioni di gioco, abbiamo portato nelle scuole e nei centri estivi il nostro sport. Tutto questo ha portato alla nascita del settore giovanile come Chivasso Rugby Onlus.

Chivasso Rugby Onlus

Dall’incontro con le realtà sociali del territorio e dall’interesse di alcuni nostri giocatori e tesserati, nella primavera del 2010 è nata l’idea di creare qualcosa per portare il rugby davvero a tutti.
Seguendo l’esempio di alcune realtà gallesi con le quali siamo in contatto, abbiamo deciso di fondare la prima società italiana di “rugby integrato”, sarebbe a dire aperto anche a tutti coloro (bambini, ragazzi ed adulti) che vivano situazioni di disagio, difficoltà fisiche, di apprendimento, relazionali, fino all’handicap.
Abbiamo trovato il sostegno dell’AslTo4 e della NPI di Santhià e di Chivasso, di una realtà fortemente attenta al sociale come il CEMEA e dei Circoli didattici. La nostra idea è quella di favorire l’integrazione sociale e la comprensione delle differenze attraverso la pratica sportiva, iniziando proprio dalle giovanili, facendo leva non sulle disabilità che ci dividono, ma sulle abilità che ci uniscono.

Attualmente il Chivasso Rugby Onlus è il nome sotto il quale agiscono le giovanili dell’Isana. Alcuni dei nostri piccoli tesserati ci sono stati segnalati dal Servizio Sanitario e dagli esperti che li seguono. Possiamo dire, nella nostra breve sperimentazione ed esperienza, di avere ottenuto risultati sorprendenti che smentiscono la maggior parte dei luoghi comuni sul rugby.

Purtroppo, per motivi logistici legati alla minore età, ci farebbe comodo poter disporre di un campo d’allenamento su Chivasso, opportunità per la quale stiamo lavorando ma che – al momento – la politica non sta favorendo. Siamo certi che con questa facilità di accesso e la maggiore visibilità il movimento si incrementerebbe quasi in maniera automatica.

Nonostante questo, per la stagione sportiva 2011/12, i nostri tesserati si uniranno alle forze del Volpiano Rugby, per poter iscrivere tutte le categorie ai rispettivi campionati federali. La collaborazione con il Volpiano, pensata in un’ottica a lungo termine, significa poter creare sinergie e dinamiche positive per aumentare la copertura del territorio verso il Canavese e ampliare la nostra visibilità, le nostre competenze e l’offerta di rugby ai ragazzi.

Collaborazioni con altre società di rugby

Abbiamo ottimi rapporti con le società di rugby piemontesi e non, in particolar modo con: Ivrea, San Mauro, Settimo Torinese, Biella, Rivoli, Acqui Terme, Asti, Lecco, Piacenza, La Spezia. Quest’anno abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta degli Aironi (una delle due franchigie che rappresentano l’Italia nella Celic League) di far parte del loro progetto, contribuendo a lavorare per selezionare e far crescere i migliori talenti della nostra zona. Siamo inoltre gemellati con la società francese della cittadina di La Verpillère, a 20 chilometri da Lione.

Le categorie

Attualmente abbiamo una squadra Seniores regolarmente iscritta al campionato ed un folto gruppo di giocatori Juniores, con età che vanno dai 10 ai 17 anni.

La squadra di Serie C inizia a dare ottimi risultati, con prestazioni inaspettate e con un coinvolgimento ed una partecipazione di un discreto numero di tesserati (oltre 40), giocatori ed appassionati che seguono la squadra sia durante le partite in casa che in trasferta.
Il territorio sui cui si svolge il Campionato di Serie C è molto vasto: le città più lontane sono infatti Novara, Aosta, Saluzzo, Acqui Terme, ma a seconda degli anni si può arrivare fino alla Lombardia o alla Liguria.

La collaborazione con il Volpiano ci permetterà di iscrivere le squadre giovanili Under 14, Under 16 ed Under 18, e di far giocare tutti, bambine e bambini dagli 8 ai 12 anni.
Il Chivasso Rugby continuerà a percorrere in autonomia il suo cammino nelle scuole della Provincia di torino e di Vercelli, forte dei suoi successi e delle sue potenzialità.

Le spese

La totalità delle spese viene coperta dalle quote sociali degli iscritti e dalla vendita di materiale che produciamo per i nostri tesserati, come magliette, giubbotti, cappellini, tute, etc., acquistati sia con i soldi delle quote sociali sia grazie all’interessamento sporadico di qualche attività commerciale della zona.

Le nostre due società hanno in gestione il campo sportivo di Busignetto di Verolengo, convertito in modo definitivo alla pratica del rugby.

Le spese di gestione vanno dalle bollette per le varie utenze quali gas, luce ed acqua (circa 2500 € annui), al materiale per il corretto svolgimento degli incontri casalinghi (materiale per tracciare le linee, bottiglie d’acqua, materiale per la pulizia, servizio medico, taglio dell’erba, piccola manutenzione, circa 150 € ad incontro, per un totale di 3000 € annui circa).

Al momento il trasporto degli atleti è a carico degli stessi, salvo qualche rimborso per le trasferte più lunghe e per rimborsi di vario genere, e raggiungono circa 1500 € euro l’anno.

Lo scorso anno 2010 abbiamo svolto tutte le nostre attività di club e gestione della struttura sportiva con una spesa di 13.000 €. Quest’anno, anche a causa dei lavori di ampliamento degli spogliatoi e di recinzione del campo di gioco (completamente autofinanziati e autorealizzati), prevediamo di dover far fronte ad un impegno più elevato.

Il materiale

Per il corretto svolgimento delle nostre attività abbiamo bisogno di varie attrezzature: palloni e materiale medico su tutti, con una spesa annua di 500 €.

A questo vanno ad aggiungersi le divise di gioco. I giocatori Seniores hanno due lotti di maglie, quello attualmente in uso offerto dal Busi Pub che si trova davanti al nostro campo di gioco, e quello dello scorso anno offerto dalla società di consulenze informatiche Synthesis3 di Torino.

Alle nostre tre giovanili mancano ancora i lotti per poterli fare giocare, al momento ci siamo accontentati di un lotto composto da maglie numerate Decathlon, ma risultano scomode e non propriamente adatte, o – in alternativa – quelle non usate dai grandi per le categorie Under 18 ed Under 16.

Un lotto da gioco costa mediamente 40 € a giocatore ed i lotti si fanno da 25, per un totale di circa 1000 €.

In estate partiremo con una squadra di touch rugby, disciplina che deriva direttamente dal rugby ma elimina tutte le situazioni di contatto come il placcaggio (rimpiazzate da tocchi con la mano) e che prevede la possibilità di avere squadre miste di 7 giocatori, composte da uomini donne e bambini, attività per la quale dobbiamo comprare le divise (circa 15€ a giocatore).

Progetti futuri

Oltre ad iscrivere 4 squadre ai vari campionati, le nostre socetà stanno lavorando su diversi progetti:

· Progetto Scuola: abbiamo già portato e porteremo il rugby nelle scuole medie e superiori del nostro territorio, intervenendo con dei piccoli corsi di avvicinamento al nostro sport (a Crescentino, Verolengo, Rondissone, Saluggia, Livorno Ferraris, Chivasso, etc.)
· Centri estivi: durante il periodo di luglio/agosto partecipiamo ai centri estivi per ragazzi facendogli giocare a rugby (lo scorso anno abbiamo lavorato a Chivasso, Rondissone, Verolengo e Saluggia e Saluzzo).
· Touch Rugby: variante del rugby a bassisimo contatto fisico per squadre miste donne, uomini e bambini, con la quale partecipare a campionati e tornei.
· Un Tocco di Azzurro: Lo scorso anno abbiamo partecipato ad un torneo di touch rugby in Valle d’Aosta dove era presente la Nazionale italiana. Ci siamo qualificati 4 su 16 squadre di tutta Italia.
· Rugby Integrato: il Chivasso Rugby, come partner del CEMEA (Centri di Esercitazione all’Educazione Attiva), sta già portando un “progetto-rugby educativo” nelle scuole medie della provincia di Torino. L’obbiettivo resta quello di creare una squadra di rugby integrato che possa favorire l’integrazione sociale e la pratica sportiva per ragazzi ed adulti con difficoltà fisiche e mentali.
· Sagre ed eventi vari: lo scorso anno abbiamo partecipato a varie manifestazioni, come la Stramangiando di Verolengo nella quale abbiamo gestito un punto di ristoro, e stiamo assiduamente partecipando a tutte le iniziative che si svolgono nei comuni vicini e che ci vedranno impegnati fino a settembre (feste dello sport, manifestazioni, giornate di festa…)

Dalla collaborazione con la casa editrice Abracabooks e l’agenzia fotografica Spin360, sta per vedere la luce un libro sul rugby di base, con prefazione di Vittorio Munari, che prevede la sua conclusione con un possibile finanziamento e conseguente diffusione da parte dei “main sponsor” della Nazionale Italiana; è allo studio la possibilità – per ora remota – di un incontro con la Nazionale stessa.

Visibilità

I mezzi di informazione locali sono molto interessati al nostro sport, possiamo garantire una discreta visibilità a chi decida di aiutarci, e siamo disponibili per valutare ogni richiesta (in allegato alcune idee):

· Siti web Isana e Chivasso: pubblicazione di articoli e banner pubblicitari sui nostri rispettivi siti.
· Volantinaggio: sui nostri volantini possiamo veicolare un messaggio o logo pubblicitario.
· Isana News: possiamo dare spazi e visibilità sul nostro giornalino informativo trimestrale.
· Loghi su divise: la Federazione di Rugby non pone limiti di loghi sulle nostre divise, possiamo metterli su calzettoni, pantaloncini e maglie.
· Loghi su gadget: produciamo vari gadget della nostra squadra, come cappellini, spallette, magliette, giacche a vento, tute, giubbotti, borse da gioco, etc.
· Striscioni pubblicitari: possibilità di mettere banner pubblicitari presso la nostra struttura.
· Denominazione delle squadre: la Federazione ci permette di associare il nome delle nostre squadre iscritte ai campionati con eventuali sponsor, come ad esempio “Sponsor Isana Rugby”, “BusiPub Isana Rugby”, etc.
· Televisione: durante una partita dell’Italia siamo stati ripresi più volte tra il pubblico e passiamo con regolarità sul programma sportivo del giovedì su Rete Canavese. Con modeste quote annuali è possibile entrare negli spazi autogestiti dalla stessa emittente, con cui siamo in contatto.

Contatti

Isana Rugby Club ASD
Via Rivetta 613040 Saluggia (Vc)
Sito Web: www.isanarugby.com
Telefono: 392.28.66.949
Fax: 0161486492

Chivasso Rugby Onlus
Via Mazzè 43/b
10034 Chivasso (To)
Sito Web: www.chivassorugby.com
Telefono: 392.28.66.949

Altre località piemontesi e comuni limitrofi: Cigliano, Livorno Ferraris, Moncrivello, Borgo D’Ale, villareggia, Mazze’, Caluso, Montanaro, Brandizzo, Castagneto Po, San Sebastiano Da Po, Lauriano, Brusasco, Cavagnolo, Crescentino, Lamporo, Saluggia, Rondissone, Torrazza Piemonte.

Il Rugby in cifre

Scozia
Popolazione: 5 milioni
Giocatori seniores: 11.687
Numero club: 251
Giocatori ogni mille abitanti: 2,34

Irlanda
Popolazione: 5,6 milioni
Giocatori seniores: 25.440
Numero club: 221
Giocatori ogni mille abitanti: 4,54

Galles
Popolazione: 3 milioni
Giocatori seniores: 22.408
Numero club: 326
Giocatori ogni mille abitanti: 7,47

Inghilterra
Popolazione: 50 milioni
Giocatori seniores: 166.762
Numero club: 2.099
Giocatori ogni mille abitanti: 3,34

Francia
Popolazione: 61 milioni
Giocatori seniores: 110.270
Numero club: 1.781
Giocatori ogni mille abitanti: 1,81

Italia
Popolazione: 58 milioni
Giocatori seniores: 15.848
Numero club: 784
Giocatori ogni mille abitanti: 0,27

Fonte allrugby.it

La tabella qui sopra aiuta un po’ a capire quali sono i problemi del rugby italiano, e fornisce buone indicazioni per come migliorare tutto il settore: abbiamo una percentuale troppo ristretta di popolazione che pratica il rugby, solo il 0.27 per mille che ci porta all’ultimo posto se paragoniamo questo dato a quello delle altre 5 nazioni.
Ma il dato ancora più significativo e’ che siamo la seconda nazione in termini di numerosità della poplazione, ma siamo al quinto posto per numero di praticanti.
Da anni la Federazione Italiana Rugby spinge sul rugby ad alto livello (6 Nazioni ed Celtic League), nella speranza che la visibilità di questi eventi porti a far crescere la base del movimento rugbystico. Ma se la Nazionale non vince, come si può pensare di far avvicinare più popolazione a questo sport?
Penso che la FIR debba prendersi del tempo a rafforzare la base, a diffonderlo più attivamente per portare gente su un campo a giocare, invece di sperare di rafforzare il movimento facendolo sedere in poltrona a vedere le partite in cui la nostra Nazionale perde sempre.
Non diamo colpa a Nick Mallet, allenatore della nazionale, per lo stato attuale del rugby italiano.
Un bacino di giocatori più ampio vuole dire avere più santi, navigatori e poeti da portare a giocare nelle competizioni ad alto livello e, magari, regalarci il sogno di una squadra vincente.

http://www.mad4rugby.it/phpBB/viewtopic.php?f=5&t=24

Cuore Ovale ha un sogno…

Diventa fan su facebook!

Cuore Ovale ha un sogno in parte in fase di realizzazione.

Una sorta di favola in stile Cenerentola: portare sullo stesso campo di sfida la Nazionale Rugby Italiana contro una delle ultime squadre militanti in serie C.
Un incontro simbolico, divertente, senza pretese o sorprese di risultato.
Un confronto che in altri sport sarebbe altrimenti impossibile.
Un modo di riconoscere che lo spirito del rugby non risiede solo nel livello di gioco o nella categoria di appartenenza.

Serve, come in tutte le iniziative, una partecipazione corale, l’adesione di più possibili supporter nella richiesta di sfida.
La Nazionale Rugby difficilmente declinerà l’invito se mosso e sostenuto da migliaia di curiosi, fan, amici…

Aderire a Cuore Ovale rappresenta una scommessa: dimostrare che nulla è impossibile. Persino portare la Nazionale a giocare su un campo qualunque, come il tuo.

Tutto ciò che ti chiediamo è un semplice clic.

Grazie di Cuore (Ovale)!

Lezione francese per l’Italia più brutta…

E’ l’Italia che speri di non vedere quella che scende in campo allo Stade de France di Parigi. Paurosa, involuta, nulla in attacco e, questa volta, anche incapace di fermare le folate avversarie. Il risultato è un 46-20 che non ammette repliche, in cui l’Italia salva il punteggio, ma non l’onore, con due mete negli ultimi dieci minuti. Alla fine si esce dal campo con ben poco da salvare. Nel gioco praticamente nulla, nei reparti pochissimo e, parlando di singoli, meritano il più Pablo Canavosio e Paul Derbyshire, inspiegabilmente relegati ai margini della squadra da Nick Mallett.

Un primo tempo tutto dei padroni di casa che fanno quello che vogliono e ipotecano il risultato. Una ripresa che vede ancora una volta la Francia giocare e l’Italia contenere il più possibile. L’Italia, sotto 46-6 si sveglia a dieci minuti dalla fine, quando prima Del Fava e poi Canavosio segnano le mete che rendono meno amaro un risultato comunque pesante per gli azzurri.
Al quarto minuto da una touche sui 22 metri italiani la Francia trova il primo varco importante e su un ottimo riciclo è Harinordoquy a marcare i primi punti, trasformati poi da Parra. L’ottimo momento francese non si ferma, i padroni di casa trovano bene gli spazi in attacco e dopo due minuti possono portare altri tre punti sul tabellone dopo l’ennesimo fallo italiano. Parra non sbaglia e si va sul 10-0. C’è solo la Francia in campo nel primo quarto d’ora e dopo l’unico attacco italiano un contropiede francese con Palisson produce il fallo di Garcia che prende cartellino giallo.
Al 14′ è David Marty che, dopo un’azione prolungata dei transalpini trova il buco centrale per segnare la seconda meta di giornata, che Parra trasforma per un parziale di 17-0. La partita resta sempre nelle mani francesi che gestiscono il possesso e quando accelerano fanno subito male. Come al 23′, quando ancora Marty trova il corridoio giusto e vola in meta per il 22-0.
Con il risultato ormai in cassaforte la Francia rallenta un po’ il ritmo, permettendo agli azzurri di provare a costruire qualcosa. Dopo un paio di gravi errori in touche, però, è Mirco Bergamasco ad approfittare di una punizione per mettere i primi punti sul tabellone per l’Italia. Si cjiude così un primo tempo dove solo la Francia crea gioco, l’Italia fatica a difendere e le tre mete di vantaggio sono più che meritate.
La ripresa, con la Francia che fa entrare una prima linea più fresca con Szarzewski e Poux, inizia con la Francia che piazza subito tre punti con Parra dopo 2 minuti. L’Italia risponde un minuto dopo quando la Francia fa fallo in attacco e Bergamasco va per i pali. Ma la Francia non si ferma e al 51′ trova un nuovo spazio con Andreu che supera Gonzalo Garcia e realizza la meta del 32-6, grazie alla trasformazione di Parra.
Passano pochi minuti e Jauzion confeziona la più bella meta della giornata. Ricevo un riciclo in campo aperto, viene raggiunto a un passo dalla meta ma si allunga quanto basta per fissare il punteggio sul 39-6 al 55′. Dieci minuti ed è Lapandry, entrato per Dusautoir, a marcare un’altra meta che Parra trasforma per il 46-6.
A partita ormai largamente compromessa, al 69′, l’Italia trova lo spunto vincente. Il giovane Derbyshire fa il buco, un’ottima finta, poi offload a Del Fava che si invola in meta. Bergamasco trasforma per il 46-13. L’Italia sembra trasformata, la Francia dorme e Pablo Canavosio due minuti dopo la punisce con la seconda meta azzurra che fissa il risultato sul 46-20.

FRANCIA v ITALIA 46-20
Francia: Poitrenaud (23′ s.t. Malzieu); Andreu, Marty, Jauzion (29′ s.t. Bastareaud); Palisson; Trinh-Duc (18′ s.t. Yachvili), Parra; Harinordoquy, Bonnaire, Dusatoir (cap) (18′ s.t. Lapandry); Pierre, Nallet (9′ s.t. Chabal); Mas (1′ s.t. Poux), Servat (1′ s.t. Szarzewski), Domingo. All.: Lievremont
Italia: McLean; Masi, Canale, Garcia (6′ – 13′ e 21′ s.t. Robertson), Mi. Bergamasco; Gower (33′ s.t. Bocchino), Tebaldi (30′ Canavosio); Zanni, Ma. Bergamasco, Sole (25′ s.t. Derbyshire); Bortolami (16′ s.t. Del Fava), Geldenhuys; Castrogiovanni (26′ s.t. Aguero), Ghiraldini (cap) (26′ s.t. Ongaro), Perugini. All.: Mallett
Arbitro: Lewis (Irlanda)
Marcatori: 6′ m. Harinordoquy tr. Parra (7-0), 11′ c.p. Parra (10-0), 17′ m. Marthy tr. Parra (17-0), 25′ m. Marthy (22-0), 36′ c.p. Mi. Bergamasco (22-3); s.t.: 3′ c.p. Parra (25-3), 5′ c.p. Mi. Bergamasco (25-6), 11′ m. Andreu tr. Parra (32-6), 17′ m. Jauzion tr. Parra (39-6), 25′ m. Lapandry tr. Parra (46-6), 28′ m. Del Fava tr. Mi. Bergamasco (46-13), 32′ m. Canavosio tr. Mi. Bergamasco (46-20).
Note: 15′ giallo a Garcia.

http://rugby1823.blogosfere.it

Intesa Sanpaolo – Per fiducia

Tre cortometraggi firmati da Ermanno Olmi, Gabriele Salvatores e Paolo Sorrentino, tre storie che raccontano la solidarietà, il coraggio, il senso del dovere. E’ il progetto “Per fiducia” sostenuto da Intesa Sanpaolo, che attraverso il cinema vuole raccontare i valori positivi che animano il nostro Paese.

In particolare e’ da citare il corto di Paolo Sorrentino, visto in tv di recente, che ha come ambientazione il rugby, dal titolo “La partita lenta”: lo sport come metafora della vita, al centro della scena una partita di rugby girata magistralmente in bianco e nero dal regista del “Divo” e del “L’uomo in più”, protagonisti del cortometraggio sono la famiglia e l’amore.

Su youtube.com ci sono due versioni, una da tre minuti (quella che ho visto in tv) ed una da dieci minuti.

Il sito ufficiale di del progetto http://www.perfiducia.com/#/homepage ed il link diretto al corto di Sorrentino http://www.perfiducia.com/#/film-sorrentino.
Grazie a MC per la segnalazione!

Aforismi sul Rugby

Ecco la mia raccolta di aforismi sul rugby ( in inglese rugby quotes o jokes) riportata dal vecchio sito; visitate la pagina spesso perchè è in costante aggiornamento.

https://www.andreapancotti.com/aforismirugby/

Se volete lasciare un commento, mandarmi un messaggio o segnalarmi un aforisma mancante lasciatemi un commento qui sotto, sarete citati nei ringraziamenti.

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Cinema&Rugby – Clint Eastwood: dalla Gran Torino al grande Sud Africa

E’ attualmente nei cinema con il suo ennesimo capolavoro Gran Torino, ma non trova tregua Clint Eastwood. L’ispettore Callaghan degli anni ’70, il cowboy senza macchia dalle due espressioni “con e senza il cappello” si è dimostrato nel corso degli anni uno dei più grandi registi al mondo. E, abbandonata la Gran Torino, a cinque anni da Million Dollar Baby Eastwood torna a parlare di sport. E, come avevamo già anticipato dieci mesi fa, lo fa parlando di rugby. Raccontando quel sogno che furono i mondiali del Sud Africa del 1995.

Matt Damon nel ruolo di Francois Pienaar e Morgan Freeman in quello di Nelson Mandela!

Leggi tutto l’articolo su Rugby1823.

Un milione di firme per la coppa del mondo di rugby

Un grande sogno, portare la Coppa del Mondo di Rugby in Italia. Una mischia di appassionati di rugby per sostenere la Federazione Italiana Rugby (FIR) nella battaglia alla conquista di una delle prossime edizioni dei campionati mondiali di palla ovale: quella del 2015 o del 2019. Entro il 2009 saranno scelti i due paesi che le ospiteranno e l’Italia e’ uno dei paesi candidati. E’ arrivato il momento di spingere, unisciti alla nostra mischia.http://www.unmilioneperlacoppa.it/

Iniziativa interessante, ma se poi si gironzola per il sito web di cui sopra…

ItalianHAKa e’ una struttura guidata da appassionati di rugby esperti in gestione di progetti internazionali, di marketing e di comunicazione, con un approccio innovativo al raggiungimento degli obbiettivi. Ha una forte connotazione internazionale ed e’ supportata da un network di partner focalizzati sugli stessi obbiettivi in grado di portare risultati in termini di…

Non lo posso giurare, ma mi da tanto l’impressione di una qualche trovata pubblicitaria…
Intanto raccolgono nome, cognome, codice fiscale, email, date di nascita, etc…, e di sicuro questi dati non valgono nulla (le raccolte di firme online non hanno valore), ed alla IRB non interesseranno, perche’ i numeri che fanno la differenza sono quelli degli iscritti alla FIR.