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Saluggia, stretta fra bogianen e barbutun…

… piccolo sfogo sul Comune dove vivo.

Per le elezioni politiche del 2017 avevamo messo su una bella squadra, eterogenea, con persone di diverse estrazioni, ma che si adattavano alle esigenze del gruppo.

Tanti giovani (io mi escludo!) ma con tanta voglia di fare, tante idee, tante iniziative e tante energie.

Ma ai Saluggesi ed ad alcuni politicanti piace una certa stabilità, come potrebbe essere un deserto o una palude, immobile, con qualche sussulto sporadico, ma non vera vita.

Importante e’ solo avere la strada asfaltata davanti a casa e fare contenti gli amici degli amici ed i soliti noti a suon di edilizia ed urbanistica.

Il resto non è importante, lasciamo tutto fermo, immobile.

Peccato, ora Saluggia potrebbe avere tante piccole iniziative, un sussulto di vita (ve la ricordate venti anni fa come era bella Saluggia?) invece nulla, il buio totale, l’unica possibilità per avere un po’ di cose da fare è uscire dal paese.

Rileggetevi il nostro programma, e chiedetevi se avete votato bene.

PROGRAMMA ELETTORALE 2017 DEPOSITATO

#VOTAPANCOTTI

Si, lo ammetto, usare un hashtag come #VOTAPANCOTTI sembra un po’ uno sberleffo, però mi fa sorridere, e penso trasmetta bene l’energia e la voglia che ci metto in questa avventura.

Ebbene si, sono in lista come Consigliere Comunale per il comune dove vivo, Saluggia. Perchè lo faccio? Senza giri di parole, per motivazioni personali. Cerco di spiegare…

Oramai ho 44 anni, e purtroppo da circa 25 anni in poi i miei interessi mi hanno sempre portato fuori da Saluggia. Prima però no, a Saluggia si facevano un sacco di cose, di attività. Poi da circa il 1996, dopo la naja, ho iniziato a lavorare a Crescentino ed a giocare a rugby ad Ivrea. A Saluggia poco alla volta si faceva sempre meno e scoprivo che invece in giro c’era tanto da fare.

Poi con gli anni si matura, si cambia, si cresce. Si scoprono cose grandi e piccole della propria comunità e si vuole iniziare a farne parte attiva.

Per esempio, due dati che sembrano banali ma che ben rispecchiano il mio disappunto per come a Saluggia siano gestite in malo modo le cose. Quando il mio piccolo Sebastiano andava all’Asilo Nido Comunale la retta e’ passata da 150€ a 250€ in un anno. Ho ancora la lettera dell’Assessore che diceva che non sarebbe aumentata. Il secondo dato, che puo’ sembrare sciocco, e’ sempre legato al mio Sebastiano, il suo buono pasto costa 4,5€ (e’ vero che mangia tanto, ma non ha ancora 6 anni!), mentre nel comune di Cigliano e’ di 3,5€.

Beh, molti diranno, sono scelte delle Amministrazioni, sono costi rivolti solo a chi ha figli, etc… Pero’ queste persone non tengono mai conto del Nucleare (che paura!). Saluggia prende montagne di soldi perchè sul suo suolo c’e’ un deposito di scorie nucleari “temporaneo” (che deve assolutamente essere bloccato e mandato via!), e quei soldi servono per compensare i cittadini del disagio.

Ma allora, come cavolo e’ possibile che con tutti quei soldi, che servono a compensare noi cittadini del disagio, aumentino i servizi a domanda individuale e le tasse? Non dovremmo noi pagare nulla?

Vero che i soldi non possono darli direttamente e che devono essere usati solo per questioni “ambientali” (vincolo che comunque è cambiato e si può in qualche modo scavalcare), pero’ con una gestione che sia più vicino al sociale ed alla sostenibilità, quello che non si puo’ dare direttamente viene compensato da quello che si puo’ dare indirettamente.

Da questo semplice ed utilitaristico pensiero, già nel 2012, ho iniziato ad interessarmi della vita politica saluggese. Ed un po’ sono rimasto deluso, soprattutto perchè tutto sembra così “vecchio”, un modo di fare politica basata sui mattoni, un modo di fare politica basato su quanti mattoni sono stati usati.

Penso sia ora di voltare pagina, il nostro logo lo rappresenta bene, voltiamo pagina, andiamo oltre, un’altra Saluggia è possibile!

Usiamo le risorse per Sostenibilità Ambientale, che ci permette di liberare fondi e risorse da investire poi nella Sostenibilità Sociale, che non vuole dire aiutare solo chi e’ rimasto “indietro” (cosa comunque fondamentale nella società civile, nessuno escluso, nessuno abbandonato), ma anche e soprattutto creare nuovi servizi alla comunità e rafforzare quelli che già ci sono. E cono “servizi alla comunità” non intendo solo quelli erogati dai comuni, ma anche quelli forniti dalle Associazioni, vero fulcro e vita di una Comunità sana.

Da non dimenticare poi che il lavoro e’ una condizione “sine qua non” per qualunque tipo di sostenibilità. Si deve investire prima di tutto su questo fronte, incentivando le aziende a restare sul territorio, a quelle nuove di insediarsi, ed aiutare chi voglia fare impresa.

Leggete il nostro programma elettorale e capirete di più.

Ricorda che nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Pancotti no!

Io sto con Lele

Oramai da parecchio tempo mi sono imbarcato in una nuova avventura, partecipare ad una lista civica per le elezioni comunali del 2017 del paesello dove sono cresciuto, Saluggia.

Volevo fare il punto della situazione, anche perchè rileggermi mi aiuta spesso a capirmi. E premetto, doverosamente, che questo post e’ personalissimo, rispecchia me stesso e non altre persone.

Io sto con Lele (Emanuele Pedrazzini, il candidato sindaco della nostra lista Un’Altra Saluggia è Possibile) perchè di lui mi fido. E’ dinamico, competente, ed ha davvero tanta voglia di far crescere il nostro Comune. E non solo, sto con Lele (e con Un’Altra Saluggia è Possibile) perchè il programma che stiamo creando e’ davvero bellissimo.

Il nostro motto e’: “Sostenibilità ambientale. Sostenibilità sociale.”. E’ un po come dire 42.

La “Sostenibilità Ambientale” ci serve per ridurre l’impatto ambientale, riducendo consumi e le spese: favorire gli spostamenti con mezzi alternativi (pista ciclabile), ridurre il consumo di suolo, riqualificare e ridare vita a quegli spazi ora abbandonati (far sparire l’ecomostro, sistemare Area Quaglino, finire Casa Miglietta, migliorare il consumo energetico degli edifici comunali), consolidare la situazione patrimoniale esistente (ad esempio le strutture sportive), potenziare la raccolta differenziata per ridurre la tassa rifiuti.

Con le risorse che vengono così liberate creeremo una “Sostenibilità sociale”: servizi comunali più vicini al cittadino, una migliore attenzione delle fasce a rischio, maggiore supporto ai giovani ed agli anziani, creare lavoro “sociale” sul territorio, rinforzare il tessuto sociale, creato dalle associazioni, con un supporto più snello e mirato, lavorare con le imprese per mantenere ed aumentare i posti di lavoro, creare momenti di aggregazione e condivisione per la popolazione, aumentare l’offerta per il tempo libero (sport e cultura), etc…

Quindi inizio già a fare campagna per “Un’Altra Saluggia è Possibile” e non dimenticate di scrivere “PANCOTTI”!!! 😀

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Saluggia e la Via Francigena

La Via Francigena, Franchigena, Francisca o Romea, è parte di un fascio di vie, dette anche vie Romee, che conducevano dall’Europa centrale, in particolare dalla Francia, a Roma. Nel meridione d’Italia, in particolare in Puglia, è attestata inoltre una via Francesca, legata alla pratica dei pellegrinaggi, che taluni accostano alla via Francigena sostenendo esserne la prosecuzione a sud, verso Gerusalemme, benché non esistano prove storiche di tale affermazione.

Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Via_Francigena

Uno dei tratti passa da Saluggia, esattamente tra le tappe VA07 (Chivasso) e VA08 (Leri), vedi su http://www.visit.viefrancigene.org/it/map/wrap/?layer=statictrack&close=operations

Un buona cosa sarebbe valorizzare questo percorso, magari ravvivando la segnaletica comunale con riferimenti ed informazioni, fornendo un posto per dormire ai pellegrini, convenzioni con attività locali, etc… Interessante sarebbe anche la formazione di un comitato, che gestisca le richieste dei pellegrini e che li aiuti nel transito sul territorio comunale, o anche solo per incontrarli e chiacchierare sulla loro esperienza.

 

L’Enel, l’IRPEF e le Compensazioni del Nucleare

Per capire il senso di questo post vi consiglio prima di leggere l’articolo su http://www.corriere.it/cronache/11_maggio_24/centrale-nucleare-jacopo-storni_2adb270c-860e-11e0-99e7-3448c5a7b9b0.shtml

Ne riporto alcuni passi.

“Quella che doveva essere una maledizione, è diventata la più ghiotta delle opportunità: in pochi anni, la centrale nucleare di Saint Vulbas ha catapultato il piccolo villaggio francese in una bolla di ricchezza.”

“Ma gli sgravi fiscali che l’amministrazione comunale offre ai suoi abitanti grazie alle royalties, sono un bell’incentivo a lasciar da parte timori e suggestioni. E allora, mormorano in paese, ben vengano le centrali nucleari. «Tutto sommato – dice Marguerite, proprietaria del principale bar del paese – dalla realizzazione dell’impianto abbiamo avuto più benefici che disagi: i nostri clienti sono aumentati e gli affari girano a mille».”

“Approfittando delle agevolazioni fiscali comunali, sono proliferate a ritmi vertiginosi industrie, attività commerciali e abitazioni. A pochi passi dal centro del villaggio, è sorto il grande parco industriale Plaine de l’ain, polo d’attrazione finanziario che ha calamitato 115 aziende per un totale di 4.500 lavoratori. E poi c’è il grande Centre International de Rencontres, parco sportivo e culturale ad accesso gratuito, un tripudio di margherite e campi da tennis, giardini e palestre.”

A Saint Vulbas c’e’ una centrale nucleare attiva, con annessi rischi e preoccupazioni, la situazione di Saluggia sarebbe diversa, ma e’ ora di affrontare la situazione, di prendere il toro per le corna e decidere noi.

E’ poi di dominio pubblico che in zone dove ci sia attività legata alla produzione di energia nucleare gli abitanti abbiano vantaggi come per esempio non pagare la bolletta elettrica.

A Saluggia ci devono essere dei vantaggi oggettivi per gli abitanti, vantaggi veri sulle bollette elettriche, sulla rimozione dell’ IRPEF, su sgravi fiscali reali per le imprese. Non e’ possibile dite voi? Se ci fosse una Amministrazione capace e decisa, forse lo potrebbe diventare.

Le cinture di sicurezza sullo scuolabus

“Sebastiano, ti metti la cintura sulla scuolabus quando andate in piscina con il centro estivo?”, “No, non ci sono le cinture, le maestre ci dicono di tenerci con due mani così”.

E subito mi si drizzano i capelli. Ma come, non ci sono le cinture di sicurezza sugli scuolabus? Per legge sui modelli vecchi non ci sono, ma un bel “chisenefrega”? La sicurezza dei bambini, e di chi dovesse usare lo scuolabus viene prima di tutto, prima di via Lusani, prima di via Don Carra. Ma quali sono le priorità della attuale Amministrazione Comunale? Solo quella di costruire, costruire, e se avanza qualcosa costruire?

L’uso delle compensazioni per il nucleare, che dovrebbero rendere Saluggia un posto meraviglioso, dovrebbero essere usate per il bene della comunità, non solo per farsi vedere!

Ma che bravi!

Vota Marco Bruzzesi

L’articolo sulle future Elezioni Amministrative saluggesi del 2017 che e’ sulla La Nuova Periferia di oggi e’ decisamente sballato…

Dal canto invece del centro sinistra si fa invece sempre più insistente la voce che il candidato di questo schieramento possa essere Claudio Relino, ex amministratore nell’amministrazione guidata da Marco Pasteris.

Se non ricordo male il Claudio Relino non era con Franco Barbero?

A quanto pare Relino sta già lavorando per una sua lista dove potrebbero trovare collocazione anche Paola Olivero (ex consigliere di minoranza) che nella scorsa campagna elettorale si era candidata alla carica di sindaco e Franco Pozzi, ex primo cittadino di Saluggia.

Pare a chi? Mi sembrano affermazioni senza conoscere cosa stia succedendo, fatte solo per gettare zizzania e confusione.

Intanto anche nella frazione di Sant’Antonino si fa campagna elettorale e Marco Bruzzesi viene visto alla guida di una terza coalizione.

Cioe’, e Marco non me lo ha detto?! Che bell’amico!

Insomma, l’autore dell’articolo che si firma con CRK ha creato un articolo con voci di corridoio, non era meglio prima sentire le persone coinvolte? Ne vedremo comunque delle belle!

Un motivo in più per non fidarsi di quello che si scrive sui giornali locali!

“Le Scienze” n°571, marzo 2016: “Scorie maledette”

Un deposito per i rifiuti radioattivi
di Giovanni Zagni e Davide Maria De Luca

Tutto è pronto per la scelta di un sito definitivo in cui immagazzinare le scorie radioattive prodotte in Italia. A quasi trent’anni dall’uscita dell’Italia dal nucleare, ci sono ancora migliaia di tonnellate di scorie radioattive nel nostro paese e altre rientreranno dall’estero dopo essere state opportunamente trattate. Ma l’Italia ancora non ha un deposito unico nazionale per questi rifiuti, che per ora sono stoccati in diversi depositi temporanei

Visita il sito http://www.lescienze.it/edicola/2016/03/02/news/le_scienze_n_571-2989142/

Leggi l’articolo “Le Scienze” n°571, marzo 2016: “Scorie maledette”

le scienze marzo 2016 Scorie Maledette deposito nazionale nucleare

 

L’alternativa, Saluggia

Da qualche periodo sono finito in un interessante progetto per la creazione di una lista civica per le elezioni amministrative di mi sembra maggio 2017.

E’ un progetto particolare, si parte dal presupposto che in un paese di 4200 anime non abbia senso avere più di due liste alle elezioni. L’ideale sarebbe avere una lista unica, fa tanto Bulgaria, pero’ ci sarebbero tanti problemi con una lista sola, per esempio “chi controlla il controllore”?

Quindi si deve fare una lista trasversale dove gli stendardi dei partiti non abbiano posto, dove lo scopo sia lavorare insieme per un programma condiviso e discusso assieme, raccogliendo idee tra i saluggesi, elaborandole e facendole diventare parte di un programma partecipato.

La “democrazia partecipativa” consiste negli strumenti utili a raccogliere pareri e opinioni che forniscono informazioni stimolando la collaborazione tra cittadini e rappresentanti, ma di per sé questa forma di democrazia non contempla strumenti per attribuire potere legislativo ai cittadini. (vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Democrazia_diretta)

Soprattutto ora, che Saluggia si trova nella possibilità di fare un balzo in avanti. Faccio alcuni esempi. Bene ripensare a Via Lusani, ma decidere “tout court” che non ci siano più parcheggi e’ un’idea bislacca e malsana. Bisogna prima parlare con i commercianti ed i cittadini, raccogliere le idee, e poi valutarle e metterle in pratica. Parlando con i “congiuranti” (mi piace chiamarci così!) si pensava banalmente ad un parcheggio a metà di Via Lusani (ci sono case abbandonate che possano essere acquistate?).

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Che dire poi della famosa Area Quaglino? E’ un progetto che cambia l’assetto del paese per qualche decina di anni. Chi deve decidere se non la popolazione? Una raccolta di idee? Una valutazione pubblica? Un concorso con elementi di sostenibilità? O decide solo l’attuale giunta? Che paura…

Per ogni decisione importante dovrebbe esserci un incontro pubblico, con i cittadini, dove presentare le idee ed elaborarle assieme, non dico per tutte, ma per almeno quelle che hanno un budget rilevante, e che comunque interessino i cittadini, (cambiare le lampadine dell’illuminazione stradale e convertirle a LED non e’ da discuterne con tutti, ripensare l’arredo urbano si).

E’ poi e’ davvero necessario abbassare i toni, smettere di dire cose da bambini come “lui e’ cattivo, ha fatto questo questo e quest’altro”. Smettere di essere cattivi ed iniziare a collaborare, e chi e’ andato ad un Consiglio Comunale durante l’amministrazione Barberis / Farinelli sa benissimo di cosa io stia parlando. Si deve tornare ad essere positivi e propositivi, trovare le soluzioni ai problemi e non additare sempre chi sbaglia. Non e’ ora di crescere e stare uniti?

Ah, se la cosa vi interessa e volete partecipare al gruppo di lavoro, contattatemi e ne parliamo.