… a noi piace ricordarlo così, ed anche alla CNN:
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Berlusconi e wikipedia.
Siete mai andati a leggere la pagina di Berlusconi su Wikipedia?
L’Italia vista dagli Stati Uniti d’America.
Riporto l’articolo apparso sulla repubblica, dove viene illustrato come gli americani vedano il nostro paese. Ah, gli USA sono la patria del comunismo e delle toghe rosse….
Newsweek, vergogna Berlusconi, “Disinteresse e cultura dell’harem”
Il nuovo numero del settimanale americano dedica quattro pagine al presidente del Consiglio. “Escort, minorenni e ballerine che saltellano intorno a un 74enne”. Critiche pesanti per la discriminazione femminile, “ha inculcato negli italiani l’idea che la donna sia solo un oggetto sessuale”. Pompei, Bondi definito un “ministro senza vergogna né responsabilità”. E un’imbarazzante descrizione di “Striscia la notizia”.
ROMA – “Berlusconi’s girl problem”, Berlusconi e il problema-donne. Ecco il titolo che campeggia sulla copertina del numero del 22 novembre del settimanale americano Newsweek. Illustrato da un paio di gambe femminili con scarpe dal tacco a spillo. Quattro pagine dedicate alle vicende italiane. E un ritratto impietoso dell’Italia berlusconiana, di quella che viene definita “la cultura dell’harem che sta minando l’economia italiana e il suo stesso governo”.
Le donne, gli scandali, la televisione, l’incuria nei confronti dei beni culturali del Paese. Una serie di vergogne, quelle passate in rassegna dal settimanale americano. “Per berlusconi, l’eguaglianza di genere è una barzelletta”, titola l’articolo di Barbie Nadeau; “Silvio si fa buttare giù, ma l’ultimo scandalo sessuale è solo uno dei suoi problemi” è invece il pezzo firmato da Jacopo Barigazzi. In un articolo si ripercorrono le recenti vicende italiane, partendo dal crollo di Pompei. “Il ministro in carica (Bondi, ndr), quando gli hanno chiesto se si sarebbe dimesso, ha risposto che non era responsabile. E’ così che funziona il governo in italia. Nessuna responsabilità. Nessuna vergogna. Nessuna attenzione a un paese che si sbriciola”. E ancora: “Per quasi vent’anni l’Italia praticamente non è cresciuta e nessuno accetta la colpa”.
Un altro articolo del Newsweek è invece dedicato al ruolo delle donne nel nostro Paese. Con una paginata fotografica di ragazze seminude in televisione e la descrizione – imbarazzante – di Striscia la notizia: “Due uomini di mezz’età in piedi sotto i riflettori, uno fa penzolare da una cintura una treccia d’aglio dalla forma vagamente fallica. Una ragazza striscia sul pavimento, indosso ha un costume di paillette, la scollatura a V profondissima e un perizoma. Prende la treccia d’aglio in mano e se la strofina sul viso mentre l’altro conduttore – si legge sul settimanale – le dice ‘dai, girati, fammi dare un’occhiata’, e le tocca il sedere. Questo è il prime time in Italia. Una parata di temi pruriginosi, un’espressione del marciume evidente proprio ai vertici del governo, un riflesso del problema più profondo della società rispetto al ruolo delle donne. Una storia senza fine di modelle minorenni, escort a pagamento, ballerine del ventre marocchine che se la spassano con un 74enne presidente del Consiglio”.
E ancora, osserva l’articolo di Newsweek: “Proteste e lamentele sono rare, e se ci sono, pochi le ascoltano”. Una situazione che Berlusconi “potrebbe aver creato” grazie al fatto che “il 95% del mercato televisivo è sotto il suo controllo” e per questo “è difficile fare una stima di quanto gioco abbia la sua influenza nel modo in cui le donne sono viste e vedono loro stesse. E mentre altri Paesi europei promuovono attivamente l’uguaglianza di genere come un pilastro della prosperità nazionale, Berlusconi ha guidato la carica nella direzione opposta, relegando le donne con la creazione di un modo di vederle solo come oggetti sessuali”. E conclude: “E’ chiaro che la caduta di Berlusconi, se avverrà, indebolirà la commistione negativa fra politica, media e discriminazione di genere. Ma perché ci siano reali progressi bisognerà riprogrammare il modo di pensare degli italiani, uomini e donne. E non basterà cambiare canale”.
(16 novembre 2010)
in riferimento a: Newsweek, vergogna Berlusconi “Disinteresse e cultura dell’harem” – Repubblica.it
La risposta alla “Risposta alle calunnie”…
Durante il No B Day, berlusconi veniva accusato di favorire la mafia con le sue leggi, ed i legami con la mafia sono stati confermati dal pentito Spatuzza. Come per magia, il giorno dopo, vengono arrestati due superlatitanti…
“Palermo – Il superlatitante mafioso, Giovanni Nicchi, 28 anni, è stato arrestato a Palermo dagli uomini della squadra mobile della polizia in via Cluverio. “
Sembra che Nicchi si stesse per consegnare alle forze dell’ordine, per evitare di essere assassinato da Lo Piccolo, e gli sia stato detto di aspettare a farlo.
“A Milano in manette Fidanzati È stato arrestato a Milano Gaetano Fidanzati, uno dei boss mafiosi appartenenti alla lista dei 30 ricercati per mafia più pericolosi.”
In realtà entra ed esce dal carcere, ha più di 70 anni, per motivi di salute.
Berlusconi: “A Milano e Palermo due colpi straordinari” “Le nostre forze dell’ordine hanno effettuato due colpi straordinari a Palermo e a Milano. A Palermo siamo riusciti a catturare Gianni Nicchi che è il numero due di Cosa nostra e a Milano abbiamo catturato Danilo Fidanzati che è il numero tre di Cosa nostra. Credo che sia una bella situazione, una bella operazione che deve confortare i cittadini di buon senso”.
Erm, in realtà il Vice Questore di Palermo Gioacchino Genchi smonta i due arresti. Ecco il video.
in riferimento a:
“Fidanzati”
– Mafia, presi i boss Nicchi e Fidanzati Berlusconi: “Risposta alle calunnie” – Interni – ilGiornale.it del 05-12-2009 (visualizza su Google Sidewiki)
Che vergogna!
Ruffini cacciato da Raitre, è polemica, protestano Floris, Dandini, Lucarelli
Dure critiche alla decisione annunciata del cd di Viale Mazzini, e l’Usigrai attacca: “Scandalose nuove nomine”. Bersani: “Vergognosa ingerenza della politica”. Libertà e Giustizia: “Chiarire i criteri”
ROMA – Provoca reazioni e fa discutere, il caso Ruffini. Direttore di una Raitre in ottima salute, per ascolti e gradimento, ma a cui il dg Mauro Masi ha già annunciato che verrà sostituito, nel corso del cda di mercoledì prossimo. E così, oggi, è il giorno delle proteste. A partire da quelle dei volti noti della rete: Giovanni Floris, Serena Dandini, Carlo Lucarelli.
“Credo che uno come Ruffini – dice il conduttore di Ballarò sul sito di Articolo 21 – ogni azienda starebbe attenta a tenerselo stretto, essendo quello che ha tirato su la rete migliore, con i migliori ascolti e la migliore qualità”. E dunque “io penso che se il Consiglio di amministrazione e i vertici Rai si occupano di Raitre debba essere solo per confermare una volta per tutte Paolo Ruffini ed evitare che si vada avanti ogni settimana chiedendosi se viene o no sostituito il direttore”. Ma questo non avverrà, come Masi ha già confermano a colui che sarà allontanato.
Anche la Dandini – che su Raitre conduce il talk show Parla con me- interviene, sempre sulle pagine web di Articolo 21: “Per usare una parola gentile, l’idea di mandar via Ruffini mi sembra quantomeno inopportuna. E’ assurdo, il mondo sembra andare al contrario: lo si vuole punire perchè è andato troppo bene?. E’ vero che il presidente del Consiglio ha più volte fatto capire che Raitre è una rete che non gli piace, ma dal momento che ce ne sono altre, in tv non è mica obbligato a guardarla, può cambiare sempre canale…”.
Quanto a Lucarelli, lo scrittore che conduce Blu notte si si pone una serie di domande: “Perchè cambiare allora? Non è che stiamo cambiando quando le cose funzionano proprio perchè funzionano? Questo è un sospetto molto antipatico che ci farà lavorare comunque male”.
Ma ci sono anche altre dure critiche. Come quelle di Dario Franceschini: “Nominare il direttore di rete – dice, intervenendo all’assemblea del Pd – non è compito della politica, ma chiedere al governo di rispettare l’autonomia della tv pubblica è compito della politica”. Pure il neosegretario Pierluigi Bersani interviene: “Vergognosa la continua pretesa della politica di voler dettare legge nel mondo dell’informazione”.
Ancora più netti, in una nota congiunta, il senatore del Pd Vincenzo Vita e il parlamentare dell’Idv Giuseppe Giulietti: “Cacciando Ruffini – dichiarano – non vogliono soffocare solo Raitre, dando esecuzione ad una rappresaglia più volte annunciata dai fedelissimi del presidente del Consiglio”.
“Perplessità e disagio” vengono espressi dall’associazione Libertà e Giustizia, riunita a Genova per l’assemblea nazionale, che rivolgendosi alla direzione della Rai chiede quali siano i criteri per “licenziare” un direttore che ha ben lavorato, ottenendo risultati oggettivi e indiscussi sugli indici di ascolto.
Ma ci sono anche altre ragioni di scontento, nel servizio pubblico. Ad esempio oggi il segretario dell’Usigrai (il sindacato interno dei giornalisti) Carlo Verna attacca: “Non ci risultano reti e testate scoperte – fa notare – ci risultano, invece, colleghi autorevoli senza incarico e stimiamo al momento per difetto un costo di quattro milioni di euro in un anno per le assunzioni dall’esterno. Quando ci si renderà conto che tutto ciò è scandaloso?”. (7 novembre 2009)
Benvenuti nel Ventennio
Berlusconi e la Rai, l’opposizione insorge, Garimberti: “Le notizie vanno date tutte”
ROMA – “Non è più sopportabile che la Rai, con i soldi pubblici, attacchi il governo”. Il monito lanciato da Silvio Berlusconi durante la conferenza stampa sul bilancio del governo nei primi 14 mesi ad una giornalista del Tg3 non tarda a scatenare reazioni e polemiche. L’opposizione denuncia un “nuovo editto bulgaro” e il segretario del Pd Franceschini parla dell’ennesimo attacco alla stampa libera per annunciare che, se Berlusconi non la smetterà, a settembre ci sarà una grande mobilitazione. Il presidente dell’emittente pubblica, Paolo Garimberti replica: “Le notizie non hanno colore, vanno date tutte. E l’informazione pubblica deve raccontare i fatti”.
Eh, i nostalgici saranno contenti, si imbavaglia chi la pensa diversamente, si fa rivalsa sui poveri e gli immigrati (possono rimanere solo le colf extracomunitarie!), si fanno condoni per favorire i propri interessi, … chi vi ricorda? Vergogna!
E rilancio con il vantarsi di cose inventate…
“Gli accordi tra Mosca e Ankara per far passare il gas russo attraverso le acque turche del Mar Nero fino all’Europa erano “già stati conclusi – racconta la fonte alla Reuters – quando il governo turco ha ricevuto un’inaspettata richiesta dell’ultimo minuto da parte di Berlusconi che voleva partecipare alla cerimonia della firma” del premier russo Vladimir Putin e di quello turco Tayyip Erdogan, ad Ankara. La fonte aggiunge che si è creata una “certa sorpresa” quando ci si è resi conto che Berlusconi voleva rivendicare l’accordo come un suo successo personale.”
Eh! Chi è causa del suo Silvio pianga se stesso…
“Un summit che sta “discendendo nel caos”, su cui è meglio avere “basse aspettative” e che potrebbe addirittura produrre, oltre al rischio di nuove “gaffe di Berlusconi” e controversie sulla sua vita privata, proposte per “espellere l’Italia dal G8” e sostituirla con la Spagna. Sono le indiscrezioni raccolte dalla stampa estera tra le delegazioni degli altri paesi invitati al vertice che si apre domani all’Aquila e i commenti e le previsioni che alcuni dei più autorevoli giornali del mondo, dal Financial Times al Wall Street Journal, fanno sull’appuntamento internazionale che richiama i grandi della terra, e le luci dei riflettori, sul nostro paese.” “Crescono le pressioni all’interno del G8 per espellere l’Italia, mentre i preparativi per il summit scendono nel caos”, è il titolo del Guardian di Londra. Nell’assenza di qualsiasi iniziativa sostanziale da parte italiana per organizzare l’agenda del vertice, scrive il quotidiano della capitale britannica, “gli Stati Uniti hanno assunto il controllo“, con un giro di conferenze telefoniche effettuate dai loro “sherpa”, come si chiamano in gergo gli alti funzionari che pianificano i temi e le iniziative del G8, per “iniettare all’ultimo momento qualche significato” nell’incontro dell’Aquila. “Che sia un altro paese a organizzare le telefonate degli sherpa è un fatto senza precedenti“, dice al Guardian un alto esponente della delegazione di un paese del G8. “Gli italiani sono stati semplicemente terribili. Non c’è stata organizzazione e non c’è stata pianificazione“. [link]
Eh già, perche’ sono tutti comunisti e ci invidiano il Cavaliere! Tutti! Cattivi!
La vignetta in alto è dedicata alla gaffe di Silvio Berlusconi che ha salutato l’elezione di Barack Obama, presidente “giovane, bello e abbronzato“; Berlusconi si è giustificato dicendo che si trattava di un complimento, nella vignetta di Kichka, disegnatore belga di nascita ora stabilitosi in Israele, abbiamo un Obama che replica a Silvio: “allora anche vecchio idiota“. [link]
No, non è la Bbc
Poltrone capovolte: mi ritrovo io a essere intervistato, dalla Bbc, qui a Londra, sul caso Berlusconi. Racconto alla conduttrice del telegiornale quello che è stato scritto perlomeno da alcuni giornali italiani: cioè che il presidente della Rai ha convocato il direttore del Tg1, chiedendogli di spiegare perchè il suo tg non ha riportato notizie sullo scandalo che divampa attorno al presidente del Consiglio, e aggiungo che poichè il premier possiede o controlla cinque delle sei principali stazioni tv nazionali, una simile operazione di offuscamento dello scandalo ha privato la maggioranza degli italiani della conoscenza effettiva di quanto sta accadendo. La giornalista della Bbc mi ha guardato incredula. Davvero? E nessuno protesta a questa, come chiamarla, censura? Ho risposto che sì, qualcuno protesta. Ma l’aria sbalordita della collega inglese mi ha fatto capire quanto il nostro paese sia caduto in basso. Queste cose uno se le aspetta in Cina e in Iran, nella Russia di Putin, non in un civile paese europeo, non in una democrazia occidentale. Mi è venuto in mente il modo in cui la Bbc, diretta totalmente da laburisti, indagò e contestò la decisione del governo laburista di Tony Blair di entrare in guerra al fianco degli Usa in Iraq. No, non è la Bbc, questa è la Rai, la Rai-tv, diceva una vecchia canzonetta. E questa è l’Italia di Silvio Berlusconi.
http://franceschini.blogautore.repubblica.it/2009/06/24/no-non-e-la-bbc/
Piemonte, Puglia e Sardegna a rischio nucleare: grazie Berlusconi!
Sardegna, Puglia e Piemonte sono le tre regioni che ospiteranno quattro delle almeno undici centrali nucleari necessarie a produrre il 25% dell’energia elettrica nazionale: è di oggi l’annuncio-provocazione del Governo.
Tre le regioni designate, ma a queste se ne aggiungeranno delle altre, i cui nomi, magari, conoscerete a sorpresa dopo le elezioni del 6 e 7 giugno. Questo accordo bilaterale tra Silvio Berlusconi e il Governo francese è illegittimo.
Sempre oggi, al Senato, è stato approvato l’ultimo dei quattro articoli del ddl ‘sviluppo ed energia’ che di fatto riapre la corsa all’atomo, cioè quello che istituisce l’Agenzia per la sicurezza nucleare.
L’8 e 9 novembre 1987 gli italiani votarono per il referendum “contro il nucleare”, ed anche se quei quesiti non facevano espresso riferimento all’abrogazione di leggi che consentissero la costruzione di centrali nucleari sul territorio italiano, nei fatti, solo un truffatore potrebbe non riconoscere che manifestavano la volontà del popolo italiano di non sposare il binomio futuro-nucleare.
http://www.antoniodipietro.com/2009/05/piemonte_puglia_e_sardegna_a_r.html
Il risultato delle elezioni 2009
Il dato che salta fuori dal risultato delle elezioni e’ che i furbetti la fanno sempre franca, e sono considerati dagli italiani degli esempi da seguire. Berlusconi, nonostante sia una pessima persona, continua a vincere, cio’ vuole dire che chi lo ha votato pensa che essere una pessima persona sia una cosa giusta. Sfuma anche il discorso destra / sinistra, ormai portato su toni calcistici (non si votano più delle ideologie, ma il simbolo del cuore, come se si trattasse di un derby cittadino): chi voleva votare a destra, avrebbe dovuto farlo, invece ha votato un partito formato da faccendieri e delinquenti, basti portare come esempio il numero di condannati in via definitiva che siede al governo, o il recente decreto legge contro le intercettazioni telefoniche proposto dal Partito delle Libertà, guidato da Berlusconi e le sue veline(che sono state tutte elette!).
Vi ricordate l’indagine Mani Pulite? Tutti quelli indagati e condannati sono saltati di nuovo fuori, impuniti, grazie al Popolo della Libertà.
A proposito del decreto sulle intercettazioni:
“Le rispondo solo se Repubblica mi concede due pagine piene. Sarebbe facile citare casi clamorosi come quello del sequestro illegale di Abu Omar. O casi di corruzione. Ma vorrei essere chiaro: sono innumerevoli gli omicidi che vengono risolti dopo mesi e mesi di intercettazioni. Sappiano i cittadini che gli assassini senza volto saliranno incredibilmente di numero e sarà più difficile salvare vite umane come avviene ora quando, intercettando ed indagando, si scoprono progetti di uccidere qualcuno”.
La riforma delle intercettazioni segna nei fatti “la morte della giustizia penale in Italia“: questa la dura presa di posizione dell’associazione, contro norme che “rappresentano un oggettivo favore ai peggiori delinquenti“. E “impediranno alle forze di polizia e alla magistratura inquirente di individuare i responsabili di gravissimi reati”. In pratica, prosegue l’Anm, è come se governo e Parlamento chiedessero “alle forze dell’ordine e alla magistratura inquirente di tutelare la sicurezza dei cittadini uscendo per strada disarmati e con un braccio legato dietro la schiena“.
Grillo, in completo blu e camicia bianca con cravatta, si è presentato puntuale davanti ai senatori. “Voi non siete abituati ad ascoltare gente di spettacolo, e io non sono abituato a voi”, ha subito premesso, prima di iniziare a leggere un testo dai toni durissimi. “Oggi viene approvata – ha sottolineato – una legge che limita le intercettazioni e mette il bavaglio all’informazione. Io sarò, presumo, il primo condannato perché farò disubbidienza civile. Il primo pensiero dello ‘psiconano’ non è il Paese, ma sempre e solo non farsi beccare. Avete approvato il lodo Alfano per evitare che Berlusconi finisse in galera, ora volete limitare il diritto del cittadino ad essere informato“.
“E’ veramente uno schifo – ha accusato il comico genovese – che tra i nostri rappresentanti ci siano condannati in primo grado, in secondo grado o indagati. Senatori come Cuffaro e Dell’Utri sono senatori per meriti giudiziari”.
“Questa commissione – ha rincarato la dose Grillo – questo Parlamento, non hanno nulla a che fare con la democrazia. Cari membri della Commissione siete illegali, incostituzionali ed antidemocratici. Per rispetto a voi stessi e agli italiani dovreste dimettervi al più presto. Luigi De Magistris e Sonia Alfano sono due italiani per bene eletti da cittadini per bene. De Magistris ha avuto 450 mila voti, il secondo in Italia. La signora Alfano 165 mila voti, la prima donna in Italia, senza televisioni e senza giornali. Chi si è recato alle urne ha potuto sceglierli, perché questo non deve essere possibile anche per il Parlamento italiano?”.
Riporto anche una vecchia intercettazione.
Nel Capodanno 1987, alle ore 20,52 dalla villa di Arcore (Berlusconi festeggia con Fedele Confalonieri e Bettino Craxi). Berlusconi. Iniziamo male l’anno!
Dell’Utri. Perché male? Berlusconi. Perché dovevano venire due [ragazze] di Drive In che ci hanno fatto il bidone! E anche Craxi è fuori dalla grazia di Dio!
Silvio Berlusconi e Muammar Gheddafi

Ma cosa ha Gheddafi appuntato sulla giacca? Una foto di famiglia?
“Sulla divisa del colonello, tra fregi e cordoni dorati, anche una fotografia fissata sulla parte destra della giacca come fosse un’onorificenza. Capelli lunghi e neri nonostante l’età, nascosti da un cappello militare. Grandi occhiali scuri per proteggersi dal sole”
“Sul petto del colonnello Gheddafi, al suo arrivo a Ciampino, era appuntata una foto in bianco e nero. Ritrae Omar Al Mukhtar, eroe nazionale libico che guidò la rivolta anticoloniale tra il 1923 e il 1931. Venne catturato dai fascisti e condannato a morte. Nell’immagine, Al Mukhtar è ritratto in catene circondato dai soldati italiani. Il personaggio di Al Mukhtar ispirò il film “Il leone del deserto”
Giornalisti inglesi, comunisti!
La stampa inglese continua a sparare a zero su Silvio Berlusconi. Una columnist dell’Observer si augura oggi che qualcuno faccia al presidente del Consiglio italiano una “iniezione di bromuro” e lo faccia discretamente uscire di scena: “In termini politici e libidinosi, si potrebbe considerarla come un’eutanasia”, ovvero come uccidere qualcuno che fa compassione, per farlo smettere di soffrire. Il Sunday Times dedica alla vicenda Berlusconi un ampio articolo, intitolato “Nonno Silvio è impotente”, basato su dichiarazioni di Virginia Sanjust, “la donna un tempo chiacchierata come l’amante del leader italiano gli si rivolta contro”. E un altro servizio più breve appare sempre sull’Observer, che in pratica è l’edizione domenicale del Guardian, centrato su uno degli ospiti illustri della villa di Berlusconi in Sardegna, l’ex-premier ceco Topolanek, ripreso in “stato di eccitazione sessuale” in una delle fotografie pubblicate da El Pais. “L’ex-leader ceco deve confrontarsi con la nuda verità”, s’intitola l’articolo.
Nella pagina delle opinioni, la rubrica della columnist Barbara Ellen contiene i giudizi più duri riservati finora dalla stampa britannica a Berlusconi, insieme a quelli dell’editoriale del Times intitolato “Cade la maschera del clown”. Scrive la Ellen: “L’impulso è sempre stato quello di considerare Berlusconi una figura patetica, ma agli italiani, e anche ad altri, appariva cone una specie di sopranaturale ‘simpatico mascalzone’, un tipo che non si fa influenzare da questioni noiose come il politicamente corretto”. Tuttavia, continua la commentatrice dell’Observer riflettendo sugli ultimi sviluppi della sua vicenda, “quando uno ci pensa bene, cosa c’è di così amabile in un vecchio uomo ricco e potente che ci si circonda di ragazze mezze nude? Dov’è l’amabilità in un simile narcisismo? E’ chiedere troppo sperare che la villa in cui lui trascorre il suo tempo libero non faccia concorrenza alla Playboy Mansion (la villa del fondatore di Playboy, Hugh Hefner, in America, ndr) per il titolo di parco divertimenti sessuali di mezza età più pateticamente da cliché? Se non fosse colpevole di altro, Berlusconi è colpevole di avere reso tristi anche gli eccessi da baccanale”.
Ecco come si conclude l’articolo dell’Observer: “Non ne abbiamo abbastanza? Tutto quello che potrebbe andar storto in un uomo di mezza età è andato storto in Berlusconi. E per di più ha 72 anni! Ecco perché se ne deve andare. Non perché ‘non riesce a tenerlo dentro i panataloni’, ma perché non si sente di dover minimanete rispondere delle sue azioni ai servi che hanno votato per lui. Berlusconi è diventato la personificazione del potere diventato rancido. La cosa migliore per tutti sarebbe se, in un qualche momento della campagna elettorale, gli venisse iniettata una dose di bromuro e venisse sospinto discretamente da parte. In termini politici e libidinosi, si potrebbe considerare una pietosa eutanasia”.
L’articolo del Sunday Times, che con circa 2 milioni di copie è il più diffuso domenicale britannico, intitolato “Nonno Silvio è impotente”, riprende dichiarazioni fatte nei giorni scorsi al settimanale italiano Oggi da Virginia Sanjust, la 32enne che anni fa fu notata da Berlusconi come annunciatrice televisiva, invitata a Palazzo Chigi, ricoperta di doni, incluso un pagamento di circa 50 mila euro nel giugno 2007, secondo quanto confermato da lei stessa al settimanale, nel corso di una relazione diventata pubblica lo scorso anno quando l’ex marito della Sanjust, Federico Amati, ufficiale dei servizi segreti italiani, ha fatto causa a Berlusconi e alla ex moglie. Nell’intervista ad Oggi citata dal giornale inglese, la Sanjust afferma: “Il sesso è nel passato per me, è solo un ricordo. L’amore platonico, come quello che ho avuto per Berlusconi, è molto più importante”. La donna racconta che, quando conobbe il presidente del Consiglio, lui le disse: “Potrei essere tuo nonno”. E aggiunge: “Posso dire qualcosa di provocatorio? Berlusconi è l’uomo più impotente del mondo, perché il potere che ha un primo ministro è un falso potere se non è accompagnato dalla fede”. [repubblica.it, giornale comunista]
Silvio Berlusconi: ten more questions
ROMA – Dopo Repubblica, l’organizzazione no-profit britannica Open Democracy, che promuove il rispetto dei diritti umani e della democrazia, rivolge a Silvio Berlusconi altre dieci domande. Sul sito, Geoff Andrews – accademico e cronista esperto di affari italiani, oltre che autore di un libro recente sul nostro paese, pubblicato in Gran Bretagna e tradotto anche in Italia, intitolato “Un paese anormale” – chiede al presidente del Consiglio di fare chiarezza su diversi temi.
Ecco il testo dell’articolo pubblicato in inglese sul sito di Open democracy:
Caro signor Berlusconi,
Sono passate quasi tre settimane dalla pubblicazione su Repubblica delle dieci domande riguardo la sua relazione con Noemi Letizia. Lei ha scelto di non rispondere, sostenendo che l’iniziativa del giornale era parte di una campagna organizzata dalla sinistra. Nelle settimane successive, lei ha accusato Repubblica di aver orchestrato un complotto di sinistra che si è esteso alla stampa internazionale, coinvolgendo, fra gli altri il Times e l’Economist. Nello stesso periodo, lei ha anche descritto il Parlamento italiano come “inutile” e i giudici come motivati “dall’odio” e dalla “gelosia”.
Mancano solo pochi giorni alle elezioni europee, che si terranno negli Stati membri dal 4 al 7 giugno, e in Italia il 6 ed il 7 giugno. Poi l’Italia ospiterà il G8 all’Aquila dall’8 al 10 luglio. La sua risposta, ancora una volta, ha sollevato dubbi di interesse pubblico più ampio, sul suo comportamento come primo ministro italiano. Vorrei rivolgerle anch’io altre dieci domande.
1) Lei ha rivolto molte critiche al ruolo della stampa in questo caso, nonostante il fatto che Il Giornale (quotidiano di proprietà della sua famiglia), come altri giornali, abbiano difeso regolarmente la sua condotta. Pochi primi ministri hanno questo privilegio, tuttavia lei continua ad insistere sul fatto che la stampa le è contro. Qual è il suo concetto, allora, di stampa libera? Per esempio, porrebbe condizioni alle critiche che la stampa può muovere al primo ministro?
2) Le ha accusato la Repubblica di “sfruttare questioni private per fini politici”. Eppure, i confini fra “pubblico” e “privato” nella sua vita politica spesso si sovrappongono, soprattutto per il fatto che lei possiede diversi quotidiani e stazioni televisive e allo stesso tempo detiene il potere politico. Lei accettò di risolvere il “conflitto di interessi” entro 100 giorni dalla sua entrata in carica, eppure nulla è stato fatto ancora. Questa situazione solleva ampie critiche in Europa. Perché non ha risolto il “conflitto di interessi” e non crede che esso presenti un problema per la democrazia italiana?
3) Il 21 maggio 2009 lei ha descritto il Parlamento italiano come “inutile”, suggerendo che solo 100 parlamentari sarebbero sufficienti per svolgere il loro compito in modo efficace. Allo stesso tempo, sostiene che il popolo italiano sia “con lei”. E’ sua opinione, quindi, che il popolo italiano sarebbe felice di darle più potere per far funzionare le cose in modo più efficace?
4) Lei ha paragonato il ruolo del governo a quello di un’azienda privata e in un confronto fra legislatori e imprenditori, considera migliori i secondi. Comprende la differenza fra essere un uomo d’affari di successo e uno statista di successo?
5) Il 19 maggio, un tribunale italiano ha emesso una sentenza secondo la quale lei ha corrotto l’avvocato inglese David Mills, pagando 600,000 sterline perché testimoniasse il falso a suo favore. Mills è stato condannato a febbraio, lei invece è stato protetto da una legge che le garantisce l’immunità varata sotto il suo governo. Lei ha detto che riferirà in Parlamento sulla questione “appena ne avrà il tempo”, ma non prima delle elezioni europee. Perché e quando saranno fatte queste dichiarazioni al Parlamento?
6) Oltre alle critiche rivolte al Parlamento italiano, lei attacca regolarmente i giudici per il loro “pregiudizio” e la loro “insanità”. Lei è stato recentemente oggetto di critiche per aver insidiato le procedure costituzionali, cosa che ha portato ad un contrasto con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, recentemente, in particolare, per il caso del diritto a morire di Eluana Englaro. E’ stato detto che lei stesso aspira a succedere a Napolitano. Può confermare la sua intenzione di voler diventare presidente della Repubblica? E in che modo arriverebbe a ricoprire questo ruolo?
7) A luglio 2009 lei ospiterà il summit del G8 all’Aquila. In precedenti occasioni internazionali e riunioni con leader mondiali, lei ha avuto problemi di comunicazione con alcuni dei suoi pari. Crede che ce ne saranno altri quest’anno?
8) Quali sono, a suo giudizio, i maggiori successi che ha conseguito come primo ministro italiano?
9) Nelle scorse settimane, lei ha negato di essere stato coinvolto direttamente nel processo di selezione di showgirl televisive come candidate parlamentari per il suo partito, anche se il suo quotidiano Il Giornale, lo ha ammesso. Può chiarire se è stato o meno coinvolto nel processo di selezione?
10) Infine, perché Noemi Letizia, la sua amica diciottenne di Napoli, la chiama “papi”?
Cordialmente,
Ed intanto nel resto del mondo civile…
Jacqui Smith addebitò ai contribuenti 67 sterline (circa 70 euro) per due film porno presi dal marito
GB, si dimette il ministro dell’Interno nuova vittima dello scandalo rimborsi
LONDRA – Jacqui Smith, ministro degli affari Interni del Regno Unito, sarebbe sul punto di dimettersi sull’onda dello scandalo dei rimborsi inappropriati che ha travolto il Parlamento. “Fonti attendibili hanno confermato che Jacqui Smith ha raggiunto questo tipo di accordo con il primo ministro”, ha detto il reporter di Sky News Joey Jones. La titolare dell’Interno è finita sotto accusa per aver fatto pagare ai contribuenti due film porno per il marito e la casa della sorella. [fonte]
Invece, in Italia, e’ prassi comune farsi rimborsare qualsiasi cosa ed utilizzare per i propri bisogni le risorse dello stato, sfruttando il mandato dato dagli italiani.
Gli inquirenti dovranno accertare l’eventuale uso improprio dei voli istituzionali per accompagnare veline, personaggi dello spettacolo e amici privati a feste e cerimonie in Sardegna, a villa Certosa. Gli accertamenti sono scattati dall’esposto presentato dal Codacons che ha chiesto alla Corte dei Conti di valutare gli eventuali danni erariali. Nel caso in cui venissero ravvisate sospette irregolarità, il fascicolo aperto come “atti relativi” verrebbe trasformato in un procedimento con indagati. […] Non verrà sentito quindi il fotografo Antonello Zappadu che ha ritratto il cantante Mariano Apicella assieme a una ballerina di flamenco mentre scende dall’aereo presidenziale con a bordo Berlusconi. [link]
Ed ancora…
Quali sono le fotografie che Silvio Berlusconi teme davvero? Non le “ninfe” che si rinfrescano e giocano nel parco di villa Certosa. Non Noemi Letizia che assieme all’amica Roberta e a una covata di altre fanciulle si prepara al gran festone di Capodanno denominato la “cena dei cento”. Nemmeno, a questo punto, gli ospiti più o meno d’onore – il cantautore personale Mariano Apicella, la ballerina di flamenco, altri musicisti e bellezze varie – ai quali il premier offre passaggi, da e per la Sardegna, con i voli di Stato. […] Una bella donna, bruna, sempre in tailleur. E’ tardo pomeriggio quando accede all’aereo e poi riesce per accendersi una sigaretta, protetta dalla calotta in plastica della scala. Dopo oltre mezz’ora – lei ha già preso posto sul velivolo – in pista si materializza il corteo di auto di Berlusconi e della sua delegazione. In altre foto c’è sempre lei, stavolta mentre sbarca dall’elicottero atterrato nell’eliporto privato di villa Certosa. E anche qui lo zoom di Zappadu ci mette il becco. [link]
Un vero genio, se la spassa con i nostri soldi, lo dobbiamo votare ancora, vero? A proposito di Vero, della Signora Veronica, poverina, e’ stata plagiata dai giornali comunisti che l’hanno convinta che suo marito fosse un put… ehm, un fedifrago.
Poverina, ma la colpa è dei giornali comunisti che hanno addirittura organizzato un complotto con le maggiori testate giornalistiche del mondo, come “The Economist”, “Financial Times”, “The Indipendent”, “El Pais”, … tutti giornali di sinistra che non hanno di meglio da fare che dire che Silvio e’ un ladro, un disonesto, un’incapace, un donnaiolo, un idiota, etc … Povero Silvio!
Berlusconi: FT, pericolo per Italia
Indipendent, degrado istituzioni. El Pais, escalation impunita’
(ANSA) – ROMA, 27 MAG – Attacco dalla stampa straniera – Financial Times, The Indipendent e El Pais – al governo italiano e in particolare a Berlusconi. ‘Non e’ un fascista’ ma rappresenta un ‘pericolo, in primis per l’Italia, esempio negativo per tutti’, scrive il Financial Times.In Italia ‘c’e’ un costante degrado delle istituzioni democratiche’, fa eco l’Independent mentre il quotidiano spagnolo El Pais denuncia che le ultime decisioni del governo rivelano ‘un’escalation inquietante di impunita’ morale’. ansa.it
Quanto e’ vero…
Berlusconi: “Tutte calunnie della sinistra e non è vero che frequento minorenni”
Nel salotto di Vespa il premier torna sulla vicenda della separazione e accusa l’opposizione e la stampa. “Non sopportano la mia popolarità”. Sul caso Noemi Letizia: “Se avevo qualcosa da nascondere sarei stato un pazzo ad andare li”. Franceschini: “Basta con la teoria del complotto, dimostra che ormai è un po’ alla frutta”.
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Silvio Berlusconi di nuovo all’attacco dell’opposizione e dei giornali, sulla vicenda della separazione chiesta dalla moglie Veronica Lario: “E’ tutta colpa della sinistra e della sua stampa – dichiara, nel corso della registrazione di Porta a porta – che non riescono ad accettare la mia popolarità al 75%. E, visto anche lo stato in cui la sinistra è ridotta, ha cominciato con attacchi personali fondati sulla calunnia”. In particolare, è sui rapporti con Noemi Letizia e la sua famiglia che il presidente del Consiglio si difende a spada tratta: “E’ una menzogna che frequento minorenni. Il padre di quella ragazza mi aveva chiamato perché voleva un appuntamento con me e voleva parlarmi: queste cose usciranno domani in un intervista a Chi”.
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Intanto, in serata, una tv trentina manda in onda un video che mostra l’ennesima gaffe del presidente del Consiglio. Si tratta di un filmato girato lo scorso 25 aprile. Berlusconi era all’Aquila, e lì ha incontrato l’assessore provinciale trentina alle Pari opportunità, Lia Beltrami. Al momento della foto ufficiale, il premier ha detto, sorridendo: “Posso palpare un po’ la signora?”. L’assessore ha confermato l’episodio.
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Insomma, Berlusconi ripete la teoria del complotto: “Tutto falso – attacca – nato dalla trappola in cui anche mia moglie purtroppo è caduta. Le veline sono inesistenti. Un’assoluta falsità”. E rifacendosi proprio al giorno in cui le liste per le Europee sono state definitivamente varate dice: “Sono stato impegnato dalla mattina alla 8 fino alla sera a Varsavia. Non ho avuto modo di levare qualsiasi nome”. La “sforbiciata” agli elenchi è stata fatta, ammette, ma solo perché si doveva ridurre da 100 a 72 candidati. E “sono state eliminate sia uomini che donne. La questione veline è il contrario di quanto la mia formazione ha cercato di portare in politica: vogliamo rinnovamento e anche persone non ‘sgradevoli’, e non è un male”.
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Infine, sui rapporti con la Lario, ripete quanto già dichiarato ai giornali: “Il divorzio deve essere una vicenda privata; ma lei dovrebbe riconoscere il suo errore. Le voglio ancora un mare di bene”. Tra gli errori, spiega, c’è anche l’aver dichiarato che lui non ha partecipato alle feste di diciott’anni dei figli: ”Luigi mi ha detto di non aver fatto la festa. Per Barbara ho sostenuto finanziariamente la sua festa che si è svolta a Las Vegas, gli invitati erano in maschera del ‘700 veneziano”. Quanto a Eleonora, la terza, “non si ricordava neanche che aveva fatto una festa”.
Dal sito di quei comunisti de La Repubblica.
Insomma, possiamo aggiungere, senza ombra di smentita, chi se ne frega?
A parte il fatto che Berlusconi ci vive da Vespa (è sempre lì, la signora Veronica dovrebbe essere gelosa di Bruno Vespa, altro che veline!), ma saranno ben fatti suoi?
E come ogni volta e’ un “complotto della sinistra”, i comunisti!
Estiqaatsi, il grande capo indiano Cherokee, mi ha confidato che anche lui segue con interesse la vicenda. Provo a chiamarlo, magari è qui nei paraggi. Estiqaatsi! Estiqaatsi!… ESTIQAATSI!!!
Silvio e le veline.
Mi suscita ilarità la notizia che Veronica Lario, la moglie “ombra” di Silvio Berlusconi, si sia scandalizzata ed offesa che suo marito cercasse di avere come candidate veline e prezzemoline (tra le quali spicca Angela Sozio ex concorrente del Grande fratello 3 che fu fotografata nella villa di Arcore, insieme ad altre sgallettate, mentre teneva per mano il buon Silvio) per il Popolo Delle Libertà (le sue).
La signora Veronica dice: “In Italia la storia va da Nilde Jotti e prosegue con la Prestigiacomo. Le donne oggi sono e possono essere più belle; e che ci siano belle donne anche nella politica non è un merito nè un demerito. Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti.
Qualcuno ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell’imperatore. Condivido: quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere”.
Silvio, da parte sua nega tutto: “ha creduto a quello che hanno messo in giro i giornali. Ex show girl in lista? Ma quando mai. E’ tutta una manovra della stampa di sinistra. Mi sembra che la situazione sia molto chiara, c’è una manovra montata dalla stampa di sinistra e dell’opposizione sulle nostre liste con notizie assolutamente infondate. Mi spiace che la signora (ovvero la moglie, ndr) abbia creduto alla stampa”.
Silvio nega, nega sempre tutto, dice bianco, ma poi nega, lui ha detto nero. Barbara Matera, ex annunciatrice Rai, è una delle candidate del Pdl alle prossime elezioni europee. “L’ho conosciuta tramite Letta – ha spiegato il presidente del Consiglio – perché è fidanzata con il figlio di un prefetto amico del sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il premier rivela poi che “è bravissima” e che ad ogni comizio la presenterà “e la lascerà parlare”. E non dimentichiamo Mara “ArfCarf” Carfagna!
A contorno di questa viscida vicenda, che dovrebbe solo fare sorridere, amaramente, ma sorridere, c’e’ anche la reazione indignata del fan (si, fan, come di un calciatore, di una rock star, come se fosse un mito) che si riuniscono in fan club (zOMG!), che con se la prendono con la “Signora Veronica”, invece che con il Cavaliere.
“Le esternazioni della signora Lario lasciano esterrefatti, se voleva ricordarci che esiste l’ha fatto nel modo peggiore”,”Ha perso una buona occasione per stare zitta. Troppo comodo fare la moglie di Silvio, goderne gli agi e poi attaccarlo”, “Non sei mai stata una grande attrice e hai una vita da favola grazie a tuo marito. Piantala di infangarlo”, “Ricorda che Silvio ti ha visto al cinema in Attila il flagello di Dio, non alla catena di montaggio come in Ufficiale e Gentiluomo…”, “Ma chi era prima Veronica? Certo che sputare nel piatto che ti ha permesso la bella vita…”, …
Ah, già, pure Veronica era nel mondo dello spettacolo… e tra le altre cose la stampa straniera ci prende anche questa volta per i fondelli. Per favore, la prossima volta, potete votare una persona un po’ più seria?
Vauro contro Vespa
Vauro per aver fatto vignette molto acide sulla ricostruzione in abruzzo, e sull’uso strumentale ed indecente dei giornalisti per fare ascolti e’ stato sospeso dalla RAI. Vespa, invece, no. Ma ve lo ricordate in mezzo alle macerie, con gli occhi lucidi, i violini come musica di sottofondo, e quell’orsacchiotto di peluche in mano? Vespa e’ davvero disgustoso, e non dimentichiamo che l’80% dei mezzi di informazione in Italia e’ sotto controllo di Berlusconi. Non dimentichiamo.
Obama, sorry 4 Berlusconi!
Questa foto è fantastica, dopo le ennesime pessime figure farre dal nostro Silvio al G20 a Londra, dove anche la Regina Elisabetta si e’ lamentata del suo comportamento, è sbucato a Praga, durante il primo tour europeo del nuovo presidente degli Stati Uniti, uno striscione con su scritto “Obama, Sorry 4 Berlusconi” (più o meno “Obama scusaci per Berlusconi”).
Nucleare? Si, grazie!
Tutto il mondo si sta’ muovendo verso il risparmio energetico, verso lo sviluppo di fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, l’eolico, le biomasse, etc…
Mentre invece Gianni e Pinotto, scusate ,volevo dire Sarkozy e Berlusconi vogliono 4 nuove centrali nucleari per il 2020.
A questo proposito mi pare doveroso ricordare che l’Italia si era espressa contro il nucleare in un referendum nel 1987.
Molti studiosi pensano che non ha senso investire nel nucleare, perchè nel tempo e denaro che servono per far partire una centrale nucleare (10 anni), lo sviluppo delle centrali elettriche a fonti rinnovabili sara’ tale che renderà obsoleto il nucleare.
E poi, nucleare brutto! Ricordatevi di Cernobyl!
Berlusconi e le barzellette sugli ebrei…
Questa me l’ero proprio persa, complimenti Silvio, ottimo comportamento per un capo di stato! Che idiota, che tristezza…
“L’ultima gaffe di Silvio Berlusconi, sul delicato tema degli ebrei e dei campi di concentramento nazista, risale a sabato scorso. Parlando ai suoi sostenitori, a Nuoro, durante un comizio per il candidato del Pdl alla presidenza della Regione Sardegna, il premier ha raccontato, tra gli applausi dei presenti, una barzelletta su un kapò che dava una comunicazione ai prigionieri di un lager nazista. Un commento che per l’Aned e la Fondazione memoria della deportazione non solo “non fa ridere”, ma “fa pena, tanto più alla vigilia del giorno della Memoria”. Nel luglio del 2003, invece, nella sede dell’Europarlamento, sempre Berlusconi, parlando dell’europarlamentare tedesco Martin Schulz (Spd), lo definì perfetto per il ruolo di kapò in un film sui lager nazisti.” repubblica.it
Forza Silvio!!!
Berlusconi: “No al dialogo con l’opposizione. Giustizia, cambieremo la Costituzione”
ROMA – La Costituzione non può essere considerata un ostacolo alla riforma della giustizia. Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: “La Costituzione si può cambiare e poi l’ultima parola spetta ai cittadini. Ci sono due votazioni con 6 mesi di tempo l’una dall’altra poi a decidere se la riforma sarà giusta saranno i cittadini. Questa è la democrazia”. Di contro, Berlusconi chiude al dialogo con l’opposizione: “Con questa opposizione non c’è possibilità di dialogare. non si può parlare con chi mi paragona ad Hitler, a un dittatore argentino, con chi mi accusa di essere il diavolo e non si permette di dire una parola sulla moralità pubblica. Non mi siederò mai a un tavolo con codesti individui”.
In un paese democratico tutte le voci devono essere ascoltate, non deve sempre vincere il più prepotente.
Berlu-Sky: la vera storia…
di Peter Gomez e Marco Lillo
L’Iva agevolata sulla pay-tv? Un favore fatto a Berlusconi nel 1991 dal ministro socialista Rino Formica e dal governo Andreotti. E dietro lo sconto, secondo la Procura di Milano, c’era anche un tentativo di corruzione
«Ma quale conflitto di interessi. La sinistra ha concesso a Sky per i rapporti che aveva con quella televisione il privilegio del 10 per cento dell’Iva. Abbiamo tolto quei privilegi e abbiamo fatto ritornare l’Iva a Sky uguale a quella di tutti gli altri».
E’ proprio questa la vera storia del trattamento fiscale agevolato per la pay tv? “L’espresso” ha fatto una piccola inchiesta per ricostruire la vicenda dello sconto dell’Iva a Telepiù, il primo nome della tv a pagamento che fu fondata dal gruppo Fininvest per essere ceduta prima a una cordata di imprenditori amici, poi ai francesi di Canal Plus e infine nel 2002 a Murdoch che la denominerà con il nome del suo gruppo: Sky.
Si scopre così che l’Iva agevolata sugli abbonamenti della pay-tv italiana è stata un trattamento di favore risalente al 1991 fatto dal ministero retto dal socialista Rino Formica e dal governo Andreotti a Silvio Berlusconi in persona. Non solo: dietro questo favore, secondo la Procura di Milano, c’era persino stato un tentativo di corruzione.
Nel 1997 Il pubblico ministero Margherita Taddei chiese il rinvio a giudizio per Berlusconi. Lo chiese anche sulla base di un fax che fu trovato durante una perquisizione. La missiva era opera di Salvatore Sciascia, allora manager Fininvest e oggi parlamentare del Pdl nonostante una condanna definitiva in un altro procedimento per le mazzette pagate dal gruppo alle Fiamme Gialle. Nel fax, diretto a Silvio Berlusconi, Sciascia chiedeva di spingere per far nominare alla Corte dei Conti il dirigente del ministero delle Finanze Ludovico Verzellesi, meritevole perché in precedenza si era speso per fare ottenere l’agevolazione dell’Iva al 4 per cento per Telepiù. In pratica, secondo la ricostruzione dei magistrati, la raccomandazione era il ringraziamento di Fininvest per il trattamento ricevuto.
Il fascicolo processuale però fu trasferito nella Capitale per competenza nel 1997. Nel 2000 il Gip Mulliri, su richiesta del procuratore di Roma Salvatore Vecchione e del pm Adelchi D’ippolito (oggi capo dell’ufficio legislativo del ministero dell’economia con Giulio Tremonti) archiviò tutto.Nessuna rilevanza penale, quindi. Ma restano i dati oggettivi sulla trattativa tra la Fininvest e il ministero per l’abbassamento dell’Iva sulla pay tv: dal 1991 al 1995 quando era controllata o partecipata dal gruppo Berlusconi, Telepiù ha goduto di un’aliquota pari al 4 per cento. Un’agevolazione che allora Berlusconi non considerava scandalosa. Mentre oggi definisce “un privilegio” l’aliquota più che doppia del 10 per cento.
L’innalzamento dal 4 all’attuale 10 per cento fu introdotto alla fine del 1995 nella legge finanziaria del Governo Dini. All’epoca i manager di Telepiù, scelti dal Cavaliere, salutarono così il provvedimento: «È l’ultimo atto di una campagna tesa a mettere in difficoltà la pay tv».
Il 25 ottobre del 1995, Mario Zanone Poma, (amministratore di Telepiù sin dalla sua fondazione) dichiarava alle agenzie di stampa: «L’innalzamento dell’aliquota Iva:
1) contraddice la sesta direttiva della Comunità Europea;
2) contraddice l’atteggiamento degli altri paesi europei verso aziende innovative quali le pay tv;
3) crea una grave discriminazione tra la pay-tv e il servizio televisivo pubblico».
In pratica il manager scelto da Berlusconi diceva le cose che oggi dicono gli uomini di Murdoch.
Effettivamente un ruolo dei comunisti ci fu. Ma a favore del Cavaliere.
Il Governo Dini voleva aumentare l’Iva fino al 19 per cento (come oggi vorrebbe fare Berlusconi) ma poi fu votato un emendamento di mediazione che fissò l’imposta al 10 per cento attuale. L’emendamento passò con il voto decisivo di Rifondazione Comunista: il suo leader dell’epoca, Fausto Bertinotti, in un ribaltamento dei ruoli che oggi appare surreale, fu duramente criticato dall’allora responsabile informazione del Pds (e attuale senatore del PD) Vincenzo Vita: «È squallido che Bertinotti abbia permesso un simile regalo a questo nuovo trust della comunicazione, figlio della Fininvest». (01 dicembre 2008) [l’espresso]
Mani Pulite secondo Berlusconi “Mise fine a 50 anni di progresso”…
L’AQUILA – L’affondo politico più energico arriva al termine di una giornata fitta di impegni a sostegno di Gianni Chiodi, il candidato del Pdl alla presidenza della Regione Abruzzo. In un comizio a Pescara Silvio Berlusconi dà la sua lettura di Mani Pulite: nel 1992 la magistratura “iniziò un’azione verso i cinque partiti democratici che, pur con molti errori, erano riusciti a garantire per 50 anni progresso e benessere“. nessun riferimento esplicito, almeno in questo passaggio, ad Antonio Di Pietro, che però il premier nomina in un momento successivo del suo intervento. Al nome del leader dell’Italia dei Valori la platea reagisce con dei fischi e il Cavaliere commenta: “Intervento sgraziato ma efficace”. [link]
Difficile commentare questa affermazione… sono combattuto tra il ridere per la fesseria che ha detto ed il piangere per la tristissima situazione italiana…
Sono però più incline per la seconda ipotesi, e sono ancora più triste se penso che la maggioranza degli italiana ha votato lo schieramento rappresentato da questo demente.
Il prossimo passo quale sarà, santificare Bettino “Bottino” Craxi?
Berlusconi scherza con la Merkel, prima si nasconde, poi le fa “cu cu”!
TRIESTE – Questa volta per stupire e rubare la scena Silvio Berlusconi ha rispolverato un vecchio gioco che si fa con i neonati. Al vertice italo-tedesco di Trieste, il presidente del Consiglio, nell’accogliere Angela Merkel a piazza dell’Unità d’Italia, si è nascosto dietro uno dei grandi lampioni della storica piazza cittadina per sorprenderla con un “cu cu”.
La sequenza dello scherzo che la serissima cancelliera tedesca difficilmente può aver apprezzato è stata questa. La Merkel, scesa dalla macchina, si è avvicinata verso il picchetto d’onore posizionato davanti al palazzo della Regione dove la attendeva il premier. Ma mentre percorreva la breve distanza che li separava, Berlusconi ha approfittato della presenza di numerose persone della scorta e del cerimoniale per mettersi dietro il lampione. Poi, quando la cancelliera ha raggiunto il punto previsto per l’incontro passando proprio accanto al lampione, è sbucato facendo “cu, cu”. Questo almeno hanno raccontato alcuni testimoni perché se l’intera scena è stata ripresa dalle telecamere, i giornalisti erano però troppo lontani per sentire le parole pronunciate dal premier.
La Merkel lì per lì è stata al gioco e allargando le braccia con aria divertita, ha risposto: “Silvio”. In realtà ha fatto rumore in Germania nei giorni scorsi l’insofferenza caratteriale della cancelliera nei confronti del presidente Nicolas Sarkozy, colpevole ai suoi occhi di eccessive confidenze e smancerie.
Berlusconi e Merkel si sono quindi recati al Palazzo della Regione, uno dei palazzi storici sulla piazza centrale di Trieste, dove sono iniziati i colloqui previsti dal vertice italo-tedesco. Contemporaneamente si svolgono gli incontri bilaterali tra i ministri che compongono le due delegazioni. Per l’Italia sono presenti i ministri degli Esteri Franco Frattini, dell’Economia Giulio Tremonti, dei Trasporti Altero Matteoli, e dello Sviluppo economico Claudio Scajola. repubblica.it
No, dai, non ci credo! Deve avere avuto dei traumi da piccolo, solo così si spiegherebbero i suoi simpaticissimi scherzi… Mamma mia, mi vergogno sempre di più di essere rappresentato da questa manica di dementi.