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  • Sono idoneo!

    Didattica F.I.R. informa che sono risultati idonei e possono tesserarsi come allenatori di Primo livello i seguenti partecipanti al corso svoltosi a Tirrenia dal 22 al 28 novembre 2009:

    ARBELLO LUIGI, ARULFO GUGLIELMO, CAPANO FABRIZIO, CASCONE MAURIZIO, CERIOLI ANDREA, CIUNI MARIO, CRIVELLARO MARCO, FABBRI FABIO, FORTUNATO SANDRO, GIORDANO EMILIO, GROSSI STEFANO, LECCESE STEFANO, NESI SIMONE, NORELLI FEDERICO, PANCOTTI ANDREA CLEMENTE, SANTOS SEBASTIAN, SCHETTINI STEFANO, STURLESE MARCO, VECCHIUTTI DANIELE

    in riferimento a:

    “Didattica F.I.R. informa che sono risultati idonei e possono tesserarsi come allenatori di Primo livello i seguenti partecipanti al corso svoltosi a Tirrenia dal 22 al 28 novembre 2009: ARBELLO LUIGI, ARULFO GUGLIELMO, CAPANO FABRIZIO, CASCONE MAURIZIO, CERIOLI ANDREA, CIUNI MARIO, CRIVELLARO MARCO, FABBRI FABIO, FORTUNATO SANDRO, GIORDANO EMILIO, GROSSI STEFANO, LECCESE STEFANO, NESI SIMONE, NORELLI FEDERICO, PANCOTTI ANDREA CLEMENTE, SANTOS SEBASTIAN, SCHETTINI STEFANO, STURLESE MARCO, VECCHIUTTI DANIELE”
    IDONEITA’ CORSO ALLENATORI DI PRIMO LIVELLO TIRRENIA NOVEMBRE 2009 (visualizza su Google Sidewiki)

  • La fiction rischia di morire

    Ma non devavano lavorare per promuovere i prodotti italiani?

    ROMA – Potrebbe essere un brutto colpo per l’industria televisiva e più in generale per il sistema culturale italiano un articolo del decreto legislativo sulla tv – che approda domani in Consiglio dei ministri – che abroga una norma della legge Maccanico in base alla quale le televisioni sono obbligate a investire nella produzione nazionale.

    In parole povere, senza più quest’obbligo rischiano di “morire” produzioni squisitamente italiane e di grande successo come alcune delle fiction in onda sia sulle reti Rai che su quelle Mediaset, titoli di grande popolarità, come Un medico in famiglia, Don Matteo o Distretto di polizia per citarne solo alcune.

    in riferimento a: Veltroni: “Via quell’articolo o la fiction rischia di morire” – Politica – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Politics alla puttanesca

    LONDRA – Un editoriale del Guardian, il più importante quotidiano filolaburista britannico, interviene sulle polemiche che divampano in Italia sull’attacco a Silvio Berlusconi. Con un titolo mezzo in inglese, mezzo in italiano, “Politics alla puttanesca” (Politica alla puttanesca), il commento nella pagina degli editoriali e senza firma, dunque espressione della direzione del giornale come è tradizione della stampa anglosassone, comincia osservando che da due giorni il nostro Paese è in preda a un dibattito per stabilire se l’aggressione al premier è il prodotto di quello che egli ha definito il “clima di odio” contro di lui.

    L’articolo parla quindi del discorso tenuto da Fabrizio Cicchitto, leader del Pdl alla Camera dei deputati, che ha elencato i “presunti responsabili della suddetta campagna di odio” contro il primo ministro: la Repubblica, L’espresso, Marco Travaglio, i partiti di opposizione, certi giudici. “Indicare un giornalista come qualcuno che ha a che fare, direttamente o indirettamente, con l’attacco di un folle, è una vecchia tecnica sperimentata nel periodo più buio della storia europea”, afferma l’editoriale. “Non contento di dichiarazioni offensive, Berlusconi intende legiferare. Il suo ministro degli Interni ha annunciato che domani il governo valuterà due nuove leggi che limitano le dimostrazioni di protesta e i ‘siti dell’odio’ su internet. Ma invece di cercare un capro espiatorio politico, il 73enne tycoon dei media dovrebbe chiedersi perché 250 mila italiani sono scesi in piazza per il No Berlusconi Day”.

    Nel resto d’Europa, continua il Guardian, “ci sono dimostrazioni contro una politica o un governo. In Italia la gente protesta contro il primo ministro non per ciò che rappresenta, ma per quello che è. Ed è una protesta con buone ragioni. E’ un uomo coinvolto in scandali di sesso che rivelano il suo uso di prostitute. Persa l’immunità giudiziaria, egli è ora sotto processo per frode, corruzione ed evasione fiscale. E per tutto questo, cerca di dare la colpa a giornalisti, giornali, magistrati che insistono a fare il proprio mestiere e rifiutano di farsi intimidire da lui”.

    L’attacco fisico che Berlusconi ha subito è stato “perfido ed esecrabile”. Ma “non ci sono prove che sia stato organizzato da altri”. I gruppi spuntati su Facebook che inneggiano all’aggressione sono “di cattivo gusto”, ma non richiedono una campagna per chiudere siti internet giudicati “incitatori della violenza”. In conclusione, scrive il Guardian, la risposta di Berlusconi e del suo partito “ricorda una repubblica dell’Asia centrale”. E a questo punto “i leader mondiali dovrebbero cominciare a prendere le distanze da un uomo simile”.

    Giornali e telegiornali di tutto il mondo continuano a seguire gli sviluppi del caso, riportando bollettini sullo stato di salute di Berlusconi e le conseguenze politiche dell’attacco. L’Independent nota che l’aggressore rischia una pena di cinque anni di carcere per il suo gesto e scrive che le statuine del Duomo di Milano, del tipo usato da Massimo Tartaglia per colpire Berlusconi, “si vendono più in fretta del panettone e sono addirittura esaurite in certe bancarelle del centro” nel capoluogo lombardo. Il Times pubblica invece una riproduzione di una statuina di Berlusconi sanguinante col volto tumefatto, rimarcando che va a ruba a Napoli e in altre città, dove alcuni la mettono fra le statuine del presepe.

    Il francese Le Monde parla di “isteria” del dibattito politico italiano e scrive che “la statuetta lanciata al volto del Cavaliere a Milano somiglia molto al temuto epilogo di una lunga stagione di odio”. Dopo aver analizzato la situazione sul versante dell’opposizione e dei media, il quotidiano definisce quello italiano “un clima da fine regno”. E conclude che “Berlusconi ha poche possibilità di ottenere un quarto mandato nel 2013, al termine di quello in corso”. Questo perché “debolezza politica, conflitto di interessi, fibrillazioni della maggioranza, esasperazione dell’opposizione, semplificazione del dibattito e saturazione dello spazio mediatico” constituiscono

    in riferimento a: Il Guardian: politica alla puttanesca “Dal Pdl intimidazioni inaccettabili” – Politica – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Camera, Di Pietro contestato

    Sara’ colpa di Di Pietro se hanno menato Berlusconi. Ovvio! E’ lui il mandante!

    in riferimento a:

    “Camera, Di Pietro contestato”
    Camera, Di Pietro contestato – Video – RepubblicaTv – la Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Iniziamo bene la giornata

    I’m in the mood for ska – Laurel Aitken

    I’m in the mood for ska
    simply because you’re near me
    funny but when you’re near me
    I’m in the mood for ja

    heaven is in your eyes
    bright as the stars we’re under
    oh is it any wonder
    I’m in the mood for ska

    (Chorus):
    why stop to think that whether
    each little dream I pray
    we’ll put our hearts together
    now we are one, I’m not afraid

    if there’s a cloud above
    if it should rain well let it
    over tonight forget it
    we’re in the mood for ska

    in riferimento a: The SKA Lyric Archive (visualizza su Google Sidewiki)

  • Bindi: “Solidale ma non faccia la vittima”

    Sacrosanto.

    “Se si vuole fare una onesta riflessione sul clima politico tutti devono sentirsi responsabili. Anche il presidente del Consiglio e la sua maggioranza che da mesi cercano di dividere il Paese con pesanti attacchi al presidente della Repubblica, alla Corte Costituzionale, alla magistratura e a Parlamento”

    in riferimento a: Fini da Berlusconi in ospedale Bindi: “Solidale ma non faccia la vittima” – Politica – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Non e’ censura?

    Non ho mai visto l’ “Era Glaciale” di Daria Bignardi, faceva ottimi ascolti, e non era allineanta con Vespa.

    “Da gennaio la giornalista avrebbe dovuto cominciare un nuovo ciclo in prima serata del suo fortunato talk show (13 puntate previste), invece il contratto è stato disatteso. Endemol, che detiene i diritti del fortunato talk non avrebbe affatto gradito. La conferma che L’era glaciale non fosse amato dai vertici Rai si è avuta lo scorso venerdì 4 dicembre. Vista la registrazione del programma, in cui Morgan scherzava sugli ascolti di X Factor (“Se va male la colpa è degli uomini di Berlusconi in Rai”) e Fiorella Mannoia che diceva la sua sul “No B-Day”, uno zelante dirigente di RaiDue avrebbe pensato che (nell’impossibilità di censurare le battute incriminate) la soluzione ideale era quella di far slittare il talk show (previsto alle 23.05) verso la mezzanotte. I fan dell’Era glaciale quella sera hanno dovuto vedere 50 minuti di cartoni animati prima del talk. Qualcuno vuole punire Daria Bignardi? Antonio Marano, vicedirettore generale Rai, spera di no. “Per far venire Daria in Rai (da La 7) io la corteggiai per due anni e l’ho pagata pure bene. La Bignardi è una professionista amata dal pubblico (fa anche il 12-13% di share), l’azienda onorerà il suo contratto”, garantisce Marano, ex direttore di RaiDue, evitando accuratamente di nominare il suo successore, Massimo Liofredi.”

    in riferimento a: RaiDue allontana Daria Bignardi Al suo posto arriva Paragone – Spettacoli & Cultura – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Bene, bravi, bis!

    Se un personaggio politico viene accusato di aver commesso qualche illecito e viene denunciato, egli si dimette e se risulta innocente viene reintegrato nella sua carica per finire il suo mandato. Almeno questo e’ quello che succede nei paesi civili.
    In Italia, invece, il governo a larga maggioranza respinge ogni richiesta.
    Tanto per essere più espliciti, una carica politica viene accusata di essere mafioso, ed il governo nega l’autorizzazione a procedere.
    La legge e’ davvero uguale per tutti? Ma qualcuno non diceva che l’attuale governo stava lavorando contro (o con?) la mafia?

    “ROMA – La Camera nega l’autorizzazione all’arresto del sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino (Pdl), accusato dalla procura di Napoli di concorso esterno in associazione mafiosa. E respinge tutte le richieste che volevano sfiduciarlo e indurlo alle dimissioni. Per la Camera il caso è chiuso: Cosentino resta al suo posto nel governo. Rifiutando la richiesta di arresto, l’assemblea ha confermato la decisione assunta nei giorni scorsi dalla Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio. Il documento contro l’arresto è stato approvato a scrutinio segreto con 360 sì contro 226 no. “

    in riferimento a: Cosentino resta al suo posto La Camera respinge arresto e sfiducia – Politica – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Gabriella Carlucci, deputato da Guinness!

    Inteso come Guinness Book of Records, non come birra, eh!

    “Ipercinetica, atletica, documentatissima. Deputata insuperabile. A Londra, alla direzione centrale del Guinness World Records Ltd, non trovano parole: nessun parlamentare in nessuno Stato del mondo è riuscito ad eguagliare quel che resterà un primato davvero fantastico. Gabriella Carlucci, berlusconiana della prima ora, ha sottoscritto in un solo giorno duecentoquarantuno disegni di legge.”

    in riferimento a:

    “a Carlucci, deputato da Guinness”
    La Carlucci, deputato da Guinness – Piccola Italia – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • La risposta alla “Risposta alle calunnie”…

    Durante il No B Day, berlusconi veniva accusato di favorire la mafia con le sue leggi, ed i legami con la mafia sono stati confermati dal pentito Spatuzza. Come per magia, il giorno dopo, vengono arrestati due superlatitanti…

    “Palermo – Il superlatitante mafioso, Giovanni Nicchi, 28 anni, è stato arrestato a Palermo dagli uomini della squadra mobile della polizia in via Cluverio. “

    Sembra che Nicchi si stesse per consegnare alle forze dell’ordine, per evitare di essere assassinato da Lo Piccolo, e gli sia stato detto di aspettare a farlo.

    “A Milano in manette Fidanzati È stato arrestato a Milano Gaetano Fidanzati, uno dei boss mafiosi appartenenti alla lista dei 30 ricercati per mafia più pericolosi.”

    In realtà entra ed esce dal carcere, ha più di 70 anni, per motivi di salute.

    Berlusconi: “A Milano e Palermo due colpi straordinari” “Le nostre forze dell’ordine hanno effettuato due colpi straordinari a Palermo e a Milano. A Palermo siamo riusciti a catturare Gianni Nicchi che è il numero due di Cosa nostra e a Milano abbiamo catturato Danilo Fidanzati che è il numero tre di Cosa nostra. Credo che sia una bella situazione, una bella operazione che deve confortare i cittadini di buon senso”.

    Erm, in realtà il Vice Questore di Palermo Gioacchino Genchi smonta i due arresti. Ecco il video.

    in riferimento a:

    “Fidanzati”
    Mafia, presi i boss Nicchi e Fidanzati Berlusconi: “Risposta alle calunnie” – Interni – ilGiornale.it del 05-12-2009 (visualizza su Google Sidewiki)

  • Ed Rush & Nico – Guncheck

    Questo pezzo credo sia stato il primo che mi ha iniziato al drum’n’bass.
    Anche se datato 1995 e’ decisamente supercharged. Go for it.

    in riferimento a:

    “Guncheck”
    YouTube – Guncheck – Original video – Ed Rush & Nico (visualizza su Google Sidewiki)

  • Eric Cantona eroe per Loach

    Credo che Cantona sia uno dei pochi calciatori che mi siano piaciuti.

    “Ken Loach è magnifico: la sua capacità di capire e narrare i lavoratori e i loro guai, il calore amichevole con cui li accompagna, l’umanità e dolce ironia con cui li osserva sono unici nel cinema occidentale, sempre efficaci e belli. Il mio amico Eric non è magari il suo film migliore, ma certo uno dei più commoventi e intelligenti. Protagonista, un postino di Manchester in difficoltà. Non riesce a liberarsi dal peso di una canagliata compiuta tanti anni prima, abbandonando senza più farsi vedere una ragazza amata e la bimba piccola figlia di entrambi, lasciandole sole a combattere con la vita. Ha in casa due figli d’una moglie che se n’è andata, adolescenti afasici, menefreghisti e caotici (soprattutto il maggiore sembra in pessima condizione di dipendenza da un teppista). I suoi amici e colleghi, tifosi come lui che gli vogliono bene e si preoccupano per la sua depressione, sembrano soprattutto un gruppo di maturi e vocianti casinisti.”

    in riferimento a:

    “Ken Loach è magnifico: la sua capacità di capire e narrare i lavoratori e i loro guai, il calore amichevole con cui li accompagna, l’umanità e dolce ironia con cui li osserva sono unici nel cinema occidentale, sempre efficaci e belli. Il mio amico Eric non è magari il suo film migliore, ma certo uno dei più commoventi e intelligenti. Protagonista, un postino di Manchester in difficoltà. Non riesce a liberarsi dal peso di una canagliata compiuta tanti anni prima, abbandonando senza più farsi vedere una ragazza amata e la bimba piccola figlia di entrambi, lasciandole sole a combattere con la vita. Ha in casa due figli d’una moglie che se n’è andata, adolescenti afasici, menefreghisti e caotici (soprattutto il maggiore sembra in pessima condizione di dipendenza da un teppista). I suoi amici e colleghi, tifosi come lui che gli vogliono bene e si preoccupano per la sua depressione, sembrano soprattutto un gruppo di maturi e vocianti casinisti.”
    Cantona eroe per Loach – LASTAMPA.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Barbarians – Nuova Zelanda

    Sabato 6 dicembre 2009 ci sarà una partita spettacolare allo stadio di Twickenham, la più importante squadra ad inviti, i Barbarians ore 15:00 in Italians, contro la nazionale della Nuova Zelanda, i famosi All Blacks.
    E tra le fila dei Barbarians ci sarà anche il “nostro” Salvatore “Totò” Perugini che insegnerà di nuovo ai piloni neozelandesi come si gioca a rugby.

    in riferimento a:

    “Twickenham”
    Barbarians-Nuova Zelanda – Totò il Barbaro pronto a dare una nuova lezione agli All Blacks – Rugby 1823 (visualizza su Google Sidewiki)

  • Google Sidewiki

    Sidewiki e’ un nuovo strumento della google toolbar che permette di commentare le pagine che si visitano; la cosa geniale e’ che si possono anche pubblicare i commenti nello stesso momento anche sul proprio sito blogger, come faccio in questo momento.
    Awesome!

    in riferimento a: Pubblicare voci Sidewiki su Blogger : Contribute with Sidewiki – Guida di Toolbar (visualizza su Google Sidewiki)

  • Diventa un delinquente anche tu!

    Nicola Cosentino non molla. Il sottosegretario all'Economia, su cui pende una richiesta di arresto per concorso esterno in associazione mafiosa, incontra per mezzora Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli e insiste: "Mantengo la mia candidatura per le regionali in Campania". Intanto trenta senatori chiedono un'ispezione urgente alla Procura di Napoli: "Vogliamo sapere se i criteri di assegnazione delle indagini garantiscono l'equidistanza dei magistrati".
    "I procuratori non decidano la vita democratica". Uscendo dalla residenza romana del premier, Cosentino spiega che Berlusconi "ha preso atto" di questa posizione. "Gli ho spiegato le ragioni del territorio, non possono essere i procuratori – sottolinea – a decidere l'evoluzione democratica. Sulla mia candidatura c'è un largo consenso e non faccio un passo indietro".

    Questo vuole dire che anche se sei un mafioso delinquente, ma tanti ti hanno votato, non puoi essere processato.

    La maggioranza ha presentato al Senato il disegno di legge sul 'processo breve': 'Misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi, in attuazione dell'articolo 111 della costituzione e dell'articolo 6 della convenzione europea sui diritti dell'uomo'. Tra le firme dei presentatori, quella del capigruppo e del vicecapogruppo del Pdl Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello e del presidente dei senatori leghisti Federico Bricolo.
    Durata ragionevole. Nell'articolo 1 del disegno di legge si fissano le modalità per la durata "ragionevole" dei processi, oltre la quale, se il ddl diventasse legge, il processo verrà estinto: "Non sono considerati irragionevoli i periodi che non eccedono la durata di due anni per il primo grado, di due anni per il grado di appello e di ulteriori due anni per il giudizio di legittimità, nonché di un altro anno in ogni caso di giudizio di rinvio. Il giudice, in applicazione dei parametri di cui al comma 2, può aumentare fino alla metà i termini di cui al presente comma".
    Durissima la reazione dell'Associazione nazionale magistrati, che parla di "effetti devastanti sul funzionamento della giustizia penale in Italia". "Gli unici processi che potranno essere portati a termine – spiegano i vertici del sindacato dei magistrati – saranno quelli nei confronti dei recidivi e quelli relativi ai fatti indicati in un elenco di eccezioni che pone forti dubbi di costituzionalità".

    Questo invece che se non ammazzi nessuno, caso in cui ci sono pene un po' più alte, quindi se rubi, se prendi mazzette o se le chiedi, etc… in questo caso riesci a saltare il processo.
    I tribunali adesso sono lenti perche' sono saturi. Sarebbe più sensato procedere prima ad una riorganizzazione, invece che far dilagare l'impunità no?

    Gli effetti del disegno di legge Gasparri-Quagliariello-Bricolo interromperanno tutto. E, in questo caso, le conseguenze non si limiterebbero alla posizione di Berlusconi, ma si estenderebbero anche a tutti gli altri imputati. Tra loro, anche il numero uno di Mediaset, Fedele Confalonieri, alcuni suoi manager e il potente mediatore di diritti tv statunitense, Frank Agrama. La richiesta di rinvio a giudizio, in questo caso, risale addirittura al 22 aprile 2005. Per tutti loro, incensurati, posizione prescritta, grazie al medesimo disegno di legge.
    Diverso il capitolo Mills. Qui, infatti, sarebbe solo il Cavaliere a ringraziare i compagni di maggioranza, essendo l'unico imputato rimasto.

    E quale governo vuole introdurre queste leggi?
    La cosa che manda in bestia e' che tutto il PDL lavora per tenere Silvio ed la sua cricca fuori dalla galera, anche se gli spetterebbe un posto di diritto. Ma nessuno si accorge che il problema "Giustizia" c'e' solo perchè hanno come leader un mariuolo? Le famose "Toghe Rosse" perchè se la prendono solo con lui ed i suoi amichetti e non con Fini per esempio?

  • Che vergogna!

    Ruffini cacciato da Raitre, è polemica, protestano Floris, Dandini, Lucarelli
    Dure critiche alla decisione annunciata del cd di Viale Mazzini, e l’Usigrai attacca: “Scandalose nuove nomine”. Bersani: “Vergognosa ingerenza della politica”. Libertà e Giustizia: “Chiarire i criteri”

    ROMA – Provoca reazioni e fa discutere, il caso Ruffini. Direttore di una Raitre in ottima salute, per ascolti e gradimento, ma a cui il dg Mauro Masi ha già annunciato che verrà sostituito, nel corso del cda di mercoledì prossimo. E così, oggi, è il giorno delle proteste. A partire da quelle dei volti noti della rete: Giovanni Floris, Serena Dandini, Carlo Lucarelli.

    “Credo che uno come Ruffini – dice il conduttore di Ballarò sul sito di Articolo 21 – ogni azienda starebbe attenta a tenerselo stretto, essendo quello che ha tirato su la rete migliore, con i migliori ascolti e la migliore qualità”. E dunque “io penso che se il Consiglio di amministrazione e i vertici Rai si occupano di Raitre debba essere solo per confermare una volta per tutte Paolo Ruffini ed evitare che si vada avanti ogni settimana chiedendosi se viene o no sostituito il direttore”. Ma questo non avverrà, come Masi ha già confermano a colui che sarà allontanato.

    Anche la Dandini – che su Raitre conduce il talk show Parla con me- interviene, sempre sulle pagine web di Articolo 21: “Per usare una parola gentile, l’idea di mandar via Ruffini mi sembra quantomeno inopportuna. E’ assurdo, il mondo sembra andare al contrario: lo si vuole punire perchè è andato troppo bene?. E’ vero che il presidente del Consiglio ha più volte fatto capire che Raitre è una rete che non gli piace, ma dal momento che ce ne sono altre, in tv non è mica obbligato a guardarla, può cambiare sempre canale…”.

    Quanto a Lucarelli, lo scrittore che conduce Blu notte si si pone una serie di domande: “Perchè cambiare allora? Non è che stiamo cambiando quando le cose funzionano proprio perchè funzionano? Questo è un sospetto molto antipatico che ci farà lavorare comunque male”.

    Ma ci sono anche altre dure critiche. Come quelle di Dario Franceschini: “Nominare il direttore di rete – dice, intervenendo all’assemblea del Pd – non è compito della politica, ma chiedere al governo di rispettare l’autonomia della tv pubblica è compito della politica”. Pure il neosegretario Pierluigi Bersani interviene: “Vergognosa la continua pretesa della politica di voler dettare legge nel mondo dell’informazione”.

    Ancora più netti, in una nota congiunta, il senatore del Pd Vincenzo Vita e il parlamentare dell’Idv Giuseppe Giulietti: “Cacciando Ruffini – dichiarano – non vogliono soffocare solo Raitre, dando esecuzione ad una rappresaglia più volte annunciata dai fedelissimi del presidente del Consiglio”.

    “Perplessità e disagio” vengono espressi dall’associazione Libertà e Giustizia, riunita a Genova per l’assemblea nazionale, che rivolgendosi alla direzione della Rai chiede quali siano i criteri per “licenziare” un direttore che ha ben lavorato, ottenendo risultati oggettivi e indiscussi sugli indici di ascolto.

    Ma ci sono anche altre ragioni di scontento, nel servizio pubblico. Ad esempio oggi il segretario dell’Usigrai (il sindacato interno dei giornalisti) Carlo Verna attacca: “Non ci risultano reti e testate scoperte – fa notare – ci risultano, invece, colleghi autorevoli senza incarico e stimiamo al momento per difetto un costo di quattro milioni di euro in un anno per le assunzioni dall’esterno. Quando ci si renderà conto che tutto ciò è scandaloso?”. (7 novembre 2009)

    Repubblica.it

  • Un novembre molto “tech” a Torino.

    Piemonte Share – toshare.it

    "Piemonte Share è una piattaforma legata all’arte e alla creatività nella cultura digitale, nata da un’idea originale di Simona Lodi e Chiara Garibaldi. La nostra attività si svolge attraverso l’Associazione The Sharing (fondata nel 2003), che conta numerosi soci attivi nella divulgazione e promozione dell’arte digitale, new media art, interaction design, installazioni digitali interattive, arte e robotica, web-cinema. Da sei anni sviluppiamo eventi divulgativi, produzioni e iniziative di ricerca dedicate alla creatività che coniuga l’arte, l’interaction design e web-cinema con l’innovazione tecnologica con lo scopo di essere fattore di crescita culturale e di sviluppo economico."
    Durante il mese di Novembre 2009 si terranno vari incontri, manifestazioni, mostre e concerti, come quello di Jeff Mills ed Alessio Bertallot. Molto interessante sarà venerdì 6 novembre la conferenza "Conference day DIGITAL ORBIT" presieduta dalla redazione di Wired.
    Ecco il programma completo della manifestazione http://www.toshare.it/?page_id=941
    Club To Club – clubtoclub.it
    "Il concetto di indipendenza, creativa e musicale, sarà centrale rispetto al cartellone artistico di Club To Club, il festival internazionale di musiche e arti elettroniche di Torino che si svolgerà da giovedì 5 a sabato 7 novembre 2009, quest'anno ancora di più espanso nello spazio urbano, in luoghi straordinari come il Teatro Carignano, la Mole Antonelliana, il Teatro Gobetti, l'Espace, il Lingotto Fiere Padiglione 1, il Mirafiori Motor Village, in club come Hiroshima Mon Amour e al Libertine Supersport di Bruxelles."
    Se vi piace la musica elettronica, questo e' l'evento che fa per voi. Consigliatissimo il concerto  / dj set dei The Bloody Beetroots, poi con serata Warp con Jimmy Edgar, Blixa Bargeld, Carl Graig, Laurent Garnier…
    VIEW Conference | Digital Convergency – viewconference.it
    "VIEW Conference è un evento internazionale a cadenza annuale incentrato sulla computer grafica, le tecniche interattive, il cinema digitale, l’animazione 3D, i videogiochi, gli effetti visivi.
    Ogni anno, VIEW propone le novità più all’avanguardia e le applicazioni più aggiornate della realtà virtuale e delle tecniche interattive in vari campi, riservando un’attenzione particolare alle applicazioni industriali, all’ambito della formazione e a quello del cinema, grazie a presentazioni da parte di esperti di livello mondiale nell’animazione e negli effetti visivi.
    VIEW 2009 continuerà ad esplorare il confine sempre più fluido tra mondi reali e mondi virtuali. Attraverso lezioni, workshop, conferenze, incontri, mostre, proiezioni, e presentazioni demo, VIEW continuerà a indagare le nuove frontiera del digitale, passando dal cinema all’architettura, dall’automotive design alla pubblicità, dalla medicina ai videogiochi."
    Davvero impressionante il programma, con Michael Giacchino, il più famoso compositore di colonne sonore del momento ed il primo compositore di musiche per videogiochi ad essere nominato agli Oscar come keynote speaker, come moltissimi rappresentanti di realtà come la Pixar, Electronic Arts, Industrial Light & magic, etc.. Moltissime le proiezioni da non perdere.
  • La Canalis compra il pesce per Clooney

    1255027182218_01.jpg
    "Mentre lui è a lavoro, lei va a fare la spesa. Lui è George Clooney, impegnato nelle riprese per il film 'L’Americano', lei è Elisabetta Canalis nei panni della perfetta donna di casa. Qualcuno le ha chiamate prove tecniche di matrimonio quelle in corso a Sulmona tra i due. Nell'Antica pescheria di piazza Garibaldi la Canalis ha acquistato una spigola di quasi due chili e ha chiesto un consiglio su come cucinarla."

    Estiqaatsi… pensa che e' bello che giovane squaw provveda al cibo del suo amato. Estiqaatsi ha detto.

  • Nucleare, tre italiani su quattro non vogliono centrali in ‘casa’

    "Tre italiani su quattro non vogliono nemmeno prendere in considerazione l'idea di una centrale nucleare nella propria provincia. E il 72 per cento non crede che le attuali tecnologie nucleari garantiscano elevati standard di sicurezza.
    E' il verdetto che esce dall'indagine sulla democrazia energetica condotta dall'Istituto Format per conto di Somedia su un campione statisticamente rappresentativo della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni (sono state effettuate 1.000 interviste con il sistema Cati dal 14 al 17 settembre 2009). L'atomo esce bocciato in modo netto, nonostante il lungo pressing del governo che ha aperto all'industria francese del settore, in forte difficoltà di bilancio e alle prese con l'aspro contenzioso giudiziario per l'impianto di nuova generazione che sta subendo un rinvio dopo l'altro in Finlandia."
    http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/ambiente/nucleare3/nucleare-sondaggio/nucleare-sondaggio.html

    Anche io sono contro il nucleare. Quando e se definiranno i siti per queste promesse centrali elettriche nucleari, allora quello sarà il momento di mobilitarsi. Ocio…

  • Lui blaga, ed io pago…

    A Saluggia e’ scoppiata una polemica politica su dove siano finiti dei soldi arrivati dallo stato per indennità, essendo Saluggia un comune con un deposito di scorie nucleari.
    La sinistra e la destra, attualmente la maggioranza, combattono a suon di manifestoni per per rimpallarsi la colpa di avere sia il sito nucleare, sia la colpa di chi si e’ mangiato i soldi.
    Il punto, comunque, non e’ questo. Il punto e’ che mentre la sinistra, i comunisti bolscevici, stampano manifesti con pochi colori con i propri soldi, la destra stampa manifesti e volantini a tutto colore a spese del Comune di Saluggia, con in primo piano il nostro Sindaco.
    Ma dico io, se si deve litigare come scolaretti, non e’ meglio farlo a spese proprie che con i soldi nostri!?!??! Ogni volta che piove mi entra l’acqua in casa dalla fogna, che comunque pago, e quando vado in comune dicono “non ci sono soldi”, certo, se li sono spesi in manifesti e volantini e viaggi a Dallas! Ecchecacchio!

  • Ed ora olio di ricino!

    Dopo la stampa, ora Silvio punta alla Televisione… Partito della Libertà? La sua libertà di andare a mignotte, e portarsi dietro tutto il paese.

    "Un editto soft, una goccia cinese che scava la roccia fino all'obiettivo finale: addomesticare la Gabanelli, Fazio, la Littizzetto, Bertolino, "Parla con me", ridimensionare, cancellare forse. Silvio Berlusconi l'ha anche detto: quei programmi di Raitre non mi piacciono.
    Senza i toni concitati di Sofia, ma l'ha detto. E da tempo il direttore generale Mauro Masi lavora per trovare un sostituto di chi Raitre la dirige con quei volti, con quegli artisti. Gioca di sponda, propone nomi su nomi, cerca professionisti dal curriculum impeccabile. Non spiega esattamente per quale motivo, ma va sostituito Paolo Ruffini, che gestisce la baracca da sette anni. Il resto, la normalizzazione dei programmi sgraditi, verrà da sé. "Dove lo vede Silvio tutto questo comunismo a Raitre, cosa c'è di anormale? Se il problema è che Fazio è un uomo e io una donna, ci operiamo. Così rientriamo nei loro canoni di normalità", scherza Luciana Littizzetto, appuntamento fisso del week-end di Che tempo che fa, pubblico trasversale, risate a sinistra e a destra. Magari questo dà fastidio.

    La Rai della nuova era Berlusconi non vuole mandare nessuno a Casablanca, ma qualcuno a casa sì. Il pressing sul Partito democratico per avvicendare i vertici di Tg3 e Raitre e incrinare un'identità non è solo un'indiscrezione. Comunque ci sono anche gli indizi, i dati di fatto: l'intenzione resa esplicita da Masi di togliere la tutela legale a un programma di inchiesta che giocoforza si porta dietro grane su grane come "Report". E un giallo finora rimasto sottotraccia su "Che tempo che fa". Il contratto tra Rai e Endemol, la produzione del programma, non è ancora stato firmato. Un ritardo che appare poco tecnico e molto politico a sole tre settimane dalla messa in onda (3 ottobre).

    Il senso di Raitre secondo Fazio è "mettere in luce la vera funzione del servizio pubblico: che è somma di voci, non sottrazione. È scambio di idee, pluralità, polifonia in una grande azienda culturale". L'idea di chiudere qualche bocca (e qualche programma) "mi sembra ancora prima che sbagliata anti-moderna. La televisione di tutti deve far parlare tutti anziché limitarsi a non dire niente".

    Semmai la critica rivolta a Fazio è quella di essere troppo moderato, poco cattivo, accomodante. "Ma capisco l'imbarazzo di alcuni. Da noi si respira un'aria di libertà, per altri invece è scontato che i programmi si costruiscano sentendo le segreterie dei partiti".

    Il paradosso dello scontro campale giocato sulla pelle di Raitre è che tutti i programmi sono ormai in rampa di lancio. "Parla con me" scatta il 29 settembre, "Report" cascasse il mondo, anche senza copertura legale, l'11 ottobre, Fazio la settimana prima. Ruffini gira come una trottola per le conferenze stampa della nuova stagione. Poi torna in trincea, nell'ufficio al primo piano di Viale Mazzini. Non pronuncia mai la parola censura, ma difende il carattere della rete che fu del maestro Guglielmi, il suo essere portabandiera del servizio pubblico. "Un'offerta multipla arricchisce la Rai, non la penalizza.

    Il pluralismo è patrimonio collettivo", dice Ruffini. E se la direzione generale la pensa diversamente, commette un errore. "Perché fare delle tre reti un indistinto omogeneizzato? Avremmo l'effetto McDonald, che ha gli stessi panini in tutte le parti del mondo".

    Dicono le malelingue che un ottimo uomo Rai come Giovanni Minoli sarebbe disposto a ridimensionare i volti noti e di successo della rete, sbarcando al posto di Ruffini. Dicono che non si preoccupi dell'opposizione dei consiglieri del Pd, pronto a incassare soltanto i voti della maggioranza. Ma dagli artisti, ai dirigenti e ai 100 lavoratori della terza rete, Ruffini continua a ottenere in queste ore sostegno e riconoscimenti che superano persino la prova del settimo anno di vita in comune.

    Il direttore di Raitre sarà in piazza il 19 per la libertà di stampa. Anche Milena Gabanelli parteciperà. Con l'occhio sempre attento allo sviluppo della trattativa con la Rai per la tutela legale. "Report" punta allo scudo di Viale Mazzini perché se si crede in un prodotto lo si difende, altrimenti lo si cancella. E la filosofia della stakanovista Gabanelli è che delle due l'una: o si lavora pancia a terra a caccia di scoop o si perde la giornata a parlare con gli avvocati. "Ruffini – racconta Fazio – ha sempre garantito a me e alla mia squadra condivisione del progetto e assoluta autonomia. Sono elementi essenziali di qualsiasi lavoro, compreso il nostro".

    Eppoi gli ascolti di Raitre vanno bene, dunque la "prima domanda non è chi al posto di chi, ma perché. Perché bisogna cambiare?". Per creare un coro monocorde al servizio del pensiero unico berlusconiano? "Nel servizio pubblico devono esserci tante verità – dice Ruffini – . Questa è la sua missione, nel rispetto degli spettatori, dell'editore, delle persone. Si vuole invece una verità di Stato? Allora siamo in Unione sovietica".

    La Littizzetto, con la sua leggerezza, spiega bene cosa non va nell'assedio al fortino di Raitre. Per la comica c'entra la politica sì, ma anche "una grande confusione del Paese in cui nessuno si fida di nessuno e proliferano i più realisti del re". Gli ospiti di "Che tempo che fa" davvero importanti, davvero graditi dal pubblico non sono i Prodi, i Veltroni, gli esponenti della sinistra che secondo i falchi del Pdl occupano le poltrona bianca di fronte a Fazio senza contraddittorio e senza un bilanciamento di ospiti a destra. "Il nostro merito è di mettere in onda volti nuovi, assolutamente spiazzanti. Ceronetti non ha niente di televisivo, è un personaggio inconsueto, fuori dal coro e dal circuito. Eppure la sua presenza dà i brividi". L'"alto" dello scrittore torinese, il "basso" delle battute fulminanti della Littizzetto pochi minuti dopo. Anche questa è Raitre. "A Ruffini darei il Telegatto", esclama Luciana. Ma i vertici della Rai appoggeranno la candidatura?"

  • Ciao Mike!

    Mike Bongiorno è morto. Un infarto lo ha fermato a 85 anni, era a Montecarlo, dove stava trascorrendo alcuni giorni di riposo. Una notizia che coglie tutti di sorpresa. C’era da sempre, non aveva età. Se ne va un bel pezzo di storia della televisione italiana. Che lui ha contribuito in gran parte a inventare, rivoluzionare, arricchire, cambiare. Prima, importando dagli Stati Uniti il quiz televisivo. Poi, dando vita a format innovativi e a uno stile “diverso” di fare tv. “Uno straordinario esempio di laboriosità e capacità professionale”, ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

  • Venti domande…

    Ecco le prime:

    1. Il 26 settembre 1968, la sua Edilnord Sas acquistò dal conte
    Bonzi l'intera area dove lei, signor Berlusconi, edificherà Milano2.
    Lei pagò il terreno 4.250 lire al metro, per un totale di oltre tre
    miliardi di lire. Questa somma, nel '68, quando lei aveva 32 anni e
    nessun patrimonio familiare a disposizione, era di enorme portata.
    Oggi, tabella Istat alla mano, equivarrebbe a oltre 38.739.000.000
    lire. Dopo l'acquisto, lei aprì un gigantesco cantiere edile, il cui
    costo arriverà a sfiorare i 500 milioni al giorno, che in 4-5 anni
    edificherà l'area abitativa di Milano2. Tutto questo denaro chi
    gliel'ha dato, signor Berlusconi? Chi si nascondeva dietro le
    finanziarie di Lugano? Risponda.

    2. Il 22 maggio 1974 la sua società Edilnord Centri Residenziali
    Sas compì un aumento di capitale che così arrivò a 600 milioni di lire
    (4,8 miliardi di oggi. Fonte Istat). Il 22 luglio 1975 – un anno dopo
    – la medesima società eseguì un altro aumento di capitale passando dai
    suddetti seicento milioni a due miliardi (14 miliardi di oggi. Fonte
    Istat). Anche in questo caso, che è solo l'esempio di alcune delle
    tante e fortissime ricapitalizzazioni delle sue società, signor
    Berlusconi, vogliamo sapere da dove e da chi le sono pervenuti tali
    ingentissimi capitali in contanti. Se lei non lo spiega, signor
    Berlusconi, si è autorizzati a ritenere che sia denaro di dubbia
    origine, denaro dall'orribile odore.

    3. Il 2 febbraio 1973, lei, signor Berlusconi, fondò un'altra
    società: la Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa sua piccola
    impresa diventò una Spa, con un aumento di capitale a 500 milioni. In
    seguito, quei 500 milioni diventeranno 2 miliardi, e lei farà in modo
    da emettere anche un prestito obbligazionario per altri 2 miliardi.
    Nell'arco di nemmeno tre anni, una sua società forte di un capitale di
    20 milioni, appunto Italcantieri Srl, si trasformerà in un colosso,
    moltiplicando per 100 il suo patrimonio. Come fu possibile? Da dove
    prese, chi le diede, in che modo entrò in possesso, signor Berlusconi,
    di queste fortissime somme in contanti? Risponda. Lo spieghi.

    4. Il 15 settembre 1977 la sua società Edilnord Sas, signor
    Berlusconi, cedette alla neo-costituita Milano2 Spa tutto il costruito
    di Milano2 più alcune aree ancora da edificare. Tuttavia, quel giorno
    lei decise anche il contestuale cambiamento di nome della società
    acquirente. Infatti l'impresa Milano2 Spa cominciò a chiamarsi così
    proprio in quella data. Quando fu fondata a Roma, il 16 settembre '74,
    rispondeva al nome Immobiliare San Martino Spa, «forte» di lire
    1.000.000 di capitale e amministrata da Marcello Dell'Utri, il suo
    «segretario». Sempre il 15 settembre 1977, quel milione di salirà a
    500, il 19 luglio 1978 a due miliardi. Un'altra volta: tutto questo
    denaro da dove arrivò?

    5. Signor Berlusconi, il cuore del suo impero, la notissima
    Fininvest, lei sa bene che nacque in due tappe. Il 21 marzo 1975 a
    Roma lei diede vita alla Fininvest Srl, venti milioni di capitale, che
    l'11 novembre diventeranno 2 miliardi con il contestuale trasferimento
    della sede a Milano. L'8 giugno 1978, ancora a Roma, lei fondò la
    Finanziaria di Investimento Srl, soliti 20 milioni, amministrata da
    Umberto Previti, padre del noto Cesare. Il 30 giugno 1978, quei venti
    milioni diventeranno 50, e il 7 dicembre 18 miliardi (81 miliardi di
    oggi). Il 26 gennaio 1979 le due «Fininvest» si fonderanno. Ebbene,
    questa gigantesca massa di capitali da dove arrivò, signor Berlusconi?

    6. Signor Berlusconi, lei almeno una volta sostenne che le 22
    holding alla testa del suo impero societario vennero costituite da
    Umberto Previti per pagare meno tasse allo stato. Nessuno dubiterà mai
    più di queste sue affermazioni, quando lei spiegherà per quale ragione
    affidò consistenti quote delle suddette 22 holding alla società
    Par.Ma.Fid. di Milano, la medesima società fiduciaria che nel medesimo
    periodo gestì il patrimonio di Antonio Virgilio, finanziere di Cosa
    Nostra e grande riciclatore di soldi sporchi per conto di Alfredo e
    Giuseppe Bono, Salvatore Enea, Gaetano Fidanzati, Carmelo Gaeta e
    altri boss della mafia siciliana operanti a Milano. Perché la
    Par.Ma.Fid.?

    7. E' universalmente noto che lei, signor Berlusconi, come
    imprenditore è nato col «mattone» per poi approdare alla tivù. Ebbene,
    sul finire del 1979, lei diede incarico ad Adriano Galliani di girare
    l'Italia ad acquistare frequenze televisive, ed infatti Galliani si
    diede molto da fare. Iniziò dalla Sicilia, dove entrò in società con i
    fratelli Inzaranto di Misilmeri, frazione di Palermo, nella loro
    Retesicilia Srl. Soltanto che Giuseppe Inzaranto, neo-socio di
    Galliani, era anche marito della nipote prediletta di Tommaso
    Buscetta, che nel 1979 non è un «pentito», è un boss di prima
    grandezza. Questo lei lo sapeva, signor Berlusconi? Sapeva di aver
    sfiorato i vertici della mafia?

    8. E' certo che a lei, signor Berlusconi, il nome dell'Immobiliare
    Romana Paltano non può risultare sconosciuto. Certo ricorda che nel
    1974 la suddetta società, 12 milioni di capitale, finì sotto il suo
    controllo amministrata da Marcello Dell'Utri. Fu proprio sui terreni
    posseduti da questa immobiliare che lei edificherà Milano3. Così pure
    ricorderà, signor Berlusconi, che nel '76 quel piccolo capitale di 12
    milioni salirà a 500 e il 12 maggio 1977 a 1 miliardo. Inoltre lei
    modificherà anche il nome a questa impresa, che diventerà la notissima
    «Cantieri Riuniti Milanesi Spa». Ancora una volta: da dove prese, chi
    le fornì i 988 milioni (5 miliardi d'oggi) per quest'ennesima
    iniezione di soldi?

    9. Lei signor Berlusconi, certamente rammenta che il 4 maggio 1977
    a Roma fondò l'Immobiliare Idra col capitale di 1 (un) milione. Questa
    società che possiede beni immobiliari pregiatissimi in Sardegna,
    l'anno successivo – era il 1978 – aumentò il proprio capitale a 900
    milioni di lire in contanti. Signor Berlusconi, da dove arrivarono gli
    899 milioni che fecero la differenza? E poi: da dove, da chi, perché
    lei entrò in possesso delle stratosferiche somme che le permisero di
    far intestare all'Immobiliare Idra proprietà in Costa Smeralda – ville
    e terreni – il cui valore è da contarsi in decine di miliardi? Dica la
    verità, signor Berlusconi. Sveli anche questo mistero impenetrabile.

    10. Signor Berlusconi, in più occasioni lei ha usato – vedi
    l'acquisto dell'attaccante Lentini dal Torino Calcio, ad esempio – la
    finanziaria di Chiasso denominata Fimo. Anche in questo caso, come in
    precedenza per la finanziaria Par.Ma.Fid., ha scelto una società
    fiduciaria al cui riguardo le cronache giudiziarie si sono largamente
    espresse. La Fimo, infatti, era la sede operativa di Giuseppe Lottusi,
    riciclatore di soldi sporchi dalla cosca dei Madonia, e Lottusi il 15
    novembre del 1991 verrà condannato per questo a 20 anni di reclusione.
    Ebbene, la transazione per l'acquisto di Lentini, tramite la Fimo,
    avvenne nella primavera del 1992. Perché la Fimo, signor Berlusconi?

    e le altre 10:

    1. Quando, signor presidente, ha avuto modo di conoscere Noemi
    Letizia? Quante volte ha avuto modo d'incontrarla e dove? Ha
    frequentato e frequenta altre minorenni?

    2. Qual è la ragione che l'ha costretta a non dire la verità per due
    mesi fornendo quattro versioni diverse per la conoscenza di Noemi
    prima di fare due tardive ammissioni?

    3. Non trova grave, per la democrazia italiana e per la sua
    leadership, che lei abbia ricompensato con candidature e promesse di
    responsabilità politiche le ragazze che la chiamano «papi»?

    4. Lei si è intrattenuto con una prostituta la notte del 4 novembre
    2008 e sono decine le "squillo" che, secondo le indagini della
    magistratura, sono state condotte nelle sue residenze. Sapeva che
    fossero prostitute? Se non lo sapeva, è in grado di assicurare che
    quegli incontri non l'abbiano resa vulnerabile, cioè ricattabile –
    come le registrazioni di Patrizia D'Addario e le foto di Barbara
    Montereale dimostrano?

    5. È capitato che "voli di Stato", senza la sua presenza a bordo,
    abbiano condotto nelle sue residenze le ospiti delle sue festicciole?

    6. Può dirsi certo che le sue frequentazioni non abbiamo compromesso
    gli affari di Stato? Può rassicurare il Paese e i nostri alleati che
    nessuna donna, sua ospite, abbia oggi in mano armi di ricatto che
    ridimensionano la sua autonomia politica, interna e internazionale?

    7. Le sue condotte sono in contraddizione con le sue politiche: lei
    oggi potrebbe ancora partecipare al Family Day o firmare una legge che
    punisce il cliente di una prostituta?

    8. Lei ritiene di potersi ancora candidare alla presidenza della
    Repubblica? E, se lo esclude, ritiene che una persona che l'opinione
    comune considera inadatta al Quirinale, possa adempiere alla funzione
    di presidente del consiglio?

    9. Lei ha parlato di un «progetto eversivo» che la minaccia. Può
    garantire di non aver usato né di voler usare intelligence e polizie
    contro testimoni, magistrati, giornalisti?

    10. Alla luce di quanto è emerso in questi due mesi, quali sono,
    signor presidente, le sue condizioni di salute?

    Quando risponde?

  • Solo quattro Vangeli?

    "Le diverse correnti gnostiche dei primi secoli del cristianesimo
    (II-IV) hanno prodotto diversi testi relativi alla vita e al ministero
    di Gesù. Nonostante la datazione antica e l'attribuzione autorevole,
    la Chiesa Cattolica anche antica non ha mai mostrato dubbi nel
    considerare i soli 4 vangeli canonici (Matteo, Marco, Luca, Giovanni)
    come ispirati."

    "Ad insistere che i vangeli dovessero essere quattro fu Ireneo di
    Lione, un teologo del II secolo, il quale affermò che come vi erano
    quattro angoli della terra e quattro venti, così non potevano esserci
    più di quattro o meno di quattro vangeli;[3] ancora al II secolo è
    fatto risalire il Canone muratoriano, il quale elenca i quattro
    vangeli poi inseriti nel canone cristiano."

    Quindi, in passato, qualcuno ha deciso che solo 4 dei più di 30
    vangeli esistenti, dicessero la verità… gli altri vangeli raccontano
    di un gesù più umano, diverso da quello dei Vangeli Canonici. E se
    fossero quelli i vangeli più corretti?