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  • Silvio Berlusconi intende cambiare la Costituzione per ottenere maggiori poteri

    Articolo di Politica interna, pubblicato lunedì 22 marzo 2010 in Gran Bretagna.

    [The Times]

    Il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, ha intenzione di indire un referendum per cambiare la costituzione in modo da ottenere maggiori poteri come “presidente direttamente eletto”.

    Rivolgendosi ai sostenitori del proprio partito, il Popolo delle Libertà (PdL), durante una manifestazione tenutasi a Roma, Berlusconi ha dichiarato di progettare una “grande, grande, grande riforma” nei restanti tre anni del mandato. Il premier vuole riformare il sistema giudiziario che, secondo quanto denuncia, è a lui ostile, diminuire il numero dei parlamentari e senatori e indire elezioni dirette per il capo dello stato, a cui attribuire maggiori poteri.

    Il presidente è attualmente eletto dal Parlamento e ha poteri limitati. Berlusconi non si proclama futuro candidato, ma la stampa italiana lascia presagire chiari segnali della sua forte convinzione populista. Il Premier pensa che il “popolo” lo sosterebbe nonostante le “bugie” diffuse dai “magistrati e dalla stampa”.

    Gli esponenti del PdL hanno dichiarato che oltre un milione di persone hanno partecipato alla manifestazione di Roma, uniti dal motto “L’amore vince sempre sull’invidia e l’odio” direttamente dalla colonna sonora di Star Wars. Ma, secondo le stime della polizia, i manifestanti erano 150.000 – pochi rispetto alla folla accorsa alla manifestazione anti-berlusconiana organizzata dal centro-sinistra la settimana precedente.

    Secondo recenti sondaggi i consensi nei confronti di Berlusconi sono scesi al 44% dal 62% di un anno e mezzo fa, quando venne eletto per il suo terzo mandato. La scorsa settimana il Presidente del Consiglio si è rivolto a una sala mezza vuota durante una manifestazione elettorale a Napoli.

    La posizione di Berlusconi potrebbe subire un ulteriore duro colpo se gli elettori del centro-destra si astenessero dal voto nelle 13 regioni il prossimo fine settimana, dopo il pasticcio creato dal PdL per la registrazione dei candidati nella regione Lazio, sede della capitale. Non hanno, infatti, consegnato in tempo le liste perché i responsabili della consegna hanno ritardato per mangiare un panino. A questo si è aggiunta la questione della validità delle firme della lista del PdL nella regione nativa di Berlusconi, la Lombardia.

    Inizialmente il Presidente del Consiglio si è rivolto ai suoi definendoli “idioti”, ma poi ha accusato la sinistra di essere l’artefice di “sporchi trucchi”. Pier Luigi Bersani, a capo del Partito democratico dell’opposizione, ha dichiarato che Berlusconi è sempre più “nervoso” perché “sa che la corrente sta girando”.

    Renato Mannheimer, il maggiore studioso di dati statistici dell’Italia, ha affermato: “Gli elettori del centro-destra sono disorientati e hanno perso fiducia nei loro leader che considerano disorganizzati”.

    I magistrati stanno indagando su Berlusconi per abuso di ufficio, in seguito alle intercettazioni telefoniche da cui è emerso il tentativo di imbavagliare le critiche diffuse dalle trasmissioni televisive e dai telegiornali non solo nelle sue reti “Mediaset” ma anche nei programmi RAI, la rete pubblica.

    Alla manifestazione di Roma, fuori dalla Basilica di San Giovanni Laterano, Berlusconi ha dichiarato che “i giudici e i comunisti” hanno architettato “un’inchiesta sul nulla basandosi sulle intercettazioni di alcune mie telefonate”. “Volete delle intercettazioni su tutti e tutto? Volete essere spiati anche in casa vostra?” ha chiesto alla folla che ha risposto “No”. “Noi non andiamo spesso in strada ma è assolutamente necessario difenderci dagli attacchi della sinistra e dai suoi magistrati”, ha proclamato Berlusconi ai suoi sostenitori. “Siamo qui per difendere il nostro diritto al voto. Con voi, l’amore e la libertà vinceremo”.

    I ministri e i candidati del PdL hanno partecipato alla manifestazione di Roma. Tuttavia, Gianfranco Fini, il Presidente della Camera e co-fondatore del partito – che ha preso le

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  • Silvio Berlusconi intende cambiare la Costituzione per ottenere maggiori poteri

    Articolo di Politica interna, pubblicato lunedì 22 marzo 2010 in Gran Bretagna.

    Il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, ha intenzione di indire un referendum per cambiare la costituzione in modo da ottenere maggiori poteri come “presidente direttamente eletto”.

    Rivolgendosi ai sostenitori del proprio partito, il Popolo delle Libertà (PdL), durante una manifestazione tenutasi a Roma, Berlusconi ha dichiarato di progettare una “grande, grande, grande riforma” nei restanti tre anni del mandato. Il premier vuole riformare il sistema giudiziario che, secondo quanto denuncia, è a lui ostile, diminuire il numero dei parlamentari e senatori e indire elezioni dirette per il capo dello stato, a cui attribuire maggiori poteri.

    Il presidente è attualmente eletto dal Parlamento e ha poteri limitati. Berlusconi non si proclama futuro candidato, ma la stampa italiana lascia presagire chiari segnali della sua forte convinzione populista. Il Premier pensa che il “popolo” lo sosterebbe nonostante le “bugie” diffuse dai “magistrati e dalla stampa”.

    Gli esponenti del PdL hanno dichiarato che oltre un milione di persone hanno partecipato alla manifestazione di Roma, uniti dal motto “L’amore vince sempre sull’invidia e l’odio” direttamente dalla colonna sonora di Star Wars. Ma, secondo le stime della polizia, i manifestanti erano 150.000 – pochi rispetto alla folla accorsa alla manifestazione anti-berlusconiana organizzata dal centro-sinistra la settimana precedente.

    Secondo recenti sondaggi i consensi nei confronti di Berlusconi sono scesi al 44% dal 62% di un anno e mezzo fa, quando venne eletto per il suo terzo mandato. La scorsa settimana il Presidente del Consiglio si è rivolto a una sala mezza vuota durante una manifestazione elettorale a Napoli.

    La posizione di Berlusconi potrebbe subire un ulteriore duro colpo se gli elettori del centro-destra si astenessero dal voto nelle 13 regioni il prossimo fine settimana, dopo il pasticcio creato dal PdL per la registrazione dei candidati nella regione Lazio, sede della capitale. Non hanno, infatti, consegnato in tempo le liste perché i responsabili della consegna hanno ritardato per mangiare un panino. A questo si è aggiunta la questione della validità delle firme della lista del PdL nella regione nativa di Berlusconi, la Lombardia.

    Inizialmente il Presidente del Consiglio si è rivolto ai suoi definendoli “idioti”, ma poi ha accusato la sinistra di essere l’artefice di “sporchi trucchi”. Pier Luigi Bersani, a capo del Partito democratico dell’opposizione, ha dichiarato che Berlusconi è sempre più “nervoso” perché “sa che la corrente sta girando”.

    Renato Mannheimer, il maggiore studioso di dati statistici dell’Italia, ha affermato: “Gli elettori del centro-destra sono disorientati e hanno perso fiducia nei loro leader che considerano disorganizzati”.

    I magistrati stanno indagando su Berlusconi per abuso di ufficio, in seguito alle intercettazioni telefoniche da cui è emerso il tentativo di imbavagliare le critiche diffuse dalle trasmissioni televisive e dai telegiornali non solo nelle sue reti “Mediaset” ma anche nei programmi RAI, la rete pubblica.

    Alla manifestazione di Roma, fuori dalla Basilica di San Giovanni Laterano, Berlusconi ha dichiarato che “i giudici e i comunisti” hanno architettato “un’inchiesta sul nulla basandosi sulle intercettazioni di alcune mie telefonate”. “Volete delle intercettazioni su tutti e tutto? Volete essere spiati anche in casa vostra?” ha chiesto alla folla che ha risposto “No”. “Noi non andiamo spesso in strada ma è assolutamente necessario difenderci dagli attacchi della sinistra e dai suoi magistrati”, ha proclamato Berlusconi ai suoi sostenitori. “Siamo qui per difendere il nostro diritto al voto. Con voi, l’amore e la libertà vinceremo”.

    I ministri e i candidati del PdL hanno partecipato alla manifestazione di Roma. Tuttavia, Gianfranco Fini, il Presidente della Camera e co-fondatore del partito – che ha preso le distanze dal

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  • La democrazia ha il tempo contato

    Articolo di Politica interna, pubblicato martedì 30 marzo 2010 in Germania.

    Quando Berlusconi è sotto pressione si cerca un capo espiatorio. Con questa strategia continua ad avere successo. G8 e UE dovrebbero interrompere il loro silenzio. Il caso Berlusconi dimostra cosa succede a un paese senza un centro.

    No, il risultato positivo della destra italiana alle regionali non è una sorpresa. I risultati riflettono una realtà creata da 15 anni quasi ininterrotti di dominio di Silvio Berlusconi. Corruzione, collusioni con la mafia, manipolazione dei media e delle leggi, scandali sessuali e una cattiva amministrazione non hanno danneggiato la coalizione del cavaliere.

    Al contrario: grazie al controllo quasi assoluto dei media è riuscito a persuadere la maggioranza della popolazione che la colpa dei problemi del Paese sia di altri. I colpevoli sono gli immigranti contro i quali è stata spiegata una campagna senza precedenti in tutta l’Europa occidentale. Un esempio: il settore a basso reddito, incentivato da Berlusconi, ha portato nel settore tessile veneto all’assunzione in massa di lavoratori stranieri invece che italiani. Ma nel nord l’agitazione xenofoba non ha portato ad un rafforzamento della coalizione elettorale di Berlusconi “Popolo della Libertà (PdL)”. Per la prima volta la Lega Nord, partito separatista e razzista, ha superato il PdL in Veneto.

    Dalla fine della guerra fino ai primi anni ‘90 l‘Italia è rimasta fondamentalmente divisa in due blocchi più o meno omogenei, la sinistra da un lato, i democristiani dall’altro. Tuttavia, entrambi erano accomunati dal consenso anti-fascista dal 1946. Questo consenso è venuto meno con il crollo dei due blocchi e con la nascita di un’alleanza di destra grazie all’unione di neo- e postfascisti.

    L’aspetto negativo di questa “berlusconizzazione” della società italiana è l’incapacità dell’opposizione di offrire un’alternativa credibile. Il breve interludio della coalizione di centrosinistra con Romano Prodi dal 2006 al 2008 sfociò in un caos senza precedenti. Il più forte partito comunista in Europa occidentale era diventato prima un partito socialdemocratico senza entusiasmo e poi, da un punto di vista ideologico, un partito democratico ideologicamente poco definibile. Persino alcuni irremovibili ex-socialisti hanno aderito allo schieramento di Berlusconi. I comunisti sono infetti dal “fungo della disgregazione” e non sono più rappresentati in Parlamento. Desta preoccupazione, come in Francia, la scarsa affluenza alle urne.

    Il risultato delle elezioni rafforza la destra italiana. La rafforzata Lega Nord spingerà ad per incrementare il divario sociale ed economico tra un nord ricco e un mezzogiorno povero. La persecuzione degli stranieri aumenterà. Prima o poi, il G8 e l’UE dovranno rompere il loro silenzio sugli sviluppi in Italia. Sarebbe meglio prima che poi, perchè la democrazia sull’Appennino ha sempre più il tempo contato.

    [Articolo originale “Demokratie zieht den Kürzeren” di Manfred Bleskin]

    in riferimento a: La democrazia ha il tempo contato | Italia Dall’Estero (visualizza su Google Sidewiki)

  • Il rimbalzo di Berlusconi

    “Le elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010 hanno chiarito molte cose dell’Italia di oggi. La prima è che non è la Francia: contro ogni previsione, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha evitato il tracollo alle urne, a differenza di quello subìto dal presidente francese Nicolas Sarkozy due settimane fa”, scrive l’Economist. Il Popolo della libertà (Pdl) di Berlusconi si è aggiudicato sei delle 13 regioni in gioco, strappandone quattro al centrosinistra. “È una buona prestazione per il premier. Il Partito democratico è riuscito solo a ridurre il divario dal Pdl”.

    Il quotidiano svizzero Le Temps, invece, propone un ritratto di Luca Zaia, il nuovo presidente della regione Veneto e lo definisce “il volto rispettabile della Lega nord”. “Non fa prediche né dichiarazioni sferzanti. È sempre composto ed elegante nel suo completo scuro cucito su misura. Luca Zaia, il nuovo governatore del Veneto, si comporta in modo diverso da molti suoi colleghi leghisti che rivendicano uno stile più popolare. Zaia è talmente atipico che alcuni lo vedono più come un democristiano che come un rappresentante del partito secessionista e xenofobo”.

    in riferimento a: Il rimbalzo di Berlusconi — Internazionale (visualizza su Google Sidewiki)

  • Il panorama desolante della politica italiana

    Umberto Bossi ha battuto Silvio Berlusconi. L’ulteriore spostamento a destra del quadro politico dopo le elezioni regionali non preannuncia niente di buono, scrive il quotidiano svizzero Neue Zürcher Zeitung.

    Con il rafforzamento dei chiassosi populisti della Lega nord, il clima politico del paese potrebbe avvelenarsi ulteriormente. Ma anche il centrosinistra è sempre più polarizzato.

    L’affluenza alle urne ha toccato un minimo storico: evidentemente molti sono nauseati dalla politica. L’astensionismo ha colpito soprattutto il partito del premier Silvio Berlusconi: la repulsione nei confronti del suo modo di esercitare il potere sta crescendo visibilmente. Sono sempre di più i cittadini che ne hanno abbastanza delle innumerevoli gaffe, delle leggi ad personam e del disprezzo per le istituzioni con cui si è distinto Berlusconi in questi anni.

    Nonostante la maggioranza schiacciante in parlamento e il notevole consenso popolare, Berlusconi non si è ancora azzardato a prendere in mano la patata bollente di riforme come quella del sistema pensionistico o del mercato del lavoro, ancora oggi soggetto a regolamentazioni eccessive.

    Ora sia Berlusconi sia Bossi promettono nuove riforme. Ma i due leader hanno priorità diverse. Bossi venderà la vittoria del suo partito a caro prezzo, avanzando nuove pretese di cariche ufficiali e concessioni politiche. La coalizione di maggioranza sarà messa a dura prova.-Meret Baumann (traduzione di Floriana Pagano)

    in riferimento a: Il panorama desolante della politica italiana — Internazionale (visualizza su Google Sidewiki)

  • Alla grande! Vai di P2!

    Stanno attuando passo dopo passo il programma della P2, ora siete contenti? No intercettazioni, no indagini su corruzione, tangenti, mafia, etc…
    Insomma, no intercettazioni a Silvio Belusconi! Complimentoni ancora!

    in riferimento a:

    “Il primissimo segnale vuole darlo con le intercettazioni, “una riforma che la nostra gente condivide e che aspetta ormai da troppo tempo”. Berlusconi vorrebbe un testo ancora più duro di quello in attesa del sì definitivo al Senato, ma è disposto ad “accontentarsi”, a patto però che per la prima settimana di maggio diventi legge una volta per tutte.”
    Giustizia, la road map di Berlusconi “In un mese il sì alle intercettazioni” – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Una valanga irrefrenabile!

    Ed ora facciamo pulizia dei giornalisti comunisti, vero Silvio? Viva la censura, calpestiamo pure tutti quelli che non sono allineati con il dittatore!

    in riferimento a:

    “Tre giornalisti sollevati dall’incarico di conduttori al Tg1 “per dare un segnale di cambiamento”: Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso. Lo ha annunciato al comitato di redazione il direttore Augusto Minzolini. Attaccano Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, consiglieri di minoranza Rai: “E’ una vera e propria epurazione dei giornalisti che non hanno firmato la lettera in favore del direttore. La situazione in Rai non è più tollerabile”.”
    Tg1, allontanati dal video tre conduttori Minzolini: “Non si tratta di epurazione” – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Ecco La Lega… e due!

    Ancora complimenti ai Piemontesi per la scelta oculata del loro rappresentate! Vuole rovinare la festa a chi abortisce per divertimento!
    Ah, io non sono piemontese e neppure italiano, sono nato qui ma non volevo.

    in riferimento a:

    “La Ru486 va somministrata in ospedale e le confezioni già arrivate in Piemonte potrebbero restare al momento nei magazzini: è quanto ha detto il neopresidente leghista della Regione, Roberto Cota, ai microfoni di “Mattino Cinque” durante la rubrica “La telefonata” di Maurizio Belpietro. Sulla Ru486 Cota ha idee “completamente diverse” da quelle dell’ex presidente Mercedes Bresso: farà quanto in suo potere per fermarla.”
    Cota contro la Ru486 in Piemonte “Per me può restare nei magazzini” – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Ecco La Lega.

    Complimenti ai Piemontesi, che hanno votato un rappresentate omofobo, razzista e che non sa neanche la geografia della regione che vuole governare. Ancora complimenti!

    in riferimento a:

    “La prima polemica del neo presidente Cota, è con gli organizzatori del gay pride torinese. Durante «Porta a porta» dell’altra sera Cota ha affermato che «dovrà revocare il patrocinio al Gay pride».”
    Cota: “Non patrocino il Gay Pride” Il coordinatore: “Mai chiesto”- Torino LASTAMPA.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Non firma?

    Ha un chè di incredibile il fatto che non abbia firmato…

    in riferimento a:

    “Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non ha firmato il Ddl del governo sul lavoro e ha rimandato il testo alle Camere. Ponendo forti dubbi sulla norma che prevede l’estensione dell’arbitrato nei rapporti di lavoro.”
    Articolo 18, Napolitano non firma Troppi dubbi sull’arbitrato – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Il MoVimento 5 Stelle a Saluggia

    Mi sorprende di vedere saluggesi che hanno votato il movimento patrovinato da Beppe Grillo. Giuro non l’avrei mai detto.
    Il MoVimento 5 Stelle Piemonte (http://www.piemonte5stelle.it/) ha preso ben 54 voti, guadagnando un simbolico 3,20%, avendo come capolista Davide Bono (saluggese?).
    Complimenti per il risultato, e per il loro programma elettorale, chiaro, semplice e davvero interessante.

    A questo punto mi viene una malsana idea…
    Sei di Saluggia ed hai votato per loro? Contattami che facciamo due chiacchiere sul futuro del nostro paesello.

    in riferimento a:

    “Davide Bono 69 3,42 Movimento 5 Stelle Beppegrillo.It 54 3,20”
    Comune di Saluggia – Circoscrizione di Vercelli – Piemonte – Elezioni Regionali 28-29 marzo 2010 – la Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Rai, meno spot e più debiti

    “Oltre 200 milioni di entrate pubblicitarie (dati Nielsen) andati in fumo nel 2009. Altri 52 milioni di ricavi l’anno cancellati con l’addio a Sky. Più, dulcis in fundo, i 4 milioncini in spot già persi in queste settimane – “ma recuperabili”, assicura il dg Mauro Masi – con la serrata forzata dei talk show. La Rai fatica sempre di più a far quadrare i suoi conti.”

    C’e’ da stupirsi? E’ stato fatto tutto per togliere i soldi alla televisione pubblica per dirottarli su Mediaset di Berlusconi.

    “In Campania e Sicilia, le partite di Napoli e Palermo (squadre in odore di Champions) registrano ascolti da primato sia su Sky che su Mediaset Premium. E i tifosi pagano per vedere le gare senza farsi problemi. Ma quando si tratta di versare il canone, 45 famiglie campane e 41 siciliane ogni 100 se ne dimenticano.”

    Ci vuole poco, sui canali RAI c’e’ veramente poco da vedere, e tagliando sempre più risorse ce ne sarà sempre meno. Paradossale, lo Stato chiede i soldi per il canone, ed il suo massimo rappresentate fa in modo che arrivino sempre meno soldi. Dovrebbe essere proprio il Governo ad investire e rendere produttiva la televisione di Stato.

    “Il budget pubblicitario prevede per il 2010 un +3,9% di spot. Qualcosa come 40 milioni di entrate aggiuntive. Che però non bastano a coprire nemmeno i 52 milioni di ricavi cancellati dal bilancio con l’uscita dei canali Rai da Sky. Pesa anche la rinuncia strategica alla pay-tv, una prateria che è terreno di conquista per Mediaset: i canali Premium del Biscione garantiscono già oggi 560 milioni di fatturato aggiuntivo (e utili dal 2010) a Cologno.”

    Mi raccomando, se vuoi che l’ Italia vada allo sfascio, vota e fai votare il PDL.

    in riferimento a:

    “Rai, meno spot e più debiti”
    Rai, meno spot e più debiti con i politici-padroni conti in rosso – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Che brutta sorpresa e che donnaccia

    Spero che il marito l’abbia presa ben ben a calci nel culo e l’abbia sbattuta fuori di casa. Che zoccola.

    “Brutta sorpresa per un marito rientrato in anticipo dal lavoro. Prima lo spavento per aver trovato la moglie inerte, a letto con un’amica e due sconosciuti, tutti nudi. Poi l’allarme: ha pensato a un tentativo di rapina finito in violenza sessuale. Infine la beffa.

    L’uomo ha chiamato la polizia e ha scoperto la triste verità. La consorte, approfittando della sua assenza, aveva organizzato un festino a casa sua a base di alcol, droga e sesso. Poi si è addormentata insieme ai suoi ospiti, tutti insieme sul letto matrimoniale, esausti. E così li ha trovati il marito a Tarquinia, in provincia di Viterbo, rientrato prima del previsto.

    La donna era tranquilla perché sapeva che il coniuge non sarebbe rientrato che nella tarda mattinata del giorno successivo. Così ha improvvisato una serata con un’amica e due uomini, conosciuti poco prima in un ristorante. Però, dopo alcune ore di baldoria, i quattro si sono addormentati. Quando il marito ha scoperto il letto matrimoniale decisamente affollato, ha chiamato la polizia.

    Gli agenti intervenuti hanno trovato tracce di cocaina e marijuana consumate nella nottata e una certa quantità non ancora utilizzata. Hanno così interrogato i partecipanti al festino, scoprendo che la droga era stata procurata dalla padrona di casa e che lei stessa l’aveva offerta agli ospiti per “scaldare” l’atmosfera. La donna così è stata denunciata per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. “

    in riferimento a: Dopo orgia, donna si addormenta marito pensa a stupro e dà l’allarme – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Il boomerang…

    Unendo i puntini il quadro diventa chiarissimo, cercare di sputtanare gli avversari, per poi comunque agire illegalmente.

    “Dopo aver ascoltato con le sue orecchie la conversazione intercettata, Berlusconi sembra ridestarsi dall’iniziale torpore. “La famiglia ve ne sarà grata per l’eternità”, il commento del premier, secondo il racconto di uno dei soggetti coinvolti.”

    “In mano al pm Meroni ci sono due verità, ma anche alcune conferme. Raffaelli avrebbe versato a Paolo Berlusconi circa 570mila euro in tranche mensili da 40mila a partire dal 2005. Petessi avrebbe emesso false fatture di consulenza per Rcs che, una volta incassate, venivano portate direttamente negli uffici di via Negri da Favata. “Berlusconi junior ci aveva detto che questo era il prezzo per sbloccare l’appalto in Romania attraverso la mediazione dell’onorevole Valentino Valentini (uomo ombra del Cavaliere, ndr)”.”

    in riferimento a: Così il nastro di Fassino fu dato a Berlusconi E il Cavaliere disse: “Grati per l’eternità” – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Supercafone…

    Silvio Berlusconi e’ decisamente indecente, una vergogna per tutti gli italiani. Ma gli italiani continuano a votarlo ed a rendersi ridicoli nel mondo. Per proprietà transitiva siamo indecenti, noi italiani.
    Che abbia delirio di onnipotenza?

    in riferimento a:

    “Al Lingotto, nel comizio organizzato per dare l’ultima spinta al “suo” candidato, il leghista Roberto Cota, il Cavaliere si lascia andare ad una battuta di dubbio gusto: “Sapete perché – dice – Bresso è sempre di cattivo umore? Perché al mattino quando si alza e si guarda allo specchio per truccarsi, si vede. E così si è già rovinata la giornata”.”
    A Torino la gaffe del premier sulla Bresso “Si guarda allo specchio e si rovina la giornata” – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Frankie Hi NRG MC – Fight da Faida (Original)

    Padre contro figlio
    fratello su fratello
    partoriti in un avello
    come carne da macello
    uomini con anime
    sottili come lamine
    taglienti come il crimine
    rabbiosi oltre ogni limite
    eroi senza una terra
    che combattono una guerra
    tra la mafia e la camorra
    Sodoma e Gomorra
    Napoli e Palermo
    succursali dell’inferno
    divorate dall’interno
    in eterno
    da un tessuto tumorale
    di natura criminale
    e mentre il mondo sta a guardare
    muto senza intervenire
    Basta alla guerra fra famiglie
    fomentata dalle voglie
    di una moglie colle doglie
    che oggi dà la vita ai figli
    e domani gliela toglie
    rami spogli dalle foglie
    che lei taglia come paglia
    e nessuno se la piglia:
    è la vigilia
    di una rivoluzione
    alla voce del Padrino
    ma don Vito Corleone
    oggi è molto più vicino:
    sta seduto in Parlamento
    E’il momento
    di sferrare un’offensiva
    terminale decisiva
    radicale distruttiva
    oggi uniti più di prima alle cosche
    fosche attitudini losche
    mantenute dalle tasse
    alimentate dalle tasche:
    basta una busta
    nella tasca giusta
    in quest’Italia così laida
    you gotta fight da faida!

    you gotta fight da faida!
    you gotta fight da faida!
    you gotta fight da faida!

    Sud non ti fare castrare
    dal potere criminale
    che ti vuole fermare:
    guastagli la festa
    abbassagli la cresta
    guarda la sua testa
    rotolare nella cesta
    Libera la mente da ogni assurdo pregiudizio:
    è l’inizio della fine del supplizio
    che da secoli ti domina
    ti ingoia e ti rivomita
    potere di quei demoni
    che noi chiamiamo “uomini”
    che uccidono altri uomini
    che sfruttano noi giovani
    che tagliano le ali
    agli angeli più deboli
    Potere che soggioga
    potere della droga
    potere di uno Stato
    che di tutto se ne frega:
    strage di Bologna Ustica Gladio
    cumuli di scheletri ammassati in un armadio
    Odio il tuo seme germoglia nella terra
    fecondato dal sangue della guerra
    e la camorra indomita ricca e strafottente
    continua ad uccidere la gente
    Tombe ecatombe
    esplosioni di bombe
    raffiche di mitra
    falcidia di bande
    Cosenza Potenza
    carne morta in partenza
    consacrata alla violenza
    senza opporre resistenza
    Alpi Salento
    un solo movimento:
    pugni sul sistema
    pretendiamo un cambiamento;
    ridateci la terra
    basta con la guerra
    Dalla strada l’intifada
    you gotta fight da faida!

    you gotta fight da faida!
    you gotta fight da faida!
    you gotta fight da faida!

    Tri tri tri setti fimmini e un tarì
    u’ tarì ch’è pocu pocu
    setti fimmini e u’baccocu
    u’ baccocu è duci duci
    setti fimmini e la nuci
    e la nuci è dura dura
    setti fimmini e la mula
    e la mula avi li denti
    setti fimmini e u’ serpenti
    e u’ serpenti è avvilinatu
    setti fimmini e u’ granato
    e u’ granato è a coccia
    a coccia setti fimmini e la boccia
    e la boccia è sciddicusa
    setti fimmini e la busa
    e la busa è fina fina
    setti fimmini e l’antrina
    e l’antrina ecca acqua
    setti fimmini e la vacca
    e la vacca avi li corna
    setti fimmini e la donna
    e la donna scinni i’ scali
    setti fimmini e u’ rrinali
    e u’ rrinali è tunnu tunnu
    setti fimmini e lu munnu
    e lu munnu è tri tri tri
    setti fimmini e un tarì

    you gotta fight da faida!
    you gotta fight da faida!
    you gotta fight da faida!
    you gotta fight…fight…fight…

    you gotta fight
    you gotta fight da faida!

  • Isola Posse All Stars – Stop al Panico!

    Rit.:
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico…
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico…
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico…

    Papa Ricky:
    Apri la mente, scuotila per capire
    non c’è ragione, non aspettare di morire,
    scopri l’inganno, il piano per impaurire,
    una città segnata dal dolore… Scegli!
    il modo giusto per cancellare
    questo panico che vogliono far crescere
    cerca di capire bene cosa voglio di-di-di DIRE!
    C’è qualcuno che ci vuol far morire
    prima che nel corpo, nell’anima, nel cuore
    e qualcun’altro che sa cosa fare
    perché è il momento buono per approfittare
    de-della paura costruita col fucile
    pronti come avvoltoi per colpire
    radere al suolo, chiudere sgomberare
    centri sociali e case occupate… CHIARU!

    Speaker Dee Mo:
    Bologna anche questa volta Bologna
    rossa di vergogna e sangue non sogna più
    anni e anni di cazzate tipo “isola felice”
    non han fatto che danni…
    Bologna è solo il buco del culo del mondo,
    c’è chi ha avuto, ha avuto e chi ha dato e va fondo
    c’è chi “vive” nove in una stanza, chi incassa,
    chi vive da schiavo, chi intasca tangenti, chi spaccia:
    questa è l’altra faccia della medaglia
    e qui di nuovo i mandanti nascosti e la tensione,
    la diffidenza, la divisione cade l’illusione, cade, cade in un agguato:
    pioggia di piombo, sangue sul selciato, ma come per piazza Fontana,
    sono io la bestia e non qui figli di puttana…

    Rit.:
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico…
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico…
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico…
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico…

    Deda MC:
    Stop al panico, la mia posizione:
    è una mossa pura e semplice di controinformazione
    non si parli, non si scriva di un Bronx rinato… Un episodio isolato?
    Lì fuori non c’è una belva furiosa uscita nella notte
    da una tana misteriosa:
    il mistero è risolto, l’incomodo è tolto,
    abbiamo foto e nomi dei mandanti senza volto.
    Pagine e pagine di allarmismi letali,
    di scuse, cordogli, ipotesi tutte uguali
    a cui sfugge di nuovo la connessione sicura
    la connessione c’è… è la paura!
    Dura da tempo come il granito,
    il momento di scalfirla non è ancora finito
    non sciupare parole e falsi rimpianti
    tre in una volta non son poi così tanti!

    Gopher D:
    Panico sei tu, che giudichi e scegli,
    le tue vittime i tuoi facili bersagli
    NO! È un prezzo che non posso pagare,
    mettilo nel culo quel dito inquisitore.
    Sono sempre in piedi, reagisco ai tuoi colpi,
    l’ipocrisia colpisce quando ti volti
    con sgomberi infami che non soffocano l’azione:
    è il panico che crea giustificazione.
    Panico, nelle strade tra la gente,
    guardami in faccia, usa la tua mente,
    per sciogliere le reti gettate su chi muore,
    sull’ennesima casa che sarà da demolire.
    Ascolta! Il vero assassino è chi manovra
    i tuoi pensieri, le tue lacrime
    non basta celebrare il dolore…
    Guardati intorno è inutile sognare!!!

    Rit.:
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico…
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico…
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico…
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico…

    Hai ascoltato i fatti, senza omissis Attenzione!
    Il panico fa comodo a chi vuole tensione
    pensaci cento, mille volte, pensaci bene bene,
    mai ti senti sicuro, mai e questo che ti si chiede
    hai l’indice puntato su chi? O sei indicato?
    Segno che ci sei cascato!
    Questo è lo scopo del gioco nascosto
    non ci è dato sapere chi l’ha inventato
    ma chi vince o chi perde è una questione di pelle
    o di razza, cultura: è una fregatura!
    Perché un vecchio gioco e nostalgia,
    è il manganello della polizia… (speciale)
    È una strategia, chi ha capito ha capito.
    Usa la testa, mostragli il dito!
    Violenza, violenza genera violenza
    stop al panico-panico:
    uniti è una potenza!!!

    Rit.:
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico…
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico…
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico…
    Stop! Stop! Stop! Stop al panico…

  • Bombaroli….

    Sui giornali online e sulla carta stampata, ogni occasione e’ buona per accendere una miccia e fare scoppiare una polemica. Anche se non ce ne e’ il bisogno.

    in riferimento a:

    “LE IMMAGINI / IL CASOIl neonato diventa bambolascoppia la polemica in Gb”
    La Repubblica.it – Homepage (visualizza su Google Sidewiki)

  • Internet for Piss.

    Ho sempre letto con interesse Wired, rivista americana di tecnologia, futuro, ambiente, cultura, etc…, e sono stato molto contento della nascita di Wired Italia. Ci ho trovato dentro un po’ di presunzione come “io leggo wired e sono figo” sugli scritti di alcuni editorialisti e di alcuni lettori. Ma non era importante, gli articoli sono interessanti, le rubriche anche, mi sono anche fatto l’abbonamento per due anni al secondo numero.
    Poi e’ uscita fuori questa storia di “Internet for Peace“, iniziativa promossa da Wired Italia che vuole che il Nobel per la pace venga assegnato ad Internet. Da quel momento almeno metà di ogni numero e’ dedicato a questa iniziativa, raggiungendo il mio livello massimo di pazienza testicolare, e portandola a potenza LHC.
    Buona iniziativa, o pessima inziativa (propendo per la seconda come Evgeny Morozov), il discorso e’ semplice a mio avviso, porta avanti le tue idee, ma non dare per scontato che siano giuste, e non dare per scontato che possano interessare a tutti i lettori. E sembra che la cosa non piaccia a molti.
    Non farò il rinnovo dell’abbonamento.

  • E’ nato Nathan Falco Briatore

    E’ nato oggi in una clinica di Nizza il figlio di Elisabetta Gregoraci e Flavio Briatore. Secondo le prime agenzie, il nome del bimbo sarebbe stato Falco Nathan, come desiderava il papà Flavio. Il bambino, nato alle otto del mattino, è in ottime condizioni e pesa 4,1 kg. Anche la mamma sta benissimo. Al parto era presente Flavio Briatore. Sembrava dunque che Elisabetta Gregoraci, nonostante le dichiarazioni battagliere di qualche settimana fa, avesse deciso di accontentare il papà Flavio. Ma Tv Sorrisi e Canzoni fa sapere attraverso il suo sito che la showgirl calabrese, che il 13 giugno 2009 ha sposato Briatore, ha avuto la meglio anche sulla scelta del nome del bimbo. Infatti il primo nome sarebbe Nathan “Vuol dire dono di Dio. Per questo l’ho scelto”, questo il commento di Elisabetta a Sorrisi e canzoni prima di entrare in sala parto. La soubrette aveva infatti dichiarato in una intervista a Chi: “Non lo chiamerò Falco. Non so chi abbia messo questo nome in testa a Flavio. Piuttosto lo chiamo Paperino!”

    in riferimento a: E’ nato Nathan Falco Briatore | Sei di Moda (visualizza su Google Sidewiki)

  • Italia Vs Europa

    Ecco un divertente cortometraggio di animazione di Bruno Bozzetto che illustra in modo molto veritiero le differenze tra il modo di comportarsi degli Europei rispetto a quello degli Italiani.

    “Bruno Bozzetto (Milano, 3 marzo 1938) è un animatore, autore di fumetti, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano.
    Autore di alcuni lungometraggi animati e numerosi cortometraggi, molti dei quali vedono come protagonista il suo Signor Rossi, simbolo del cittadino italiano medio alle prese con il malcostume della società italiana.”

    http://it.wikipedia.org/wiki/Bruno_Bozzetto

  • Kit Kat, croccante cioccolato che distrugge le foreste

    Nestlé, il produttore di Kit Kat, acquista olio di palma da aziende che stanno devastando la foresta pluviale indonesiana, minacciando la sopravvivenza delle popolazioni locali e spingendo inevitabilmente gli oranghi verso l’estinzione.Tutti abbiamo bisogno di una pausa ogni tanto ma non vogliamo per questo renderci responsabili della distruzione di una preziosa foresta pluviale.
    Chiediamo a Nestlé di concedere una pausa anche agli oranghi e alle foreste indonesiane e di non acquistare mai più olio di palma da aziende responsabili della distruzione di uno degli ultimi polmoni del nostro pianeta.
    http://www.greenpeace.org/italy/kitkat

  • Tutto quello che non vi dicono…

    Con il Blocco dei Talk SHow ordinato da SIlvio Berlusconi, le notizie fanno molta più fatica a circolare. Censura preventiva e prevenuta, per impedire che le notizie arrivino agli elettori.

    Il cda Rai prende tempo e conferma, a maggioranza, la linea sullo stop ai talk show in vista delle prossime elezioni regionali. Secondo il consiglio di amministrazione, tocca alla Commissione di Vigilanza decidere se ripristinare i dibattiti politici televisivi. «Alla luce delle ordinanze del Tar – si legge in una nota – in relazione alla regolamentazione in materia di informazione e comunicazione politica in periodo elettorale, il Consiglio di Amministrazione della Rai, dopo un ampio dibattito, ha approvato a maggioranza la delibera con la quale ha dato mandato al Direttore Generale di acquisire al più presto dalla Commissione Parlamentare per l'Indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi le valutazioni di competenza, cui la Rai dovrà adeguarsi». E il direttore, Mauro Masi, fa richiesta formale alla Commissione di Vigilanza «affinché assuma le eventuali determinazioni rimesse alla sua funzione politica di indirizzo».
    http://www.corriere.it/politica/speciali/2010/elezioni/notizie/rai_cda_sospensione_talk_show_b7453120-3041-11df-9bdf-00144f02aabe.shtml

    Notizie come quella che vede il vostro amato Premier telefonare e fare pressioni affinchè la televisione pubblica dicesse solo quello che faceva comodo a Lui.

    La vicenda giudiziaria che ha coinvolto Berlusconi, Innocenzi e Minzolini a Trani solleva quantomeno tre rilevanti interrogativi giuridici. Secondo quanto è stato pubblicato sui giornali, la Procura della Repubblica di Trani stava indagando su di una vicenda di truffa ed usura relativa a finanziamenti per il credito al consumo di una carta di credito della American Express. Nel corso di intercettazioni disposte con riferimento a tale indagine, sarebbero emerse 18 telefonate riguardanti presunte pressioni per fare chiudere «Annozero» di Santoro ed interferire in qualche modo su «Ballarò» di Giovanni Floris e «Parla con me» di Serena Dandini.
    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=7100&ID_sezione=&sezione=

    Però una buona notizia c'e', e' stato punito dall'Ordine dei Giornalisti il giornalista che aveva cercato di screditare goffamente un giudice che indagava su Berlusconi.

    Il consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha ravvisato, nella diffusione del servizio, il mancato rispetto delle leggi deontologiche e la violazione della privacy (già rilevata dal Garante) "al fine di screditare la reputazione del protagonista del video e delegittimare agli occhi dell’opinione pubblica la sentenza da lui emessa in precedenza nei confronti di Fininvest". Grazie all’accostamento con immagini "non essenziali e prive in sé di interesse pubblico in quanto notizia", il servizio "ha prodotto un effetto diffamatorio nel suo insinuare presunte stravaganze e stranezze del personaggio, fino a sfiorare il vero e proprio dileggio. Immagini non essenziali (addirittura il colore dei calzini) costituiscono l’unico contenuto del servizio e sono sostenute da un commento a mò di gossip". "Risulta quanto meno fuorviante – conclude l’Ordine dei giornalisti – alimentare dubbi sulle inchieste di un giudice in virtù della scelta del colore dei suoi calzini".
    http://www.ilgiornale.it/interni/caso_mesiano_brachino_sospeso_due_mesi/

    L'Italia e' davvero la Repubblica delle Banane, di Arlecchino servitore di due padroni e e del segreto custodito da Pulcinella, uè.

  • Lezione francese per l’Italia più brutta…

    E’ l’Italia che speri di non vedere quella che scende in campo allo Stade de France di Parigi. Paurosa, involuta, nulla in attacco e, questa volta, anche incapace di fermare le folate avversarie. Il risultato è un 46-20 che non ammette repliche, in cui l’Italia salva il punteggio, ma non l’onore, con due mete negli ultimi dieci minuti. Alla fine si esce dal campo con ben poco da salvare. Nel gioco praticamente nulla, nei reparti pochissimo e, parlando di singoli, meritano il più Pablo Canavosio e Paul Derbyshire, inspiegabilmente relegati ai margini della squadra da Nick Mallett.

    Un primo tempo tutto dei padroni di casa che fanno quello che vogliono e ipotecano il risultato. Una ripresa che vede ancora una volta la Francia giocare e l’Italia contenere il più possibile. L’Italia, sotto 46-6 si sveglia a dieci minuti dalla fine, quando prima Del Fava e poi Canavosio segnano le mete che rendono meno amaro un risultato comunque pesante per gli azzurri.
    Al quarto minuto da una touche sui 22 metri italiani la Francia trova il primo varco importante e su un ottimo riciclo è Harinordoquy a marcare i primi punti, trasformati poi da Parra. L’ottimo momento francese non si ferma, i padroni di casa trovano bene gli spazi in attacco e dopo due minuti possono portare altri tre punti sul tabellone dopo l’ennesimo fallo italiano. Parra non sbaglia e si va sul 10-0. C’è solo la Francia in campo nel primo quarto d’ora e dopo l’unico attacco italiano un contropiede francese con Palisson produce il fallo di Garcia che prende cartellino giallo.
    Al 14′ è David Marty che, dopo un’azione prolungata dei transalpini trova il buco centrale per segnare la seconda meta di giornata, che Parra trasforma per un parziale di 17-0. La partita resta sempre nelle mani francesi che gestiscono il possesso e quando accelerano fanno subito male. Come al 23′, quando ancora Marty trova il corridoio giusto e vola in meta per il 22-0.
    Con il risultato ormai in cassaforte la Francia rallenta un po’ il ritmo, permettendo agli azzurri di provare a costruire qualcosa. Dopo un paio di gravi errori in touche, però, è Mirco Bergamasco ad approfittare di una punizione per mettere i primi punti sul tabellone per l’Italia. Si cjiude così un primo tempo dove solo la Francia crea gioco, l’Italia fatica a difendere e le tre mete di vantaggio sono più che meritate.
    La ripresa, con la Francia che fa entrare una prima linea più fresca con Szarzewski e Poux, inizia con la Francia che piazza subito tre punti con Parra dopo 2 minuti. L’Italia risponde un minuto dopo quando la Francia fa fallo in attacco e Bergamasco va per i pali. Ma la Francia non si ferma e al 51′ trova un nuovo spazio con Andreu che supera Gonzalo Garcia e realizza la meta del 32-6, grazie alla trasformazione di Parra.
    Passano pochi minuti e Jauzion confeziona la più bella meta della giornata. Ricevo un riciclo in campo aperto, viene raggiunto a un passo dalla meta ma si allunga quanto basta per fissare il punteggio sul 39-6 al 55′. Dieci minuti ed è Lapandry, entrato per Dusautoir, a marcare un’altra meta che Parra trasforma per il 46-6.
    A partita ormai largamente compromessa, al 69′, l’Italia trova lo spunto vincente. Il giovane Derbyshire fa il buco, un’ottima finta, poi offload a Del Fava che si invola in meta. Bergamasco trasforma per il 46-13. L’Italia sembra trasformata, la Francia dorme e Pablo Canavosio due minuti dopo la punisce con la seconda meta azzurra che fissa il risultato sul 46-20.

    FRANCIA v ITALIA 46-20
    Francia: Poitrenaud (23′ s.t. Malzieu); Andreu, Marty, Jauzion (29′ s.t. Bastareaud); Palisson; Trinh-Duc (18′ s.t. Yachvili), Parra; Harinordoquy, Bonnaire, Dusatoir (cap) (18′ s.t. Lapandry); Pierre, Nallet (9′ s.t. Chabal); Mas (1′ s.t. Poux), Servat (1′ s.t. Szarzewski), Domingo. All.: Lievremont
    Italia: McLean; Masi, Canale, Garcia (6′ – 13′ e 21′ s.t. Robertson), Mi. Bergamasco; Gower (33′ s.t. Bocchino), Tebaldi (30′ Canavosio); Zanni, Ma. Bergamasco, Sole (25′ s.t. Derbyshire); Bortolami (16′ s.t. Del Fava), Geldenhuys; Castrogiovanni (26′ s.t. Aguero), Ghiraldini (cap) (26′ s.t. Ongaro), Perugini. All.: Mallett
    Arbitro: Lewis (Irlanda)
    Marcatori: 6′ m. Harinordoquy tr. Parra (7-0), 11′ c.p. Parra (10-0), 17′ m. Marthy tr. Parra (17-0), 25′ m. Marthy (22-0), 36′ c.p. Mi. Bergamasco (22-3); s.t.: 3′ c.p. Parra (25-3), 5′ c.p. Mi. Bergamasco (25-6), 11′ m. Andreu tr. Parra (32-6), 17′ m. Jauzion tr. Parra (39-6), 25′ m. Lapandry tr. Parra (46-6), 28′ m. Del Fava tr. Mi. Bergamasco (46-13), 32′ m. Canavosio tr. Mi. Bergamasco (46-20).
    Note: 15′ giallo a Garcia.

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