Categoria: News

  • Alla grande! Vai di P2!

    Stanno attuando passo dopo passo il programma della P2, ora siete contenti? No intercettazioni, no indagini su corruzione, tangenti, mafia, etc…
    Insomma, no intercettazioni a Silvio Belusconi! Complimentoni ancora!

    in riferimento a:

    “Il primissimo segnale vuole darlo con le intercettazioni, “una riforma che la nostra gente condivide e che aspetta ormai da troppo tempo”. Berlusconi vorrebbe un testo ancora più duro di quello in attesa del sì definitivo al Senato, ma è disposto ad “accontentarsi”, a patto però che per la prima settimana di maggio diventi legge una volta per tutte.”
    Giustizia, la road map di Berlusconi “In un mese il sì alle intercettazioni” – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Una valanga irrefrenabile!

    Ed ora facciamo pulizia dei giornalisti comunisti, vero Silvio? Viva la censura, calpestiamo pure tutti quelli che non sono allineati con il dittatore!

    in riferimento a:

    “Tre giornalisti sollevati dall’incarico di conduttori al Tg1 “per dare un segnale di cambiamento”: Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso. Lo ha annunciato al comitato di redazione il direttore Augusto Minzolini. Attaccano Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, consiglieri di minoranza Rai: “E’ una vera e propria epurazione dei giornalisti che non hanno firmato la lettera in favore del direttore. La situazione in Rai non è più tollerabile”.”
    Tg1, allontanati dal video tre conduttori Minzolini: “Non si tratta di epurazione” – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Ecco La Lega… e due!

    Ancora complimenti ai Piemontesi per la scelta oculata del loro rappresentate! Vuole rovinare la festa a chi abortisce per divertimento!
    Ah, io non sono piemontese e neppure italiano, sono nato qui ma non volevo.

    in riferimento a:

    “La Ru486 va somministrata in ospedale e le confezioni già arrivate in Piemonte potrebbero restare al momento nei magazzini: è quanto ha detto il neopresidente leghista della Regione, Roberto Cota, ai microfoni di “Mattino Cinque” durante la rubrica “La telefonata” di Maurizio Belpietro. Sulla Ru486 Cota ha idee “completamente diverse” da quelle dell’ex presidente Mercedes Bresso: farà quanto in suo potere per fermarla.”
    Cota contro la Ru486 in Piemonte “Per me può restare nei magazzini” – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Ecco La Lega.

    Complimenti ai Piemontesi, che hanno votato un rappresentate omofobo, razzista e che non sa neanche la geografia della regione che vuole governare. Ancora complimenti!

    in riferimento a:

    “La prima polemica del neo presidente Cota, è con gli organizzatori del gay pride torinese. Durante «Porta a porta» dell’altra sera Cota ha affermato che «dovrà revocare il patrocinio al Gay pride».”
    Cota: “Non patrocino il Gay Pride” Il coordinatore: “Mai chiesto”- Torino LASTAMPA.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Non firma?

    Ha un chè di incredibile il fatto che non abbia firmato…

    in riferimento a:

    “Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non ha firmato il Ddl del governo sul lavoro e ha rimandato il testo alle Camere. Ponendo forti dubbi sulla norma che prevede l’estensione dell’arbitrato nei rapporti di lavoro.”
    Articolo 18, Napolitano non firma Troppi dubbi sull’arbitrato – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Il MoVimento 5 Stelle a Saluggia

    Mi sorprende di vedere saluggesi che hanno votato il movimento patrovinato da Beppe Grillo. Giuro non l’avrei mai detto.
    Il MoVimento 5 Stelle Piemonte (http://www.piemonte5stelle.it/) ha preso ben 54 voti, guadagnando un simbolico 3,20%, avendo come capolista Davide Bono (saluggese?).
    Complimenti per il risultato, e per il loro programma elettorale, chiaro, semplice e davvero interessante.

    A questo punto mi viene una malsana idea…
    Sei di Saluggia ed hai votato per loro? Contattami che facciamo due chiacchiere sul futuro del nostro paesello.

    in riferimento a:

    “Davide Bono 69 3,42 Movimento 5 Stelle Beppegrillo.It 54 3,20”
    Comune di Saluggia – Circoscrizione di Vercelli – Piemonte – Elezioni Regionali 28-29 marzo 2010 – la Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Rai, meno spot e più debiti

    “Oltre 200 milioni di entrate pubblicitarie (dati Nielsen) andati in fumo nel 2009. Altri 52 milioni di ricavi l’anno cancellati con l’addio a Sky. Più, dulcis in fundo, i 4 milioncini in spot già persi in queste settimane – “ma recuperabili”, assicura il dg Mauro Masi – con la serrata forzata dei talk show. La Rai fatica sempre di più a far quadrare i suoi conti.”

    C’e’ da stupirsi? E’ stato fatto tutto per togliere i soldi alla televisione pubblica per dirottarli su Mediaset di Berlusconi.

    “In Campania e Sicilia, le partite di Napoli e Palermo (squadre in odore di Champions) registrano ascolti da primato sia su Sky che su Mediaset Premium. E i tifosi pagano per vedere le gare senza farsi problemi. Ma quando si tratta di versare il canone, 45 famiglie campane e 41 siciliane ogni 100 se ne dimenticano.”

    Ci vuole poco, sui canali RAI c’e’ veramente poco da vedere, e tagliando sempre più risorse ce ne sarà sempre meno. Paradossale, lo Stato chiede i soldi per il canone, ed il suo massimo rappresentate fa in modo che arrivino sempre meno soldi. Dovrebbe essere proprio il Governo ad investire e rendere produttiva la televisione di Stato.

    “Il budget pubblicitario prevede per il 2010 un +3,9% di spot. Qualcosa come 40 milioni di entrate aggiuntive. Che però non bastano a coprire nemmeno i 52 milioni di ricavi cancellati dal bilancio con l’uscita dei canali Rai da Sky. Pesa anche la rinuncia strategica alla pay-tv, una prateria che è terreno di conquista per Mediaset: i canali Premium del Biscione garantiscono già oggi 560 milioni di fatturato aggiuntivo (e utili dal 2010) a Cologno.”

    Mi raccomando, se vuoi che l’ Italia vada allo sfascio, vota e fai votare il PDL.

    in riferimento a:

    “Rai, meno spot e più debiti”
    Rai, meno spot e più debiti con i politici-padroni conti in rosso – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Che brutta sorpresa e che donnaccia

    Spero che il marito l’abbia presa ben ben a calci nel culo e l’abbia sbattuta fuori di casa. Che zoccola.

    “Brutta sorpresa per un marito rientrato in anticipo dal lavoro. Prima lo spavento per aver trovato la moglie inerte, a letto con un’amica e due sconosciuti, tutti nudi. Poi l’allarme: ha pensato a un tentativo di rapina finito in violenza sessuale. Infine la beffa.

    L’uomo ha chiamato la polizia e ha scoperto la triste verità. La consorte, approfittando della sua assenza, aveva organizzato un festino a casa sua a base di alcol, droga e sesso. Poi si è addormentata insieme ai suoi ospiti, tutti insieme sul letto matrimoniale, esausti. E così li ha trovati il marito a Tarquinia, in provincia di Viterbo, rientrato prima del previsto.

    La donna era tranquilla perché sapeva che il coniuge non sarebbe rientrato che nella tarda mattinata del giorno successivo. Così ha improvvisato una serata con un’amica e due uomini, conosciuti poco prima in un ristorante. Però, dopo alcune ore di baldoria, i quattro si sono addormentati. Quando il marito ha scoperto il letto matrimoniale decisamente affollato, ha chiamato la polizia.

    Gli agenti intervenuti hanno trovato tracce di cocaina e marijuana consumate nella nottata e una certa quantità non ancora utilizzata. Hanno così interrogato i partecipanti al festino, scoprendo che la droga era stata procurata dalla padrona di casa e che lei stessa l’aveva offerta agli ospiti per “scaldare” l’atmosfera. La donna così è stata denunciata per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. “

    in riferimento a: Dopo orgia, donna si addormenta marito pensa a stupro e dà l’allarme – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Il boomerang…

    Unendo i puntini il quadro diventa chiarissimo, cercare di sputtanare gli avversari, per poi comunque agire illegalmente.

    “Dopo aver ascoltato con le sue orecchie la conversazione intercettata, Berlusconi sembra ridestarsi dall’iniziale torpore. “La famiglia ve ne sarà grata per l’eternità”, il commento del premier, secondo il racconto di uno dei soggetti coinvolti.”

    “In mano al pm Meroni ci sono due verità, ma anche alcune conferme. Raffaelli avrebbe versato a Paolo Berlusconi circa 570mila euro in tranche mensili da 40mila a partire dal 2005. Petessi avrebbe emesso false fatture di consulenza per Rcs che, una volta incassate, venivano portate direttamente negli uffici di via Negri da Favata. “Berlusconi junior ci aveva detto che questo era il prezzo per sbloccare l’appalto in Romania attraverso la mediazione dell’onorevole Valentino Valentini (uomo ombra del Cavaliere, ndr)”.”

    in riferimento a: Così il nastro di Fassino fu dato a Berlusconi E il Cavaliere disse: “Grati per l’eternità” – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Supercafone…

    Silvio Berlusconi e’ decisamente indecente, una vergogna per tutti gli italiani. Ma gli italiani continuano a votarlo ed a rendersi ridicoli nel mondo. Per proprietà transitiva siamo indecenti, noi italiani.
    Che abbia delirio di onnipotenza?

    in riferimento a:

    “Al Lingotto, nel comizio organizzato per dare l’ultima spinta al “suo” candidato, il leghista Roberto Cota, il Cavaliere si lascia andare ad una battuta di dubbio gusto: “Sapete perché – dice – Bresso è sempre di cattivo umore? Perché al mattino quando si alza e si guarda allo specchio per truccarsi, si vede. E così si è già rovinata la giornata”.”
    A Torino la gaffe del premier sulla Bresso “Si guarda allo specchio e si rovina la giornata” – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Bombaroli….

    Sui giornali online e sulla carta stampata, ogni occasione e’ buona per accendere una miccia e fare scoppiare una polemica. Anche se non ce ne e’ il bisogno.

    in riferimento a:

    “LE IMMAGINI / IL CASOIl neonato diventa bambolascoppia la polemica in Gb”
    La Repubblica.it – Homepage (visualizza su Google Sidewiki)

  • E’ nato Nathan Falco Briatore

    E’ nato oggi in una clinica di Nizza il figlio di Elisabetta Gregoraci e Flavio Briatore. Secondo le prime agenzie, il nome del bimbo sarebbe stato Falco Nathan, come desiderava il papà Flavio. Il bambino, nato alle otto del mattino, è in ottime condizioni e pesa 4,1 kg. Anche la mamma sta benissimo. Al parto era presente Flavio Briatore. Sembrava dunque che Elisabetta Gregoraci, nonostante le dichiarazioni battagliere di qualche settimana fa, avesse deciso di accontentare il papà Flavio. Ma Tv Sorrisi e Canzoni fa sapere attraverso il suo sito che la showgirl calabrese, che il 13 giugno 2009 ha sposato Briatore, ha avuto la meglio anche sulla scelta del nome del bimbo. Infatti il primo nome sarebbe Nathan “Vuol dire dono di Dio. Per questo l’ho scelto”, questo il commento di Elisabetta a Sorrisi e canzoni prima di entrare in sala parto. La soubrette aveva infatti dichiarato in una intervista a Chi: “Non lo chiamerò Falco. Non so chi abbia messo questo nome in testa a Flavio. Piuttosto lo chiamo Paperino!”

    in riferimento a: E’ nato Nathan Falco Briatore | Sei di Moda (visualizza su Google Sidewiki)

  • Kit Kat, croccante cioccolato che distrugge le foreste

    Nestlé, il produttore di Kit Kat, acquista olio di palma da aziende che stanno devastando la foresta pluviale indonesiana, minacciando la sopravvivenza delle popolazioni locali e spingendo inevitabilmente gli oranghi verso l’estinzione.Tutti abbiamo bisogno di una pausa ogni tanto ma non vogliamo per questo renderci responsabili della distruzione di una preziosa foresta pluviale.
    Chiediamo a Nestlé di concedere una pausa anche agli oranghi e alle foreste indonesiane e di non acquistare mai più olio di palma da aziende responsabili della distruzione di uno degli ultimi polmoni del nostro pianeta.
    http://www.greenpeace.org/italy/kitkat

  • Tutto quello che non vi dicono…

    Con il Blocco dei Talk SHow ordinato da SIlvio Berlusconi, le notizie fanno molta più fatica a circolare. Censura preventiva e prevenuta, per impedire che le notizie arrivino agli elettori.

    Il cda Rai prende tempo e conferma, a maggioranza, la linea sullo stop ai talk show in vista delle prossime elezioni regionali. Secondo il consiglio di amministrazione, tocca alla Commissione di Vigilanza decidere se ripristinare i dibattiti politici televisivi. «Alla luce delle ordinanze del Tar – si legge in una nota – in relazione alla regolamentazione in materia di informazione e comunicazione politica in periodo elettorale, il Consiglio di Amministrazione della Rai, dopo un ampio dibattito, ha approvato a maggioranza la delibera con la quale ha dato mandato al Direttore Generale di acquisire al più presto dalla Commissione Parlamentare per l'Indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi le valutazioni di competenza, cui la Rai dovrà adeguarsi». E il direttore, Mauro Masi, fa richiesta formale alla Commissione di Vigilanza «affinché assuma le eventuali determinazioni rimesse alla sua funzione politica di indirizzo».
    http://www.corriere.it/politica/speciali/2010/elezioni/notizie/rai_cda_sospensione_talk_show_b7453120-3041-11df-9bdf-00144f02aabe.shtml

    Notizie come quella che vede il vostro amato Premier telefonare e fare pressioni affinchè la televisione pubblica dicesse solo quello che faceva comodo a Lui.

    La vicenda giudiziaria che ha coinvolto Berlusconi, Innocenzi e Minzolini a Trani solleva quantomeno tre rilevanti interrogativi giuridici. Secondo quanto è stato pubblicato sui giornali, la Procura della Repubblica di Trani stava indagando su di una vicenda di truffa ed usura relativa a finanziamenti per il credito al consumo di una carta di credito della American Express. Nel corso di intercettazioni disposte con riferimento a tale indagine, sarebbero emerse 18 telefonate riguardanti presunte pressioni per fare chiudere «Annozero» di Santoro ed interferire in qualche modo su «Ballarò» di Giovanni Floris e «Parla con me» di Serena Dandini.
    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=7100&ID_sezione=&sezione=

    Però una buona notizia c'e', e' stato punito dall'Ordine dei Giornalisti il giornalista che aveva cercato di screditare goffamente un giudice che indagava su Berlusconi.

    Il consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha ravvisato, nella diffusione del servizio, il mancato rispetto delle leggi deontologiche e la violazione della privacy (già rilevata dal Garante) "al fine di screditare la reputazione del protagonista del video e delegittimare agli occhi dell’opinione pubblica la sentenza da lui emessa in precedenza nei confronti di Fininvest". Grazie all’accostamento con immagini "non essenziali e prive in sé di interesse pubblico in quanto notizia", il servizio "ha prodotto un effetto diffamatorio nel suo insinuare presunte stravaganze e stranezze del personaggio, fino a sfiorare il vero e proprio dileggio. Immagini non essenziali (addirittura il colore dei calzini) costituiscono l’unico contenuto del servizio e sono sostenute da un commento a mò di gossip". "Risulta quanto meno fuorviante – conclude l’Ordine dei giornalisti – alimentare dubbi sulle inchieste di un giudice in virtù della scelta del colore dei suoi calzini".
    http://www.ilgiornale.it/interni/caso_mesiano_brachino_sospeso_due_mesi/

    L'Italia e' davvero la Repubblica delle Banane, di Arlecchino servitore di due padroni e e del segreto custodito da Pulcinella, uè.

  • Berlusconi contro la tv pubblica…. 2

    Questa e’ proprio censura. Neanche in qualche dittatura sudamericana o africana si comportano così.

    talk show di approfondimento devono tornare in onda. E’ quanto si auspica il presidente della Commissione di Vigilanza Sergio Zavoli a proposito dei programmi della Rai nel periodo elettorale. “Oggi tocca al Cda della Rai che ha il prestigio, il senno e il dovere di fare, con i suoi margini d’autonomia, la prima mossa, ripristinando i programmi di approfondimento”. Poi il richiamo: “Tra errori veri e finti – ha detto Zavoli -, tra diritti calpestati e declamati si è perduta gran parte del tempo che spettava al Paese per misurarsi con le proprie idee sulle prossime elezioni”.

    “Questa situazione va sfrebbrata – ha poi aggiuto -. Il rischio è che all’appuntamento arrivino prima i comunicati sulle dispute e poi le idee su come votare. Fermiamoci, ciascuno rinfoderi le sue ragioni; poi, a conti fatti, ci si raccolga interno alla politica per rifare, se possibile insieme, le regole, prima di mandare all’aria la credibilità di una Repubblica alla quale i Padri constituenti avevano augurato di ‘non essere ancella di se stessa, di scuotersi, sapendo per che cosa veramente doversi battere’… “.

    in riferimento a: Zavoli: “Il Cda Rai ripristini i talk show” Critiche alla Vigilanza da Garimberti – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Berlusconi contro la tv pubblica…

    Riporto tutto l’articolo, se non e’ censura questa…

    Novembre del 2009. Qualche giorno prima, il 27 ottobre, il direttore di Repubblica, Ezio Mauro, è stato ospite di Serena Dandini nella sua trasmissione Parla con me. Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, non ha visto la trasmissione. Ma un suo collaboratore gli ha raccontato che Mauro, così come qualche giorno prima aveva fatto il fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari, non avevano lesinato critiche nei suoi confronti. Berlusconi è su tutte le furie. È arrabbiatissimo. E, come sempre quando non gli piace cosa passa la Rai, chiama il commissario dell’Agcom, Giancarlo Innocenzi. I toni non sono esattamente garbati: il Presidente del consiglio parla al responsabile dell’Autorità garante come fosse un suo dipendente. Gli dice di non avere “dignità”, gli consiglia “di dimettersi” se non è in grado di svolgere il lavoro per il quale viene pagato. Lo accusa di non riuscire a “difenderlo” abbastanza, come invece dovrebbe fare. Anche perché – gli ricorda il premier – è stato lui ad averlo “messo in quel posto!”. Berlusconi è furibondo, Innocenzi prova inutilmente a parlare, a difendersi: “Ma insomma: prima Ezio Mauro. Poi Eugenio Scalfari. Ma dove siamo? Mi attaccano, parlano male di me dai canali della televisione pubblica. Ma ti pare una cosa possibile? Come si può fare per far intervenire l’Agcom su una vicenda come questa?” e giù altri giudizi sulla inadeguatezza al ruolo che ricopre del commissario di Agcom.
    Innocenzi tenta di giustificarsi in tutte le maniera, sostiene che può fare molto poco, giura al presidente del consiglio di non aver potuto “bloccare” quella trasmissione perché è troppo complesso, troppo difficile.

    Berlusconi però insiste, è un martello pneumatico. Il premier ha dichiarato guerra ai giornalisti “nemici” e fa capire di non volerli vedere in tivù. Alla fine lo stesso Innocenzi è costretto ad ammettere: “Hai ragione, ci vuole almeno un contraddittorio… “, come volesse stravolgere il format di una trasmissione di successo qual è quella della Dandini. La Procura vuole ora capire se a questa telefonata ci sia stato poi un seguito, se Innocenzi abbia in qualche modo intimorito gli autori della trasmissione di Rai 3. Per questo, probabilmente, nei prossimi giorni sarà interrogata la conduttrice o comunque qualche responsabile del programma. Mentre la conversazione è stata inserita tra quelle che la procura di Trani sostiene possano essere penalmente rilevanti. Sono un centinaio all’incirca, in 18 delle quali parlerebbe direttamente il presidente del consiglio, Berlusconi. In 13 occasioni il premier è a colloquio con Innocenzi, in 5 invece parla con il direttore del Tg1, Augusto Minzolini. Anzi il “direttorissimo” come lo chiama Berlusconi per telefono.

    Come testimonia la telefonata sulla presenza del direttore e del fondatore di Repubblica dalla Dandini, Berlusconi con Innocenzi è durissimo. Lo accusa di essere una “barzelletta”, contesta all’infinito l’immobilismo di Agcom davanti a quella che – secondo lui – sarebbe una strategia del servizio pubblico per screditarlo davanti agli occhi degli italiani. “Ma la stai guardando la trasmissione? – urla Berlusconi a Innocenzi mentre in onda sta andando una puntata di Annozero sulla richiesta di arresto per Nicola Cosentino – È una cosa oscena! Adesso bisogna concertare una vostra azione che sia di stimolo alla Rai per dire: adesso basta, chiudiamo tutto!”. Attacca il nemico Di Pietro (“non si può vedere con quella faccia in televisione”), racconta di aver protestato direttamente con il presidente dell’Authority, Corrado Calabrò.

    Berlusconi vuole fermare Annozero e Michele Santoro. E consiglia a Innocenzi cosa fare, come nel caso della lettera da inviare a Michele Santoro paventando una maxi querela. Innocenzi sembra assecondare il premier anche se i fatti dimostreranno possa fare molto poco. Quando chiude però il telefono, spesso si sfoga. Parlando con un componente del Cda della Rai, Alessio Gorla, per esempio ammette che “il capo”, cioè il presidente del consigli

    in riferimento a: “Basta con i giornalisti nemici non li voglio più vedere in tv” – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Corrado Guzzanti torna in tv!

    Ma che bella notizia! Evviva!

    “Corrado Guzzanti, dopo una lunga latitanza televisiva, tornerà a far ridere su SkyUno, canale 109 della tv di Rupert Murdoch, quello lanciato con lo show di Fiorello. E proprio dopo il colpo grosso di Fiorello, Sky sta per raddoppiare con il comico più ambito della televisione italiana. Manca solo la firma. Già dalla prossima estate (si parla di giugno-luglio) nel palinsesto di SkyUno, il canale dedicato agli show, si dovrebbe allestire un primo “programma civetta” per segnalare il nuovo arrivo. Ma è da settembre che la programmazione della televisione satellitare punterà i riflettori sull’importante acquisto. Con una prima serata, ma non solo.!

    in riferimento a: Corrado Guzzanti torna in tv con uno show su Sky – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Grande Silvio!

    Ci e’ riuscito anche questa volta! Siete contenti che questo delinquente governi il nostro stato, vero?

    in riferimento a:

    “Nuovo stop al processo Mills, identico destino per quello sulle presunte frodi fiscali Mediaset. Più complicato bloccare immediatamente il nuovo troncone Mediatrade, in cui il premier è indagato di appropriazione indebita e frode fiscale.”
    Stop ai processi Mills e Mediaset più difficile bloccare Mediatrade – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • Proteggiamo la Repubblica

    Benvenuti nella Repubblica del Male Minore. Cos’altro si può dire di un Paese che ormai, per assecondare i disegni plebiscitari di chi lo governa, è costretto ogni giorno ad un nuovo strappo delle regole della civiltà politica e giuridica, nella falsa e autoassolutoria convinzione di aver evitato un Male Maggiore? Carlo Azeglio Ciampi non trova altre formule: “La strage delle illusioni, il massacro delle istituzioni…”. Ancora una volta, l’ex presidente della Repubblica parla con profonda amarezza di quello che accade nel Palazzo. Dopo il Lodo Alfano, il processo breve, lo scudo fiscale, il legittimo impedimento, il decreto salva-liste è solo l’ultimo, “aberrante episodio di torsione del nostro sistema democratico”. Il “pasticciaccio di Palazzo Chigi” non è andato giù all’ex capo dello Stato, che considera il rimedio adottato (cioè il provvedimento urgente varato venerdì scorso) ad alto rischio di illegittimità costituzionale. E la clamorosa sentenza pronunciata ieri sera dal Tar del Lazio, che respinge il ricorso per la riammissione della lista del Pdl nel Lazio, non arriva a caso: “È la conferma che con quel decreto il governo fa ciò che la Costituzione gli vieta, cioè interviene su una materia di competenza delle Regioni. Speriamo solo che a questo punto non accadano ulteriori complicazioni…”, dice.

    in riferimento a: “E’ il massacro delle istituzioni ora proteggiamo il Quirinale” – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

  • E’ ufficiale: Treviso e Aironi vanno in Celtic League!

    E alla fine arrivò questo stramaledetto sì. Dopo mesi di trattative, dopo infiniti giochetti politici, dopo polemiche, conferme e smentite siamo arrivati alla parola “fine”. La farsa celtica si è conclusa e si è conclusa come avevamo anticipato domenica mattina. Galles, Irlanda e, soprattutto, Scozia hanno detto sì all’ingresso di due squadre italiane in Celtic League. La notizia è arrivata ufficialmente in questi minuti, anche se la notizia circolava dalla mattinata, dal Board di Dublino e mette fine a illazioni, ottimismi e realismi vari. Treviso e Viadana (nella sua versione Aironi) parteciperanno dalla prossima stagione alla lega che include le franchigie di Irlanda, Galles e Scozia.

    in riferimento a: ULTIMA ORA: Habemus Celtic! E’ ufficiale: Treviso e Aironi vanno in Celtic League – Rugby 1823 (visualizza su Google Sidewiki)

  • Clint, Mandela e l’epica del rugby, Invictus, nessuno sbaglia un colpo

    Roberto Saviano ha visto per noi l'ultima opera di Eastwood sulla partita di rugby che battezzò il Sudafrica libero. Il film è il racconto di un popolo che sorprese il mondo costruendo una nazione sui diritti e non sulla vendetta.
    di ROBERTO SAVIANO

    "CLINT ha solo due espressioni: col cappello e senza cappello". Così descriveva il suo cowboy preferito Sergio Leone. Ma ora "l'attore da due espressioni" non sbaglia un film. Ogni sua pellicola è necessaria. Sembra, il suo, un percorso che cerca nelle storie un modo per ordinare il mondo, per chiarirsi le idee.

    Un catalogo di vicende che come in Gran Torino, Million dollar Baby o Lettere da Iwo Jima non stanno a raccontare come dovrebbe andare il mondo, ma come lo fanno andare le persone, gli individui, attraverso ogni loro scelta. Che sia giusta, falsa, marcia o vera. E' l'individuo che Eastwood racconta.

    Volevo vedere il prima possibile Invictus. Per me è difficile andare al cinema. Quasi impossibile. Ma Warner Bros mi concede una sala a prima mattina. Tutte sedie vuote. Chiedono alla scorta di consegnare i telefonini perché temono possano riprendere e piratare il film. Invictus parte e in più di due ore ritrovi esattamente l'Eastwood che ti aspettavi. Questa volta ancora più smaliziato. Non ha paura di commuovere e di usare l'arte della retorica.

    Racconta di Nelson Mandela e di una squadra di rugby. E' il 1995 e Mandela, appena eletto presidente del Sudafrica, ha come prima necessità quella di evitare rivolte, scontri, vendette. E' un impresa quasi impossibile. La maggioranza nera ha subìto troppo e per troppo tempo il potere indiscriminato degli Afrikaaner, dei bianchi. Tutti si aspettano vendette. I bianchi tremano e si preparano al colpo di stato e alla resistenza. I neri si armano per vendicare morti e prigionia. Il capolavoro politico del detenuto 46664 – questo il codice di matricola nei trent'anni di prigionia di Mandela – fu quello di "sorprendere". Sorprende il mondo come lui stesso dice: "Sorprenderli con la generosità. Comprensione. Io so cosa i bianchi ci hanno tolto ma questo è il momento di costruire una nazione".

    Morgan Freeman è Mandela e ne ha studiato ogni movenza lenta e ieratica, ma anche i sorrisi e i modi di salutare. Non ne è un'imitazione né una riproduzione. E' esattamente un'interpretazione. Fa vivere sullo schermo il leader che sogna un Sudafrica nero diverso dal Sudafrica dei bianchi. Il rugby nel paese dell'apartheid è odiato dai neri che giocano a pallone. Dicono nei sobborghi di Johannesburg: "Il calcio è uno sport da signorine giocato da duri, il rugby è uno sport da duri giocato da signorine".

    Ma Mandela, che non è mai stato particolarmente appassionato di rugby, capisce che lo sport dei bianchi deve piacere ai neri. I mondiali di rugby potranno essere la prova politica più delicata da superare. Mandela parte da questa idea, insieme mediatica e popolare, per unire un Sudafrica spaccato, sull'orlo di una guerra civile. Il rugby parlerà più d'ogni altro linguaggio o parola al suo popolo. Se non riesci con i discorsi politici a unirlo allora lo unirai facendo tifare per la stessa squadra. I sudafricani neri quando in campo c'era la squadra verde-oro degli Afrikaner tifavano Inghilterra, o Australia o persino Francia insomma qualsiasi squadra che potesse battere i bianchi sudafricani.

    Mandela sa che le antilopi, ovvero gli Springboks, la nazionale di rugby, sentono di non rappresentare più il loro paese bianco. Il suo compito sarà di farli sentire rappresentanti di un nuovo paese, responsabili di un nuovo possibile corso politico. Mandela parte dalla sua scorta. Affianca agli uomini provenienti dalle file dell'Anc, bianchi delle squadre speciali. La scorta sudafricana non vuole condividere la squadra con gli afrikaaner che solo un anno prima li avrebbero arrestati. Ma Mandela è categorico. "La nazione arcobaleno nasce da qui. Intorno a me voglio le due anime del Sudafrica".

    E poi incontra il capitano François Pienaar, interpretato da Matt Damon – bravissimo nel riuscire a raccontare anche solo col viso l'incontro di un bianco terrorizzato dai neri con il primo presidente nero del Sudafrica. Damon è un giocatore di grande talento ma ormai colpito da una sorta di depressione sociale, come i suoi compagni. Perdono partite su partite, sentono che la loro nazione bianca è finita. Ma è qui che interviene Mandela. "Abbiamo bisogno di ispirazione".

    Nasce tra il capitano e il presidente del Sudafrica un rapporto diretto. Mandela gli chiede di far vincere i mondiali di rugby al Sudafrica. Impresa che tutti gli esperti dichiarano impossibile. Ma c'è da costruire una nazione. Mandela segue direttamente i loro allenamenti. Porta la squadra che ha un solo rugbista nero nei ghetti di Soweto nelle baraccopoli dove nessun bianco era mai stato. Li insegnano il rugby, lo sport bianco per eccellenza, ai ragazzini neri. E poi visitano la prigione dove è stato rinchiuso Mandela. I giocatori vengono allenati nell'anima. E nel film è chiaro che la disciplina che stanno vivendo i rugbisti non è nient'altro che il percorso che un'intera nazione sta facendo per capirsi e ritrovarsi.

    Il finale te lo aspetti, ma non vedi l'ora che accada. Ed anzi hai paura che qualcosa possa andare storto, che la palla ovale possa far perdere il grande sogno della nuova nazione: il mondiale alla squadra del Sudafrica. La vittoria finale contro i rugbisti maori della Nuova Zelanda non è una vittoria sportiva ma uno dei risultati politici internazionali più importanti del novecento. Un popolo che si unisce in una squadra.

    Esco dalla sala contento che il vecchio Clint non sbagli un colpo come speravo. Il Sudafrica oggi è quanto di più lontano esista dal paradiso arcobaleno in cui molti avevano sognato ma questo non toglie nulla alla lezione eastwoodiana di come la politica sappia essere cosa diversissima di quella che abbiamo tutti giorni sotto gli occhi. Di come possa essere, in tutti i sensi, il sogno di un uomo e di un popolo ancora desideroso di conquistare diritti e felicità. Che Nelson Mandela ha descritto con queste parole del poeta Henley: "Sotto i colpi d'ascia della sorte, il mio capo sanguina, ma non si china…. Non importa quanto sia stretta la porta… quanto piena di castighi la vita/ Io sono il padrone del mio destino. Io sono il capitano della mia anima".

    ©2010 Roberto Saviano/ Agenzia Santachiara
    http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/02/26/news/clint_mandela_rugby-2433022/

  • Ce l’ha fatta ancora! Che bravo! Come Fantomas!

    Pensavo che si dovesse aspettare fino all11/04/2010 per vedere chiudere il caso Mills con al prescrizione o l'assoluzione di tutti per la non sussistenza dei fatti. Invece a forza di cambiare leggi e leggettine a suo piacimento di, di delegittimare le istituzioni, Silvio Berlusconi e' riuscito anche questa volta a sfuggire dalle grinfie della Giustizia. Quindi a casa tutti felici, senza nessuna macchia o punizione per essersi comportati in modo scorretto ed illegale. ottimo esempio per gli italiani e per i giovani, il furbetto riesce sempre a farla franca, in barba alla Legge ed alla morale, entrambe oramai piegate ai suoi voleri.
    Ma se invece io, prendo una multa per eccesso di velocità, devo essere veloce a pagarla subito, o rischio che mi denuncino o, come ad alcuni già successo, che gli vendano la casa.
    "La Legge è uguale per tutti"? Eh no amico mio, non lo e'. Per noi e' uguale, per alcuni no.
    Profondamente deluso dall'Italia e dagli italiani che sono contenti che le cose vadano così.

    Processo Mills, la Cassazione "Condanna annullata, il reato è prescritto"

    "Il reato di corruzione in atti giudiziari a carico dell'avvocato Mills è prescritto". La decisione della Corte di Cassazione arriva dopo circa quattro ore di camera di consiglio e dopo che lo stesso procuratore generale aveva chiesto l'estinzione del reato. Che, in sostanza è stato consumato (tanto che la stessa corte ha condannato Mills a risarcire alla presidenza del Consiglio 250mila euro per il danno di immagine) ma la condanna non può essere comminata. L'avvocato inglese era stato condannato a 4 anni dal tribunale di Milano in un processo in cui è stata stralciata la poisizione di Silvio Berlusconi che, secondo l'accusa avrebbe corrotto il legale inglese per fargli dire il falso.
    http://www.repubblica.it/politica/2010/02/25/news/il_processo_mills_in_cassazione_pg_il_reato_gi_prescritto-2423883/

  • Le intercettazioni telefoniche, che barbarie!

    Se non ci fossero le intercettazioni telefoniche queste cose non verrebbero mai alla luce. Ovvio che il Partito della Libertà capeggiata da quel delinquente di Silvio Berlusconi voglia che vengano vietate e non ammesse dagli inquirenti (comunisti!).

     Come emerge chiaramente dalle numerosissime conversazioni intercettate dai carabinieri del Ros, il senatore Di Girolamo eletto all’estero grazie all’appoggio fondamentale della ‘ndrangheta, lavorava a tempo pieno per conto delle cosche calabresi. Faceva società con i boss, in Italia ed all’estero, viaggiava in lungo ed in largo per il mondo per andare ad “investire” i soldi della mega truffa delle telecomunicazioni. E i proventi delle cosche calabresi. Per ripulire quella montagna di denaro, operava su conti in banche estere di mezzo mondo “al fine di porre in essere  –  scrive il gip nell’ordinanza  –  attività di riciclaggio”.
    Di Girolamo non agiva mai d’iniziativa propria, erano sempre i boss della ‘ndrangheta ed il suo amico Mobkel, con il quale aveva un vero e proprio rapporto di sudditanza, che gli dicevano cosa fare.

    http://www.repubblica.it/cronaca/2010/02/24/news/di_girolamo_e_i_clan-2408369/

  • Il lato oscuro…

    Le intercettazioni telefoniche sono sicuramente un male tremendo per chi vuole delinquere. I Promotori della Libertà si batteranno contro le forze del male, comuniste, per difendere i diritti legittimi dei ladri!

    in riferimento a:

    “Intercettazioni. Sull’inchiesta che coinvolge uno dei sui fedelissimi, Guido Bertolaso, non una parola. Contro le intercettazioni, strumento senza la quale difficilmente sarebbe nata, un uragano di accuse: “Secchiate di fango, non ci sono reati che emergono con certezza. Noi vogliamo restare liberi, amiamo la libertà. Siamo già tutti sottoposti al controllo dei telefoni e oggi è già uno stato di polizia. E’ un sistema barbaro”.”
    Elezioni, Berlusconi lancia “i paladini della libertà” “La sinistra vuole l’invasione degli stranieri” – Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)