Un ragionamento personale sulla tecnologia, i computer ed i sistemi operativi.
Ho installato una versione del sistema operativo di Linux chiamata Lubuntu su un computer del febbraio 2017 e funziona meglio di molti computer acquistati recentemente con sopra il sistema operativo Windows.
Funziona tutto, ho provato a guardare un video su YouTube e fila tutto liscio, così come Facebook o una ricerca di immagini. Ho creato semplici files di Word e di Excel, senza un minimo rallentamento.
Questo mi fa pensare: ma come e’ possibile usare tecnologia di 10 anni fa per fare le stesse cose di un computer moderno, senza notarne la differenza? Ha senso rincorrere la novità invece di utilizzare meglio le tecnologie che esistono già?
Il paragone, semplicistico, sarebbe: 10 anni fa avevamo delle Ferrari che viaggiavano come delle Panda. Ora abbiamo delle Formula 1 che viaggiano come Panda! Non avrebbe senso usare le Ferrari di 10 anni fa e farle viaggiare come Ferrari di 10 anni fa?
Questo porterebbe a molteplici vantaggi, due che mi balzano subito in mente sarebbero il risparmio economico, non servirebbe più correre dietro agli avanzamenti hardware, allungamento del ciclo di vita della tecnologia, risparmio sui costi software, molte versioni di Linux sono gratuite, meno inquinamento, non tutti sanno che i computer inquinano tantissimo, etc…
Ovvio che c’e’ il rovescio della medaglia, meno soldi per investire nella tecnologia, forse qualche posto di lavoro in meno, etc…
Il discorso potrebbe diventare complicato, ma valutare di inserire le tecnologie “open” in alcuni settori della Pubblica Amministrazione non sarebbe una cattiva idea.
Ora vi lascio, mi vado a mettere in coda per comprare il nuovo IPhone.
Recentemente mi sono imbattuto in alcune situazioni che mi hanno fatto pensare all’importanza del “Mistero” e di quello che grazie ad Internet e Google ci siamo persi…
Un caso e’ stato La Mano Nera, sul mio sito di magia prestigiazione.it ha parlato “male” della situazione magica italiana indicando l’acqua calda, l’altro e’ il profilo “farlocco” di facebook che si chiama Mario Rossi, che parla del comune dove vivo, Saluggia, indicando anche lui l’acqua calda.
Ma fin qui tutto normale.
La cosa che mi ha dato da pensare e che in tutti e due i casi pochi si sono concentrati sul messaggio che veniva trasmesso e tutti si sono accapigliati per scoprire l’identità dei due personaggi.
Per cercare di essere più chiaro, e’ come nel proverbio cinese “Quando il dito indica la luna lo stolto guarda il dito”. Interessa sapere di più a chi appartiene il dito invece che guardare la luna.
In questa epoca dove Internet e Google rispondono a tutti i quesiti in una frazione di secondo, non siamo più capaci di abbracciare il “non sapere”, il Mistero, ed andiamo in crisi quando ci troviamo davanti qualcosa a cui non riusciamo a dare un nome, una spiegazione.
Subito i due personaggi sono stati aggrediti verbalmente, “non sei nessuno”, “non si parla a chi non ha il coraggio di metterci la faccia”, “sono sicuro che sei TizioCaio”, mentre invece poche persone hanno afferrato il messaggio e lo hanno affrontato, elaborato ed ampliato. O comunque approfittato dell’occasione per imbastire un discorso serio sui problemi portati alla ribalta.
Questo succede spesso a chi, come me, e’ appassionato di Magia. E’ sempre più difficile stupire le persone, lasciarle a bocca aperta, veicolare un messaggio, vedono ogni magia come una sfida alla propria intelligenza ed alla propria conoscenza, ignorando il fatto che il “trucco” serve a meravigliare le persone, non a farle risolvere enigmi, anche se il risultato finale e’ sempre dovuta la capacità del performer di mettere gli accenti nei posti giusti…
Su questo argomento consiglio il libro di Mariano Tomatis L’Arte di Stupire, che oltre a spiegare la meccanica dello stupore, pubblica alcune storie davvero interessanti, come gli “atti casuali di gentilezza”, di cui abbiamo tutti molto bisogno.
Cosa centra l’ eco? Beh, Eco, Umberto Eco, diceva “Internet? Ha dato diritto di parola agli imbecilli”, questo a pieno titolo mi legittima a dire la mia.
v. intr. [dal lat. anhelare, forse affine a halare «soffiare»] (io anèlo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Respirare affannosamente, ansare: si senton più presso alle spalle Anelare il temuto destrier (Manzoni); anelava tutta sudata nel salire la via erta (Verga). Nell’uso poet., anche trans., esalare, mandar fuori: dal fulminato petto Fiamma e sangue anelava (Caro). Con uso sostantivato, respiro anelante: un grave e spesso Anelar gli ange il petto, e i fianchi scote (T. Tasso). 2. fig. Aspirare ardentemente a qualche cosa: a. alla gloria; anelava di poter tramandare ai posteri il suo nome; meno com., trans.: a. il martirio. ◆ Part. pres. anelante, anche come agg., ansante: respirava faticosamente, col petto anelante; Qual dopo lunga e faticosa caccia Tornansi mesti ed anelanti i cani (T. Tasso).
Offendere i Mussulmani e’ OK, mentre offendere i terremotati italiani no.
Secondo me in Italia non si ha ben presente che cosa sia il giornale Charlie Hebdo, wikipedia dice:
Charlie Hebdo è un periodico settimanale satirico francese dallo spirito caustico e irriverente.
Ma non come il nostro “Cuore” o “Vernacoliere”. Di più e peggio, non stupisce il fatto che abbia pubblicato una vignetta di cattivo gusto, come lo erano quelle su Maometto, sul terremoto.
Il senso della vignetta sul terremoto in Italia era abbastanza chiaro, se non ci si ferma solo al contenuto del disegno, gli edifici italiani cadono durante i terremoti perchè costruiti male.
Moltissimi italiani si sono indignati, fino ad arrivare ad un noto giornale italiano, Il Tempo, che ha pubblicato, come risposta, una vignetta ancora più brutta e di cattivo gusto, assolutamente non necessaria.
Allora Charlie Hebdo e’ uscito con un’altra vignetta ancora più inutile dove si dava la colpa dei crolli alla mafia, cosa assolutamente giusta e condivisibile. Sicuramente una caduta di stile peggiore di tutte per questo giornale.
Tutto questo mi lascia un po’ perplesso…Tutti a cambiare il proprio status sui social network se subiscono un attentato per aver offeso Maometto e gli islamici, ed ora tutti a lamentarsi se offende i terremotati.
Non mi e’ mai piaciuta come rivista, non ho scritto #jesuischarlie, ora non mi scandalizzo per le vignette di pessimo gusto, mi scandalizzo pero’ per la reazione sciocca degli italioti, del giornale “Il Tempo” e della replica del giornale francese.
eṡecràbile agg. [dal lat. exsecrabĭlis]. – Che merita di essere esecrato: sacrilegio, bestemmia, delitto esecrabile. Per estens., condannabile, riprovevole: ti sei comportato in modo davvero e.; di opera d’arte o dell’ingegno, pessimo: è una commedia e.; quadro, architettura e.; di persona, odioso, antipatico: è un uomo esecrabile. ◆ Avv. eṡecrabilménte, in modo esecrabile: si sono comportati esecrabilmente; estens., scherz.: parla (o scrive) il francese esecrabilmente.
La Via Francigena, Franchigena, Francisca o Romea, è parte di un fascio di vie, dette anche vie Romee, che conducevano dall’Europa centrale, in particolare dalla Francia, a Roma. Nel meridione d’Italia, in particolare in Puglia, è attestata inoltre una via Francesca, legata alla pratica dei pellegrinaggi, che taluni accostano alla via Francigena sostenendo esserne la prosecuzione a sud, verso Gerusalemme, benché non esistano prove storiche di tale affermazione.
Un buona cosa sarebbe valorizzare questo percorso, magari ravvivando la segnaletica comunale con riferimenti ed informazioni, fornendo un posto per dormire ai pellegrini, convenzioni con attività locali, etc… Interessante sarebbe anche la formazione di un comitato, che gestisca le richieste dei pellegrini e che li aiuti nel transito sul territorio comunale, o anche solo per incontrarli e chiacchierare sulla loro esperienza.
“Quella che doveva essere una maledizione, è diventata la più ghiotta delle opportunità: in pochi anni, la centrale nucleare di Saint Vulbas ha catapultato il piccolo villaggio francese in una bolla di ricchezza.”
“Ma gli sgravi fiscali che l’amministrazione comunale offre ai suoi abitanti grazie alle royalties, sono un bell’incentivo a lasciar da parte timori e suggestioni. E allora, mormorano in paese, ben vengano le centrali nucleari. «Tutto sommato – dice Marguerite, proprietaria del principale bar del paese – dalla realizzazione dell’impianto abbiamo avuto più benefici che disagi: i nostri clienti sono aumentati e gli affari girano a mille».”
“Approfittando delle agevolazioni fiscali comunali, sono proliferate a ritmi vertiginosi industrie, attività commerciali e abitazioni. A pochi passi dal centro del villaggio, è sorto il grande parco industriale Plaine de l’ain, polo d’attrazione finanziario che ha calamitato 115 aziende per un totale di 4.500 lavoratori. E poi c’è il grande Centre International de Rencontres, parco sportivo e culturale ad accesso gratuito, un tripudio di margherite e campi da tennis, giardini e palestre.”
A Saint Vulbas c’e’ una centrale nucleare attiva, con annessi rischi e preoccupazioni, la situazione di Saluggia sarebbe diversa, ma e’ ora di affrontare la situazione, di prendere il toro per le corna e decidere noi.
E’ poi di dominio pubblico che in zone dove ci sia attività legata alla produzione di energia nucleare gli abitanti abbiano vantaggi come per esempio non pagare la bolletta elettrica.
A Saluggia ci devono essere dei vantaggi oggettivi per gli abitanti, vantaggi veri sulle bollette elettriche, sulla rimozione dell’ IRPEF, su sgravi fiscali reali per le imprese. Non e’ possibile dite voi? Se ci fosse una Amministrazione capace e decisa, forse lo potrebbe diventare.
“Sebastiano, ti metti la cintura sulla scuolabus quando andate in piscina con il centro estivo?”, “No, non ci sono le cinture, le maestre ci dicono di tenerci con due mani così”.
E subito mi si drizzano i capelli. Ma come, non ci sono le cinture di sicurezza sugli scuolabus? Per legge sui modelli vecchi non ci sono, ma un bel “chisenefrega”? La sicurezza dei bambini, e di chi dovesse usare lo scuolabus viene prima di tutto, prima di via Lusani, prima di via Don Carra. Ma quali sono le priorità della attuale Amministrazione Comunale? Solo quella di costruire, costruire, e se avanza qualcosa costruire?
L’uso delle compensazioni per il nucleare, che dovrebbero rendere Saluggia un posto meraviglioso, dovrebbero essere usate per il bene della comunità, non solo per farsi vedere!
Ci sono un mare di antivirus da usare su Windows, sul mio computer di casa volevo passare da Windows 7 a Windows 10, così ho fatto una piccola ricerca, condivido con voi solo qualche idea…
Ho letto qualche decina di articoli in giro per il web, e credo di avere le idee più chiare al momento, anche se c’e’ già molta confusione….
Innanzitutto, su Windows 10 c’e’ installato di default Windows Defender (il Microsoft Security Essentials di Windows 7), che fa già parte del lavoro, volendo essere ancora più sicuri, lo voglio affiancare ad un’altro antivirus gratuito.
Bitdefender’s malware-detection rate is second to none. The company’s free antivirus product covers all the basics, offers a very low system-performance impact and, with free add-on software, provides such useful extras as a secure browser and a limited password manager. But Bitdefender Antivirus Free Edition’s bare-bones interface is hard to figure out and offers no customization options — you can’t even schedule a scan. It is software that’s best for users who want a set-it-and-forget-it security solution.
Cioè uno dei migliori, impatta poco sulle performances del computer, ha poche opzioni, ed e’ il migliore per chi vuole installare il software e dimenticarsi di averlo fatto. Poi sul sito GECKO&FLY dicono che e’ anche senza pubblicità. e cio’ non e’ male!
In alternativa, in ordine, per chi volesse provare alti Antivirus Free e gratuiti, consiglierei Avira Free Antivirus, Avast! Free Antivirus, AVG AntiVirus Free, e per ultimo Panda Free Antivirus.
obnubilare[ob-nu-bi-là-re] v. (obnùbilo ecc.)
• v.tr. [sogg-v-arg] Offuscare qlco.; indebolire la capacità di vedere o di comprendere SIN ottenebrare: il chiarore mi ha obnubilato la vista
• obnubilarsi
• v.rifl. [sogg-v] Offuscarsi, annebbiarsi
• sec. XVI
Oggi sono diventato ancora più fan di Amazon, ecco il perchè.
Ad ottobre del 2014 ho comprato uno smartphone Archos, sulle prime molto contento, poi nell’aprile del 2015 ha smesso di funzionare l’altoparlante, costringendomi a fare chiamate in viva voce.
Ho contattato Amazon, ed in una giornata avevo a casa un telefono nuovo, stesso modello, ed il corriere dopo qualche giorno si e’ venuto a prendere il telefono guasto. Tutto questo senza pagare un centesimo.
Ora a maggio 2015, il telefono di nuovo non funziona, ha il display che sfarfalla e sulla SIM1 si hanno difficoltà a telefonare.
Ho contattato di nuovo Amazon, non ero sicuro che potessero fare qualcosa, me lo avevano già sostituito. E qui la sorpresa, l’operatore ha detto che ero ancora in garanzia e che mi avrebbero rimborsato interamente la cifra spesa! WOW! E mandano pure il corriere a ritirare il cellulare guasto a spese loro!!!
Vero che Amazon ammazza il piccolo negozio, pero’ quanti soldi mi ha fatto risparmiare? Contando che mi sarei dovuto muovere più volte se lo avessi preso in un negozio!
Sono da poco entrato nella rete Senza Fili Senza Confini (vedi il sito http://www.senzafilisenzaconfini.org/) e volevo riutilizzare il vecchio router modem ADSL Netgear DG834G v3, essendo già l’antenna fornita dall’associazione router e dhcp server, volevo utilizzare il come access point wifi e switch (replicatore di porte) aggiuntivo.
Retro Netgear DG834gEtichetta sotto con istruzioni
Per poter usare questo Router Access Point Switch si deve resettare l’apparato, disabilitare il DHCP e dare un indirizzo fisso, configurare la parte access point wireless.
Passo 1
Innanzitutto ho resettato il RouterAp, con l’apparato alimentato ho premuto con uno stuzzicadenti il pulsante per resettare i valori di fabbrica.
Passo 2
Ho collegato con un cavo di rete il mio computer al RouterAP e da un browser internet sono andato su http://192.168.0.1
Ed inserito le credenziali predefinite (come da etichetta sotto l’apparato) admin password.
E come per magia sono entrato nell’interfaccia di configurazione del RouterAp
Qui ho selezionato la lingua e la nazione.
Passo 3
Configurare la sezione wireless per configurare l’access point, ho cambiato il canale dopo un’analisi della rete. Ricordatevi la password!
Passo 4
Disabilitare DHCP, deselezionando l’opzione, allo stesso tempo ho messo come indirizzo IP dell’apparato 192.168.22.10 (l’ho deciso io arbitrariamente, non e’ 192.168.22.1, indirizzo dell’antenna SFSC, ed mi sembra abbastanza lontana dagli indirizzi che l’antenna distribuisce).
Passo 5
Tutto finito, ora il RouterAP puo’ essere collegato all’antenna Senza Fili Senza Confini usando una delle quattro porte ethernet, ed i computer possono essere collegati con il cavo ethernet usando le 3 porte LAN rimanenti ed i dispositivi wireless possono collegarsi all’access point.
Per maggiori informazioni o consigli non esitate a contattarmi!
“Armadio della vergogna”: da domani sul sito dell’Archivio storico della Camera 13mila pagine di documenti desecretati della Commissione d’inchiesta sulle stragi nazifasciste. Boldrini: “Nuovo e importante capitolo di un percorso di trasparenza
Sul sito internet dell’Archivio storico della Camera dei deputati, all’indirizzo http://archivio.camera.it/, sarà possibile da domani consultare l’elenco e richiedere copia dei documenti declassificati della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti che nella XIV legislatura si è occupata della vicenda del cosiddetto “armadio della vergogna”. “Sono contenta che il percorso di trasparenza di Montecitorio si arricchisca di un nuovo e importante capitolo – ha commentato la Presidente Boldrini – perché un Paese veramente democratico non può avere paura del proprio passato.”
Istituita con la legge 15 maggio 2003, n. 107, la Commissione aveva il compito di indagare sulle anomale archiviazioni provvisorie e sull’occultamento dei 695 fascicoli ritrovati nel 1994 a Palazzo Cesi, sede della Procura generale militare, contenenti denunce di crimini nazifascisti, commessi nel corso della seconda guerra mondiale e riguardanti circa 15mila vittime.
A seguito di specifiche sollecitazioni della Presidenza della Camera alle varie autorità che le avevano redatte originariamente, sono state declassificate e rese ora consultabili circa 13mila pagine di documenti che la Commissione d’inchiesta ha acquisito dagli archivi del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero della Difesa, dell’allora Servizio Informazioni e Sicurezza Militare (Sismi), del Consiglio della Magistratura Militare e del Tribunale di Roma.
La disponibilità di questi documenti completa ed integra i testi dei resoconti delle sedute della Commissione che erano già stati pubblicati in rete in corso di svolgimento, fra l’8 ottobre 2003 ed il 16 febbraio 2006, e che sono tuttora consultabili nel testo integrale all’indirizzo http://legxiv.camera.it/_bicamerali/nochiosco.asp?pagina=/_bicamerali/leg14/crimini/home.htm
Stragi nazifasciste: online i documenti dell’Armadio della Vergogna
Tredicimila pagine e oltre novecento fascicoli, che raccontano la storia di quindicimila persone, coinvolte nei crimini di guerra commessi in Italia da SS e “repubblichini” contro partigiani e civili durante l’Occupazione nazifascista
OMA – Tredicimila pagine e oltre novecento fascicoli, che raccontano la storia di quindicimila persone, coinvolte nei crimini di guerra commessi in Italia durante l’Occupazione nazifascista. È il cosiddetto “Armadio della Vergogna”. È consultabile online sull’archivio della Camera. Uno di quei fascicoli, portò alla riapertura delle indagini, e poi al processo e alla condanna di Theo Saevecke, il capo delle SS di Milano che, il 10 agosto del 1944, fece la strage di Piazzale Loreto a Milano, in risposta alla quale, durante la Liberazione, ci fu il Piazzale Loreto della Resistenza. Saevecke liberò segretamente in Svizzera Indro Montanelli che finì prigioniero nelle sue mani. Un altro fascicolo portò alla riapertura del processo e alla condanna del capo delle Ss di Genova, Friedrich Engel. Un altro ancora al processo contro Henrich Schubert, comandante della famigerata, ferocissima omonima “colonna” specializzata nella repressione antipartigiana. Un altro alle indagini sulla strage di Grimaldi, in Liguria.
L’indagine della magistratura militare. I faldoni furono ritrovati nel 1994 nella cancelleria della Corte Militare di Appello preswso la procura generale militare, nel Palazzo Cesi-Gaddi di Roma, in un armadio che aveva le ante rivolte verso il muro. Ed era chiuso con una catena. A cercarlo, era stato il procuratore militare Antonino Intelisano, il quale, indagando sull’ex SS Erich Priebke (estradato dall’Argentina) per l’eccidio delle Fosse Ardeatine, aveva voluto riesumare il processo fatto nel Dopoguerra al capo di Priebke (e capo delle SS a Roma), Kappler. A parlare per la prima volta della sua esistenza, fu Repubblica il 28 marzo del 1999, quando sull’occultamento per 50 anni dei fascicoli sulle stragi naziste indagò il Consiglio di magistratura militare. Successivamente all’articolo di Repubblica, fu il giornalista dell’Espresso, Franco Giustolisi, a utilizzare per la prima volta il titolo: “Armadio della Vergogna.
L’indagine del Parlamento. Sul mistero dell’occultamento dei fascicoli, che riguardano anche le principali stragi nazifasciste in Italia (da San’Anna di Stazzema, alle Fosse Ardeatine, a Marzabotto), ha lavorato, poi, anche una commissione d’inchiesta parlamentare tra il 2003 e il 2006. La novità è che adesso non solo audizioni e relazioni della commissione, ma tutti gli atti dello stesso “Armadio della Vergogna”, sono pubblicati online: per ricevere copia digitale dei documenti declassificati, si deve fare richiesta sul sito della Camera.
L’annuncio della presidente Boldrini. L’annuncio della pubblicazione online è stato dato dalla presidente Laura Boldrini sulla sua pagina Facebook: “Via il segreto di Stato su tredicimila pagine che raccontano i crimini commessi dai nazifascisti durante la seconda guerra mondiale. È questo il nuovo e importante capitolo nel percorso di trasparenza avviato a Montecitorio di cui sono contenta perché un Paese veramente democratico non deve avere paura del proprio passato”. “Da oggi – prosegue Boldrini – sono online, sul sito dell’Archivio storico della Camera dei deputati, i documenti relativi ai 695 fascicoli del cosiddetto “Armadio della Vergogna”, contenente denunce archiviate provvisoriamente e poi occultate. Quelle pagine ingiallite, a volte con il timbro secret stampigliato in copertina, riguardano – osserva Boldrini – episodi importanti della nostra storia: ci parlano di 15mila persone, di stragi come Sant’Anna di Stazzema, Fosse Ardeatine, Marzabotto, Monchio e Cervarolo, Coriza, Lero, Scarpanto, degli eccidi dell’alto Reno. Sull’anomala scomparsa di questo materiale ha lavorato una specifica Commissione d’inchiesta. Adesso, oltre ai resoconti pubblici delle sue sedute, ogni cittadino interessato potrà accedere da http://archivio.camera.it/ anche ai documenti desecretati”.
The Signal è un film statunitense del 2014 diretto da William Eubank e co-scritto con Carlyle Eubank e David Frigerio. Il film è interpretato da Brenton Thwaites e Laurence Fishburne. Il film è stato presentato al Sundance Film Festival del 2014 ed è stato distribuito nelle sale negli Stati Uniti il 13 giugno 2014. Il film è stato inserito tra il sempre più crescente numero di film indipendenti di fantascienza a basso costo[1] presente al Sundance Film Festival.[2][3]
Seriamente, capisco che non ci sia bisogno di giustificare tutto, pero’, Santo Cielo! Due domande su tutto:
1) perche’ gli alieni dovrebbero equipaggiare degli umani con protesi cibernetiche così potenti?
Hanno dato ad un umano dei pugni che neanche Hulk ha così potenti! L’umano sbatte i pugni per terra e tutti nel raggio di un centinaio di metri saltano per aria!
2) perche’ anche tra di loro gli alieni scrivono in inglese ed usano i numeri arabi?
Sui computer (usano i computer con tastiera!), sulle porte, anche sul tatuaggio del protagonista, che senso ha?
Consiglio, non guardatelo, begli gli effetti, bella la fotografia, anche decenti gli attori, pero’ e’ una perdita di tempo.
Le convivenze tra persone dello stesso sesso disciplinate nel codice civile con diritti assai simili a quelli derivanti dal matrimonio. Ecco in sintesi cosa prevede il disegno di legge Cirinnà all’esame del Senato. Il testo Cirinnà disciplina le unioni civili per le coppie omosessuali e la convivenza in genere. In sostanza crea un nuovo istituto per coppie dello stesso sesso, «avvicina» le unioni gay al matrimonio introducendole direttamente nel codice civile.
– ADOZIONI: Il testo Cirinnà estende alle unioni civili la cosiddetta stepchild adoption, ossia l’adozione del bambino che vive in una coppia dello stesso sesso, ma che è figlio biologico di uno solo dei due, prevista dall’articolo 44 della legge sulle adozioni. Nessuna modifica al testo sulla fecondazione assistita
– COSTITUZIONE UNIONE CIVILE: Nel testo Cirinnà si sottoscrive di fronte a un ufficiale di stato civile, alla presenza di due testimoni e viene iscritta in un registro comunale. È certificata da un documento che attesti la costituzione dell’unione e che deve contenere: dati anagrafici; regime patrimoniale; residenza. Si può scegliere uno dei due cognomi o decidere di adottare entrambi i cognomi.
– CAUSE IMPEDITIVE: L’unione civile non potrà essere realizzata se una delle parti: è ancora sposato; è un minore, salvo apposita autorizzazione; ha un’interdizione per infermità mentale; ha un legame di parentela; è stata condannata per omicidio consumato o tentato sul coniuge dell’altra.
– REGIME GIURIDICO:Per quanto riguarda il regime giuridico ovvero diritti e doveri reciproci, figli, residenza, concorso negli oneri, abusi familiari, interdizione, scioglimento dell’unione nel testo Cirinnà si applicano gli articoli del codice civile.
– RECIPROCA ASSISTENZA: Il testo Cirinnà riconosce alla coppia diritti di assistenza sanitaria, carceraria, unione o separazione dei beni, subentro nel contratto d’affitto, reversibilità della pensione e i doveri previsti per le coppie sposate.
Dato per scontato che l’articolo di Leggo.it sia corretto… Cosa c’e’ di abominevole? Tenete a mente che “Il testo Cirinnà disciplina le unioni civili per le coppie omosessuali e la convivenza in genere“, facciamo un esempio…
Due amiche, senza legami “sessuali”, oramai anziane e vedove, convivono da qualche anno, si aiutano a vicenda e con le due pensioni assieme riescono a vivere dignitosamente. Una delle due si ammala ed ha bisogno di cure/supporto, o al peggio una delle due manca. Non sarebbe giusto tutelare questa “convivenza”?
Un tizio ha due figli, perde la moglie e si scopre omosessuale. Inizia a convivere con un altro uomo. Cosa bisognerebbe fare? Togliere i figli al padre? E continuo, se dopo anni il padre naturale venisse a mancare… i figli li mettiamo in un orfanotrofio? O sarebbe meglio lasciarlo al nuovo padre? Magari permettendo la reversibilità della pensione del padre naturale?
Qui non si parla di quelle persone che mancano di buon gusto al Gay Pride, qui si parla di famiglia, coppie, conviventi “in genere”. E non volere queste famiglie non canoniche durante una cosa che viene chiamata “Family Day” che fa appello alla “coscienza cattolica” e’ da ipocriti, soprattutto se si e’ 200mila persone e si mente dicendo 2 milioni.
Sempre giocando sui numeri… quanta gente a Roma fa parte del Vaticano o sono sacerdoti / prete / frate / suora / seminarista / prelato / etc…? La butto lì, 200mila? (vedi foto sotto)
Non dimentichiamo che i preti cattolici che non possono sposarsi ed avere figli sono quelli che vi vogliono spiegare come gestire la vostra famiglia, gli stessi che si fregano 250mila euro degli ospedali pediatrici per ristrutturarsi l’attico o nascondono i preti pedofili. Un po’ di coerenza, Grazie.
Non si deve mai lasciare indietro chi e’ in difficoltà.
Tanto per:
Papa Francesco sa bene che tra le bandiere inalberate al Circo Massimo ce n’erano un po’ troppe sventolate da quegli stessi che non vedrebbero con dispiacere la nostra marina militare colare a picco i barconi dei migranti.
La Chiesa cattolica non auspica un mondo nel quale solo chi si sposa in chiesa abbia diritto al pieno appoggio statale: auspica un mondo nel quale ciascuno di noi scopra in ciascun altro un fratello, un mondo dal quale siano banditi egoismo e indifferenza. Un mondo nel quale più nessuno sia discriminato per il colore della pelle, o per la religione che professa, o per le abitudini sessuali, o per la condizione dei suoi genitori. Quel che forse sfugge a molti cattolici è che ancora molti nella Chiesa desiderano il trionfo della confessione cattolica. Il papa no. Il papa è più esigente e radicale. Desidera il trionfo della parola e dell’insegnamento del Cristo. Ma di tutto ciò poco si è visto nello sventolar di bandiere e nello scandire slogan del Family Day.
Priests shout slogans during a rally against same-sex unions and gay adoption in Rome, Italy January 30, 2016. Tens of thousands of Italians staged a mass rally in Rome’s Circus Maximus on Saturday to urge the government to drop legislation that offers homosexual couples legal recognition and limited adoption rights. REUTERS/Remo Casilli – RTX24OGO
Mi piace questa foto, alcune persone in momenti che non riescono a capire fanno gesti irrazionali ma di una profonda umanità ed empatia, quella che manca alle persone che su facebook, hanno commentato in malo modo.
Antonio: Qualcuno mi spiega a cosa serve sporcare così una statua….
Andrea Clemente Pancotti. Indovina?
Antonio: A niente tanto i francesi manco lo sanno e poi qualcuno dovrà pulire a spese del contribuente.
e poi via con:
Martina: Si , ma veramente sporcheranno tutto!i lumini potevano metterli vicino al monumento dei caduti! Mi sembrava più indicato !
Marco: e solo ipocrisia , mi spiace per le vittime ,ma e’ solo un modo per i finti altruisti……….
Meno male che poi qualcuno ha risposto chiaramente con un
MariaGrazia: Non rimpiango di aver lasciato Chivasso e soprattutto certi Chivassesi..c’è modo e modo per esprimere le proprie opinioni..
Che possa essere utile o non utile il gesto di commemorare delle vittime di un orribile attentato terrorista… no, non ha senso neanche quello che scrivo!. Ha senza ombra di dubbio senso ed e’ utile commemorare le vittime, è come portare un fiore alla loro tomba, esprimere solidarietà alle famiglie, anche se quelle povere famiglie non possono vederci. Ma scherziamo?
E ci preoccupiamo che la gente “sporca” un monumento? Secondo me non lo sporca, anzi, lo rende vivo, un momento di aggregazione, un simbolo, rende immortale l’opera e l’artista. Non e’ questo lo scopo dell’arte? Senza contare che il soggetto e’/sembra un angelo, quale mezzo migliore per portare le nostre suppliche in cielo?
E poi, potrà non servire niente come gesto, ma non tutti possono andare direttamente a Parigi, o andare a combattere l’ ISIS. L’Italia stà diventando sempre più un brutto posto dove vivere.
Nino Ventura, l’artista che ha fatto la statua in questione, ha poi risposto: “Ieri mi hanno chiesto: ma non ti disturba che il tuo angelo venga sporcato di cera… io ho risposto: questo angelo non è mio è dei chivassesi e la cera non lo sporca. Quello che lo sporca è la viltà di alcuni uomini.”
No, l’ADSL non funziona, zero, velocità ridicole. Non si riesce a vedere un video in streaming da YouTube, figuriamoci da Netflix o Infinity.
Alternative? Via telefonino qualcosa, poco, e l’offerta più interessante, quella di Tre, non funziona, Saluggia e Sant’Antonino non sono coperte da Wind e Tre.
Wimax / Wadsl, non ne parliamo, ho fatto fare un sopralluogo con Micso.it e nulla di nulla, ora spetto Eolo della NGI, ma saranno altri 50 euro buttati.
Ho visto su un giornale locale che non sono solo io a pensare che la connettività a Saluggia sia penosa, c’e’ stato un articolo dove il titolare della locale Farmacia si lamentava del fatto. Quindi per portarmi avanti inizio a creare questa pagina, ed aggiungendo un tag in modo da poter avere tutto a portata di mano.
E’ da poco finita la Coppa del Mondo di Rugby svoltasi in Inghilterra, un evento davvero magnifico, 44 giorni di rugby ad altissimo livello. Questa volta sono stato fortunato, sono riuscito ad andare una settimana con la famiglia ed amici ed ho assistito alla partita Francia – Italia a Twickenham, il tempio del Rugby, dove l’Italia e’ stata non proprio all’altezza.
Come da pronostico, la Nuova Zelanda ha portato a casa il trofeo per la terza volta, davvero strepitosi, ecco qui sotto il video ufficiale di “riassunto” dell’evento (il terzo al mondo per ordine di importanza).
In questo video, il meglio della Coppa del Mondo di Rugby 2015, si vede solo una maglia azzurra, impotente, che non riesce a fermare un irlandese che segna meta.
Si vede tanto, tantissimo Giappone, reduci da un exploit incredibile, battere il Sud Africa, e da un primato, forse invidiabile, essere la prima squadra a vincere tre partite in un girone e comunque non passare il turno.
Ma come mai il Giappone stà progredendo a vista d’occhio (sono al 10° posto del ranking e noi al 12°), si sono aggiudicati il mondiale del 2019 (e noi abbiamo fallito) e la loro squadra si e’ qualificata al torneo di rugby 7s delle olimpiadi di Rio del 2016 (l’Italia e’ stata eliminata e non sarà presente)?
La risposta e’ semplice, siamo in Italia.
John Kirwan, ex allenatore dell’Italia (dal 2002 al 2005), ha preso in mano la federazione giapponese dal 2007 al 2012. In Giappone gli hanno permesso di organizzare il “sistema rugby” con buoni risultati. Il Giappone ha continuato poi con Eddie Jones, a cui e’ stata data carta bianca, ed il risultato si’ e’ visto.
In Italia e’ diverso. Abbiamo anche nel rugby i “senatori” professionisti, che non lascerebbero mai per nulla al mondo il proprio posto. Voci di corridoio dicevano che Eddie Jones sarebbe anche venuto in Italia, a patto di poter venire con tutto il suo staff e rimpiazzare quello già presente, ma questo, ovvio, non e’ possibile.
E tutti gli allenatori venuti in Italia a prendere in mano la situazione e’ stato promessa carta bianca, ma poi nulla di fatto. Ed adesso cosa succederà? Arriverà un altro allenatore che non potrà fare nulla? Forse e’ ora di cambiare rotta?
Il grande libro dei maghi e dei trucchi più famosi
Il Mago Gentile ti accompagna alla scoperta dei più grandi maghi di tutti i tempi: conoscerai le loro vite, le loro strabilianti capacità e tante informazioni curiose sui più famosi illusionisti di tutti i tempi. Ma non è tutto: il Mago Gentile ti spiegherà passo passo come realizzare i trucchi più celebri con materiali di facile reperimento! Tuffati nel mondo della magia! Età di lettura: da 7 anni.
Scuola Di Magia 54 Trucchi (Liscianigiochi 35632)
Vuoi diventare un vero prestigiatore? Entra anche tu a far parte della scuola di magia! In questa valigetta troverai, infatti, tutto l’occorrente per realizzare ben 64 strabilianti trucchi e lasciare i tuoi amici a bocca aperta. La confezione contiene anche un libretto con tante curiosità sul mondo e la storia della magia e, in più, un utilissimo DVD che mostra in modo dettagliato come realizzare i giochi di prestigio.
05/11/2015: Ammetto che ho esagerato un po’ con i toni, pero’ e’ stato il momento. Ho comunque le email inviate, le non risposte, etc. Mi fa sorridere il fatto che questo mio sfogo susciti scalpore e le reazioni di chi invece e’ stato soddisfatto dalla raccolta fondi. E mi fa anche sorridere il fatto che dopo 4 anni mi abbiano risposto solo perchè fanno una nuova raccolta fondi. Forse per evitare il polverone avrebbero potuto rispondere alle mie richieste. Ah, tra l’altro, non avevo scritto l’email solo a loro, ma anche a tutti i contatti che si trovavano sul loro sito.
Magari sono l’unica voce fuori dal coro, magari l’unico a cui non e’ stato dato quello promesso, magari etc… Magari ho esagerato con i toni, magari potevo provare per la settima volta a contattarli, magari potevo andare ad un concerto e parlargli, magari, … magari potevano contattarmi prima, magari le mie richieste sono finite sotto montagne di altre richieste, magari.
Non metto in dubbio il loro talento musicale, la loro integrità, etc. Pero’ come ci sono voci di Fan contenti e soddisfatti, ce n’è uno, solo uno, scontento ed insoddisfatto, potrò o no dimostrare il mio scontento e mostrare le mie ragioni?
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Nel 2011 avevo partecipato alla raccolta fondi degli Ex-Otago per il nuovo CD “Mezze Stagioni”, avevo mandato la mia offerta in cambio della promessa che mi avrebbero mandato CD, una volta realizzato, ed una maglietta.
Gli ho scritto email (di cui ho cronologia) mandandogli gli estremi del pagamento (ho la ricevuta di paypal), messaggi su facebook, etc… ma nulla di nulla, un vero scam, a livello del principe nigeriano.
Ora vedo che stanno facendo una nuova campagna di fundraising. Bravi. Da parte mia vista la precedente esperienza li boicotterò nel mio piccolo, nella speranza che non raggirino altri imbecilli come me.
Ed ora un po’ di testo preso da Wikipedia per essere più appetitoso per i motori di ricerca.
Gli Ex-Otago si formano a Genova nel 2002 come trio acustico inizialmente composto da Maurizio Carucci, Alberto Argentesi e Simone Bertuccini. Con questa formazione pubblicano l’album The Chestnuts Time per l’etichetta indipendente romana Vurt. Il disco è pubblicato in 500 copie, per poi essere ristampato sull’onda del successo[2].
Nel 2004 si unisce al gruppo anche un batterista, Simone Fallani. Il gruppo firma un nuovo contratto con l’etichetta friulana Riotmaker Records con la quale pubblica prima il singolo Giorni vacanzieri (all’interno della compilation A Medium Party) e poi, nel maggio del 2007, il secondo album Tanti Saluti, prodotto da Fresco, che ottiene un buon riscontro di critica e pubblico.
Nel 2008 partecipano all’album Post remixes Vol. 1, una raccolta dei più famosi brani dance anni novanta remixati dai più importanti gruppi indie italiani: gli Ex-Otago risuonano The Rhythm of the Night di Corona.
Nell’agosto del 2009 gli Ex-Otago si recano a Bergen in Norvegia per registrare il nuovo album, con il supporto di Davide Bertolini (produttore dei Kings of Convenience)[3]. Da settembre dello stesso anno, Alberto Argentesi è ospite fisso del programma Chiambretti Night, dove interpreta il Coniglio Rapper.
Nel gennaio del 2010 esce la canzone Marco corre dedicata all’atleta Marco Olmo: è l’anticipazione del nuovo album chiamato Mezze Stagioni, pubblicato successivamente il 21 marzo 2011.
Il 2 novembre 2012 la band annuncia l’uscita dal gruppo di Alberto “Pernazza” Argentesi, che però suonerà con loro fino a fine anno.[4]
Il 25 febbraio 2014 viene rilasciato Foglie al vento il primo singolo del nuovo album, in uscita l’11 marzo seguente, intitolato In capo al mondo, nel quale la band abbandona quasi del tutto i suoni più elettronici a favore di strumenti di legno come il charango, la chitarra classica e l’Harmonium indiano[5]. Il gruppo comunica anche l’uscita di un libro di parole ed immagini dal titolo Burrasca (edito da Habanero Edizioni) nel quale si raccontano le vicende ed i pensieri sorti in questi ultimi tempi dalla band ligure.
Cos’è il folkalendario ( aggiornato 20 luglio 2015 )
Il folkalendario è una raccolta di tutti gli eventi legati alle danze folk e popolari nel nord-ovest italiano. E’ curato da Marco di Torino che raccoglie con perizia tutte le informazioni relative a feste, corsi, seminari, stage e tutta un’altra serie di appuntamenti legati alle danze folk e danze popolari di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta; vengono inoltre riportate notizie sui principali festival francesi.
Dal 2000, anno di nascita di questa iniziativa, sono stati raccolti, catalogati e pubblicati con
precisione moltissimi eventi folk (o forse tutti) del nord-ovest, ed oggi è un punto di riferimento importante per chi condivide questa passione.
Il calendario viene aggiornato con regolarità e sopratutto senza nulla chiedere in cambio dai suoi autori, l’unica cosa che possiamo fare per aiutarli e segnalare prontamente tutte le iniziative (e le eventuali variazioni) in modo da semplificare la catalogazione.
L’unico difetto è che il calendario ha una sua connotazione geografica precisa, sarebbe davvero bello se ci fosse un progetto equivalente in altre parti d’italia e si potesse creare un “super calendario” nazionale.
Per chi fosse interessato alla magia intesa come prestigiazione, prestidigitazione ed illusionismo ecco un sito, erm, che curo io, che parla di questi argomenti. Il sito e’ prestigiazione.it.
Ravanando trovate anche un archio di alcune riviste magiche, come Actu Arti Magiche e Vanish Magazine. Si parte da http://www.prestigiazione.it/dump/
Davvero gratis, no Sky, no servizi a pagamento, niente accrocchi, anonymizers, proxy urzbeki.
il segreto? Filmon TV. Già, troppo facile. Andate sul sito https://www.filmon.com/ , poi su LIVE TV, andate su UK LIVE TV, e scegliete il canale ITV (se la partita non e’ importantisstima guardate anche su ITV2, ITV3 o ITV4).
Potete anche vedere le partite sul vostro telefonino o tablet android, cercate l’app “filmon tv”.
Il computer se ha un’uscita HDMI puo’ essere collegato al televisore, o meglio, se avete chromecast e’ ancora più semplice.
Considerazioni: è legale? non e’ legale? mah… senza ombra di dubbio in Italia solo Sky ha preso i diritti, quindi potrebbe infastidirsi. Pero’ l’applicazione e’ su Google Play, facile da scaricare ed usare, così come pure il sito web.
In un dialogo tra un bimbo siriano e un poliziotto ungherese intercettato dallla tv Al Jazeera, spiccano con forza queste parole: “Stop the war”, ‘fermate la guerra’. Questo commento accompagnato da uno sguardo sicuro ma rassegnato, sta facendo il giro dei social. Il bimbo, Kinan Masalmeh, è bloccato come molti altri alla stazione di Budapest, Ungheria. Dal caos delle proteste si alza la sua voce: “La polizia non ama i siriani in Serbia, in Macedonia, in Ungheria o in Grecia. Fermate la guerra e non verremo in Europa”. La Siria ha bisogno di aiuto”. Così si rivolge ad un poliziotto ungherese davanti ai microfoni di AL Jazeera. Vi proponiamo il video integrale.
Questa affermazione e’ disarmante, mentre invece l’Italia e’ uno dei paesi che arma i paesi in guerra, e come non dimenticare che la CIA e’ dietro ogni dittatore o processo anti-democratico in Medio Oriente ed Africa?
Ah, non sapete quali siano gli interessi dell’Italia in Africa?
Armi, fucili e interessi. L’industria italiana che finanzia le guerre d’Africa
Nel 2012 l’industria armiera italiana ha rilasciato autorizzazioni al Ciad per un valore di 87.937.870 euro. Simile discorso per il Gabon, caratterizzato da un regime autoritario, verso il quale nel 2011 sono state rilasciate autorizzazioni per armamenti italiani del valore complessivo di oltre 30 milioni di euro. Nel 2011 come anche nel 2012 il primo acquirente africano di sistemi militari italiani è stato l’Algeria (oltre 477 milioni di euro di autorizzazioni nel 2011 mentre 262.857.947 di euro nel 2012). Il governo Berlusconi ha autorizzato l’esportazione di un completo arsenale militare basato innanzitutto su sistemi antisommossa, ovvero 75 mila cartucce lacrimogene.
Gli interessi italiani sono forti e variegati. Le esportazioni sono una linfa importante per l’economia del Paese.
La posizione geostrategica dell’Italia, penisola nell’Arco Mediterraneo e ideale ponte di transito per Europa e Balcani, costituisce un valore aggiunto per lo sviluppo dei rapporti internazionali nel M.O. divenuto nel tempo la quarta area del mondo negli Investimenti Diretti Esteri in termini di imprese e lavoratori italiani .
Le priorità per gli operatori economico-finanziari italiani sono le risorse energetiche e le relative reti di distribuzione, infrastrutture, edilizia, telecomunicazione, abbigliamento, privilegiando i Paesi della sponda sud del Mediterraneo – Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Israele, Libano, Siria – senza trascurare Paesi del Golfo, Iraq e Iran.
Allora il bambino siriano non ha detto proprio una scemenza. Forse se smettessimo di destabilizzare e fomentare guerre quelle nazioni sarebbero prospere e pacifiche (anche se sono nel mediterraneo).
Questo blog era fermo dalla versione di wordpress 2.10 e forse non ci scrivevo dal 2009, anno in cui per mia personale comodità ero passato a Blogger.
Qualche giorno fa avevo deciso di aggiornarlo, facendo pulizia dei file sul server (hosting Aruba), e consolidare tutti i post del blog Blogger in questo.
Sulle prime ero un po’ disperato, non c’erano guide, nulla, zero informazioni su come fare un upgrade così pesante.
Ho quindi manualmente aggiornato la versione 2.10 alla 3.0 (scaricando da https://wordpress.org/download/release-archive/), tutto filato liscio, anzi, di più. WordPress mi ha proposto poi un altro aggiornamento direttamente alla 4.3, che pero’ non poteva fare perche’ le versioni di PHP e Mysql in uso non erano adeguate. Ero convinto che gli aggiormanenti automatici fossero stati messi in funzione dalla versione 3.7, ma meglio così.
Ho dunque aggiornato la versione di PHP (tramite il pannello di controllo di aruba) alla versione richiesta, ed ho spostato il database su uno più recente. Dopo ho cliccato sul tasto di aggiormaneto ed ho portato la versione di WordPress alla 4.3.
Durante la scelta del tema ricevevo un errore 500, avevo già avuto questo problema su un altro sito, e l’ho risolto anche questa volta andando sempre sul pannello di controllo di Aruba e ripristinando i permessi Linux delle cartelle.
Per importare i vecchi post dal sito di Blogger ho usato il Blogger Importer di wordpress. Qui ho scoperto un problema, sia i vecchi post che quelli importati, usavano le categorie al posto dei tag/etichette. Sempre grazie ad un plugin di WordPress ho convertito le categorie in tags.
Ultima cosa che volevo, mantenere aggiornato anche il vecchio sito blogger, una specie di cross posting, dopo alcuni tentativi ho trovato la soluzione ideale, ho abilitato la funzione di pubblicazione tramite email di blogger e installato su wordpress il plugin Email Subscriber, che permette di mandare email di notifica ai subscriber, permettendo di cancellare il link di cancellazione dalle notifiche (cosa che semplicemente non si poteva fare su wordpress).
Tutto questo “giro” e’ stato fatto senza andare a modificare il codice dietro il sito ed utilizando plugin standard.