Mamma Mia!

Forse all’estero hanno le idee piu’ chiare, la’ non c’e’ qualcuno che controlla il 90% dei sistemi di comunicazione di massa… [link]

Il Cavaliere Silvio Berlusconi e’ andato al quirinale per un’incontro preliminare con il presidente della repubblica Napolitano, che gli ha ricordato “rispetto della riforma che impone non più di 12 dicasteri con portafoglio”. Lui, candido candido, con il suoi (neanche tanto suoi perche’ ha fatto il trapianto) capelli tinti (come fa una persona di 70 anni a non avere un capello bianco?) , ed il suo viso senza rughe (si e’ fatto una plastica facciale, e’ noto) e rubicondo, ha affermato “Ma non so se ce la farò a tenermi entro quel limite”, “Stiamo un po’ stretti”. E’ così che vuole fare le riforme impopolari? Togliendo i soldi a noi, e dandoli ai suoi alleati? [link]

A Roma c’e’ il ballottaggio per il sindaco, e dopo l’ennesimo stupro da parte di stranieri, la campagna elettorale e’ praticamente centrata sulla sicurezza. Ed il buon Gianni Alemanno va a fare campagna elettorale nelle caserme dei carabinieri, violando, credo, una decina di leggi… [link] Vorrei fare presente a chi ha la sfortuna di leggermi, che il governo di sinistra ha governato per circa un anno e mezzo, mentre prima c’era il centro destra. E’ quantomeno stupido attribuire al governo di centro-sinistra tutta la colpa di  questa violenza dilagante.

2 thoughts on “Mamma Mia!”

  1. Ho vissuto a Roma per oltre trent’anni e già quando frequentavo le scuole medie, quindi non proprio due anni fà, spuntavano i primi campi nomadi con tutti i benefici del caso: furti, scippi, violenze, prepotenze etc etc… non potevi lasciare un appartamento vuoto che in tempo zero venivi derubato, oppure lo facevano con te dentro e chissene frega… non potevi prendere un autobus senza ricevere sputi, insulti e furti (personalmente mi sono anche beccata le botte da 5 zingarelli che avevano la metà dei miei anni). Per non parlare degli anni 70 quando tossici e altra bella gente pascolava davanti la mia scuola elementare e mia madre mi copriva gli occhi per non farmi vedere Tizio che bucava il braccio di Caio… ORA bisogna rimediare ai danni della sinistra??? Ma che andassero a CAG… tutti quanti… ma male devono farlo, molto male!!!!

    Alemanno ti consiglio un bell’appartamento a bastoggi… ti assicuro che lì il problema non sono gli stranieri, ma voi parlamentari… poi raccontami come ti sei trovato, sempre che tu ne esca vivo ghghghghgh :PPPPP

  2. Ciao Andrea, per tirarti su ti regalo il testo di questa canzone dei Baustelle che ti consiglio di ascoltare e di tenere d’occhio. Si intitola “Il liberismo ha i giorni contati”

    E’ difficile resistere al Mercato, amore mio
    Di conseguenza andiamo in cerca
    di rivoluzioni e vena artistica
    Per questo le avanguardie erano ok,
    almeno fino al ’66
    Ma ormai la fine va da sé
    E’ inevitabile
    Anna pensa di soccombere al Mercato
    Non lo sa perché si è laureata
    Anni fa credeva nella lotta,
    adesso sta paralizzata in strada
    Finge di essere morta
    Scrive con lo spray sui muri
    che la catastrofe è inevitabile

    Vede la fine in metropolitana,
    nella puttana che le si siede a fianco
    Nel tizio stanco
    Nella sua borsa di Dior
    Legge la Fine nei saccchi dei cinesi
    Nei giorni spesi al centro commerciale
    Nel sesso orale, nel suo non eccitarla più
    Vede la Fine in me che vendo dischi
    in questo modo orrendo
    Vede i titoli di coda nella Casa e nella Libertà

    E’ difficile resistere al Mercato, Anna lo sa
    Un tempo aveva un sogno stupido:
    un nucleo armato terroristico
    Adesso è un corpo fragile
    che sa d’essere morto e sogna l’Africa.
    Strafatta, compone poesie sulla Catastrofe

    Vede la fine in metropolitana,
    nella puttana che le si siede a fianco
    Nel tizio stanco
    Nella sua borsa di Dior
    Muore il Mercato per autoconsunzione
    Non è peccato, e non è Marx & Engels.
    E’ l’estinzione, è un ragazzino in agonia.
    Vede la Fine in me che spendo soldi
    e tempo in un Nintendo
    dentro il bar della stazione
    e da anni non la chiamo più.

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