Che schifo di governo, povera Eluana!

Il Consiglio dei Ministri ha varato, dopo una lunga discussione, il decreto legge sul caso Englaro malgrado il no alla decretazione d’urgenza espresso dal presidente della Repubblica.

Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge per intervenire sul caso di Eluana Englaro, la donna in coma da 17 anni per la quale il padre chiede la sospensione della alimentazione artificiale.

Il provvedimento adottato dall’esecutivo impedisce la sospensione dell’idratazione della nutrizione artificiale di Eluana Englaro fino a che non verrà approvata una legge sul testamento biologico.

A quanto si apprende il dl, varato all’unanimità, ricalcherebbe la seconda bozza messa a punto
nella notte, quella cioè che riprendeva i rilievi del costituzionalista Onida prevedendo il divieto di sospendere alimentazione e idratazione artificiale solo fino a che non venga promulgata una legge sul testamento biologico.
Anche su questa seconda bozza il presidente Napolitano aveva già espresso le sue perplessità nella lettera inviata oggi al Consiglio Dei Ministri.

Ai sensi dell’articolo 87 della Costituzione spetta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano emanare i decreti aventi valore di legge. Il decreto legge, approvato oggi in Cdm, deve, per entrare in vigore, essere controfirmato dal Capo dello Stato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il Parlamento dovrà poi convertirlo entro 60 giorni.

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